RICORDI
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MOSTRA FOTOGRAFICA:
"FALCAO, OTTAVO RE DI ROMA"
I ricordi sono foto che scandiscono il ritmo del nostro passato.
Sono fotogrammi che riemergono dalla
nostra memoria, riconsegnandoci avvenimenti ed episodi della nostra
vita che avevamo temporaneamente dimenticato, in un angolo della
nostra mente.
Basta poco per farli riemergere, una
canzone, un odore, un sapore o una foto e subito la nostra memoria
torna indietro nel tempo a rivivere quei momenti.
Una foto per ricordare o un'intera
mostra fotografica per rivivere il passato. Come, ad esempio, quella
dedicata a Paulo Roberto Falcao.
La mostra fotografica, patrocinata
dalla Fondazione Culturale Italo Brasiliana (FIBRA) e dal Ministero
delle Relazioni Estere del Brasile e organizzata dall'Ufficio
Culturale dell'Ambasciata Brasiliana in collaborazione con l'A.S
Roma, è un omaggio a uno dei più grandi centrocampisti della storia
del calcio mondiale.
Un centrocampista centrale elegante, un
grande trascinatore, un uomo di grande carisma. Un uomo che ha
lasciato un segno indelebile nel cuore e nell'anima dei romanisti e
della città. Un rapporto nato con il piede sbagliato, tra
incomprensioni, critiche e passi falsi ma, come sempre accade in
tutte le storie, si cresce e si matura ponendo basi solide di
fiducia e ammirazione. Creando un legame unico e indissolubile tra il
calciatore, la tifoseria e la città. Un legame importante che dura
ancora oggi, perché l'Ottavo Re di Roma, ha ancora un posto speciale
nei cuori dei romanisti.
La mostra ospita 52 foto a colori e in
bianco e nero che ripercorrono la carriera di Falcao, dai suoi
esordi
nell'Internacional di Porto Allegre, passando per il quinquennio con
la maglia giallorossa, la Nazionale brasiliana e l'uomo lontano dal
campo.
52 foto accompagnate da didascalie che
ricordano le gesta, gli avvenimenti del calciatore.
52 foto che ci guidano in un viaggio
indietro nel tempo.
Entro e con calma e pazienza osservo e
leggo tutto, anche se in verità sono affascinata dalle foto. Osservo
ogni piccolo particolare, cercando di leggere oltre la superficie,
riflettendo sui sacrifici che l'uomo, e non solo il calciatore, ha
dovuto affrontare per arrivare a quei traguardi. Ad un certo punto mi
fermo e mi accorgo che inconsapevolmente sto sorridendo. Uno di quei
sorrisi che nascono dal cuore, spontanei, teneri.
È un sorriso che nasce dal passato. Un
sorriso legato ai ricordi della mia infanzia, riportandomi agli anni
dello scudetto (stagione 82/83), quando la bambina che sono stata,
giocava ancora con le bambole e le domeniche erano sinonimo di
famiglia, passeggiate, la Domenica Sportiva e l'immancabile radio con
le cronache delle partite come colonna sonora di pomeriggi lunghi e a
volte noiosi, perché siamo sinceri avrei preferito guardare i
cartoni animati in televisione piuttosto che i gol segnati. Quegli
anni sono stati speciali e unici, gli anni di uno scudetto che ha
acceso e reso magica ogni cosa. La gioia incontenibile dei tifosi, la
voglia di festeggiare insieme nelle strade, condividendo quel momento
di unione e felicità. Per una notte le persone si sono unite e
abbracciate, aiutate e sostenute, dimenticando per un momento i
problemi quotidiani della vita. Una condivisione spontanea e
irripetibile.
Una festa speciale e meravigliosa,
soprattutto, per noi bambini che guardavamo tutto con meraviglia e
stupore, in modo particolare, gli adulti. Li abbiamo visti piangere,
ridere, emozionarsi, saltare e gioire per una squadra e una conquista
che aspettavano da anni...un regalo sognato e desiderato con tutte le
forze.
Uno scudetto indimenticabile per chi
l'ha vissuto. Un ricordo e una sensazione che avevo accantonato, ma
che questa mostra ha fatto riemergere con tenerezza. E con questi
occhi colmi di emozione che continuo a guardare le foto, vedendo
sfilare davanti a me grandi personaggi che hanno reso unica questa
maglia. Continuo a guardare le foto e ringraziare per questa
esperienza che mi ha permesso, non solo di scoprire e riscoprire un
grande calciatore, ma di tornare bambina e ritrovare i miei ricordi.
Non lasciatevi sfuggire l'opportunità
di vedere la mostra, avete tempo fino al 13 settembre 2019, presso l'ambasciata brasiliana a Piazza Navona.
Entrate, respirate a fondo e poi
iniziate la vostra visita, sono convinta che ognuno di voi troverà
il suo speciale e particolare ricordo legato all'Ottavo Re di Roma.
Un ricordo che avevate accantonato in un angolo della vostra anima e
che riemergerà in maniera prorompente facendovi rivivere la vostra
infanzia, adolescenza...la vostra vita.
Buona mostra!!
(Marianna Di Bella)
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