Titolo: "Un'estate magica"
Titolo Originale: "Ein Zauberhafter Sommer"
Autrice: Corina Bomann
Editore: Giunti
Nel cuore della
campagna del Meclemburgo, si trova una vecchia casa padronale
circondata da un giardino lussureggiante ricco di fiori profumati,
con un tre alberi da frutto fitti e rigogliosi.
L'atmosfera
calma e serena che circonda il posto, ci fanno dimenticare la routine
cittadina e il caos della metropoli. Un luogo di pace e tranquillità
dove ritrovare se stessi.
Qui vive, da
ben 12 anni, Larissa Liebermann, la nostra protagonista. Una donna
che ha deciso di lasciare la sua famiglia d'origine e la sua vecchia
vita, per vivere in un luogo che non solo rispecchiasse la sua anima
ma, soprattutto, l'aiutasse a curare le sue ferite. Vecchie cicatrici
lasciate da un amore finito in modo tragico.
Larissa è
un'anima solitaria, indipendente e non ama i legami familiari
opprimenti e claustrofobici. Vive coltivando il suo campo di more,
curando i suoi animali e dipingendo scarpe da sposa.
Una vita
tranquilla, senza eventi eccezionali o colpi di scena eclatanti. Fino
a quando nella sua vita non entra sua nipote Wiebke. Una giovane
studentessa universitaria di biologia che, a un passo dalla laurea,
fallisce l'ultimo esame, pone la parola fine alla sua storia d'amore
con il fidanzato Nick e scappa in cerca di un luogo dove ritrovare se
stessa.
“Lì
si augurava di risanare vecchie ferite e ricaricarsi per affrontare
le decisioni difficili che prima o poi avrebbe dovuto prendere.”
(citazione tratta dal testo)
Cosa le è
accaduto?
Perché si è
rifugiata dalla zia che non vede da anni e anni?
Le due donne
andranno d'accordo?
Beh come sempre
starà a voi trovare le risposte a queste domande e scoprire la
storia. Io posso solo darvi un mio parere personale, dicendovi che
questo nuovo libro di Corina Bomann mi ha lasciata perplessa e
insoddisfatta.
Ho letto altri
libri dell'autrice e ho trovato sempre qualcosa di interessante nella
trama in grado di attirare il lettore durante la lettura. Pur
essendoci elementi interessanti, come ad esempio il confronto con se
stessi e con il proprio passato, la storia non riesce a decollare e
prendere vita.
Le due
protagoniste le ho trovate poco incisive, superficiali e
inverosimili. Larissa, che dovrebbe rappresentare il personaggio
principale, risulta noioso, insoddisfacente e affettivamente
immaturo.
Due figure che
non lasciano il segno, così come la trama, ad eccezione di una
impalpabile leggerezza durante la lettura. Tutto rimane freddo e
distaccato, anche quando si parla di sentimenti e sofferenze. Il
distacco emotivo è tale da tenere a distanza il lettore.
“Il
silenzio non portava a niente, se non a fraintendimenti e a ostinate
chiusure sulle proprie posizioni. Era necessario parlare, al limite
anche litigare ma mai tacere.”
(citazione tratta dal testo)
L'unico
personaggio che ha saputo conquistare la mia curiosità è la maga
delle spezie, un figura carismatica ma poco presente. Un personaggio
che, secondo il mio parere, avrebbe dato più incisività e carattere
alla storia, se solo l'autrice le avesse dato più spazio nella
trama. Il resto, purtroppo, è veramente superficiale e non mi ha
lasciata nessuna emozione, se non qualche ora di lettura senza
pensieri.
A voi
scegliere: leggere o non leggere...questo è il dilemma.
Io andrò a
scegliere un altro libro e nel mentre vi auguro una buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
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