mercoledì 31 maggio 2017

Recensione: "Il coraggio di Katrine" - Erika Contardi

il coraggio di katrine, recensione, romanzo
Titolo: Il coraggio di Katrine
Autrice: Erika Contardi
Editore: Casa Editrice Kimerik



La vita è meravigliosa, ma quando meno ce l'aspettiamo gioca brutti scherzi, provocando immensi dolori. Ci mette alla prova, misurando il nostro coraggio e la nostra forza di volontà. Non sempre riusciamo a reagire e a trovare la forza per lottare, a volte soccombiamo al dolore, altre volte l'istinto di sopravvivenza ci porta a lottare con tutte le nostre forze e a trovare il coraggio che pensavamo di aver perso. Ognuno di noi, di fronte alle prove e agli ostacoli che la vita ci pone sulla nostra strada, reagiamo in maniera diversa perché diverso è il nostro vissuto e il nostro carattere, ma lottiamo...sempre.
La vita può in pochi secondi toglierci tutto, ma sa anche essere generosa, regalandoci quando meno ce l'aspettiamo la possibilità di tornare a sorridere e amare di nuovo.
Questa volta la vita ha messo a dura prova Katrine, la protagonista del libro. Una giovane ragazza di appena 19 anni, dal carattere deciso, a volte diffidente, con il sogno di studiare medicina all'università.
Una sera di ottobre, dopo una serata trascorsa con la sua famiglia in un teatro di Londra, si ritroverà coinvolta in un grave incidente automobilistico. Un forte nubifragio si scatena sulla città, rendendo le strade impraticabili e un violento incidente stradale segnerà profondamente la sua vita e quella della sua famiglia. I suoi genitori non sopravvivono all'impatto e lei si ritrova sola con la sorellina Julie, di appena sette anni, che ha riportato una serie di lesioni gravi alla colonna vertebrale che la costringeranno a vivere sulla sedia a rotelle.
Fortunatamente ci sono gli zii materni a prendersi cura delle due ragazze, portandole a vivere con loro a Segovia, in Spagna.
Katrine si chiude ancora di più nel suo guscio, convinta sia il solo modo per poter essere forte e far fronte all'immenso dolore che sta provando per la perdita dei genitori. Ma è anche una ragazza determinata e sa che se vuole prendersi cura della sorellina deve tornare a studiare, così decide di tornare in Inghilterra per iscriversi all'università. Qui la vita e il destino faranno di nuovo capolino, torneranno alla carica, questa volta ripagando in parte il dolore provocatole, facendole incontrare Adrew Jenkins. Ma la vita non è stata clemente neanche con lui e questo potrebbe segnare il rapporto tra i due ragazzi. Come? Perché lui è così misterioso? Cosa nasconde? Cosa gli è accaduto? I due riusciranno a stare insieme? E la sorellina Julie?
Tante domande a cui lascerò a voi il piacere di trovare le risposte, lasciandovi leggere e scoprire questo dolcissimo romanzo. Una storia che legherà due anime sofferenti e le guarirà grazie alla forza dell'amore.
Erika Contardi è riuscita a raccontare una storia drammatica e positiva al tempo stesso, con parole semplici e toccanti. In ogni pagina, frase e parola si respira la grande sensibilità dell'autrice nell'affrontare temi importanti e seri come la morte, la disabilità e il dolore con estrema delicatezza e grazia.
Con la stessa delicatezza, ci prende per mano e ci accompagna lungo la storia, senza mai lasciarci. Un angelo custode che attraverso le sue parole, ci aiuta a capire quanto sia importante avere rispetto per il dolore degli altri e come ogni persona reagisce ad esso in maniera diversa. Ci ricorda di non giudicare ma di comprendere.
I personaggi sono belli, positivi nonostante i traumi vissuti. Non si può fare a meno di affezionarsi a Katrine e sentire un moto di affetto per questa giovane donna che ha perso tutto.
Solo un'anima sensibile come quella di Erika Contardi poteva raccontarci questa storia dolorosa ma al tempo stesso piena di vita, affrontando temi importanti con tatto ed eleganza.
Lasciatevi trasportare dalla storia, l'emozione vi accompagnerà per tutta la durata del testo e ricordate, comprendere e non giudicare...buona lettura!!



Marianna Di Bella




lunedì 29 maggio 2017

Recensione: "Alice tra le bancarelle della Vucciria" - Ludovico Benigno



Titolo: "Alice tra le bancarelle della Vucciria"
Autore: Ludovico Benigno
Editore: Edizioni La Zisa


 

Palermo. La notte del 7 febbraio, Alice esce con gli amici per festeggiare l'esito del primo esame universitario. Un bel 30 e lode in Letteratura inglese a ripagare una vita non facile e avara di soddisfazioni. Durante la notte, però, accade qualcosa, la povera Alice si ritrova in un vicolo puzzolente. Cosa è accaduto? Come è arrivata fin lì? Non lo sa neanche lei, la sua prima reazione al luogo e all'avvenimento, la fanno correre allontandandosi da quel vicolo, cercando un posto più tranquillo dove far riposare i suoi pensieri e cercare di comprendere la situazione. La sua corsa, sembra più una fuga lontano dai guai e dalla sua giovane vita. Durante la sua fuga, si imbatte in un topo bianchissimo un po' particolare: indossa un gilet, ha uno smartphone e invece di squittire parla in dialetto palermitano. Lui è Rattomatto, soprannominato così dalla stessa Alice. Con questi presupposti voi non lo inseguireste? Io sì e anche Alice. La curiosità vince e da qui inizieranno e prenderanno vita le avventure e disavventure della ragazza nella Vucciria, il mercato storico di Palermo
Chi incontrerà? Cosa le accadrà? E soprattutto come è arrivata in quel posto?
Scopritelo lasciandovi affascinare e catturare dal libro, come Alice lo è del Rattomatto. Seguite le parole di Ludovico Benigno, perché da moderno cantastorie vi condurrà tra i vicoli di Palermo, osservando affascinati le avventure di questa Alice contemporanea.
In questo viaggio avrete la fortuna di scoprire un luogo storico come il mercato della Vucciria ma soprattutto vi perderete in avventure che vi insegneranno molto, dal rispetto per gli animali, all'importanza della conoscenza e difesa delle proprie radici culturali. Tutto questo lo capirete solamente alla fine della letura, quando vi ritroverete a chiudere il libro, salutare Alice e il Rattomatto, comprendere il motivo della presenza della ragazza in quel luogo, riflettendo con calma su tutto quello che avete vissuto con la storia.
Ludovico Benigno riesce a farci viaggiare in questa continua corsa in bilico tra realtà e fantasia, confondendole e sovrapponendole continuamente. La sua scrittura ci fa sentire parte della trama, sembra di essere fisicamente in quei luoghi, a volte sentendosi Alice soprattutto nei momenti di confusione e spaesamento che la ragazza vive e prova. A volte si ha l'impressione di confondere la dimensione onirica con quella terrena.
Ho apprezzato molto la sensazione di desolazione delle case abbandonate, facendoci vivere lo stato di abbandono e il fantasma delle voci di coloro che hanno vissuto, gioito, sofferto tra quelle mura. Scheletri vuoti pieni di ricordi ed emozioni.
Ludovico Beningo, ci ricorda che come Alice acquisisce padronanza e consapevolezza di sé per ogni avventura e passaggio che affronta superando ogni timore, anche noi possiamo farcela, l'importante e non perdersi davanti a scarafaggi, venditori ambulanti, venditori/profeti, ragni dalle domande strane o il locale gestito dai cani dove l'uomo è bandito.
Vi ho incuriosito? Spero di sì perché questo libro è bello. Un personale grazie all'autore per avermi permesso di conoscere il suo testo e io non posso far altro che consigliarvelo. Se come Alice vi trovate in situazioni strane e incomprensibili andate avanti, superate le avventure, non fermatevi. Buona lettura!! 


(Marianna Di Bella)




sabato 27 maggio 2017

Blogtour & Giveaway "Sogni fuori dai cassetti": Seconda tappa - Personaggi

Benvenuti alla seconda tappa di questo bellissimo blogtour, dedicato al libro “Sogni fuori dai cassetti” di Valeria De Gioia.
In questa tappa, vi parlerò un pochino dei personaggi del testo, svelandovi qualcosa senza anticiparvi troppo.
Pronti? Bene! Buona lettura!!





Tutti abbiamo cassetti pieni di sogni da realizzare. Alcuni grandi, altri piccoli, alcuni eccentrici, altri più modesti, ma pur sempre sogni. Li teniamo al sicuro, ben custoditi all'interno di cassetti, a volte chiudendoli a chiave per paura di perderli e vederli svanire.
Molto spesso è la paura che ci spinge a chiuderli a chiave, paura di non farcela, di fallire e pur di non soffrire facciamo finta che non ci siano e li dimentichiamo lì, lasciandoli al buio chiusi in un piccolo spazio angusto.
Se vogliamo essere felici nella vita, dobbiamo imparare a lottare, a trovare la forza di volontà e il coraggio per prendere in mano le redini del nostro destino, aprire quei cassetti e se non ci riusciamo scardiniamoli, ma riappropriamoci dei nostri sogni e della nostra vita. Iniziamo a realizzare qualcosa.
Grande esempio ci arriva dai personaggi di questo tenero libro, a partire da Sonia Manzi, la protagonista. Una ragazza di 25 anni, dinamica e responsabile, vive nelle Marche con la mamma, ha una laurea in Lettere e la sera suona nei locali della sua città. Il suo più grande desiderio è di trasferirsi a New York, lavorare e diventare una cantante famosa. Un giorno decide che è arrivato il momento di avverare qualche sogno, si organizza e parte per la Grande Mela. La strada verso il futuro si apre davanti a lei, ma dovrà lottare strenuamente perchè tutto si concretizzi.
La sua forza di volontà, la sua generosità saranno contagiose per le persone che la circondano. Perché si sa, la gioia di vivere e il bene sanno essere contagiosi, spandendosi a macchia d'olio coinvolgendo le persone più vicine al nostro cuore. Come Lucy una ragazza di appena 19 anni, timida e sensibile, con un grande amore per la scrittura. Purtroppo la mamma controlla la sua vita con regole ferree, imponendole le sue scelte anche per quanto riguarda gli studi. La vicinanza di Sonia, influenzerà anche lei, trovando il modo e il coraggio per ribellarsi alla madre e inseguire i suoi sogni. Come? E no, non posso dirvi tutto, altrimenti cosa vi rimane da leggere?
Durante la lettura incontrerete molti altri personaggi, persone positive, pulite e pronte ad aiutare il prossimo. Persone che tutti vorremmo conoscere e avere nella nostra vita, tra i nostri amici e famigliari. Persone a cui affidare i nostri pensieri, problemi, emozioni e desideri. Sono sicura che vi affezionerete ad ognuno di essi.
Per concludere...cosa? Ancora non vi basta? Va bene, sono buona e vi svelo un altro personaggio, ma è l'ultimo, poi dovrete leggere il libro e scoprirli da soli.
Vediamo un po' di chi vi posso parlare...del protagonista maschile? Lui è Mirko, un ragazzo generoso, dolce, gentile, l'uomo che tutte vorremmo al nostro fianco, anche se nasconde qualcosa...eh no ora basta non aggiungerò altro. Leggete il libro non ve ne pentirete.
Ricordate sempre di lottare per i vostri sogni. Aprite i cassetti, scardinateli se necessario, lasciateli liberi di prendere il volo e come dice Valeria De Gioia “Abbiate il coraggio di vivere i vostri sogni”.
Io vado a realizzare i miei e a voi auguro buona fortuna e buona lettura!!


(Marianna Di Bella)








Prima di lasciarvi, vi ricordo di seguire le altre tappe del Blogtour.
Buona fortuna!!
 

venerdì 26 maggio 2017

Recensione: "Il collante dell'umanità chiamalo dolore" - Diego Cocco



Titolo: "Il collante dell'umanità chiamalo dolore"
Autore: Diego Cocco
Editore: Alcheringa Edizioni



Dolore.
Chi non l'ha vissuto sulla propria pelle?
Tutti.
Indistintamente.
Prima o poi ci ritroviamo a fare i conti con lui e con noi stessi. Perché il dolore arriva all'improvviso, non chiede permesso, entra prorompente nelle nostre vite, colpendo duramente.
Ci mette di fronte alle nostre fragilità emotive e psichiche, costringendoci a lottare contro di lui, per cacciarlo dalla nostra anima e ritrovare così un po' di serenità. Non tutti però riescono a lottare e sconfiggerlo, non ne hanno la forza e soccombono piegandosi a esso.
Il dolore è sempre presente in ogni angolo del mondo. Sembra che nella odierna società, provare dolore sia necessario e vitale.
Dolore è parte del titolo del libro e tema su cui ruotano le 57 poesie di Diego Cocco. 
Com'è il libro? Beh non è sempre facile esprimere un'opinione o un giudizio sulle poesie, sono del parere che siano talmente personali, da toccare in maniera diversa ognuno di noi. Leggendo, a volte, messaggi diversi a seconda dello stato d'animo in cui ci troviamo in quel preciso momento. Quindi lasciatemi spiegare cosa ho provato leggendo il testo di Diego Cocco.
Poche volte mi capita di leggere un libro, finirlo, chiuderlo e tenerlo con me per molto tempo. Lo tengo stretto, come se lasciarlo volesse dire lasciare andare le emozioni e sensazioni che in quel momento non riesco ad esprimere a parole. Non perchè non mi sia piaciuto, al contrario perché la sua profondità e bellezza, mi hanno lasciata con un mare di emozioni da gestire e veicolare. Emozioni da assorbire e tenere con me.
Nel caso della raccolta di poesie di Diego Cocco è accaduta la stessa cosa. Ho tenuto il libro con me per diversi giorni e l'ho riletto diverse volte. La profondità dei testi, le parole a volte graffianti ti afferrano e non ti lasciano, aspettano il momento opportuno per rifarsi vivi e colpirti allo stomaco.
Cinquantasette splendide poesie, belle al punto da ferire nell'anima per la verità che cela in ogni verso. Poesie che riflettono e indagano sull'animo umano, sull'indifferenza, l'invidia, l'umiliazione, la perdità di umanità nei confronti di tutto ciò che ci circonda.
Diego Cocco ci regala poesie e versi che difficilmente riusciremo a dimenticare. Versi in grado di piantare profonde radici nel nostro animo, facendoci riflettere su noi stessi e sul mondo.
Aprite le pagine a caso e fatevi catturare dalla poesia, leggetelo più volte, leggetelo a distanza di tempo, leggetelo in momenti diversi della vostra giornata, leggetelo seguendo i vostri stati emotivi...semplicemente...leggetelo.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)





mercoledì 24 maggio 2017

Recensione: "Sarà mica per sempre" - Manuela Leonessa


Titolo: "Sarà mica per sempre"
Autrice: Manuela Leonessa
Editore: Edizioni Esordienti E-book


Luglio, per molti studenti le vacanze estive sono già iniziate, gli impiegati e gli altri lavoratori aspettano il mese di agosto per le tanto agognate ferie e gli studenti universitari stanno affrontando gli ultimi esami.
Il sole sta sorgendo e un'altra giornata sta iniziando, per una famiglia, purtroppo, questo sarà un giorno di dolore.
In una zona isolata di Collegno, viene rinvenuto il corpo senza vita di una giovane donna: Alice Brianza. Trovata all'interno di una macchina, seduta al posto del passeggero; una canna è infilata ad un'estremità del finestrino e l'altra nel tubo di scappamento dell'auto. Suicidio. Dai segni rinvenuti, non sembrano esserci dubbi, fin quando i risultati dell'autopsia non rivelano che i polmoni della ragazza sono pieni d'acqua. Qualcuno l'ha uccisa e ha inscenato il suicidio.
Perchè?
Chi la voleva morta?
È ciò che si chiedono i poliziotti e gli investigatori addetti alle indagini, ma non ci sono indizi rilevanti e presto il caso viene archiviato.
A distanza di qualche anno, Emma, la migliore amica di Alice decide di indagare per cercare il colpevole. Emma lavora alla Polizia di Stato come archivista, con la passione per le indagini. Conosceva Alice sin dalle elementari, amiche per la pelle non si separavano mai e condividevano tutto. Alice era una ragazza bella, generosa, solare, seria, sensibile. Emma, invece, la ragazza a cui piace scherzare, divertente e amante della sua autonomia.
Per le indagini chiede aiuto al poliziotto Frabrizio Moreno, anni prima aveva indagato proprio sul caso di Alice senza riuscire a trovare prove consistenti. Fabrizio nonostante i modi grossolani è un uomo dal cuore generoso e decide di aiutare Emma, coinvolgendo nelle indagini, una terza persona Barbara Senisi. Ragazza madre, impiegata come domestica nella casa della famiglia Brianza, la casa di Alice.
Da qui inizieranno le indagini alla ricerca dell'assassino, ma sarà soprattutto una ricerca di se stessi e dell'altro. Le vite di Emma, Alice, Barbara, Fabrizio e altri peronaggi che appariranno nella storia si intrecceranno l'uno all'altro. Questo intrecciarsi ci permetterà di conoscere in modo più approfondito i personaggi, la loro profondità psicologica, la loro storia personale travagliata e sofferente. Li conosceremo a fondo, tanto da sentirci coinvolti nelle loro vite e nei loro problemi, questo grazie alla scrittura di Manuela Leonessa che con le sue descrizioni ci fa vivere e sentire appieno questo libro. I personaggi sono costruiti molto bene, con caratteri e profili psicologici ben definiti, diversi e profondi.
L'autrice è stata brava nel costruire la storia e le indagini, riuscendo a gestire i vari passaggi narrativi. La trama, all'apparenza semplice, risulta essere più complessa soprattutto per quanto riguarda il risvolto psicologico degli avvenimenti. È un thriller che cattura subito il lettore che difficilmente riesce a staccarsi dalle sue pagine, tanto da tenerlo legato fino alla fine, lasciandolo sorpreso per l'evolversi della storia.
Vi invito a leggere il libro, riflettere su quanto sia complicata, profonda ed enigmatica la mente umana e su quanto ognuno di noi porta dentro di sé sofferenze e dolori immensi.
Buona indagine e buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

lunedì 22 maggio 2017

Recensione: "Il Faro e l'Onda" - Simona Petrecca



Titolo: "Il Faro e l'Onda"
Autrice: Simona Petrecca
Editore: Aletti Editore



Prima che inizi a parlarvi di questo libro, vorrei proporvi una cosa, fidatevi. Chiudete gli occhi e immaginate di trovarvi seduti su una spiaggia, il mare è di fronte a voi, lo sentite?
Ascoltate le onde infrangersi sugli scogli. Ascoltatele arrivare sul bagnasciuga e tornare indietro, ritirandosi come una timida ragazza con il suo primo corteggiatore.
Respirate profondamente e lasciatevi trascinare dal lento cullare del suono che solo il mare sa fare, ora lasciate liberi i vostri pensieri, lasciateli volare come gabbiani nel cielo.
Entrate nella profondità della vostra anima e dei vostri sentimenti, perché solo così riuscirete a comprendere l'intensità di questo libro e della sua autrice. Fidatevi.
Mare e amore sono i protagonisti di questo testo, come una coppia di ballerini, vi faranno danzare e volteggiare su ogni pagina e racconto. Lasciatevi accompagnare alla scoperta di storie, dove l'amore apparirà in ogni sua forma; l'amore prorompente e passionale di due anime gemelle e complementari che nessuno può allontanare e distruggere, se non loro stesse.
La sofferenza per un amore perso tragicamente ma anche la scoperta che si può tornare ad amare. L'amore per gli animali e per l'ecosistema.
L'amore come richiamo forte della propria Terra, delle proprie radici e della famiglia.
L'amore appena nato, semplice, delicato, ma intenso come solo lui sa essere.
L'autrice riesce a raccontare tutto questo con una scrittura poetica e sensibile, come la sua anima. Riesce a farci ridere, sorridere, commuovere e desiderare di amare con la stessa intensità delle due onde del libro.
È inutile dirvi che ho amato questo testo, nato dopo anni di “silenzio interiore” dell'autrice, che ha saputo scavare e entrare nella profondità della sua anima, portando alla luce un libro lieve come una carezza.
Se avete ancora dei dubbi, vi lascio con un piccolo estratto:

Vuoi essere il mio Faro?” - disse l'Onda innalzandosi fino ad arrivare a guardarlo negli occhi.
Io? - rispose il Faro – Io ti trascinerei tra le onde agitate di un mare in tempesta.”

Che siate Onda o Faro, amate....buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

venerdì 19 maggio 2017

Recensione: "Il profumo delle ciliegie" - Alaska Hopkins

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Titolo: Il profumo delle ciliegie
Autrice: Alaska Hopkins
Editore: Libromania



Quanto ci condiziona il nostro passato?
Quanto dolore si cela dietro ogni persona?
Quanti riescono a trovare veramente se stessi e la felicità?
Quanti sopravvivono, invece di vivere appieno la propria vita?
Domande all'apparenza diverse e distanti l'una dall'altra, ma leggendo il libro e scoprendo i personaggi di questa storia, ci renderemo conto che le domande sono legate tra di loro e tra i soggetti del romanzo.
Ognuno di noi è unico e irripetibile. Universi a sé stanti. Pur vivendo le stesse esperienze, le nostre reazioni ad esse sono diverse perché diverso è il nostro carattere, il nostro passato, i nostri ricordi e le nostre storie.
Differenti sono i personaggi di questo romanzo, dissimili ma legati alla protagonista Samanta. Ognuno di loro porta dentro di sé un passato doloroso e una storia a cui molti rimangono legati, provocando ripercussioni nelle decisioni e nella vita presente.
Samanta Kovac è di nazionalità moldava, ma vive e lavora a New York come giornalista. È una donna di carattere, creativa, ironica, autentica, forte, impetuosa, ha molto talento, vede le cose oltre la superficie riuscendo in questo modo a leggere oltre le righe. È anche una donna con alle spalle un passato segnato da sofferenza e dolore, con un grande vuoto che niente e nessuno riesce a colmare.
Samanta è una donna che non lascia trasparire troppo di sé, non ama aprirsi e raccontare il suo passato. Un'infanzia vissuta con un padre violento, freddo e distaccato e una madre dal carattere remissivo. Costretta dal padre a frequentare un collegio, dai 6 ai 14 anni, al ritorno deve lavorare la terra con il resto della famiglia. Il suo carattere non la fa soccombere, scegliendo da sé la strada da percorrere per il suo futuro. Al contrario, sua sorella maggiore Alesia reagisce in maniera diversa. Sposa il primo uomo che la fa sentire amata, al centro dell'attenzione e che sa darle un gesto d'affetto. Il marito è un uomo buono, ma l'amore è altro e Alesia si renderà conto che nella vita non ci si deve mai accontentare, si deve pensare a se stessi e amarsi di più...lo capirà in tempo? Reagirà a questa situazione? Riuscirà a far pace con il proprio passato?
Robert, invece, è il migliore amico di Samanta, si conoscono da più di 10 anni e lui l'ama segretamente. Anche lui, come gli altri personaggi ha un passato doloroso e dovrà capire cosa è meglio per sé e per la sua felicità. Infine c'è Jack, il capo di Samanta, proprietario del giornale per cui lavora e il suo passato da inviato di guerra nel Vietnam ha lasciato segni indelebili nell'anima, insieme alla morte dell'adorata moglie.
Riusciranno i personaggi a far pace con il proprio passato e a trovare un po' di serenità? O sarà troppo tardi?
Scopritelo attraverso la lettura di questo piacevole libro.
Alaska Hopkins riesce a trasportarci in questa storia piano piano, presentandoci i personaggi con calma, per permetterci di scoprirli e conoscerli con attenzione. Ha descritto molto bene le loro caratteristiche psicologiche. Ognuno di loro ha una profondità e una storia importante, anche se traumatizzati ognuno di essi riesce a farci comprendere che seppur vivendo lo stesso trauma, si reagisce in maniera diversa.
Ho apprezzato in modo particolare le descrizioni dei flashback di Jack e la guerra del Vietnam. Si riesce a percepire nettamente, la sensazione di morte e sterminio, sofferenza e paura di morire che trapela dai ricordi dell'uomo. Molti veterani non si sono mai ripresi dai traumi psicologici che la guerra ha provocato in molti di loro. Sopravvissuti ma spezzati e morti nell'anima.
È una storia che racchiude qualcosa che va al di là della semplice storia d'amore è soprattutto l'amore per la vita. È importante ritrovare se stessi e superare il proprio passato per andare avanti e vivere appieno.
Chiudersi al mondo vuol dire chiudersi alla vita. Non permettetelo...buona lettura!!



Marianna Di Bella


mercoledì 17 maggio 2017

Recensione: "Anouk" - Federica Galetto

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Titolo: Anouk
Autrice: Federica Galetto
Editore: Flower-ed


 

Inghilterra. I paesaggi sono meravigliosi, la brughiera sembra estendersi all'infinito, avvolgendo tutto quello che c'è intorno in un abbraccio senza tempo. Se guardiamo attentamente, possiamo scorgere un piccolo cottage e una donna intenta a scrivere nel suo studio. Lei è Anouk Lennox, una scrittrice tornata ad abitare nella casa di famiglia, dopo il fallimento del suo matrimonio e la morte dei suoi genitori.
Anouk è una donna all'apparenza semplice, ma dentro di sé porta ferite, sofferenze e paure. È tornata al cottage con l'animo abbattuto, senza forze per riuscire a lottare e capire quale sia la strada giusta da seguire per il suo futuro. È terrorizzata dalla morte, paura che la pietrifica e la paralizza in qualunque sua scelta, facendola sopravvivere piuttosto che vivere la sua giovane vita. Ma la casa l'ha accolta in un caldo abbraccio, rifugio e sicurezza per la sua anima persa e ferita. Luogo di ricordi belli e malinconici legati al suo passato e ai suoi genitori.
Da un po' di anni è innamorata di Cedric, un uomo francese e sposato. Il loro è un amore tormentato, difficile, una relazione senza futuro. Si scrivono lunghe lettere a cui affidano le parole del loro amore, consapevoli che mai potranno sostituire la presenza fisica.
Anouk un giorno prende atto del suo dolore, dell'essersi persa, di aver zittito la solitudine, la speranza e i suoi desideri, ritrovandosi ad essere trascinata dalla vita piuttosto che viverla appieno. Così accetta l'invito di Ian MacDowell un importante editore scozzese, parte per la Scozia senza dire niente a nessuno e qui....capirà che la vita continua a scorrere nonostante le nostre paure e titubanze? Capirà che non può continuare a vivere in un limbo, senza prendere alcuna decisione e senza lottare per i suoi sogni e desideri? Capirà che il senso della vita non lo troverà stando ferma, ma vivendo pienamente la sua vita, affrontando i dubbi, timori, il dolore e le paure? Capirà che avere paura della morte vuol dire essere già morti per metà?
Non vi svelerò mai a quali conclusioni arriverà Anouk e se mai comprenderà se stessa, però posso suggerirvi caldamente la lettura di questo testo poetico e riflessivo.
Fatevi avvolgere dalla brughiera e dai paesaggi scozzesi, attraverso le parole di Federica Galetto, lasciatevi trascinare in questa storia bella e altamente riflessiva. Non solo scoprirete la scrittura poetica di questa autrice, ma vi perderete in lunghe riflessioni sul senso della vita di Anouk e vostra.
L'autrice ha una grandissima capacità descrittiva, non solo dei paesaggi ma anche dell'animo umano, riuscendo a coniugare il tutto attraverso una scrittura elegante e leggera.
Attraverso le parole di Federica Galetto vi sembrerà di volteggiare tra le pagine di questo libro, arrivando alla fine del romanzo senza rendervene conto, consapevoli di aver camminato non solo tra le frasi e la trama del testo, ma dentro i sentieri della vostra anima.
Volteggiate, camminate, correte ma soprattutto vivete appieno la vostra vita...buona lettura!!!




Marianna Di Bella

lunedì 15 maggio 2017

Recensione: "L'ultima rosa di aprile" - Simona Bertocchi


Titolo: "L'ultima rosa di aprile"
Autrice: Simona Bertocchi
Editore: Giovane Holden Edizioni



Oggi voglio portarvi a visitare Firenze, alla scoperta di una città totalmente diversa da quella che conosciamo oggi. Sarà una visita un po' particolare e lo faremo in un modo altrettanto particolare. Viaggeremo indietro nel tempo. Pronti? Sì? Allora buon viaggio!!
Siamo nella seconda metà del Quattrocento, la famiglia dei Medici è tornata dall'esilio più forte di prima e Firenze sta vivendo un buon momento, sia sul piano politico che su quello artistico. La città è bellissima, unica, magica, grazie alla sua architettura e al trionfo dell'arte. Oggi come all'ora riesce a stupire e incantare qualsiasi visitatore, compresi noi “viaggiatori letterari”.
In questo viaggio scopriremo la famiglia dei Medici, gironzoleremo tra le corti alla scoperta di segreti e intrighi, ci fermeremo a curiosare nella bottega del grande artista Sandro Botticelli, ammirandone le opere e la loro realizzazione. Ma scopo del nostro viaggio, sarà quello di conoscere la storia di una donna che con la sua bellezza ha incantato Firenze e ha ispirato Botticelli in moltissime opere, famose in tutto il mondo.
Si sa poco della sua vita e della sua storia personale, per questo intorno a lei sono nate tantissime leggende, ma con questo libro si cercherà di capire la donna dietro l'immagine dell'icona dell'epoca. Di chi sto parlando? Di Simonetta Cattaneo Vespucci. No, non scuotete la testa pensando: “Io non la conosco”, perché almeno una volta nella vostra vita avete avuto occasione di vederla e ammirarla. Lei è stata la musa ispiratrice delle opere: “La nascita di Venere” o “La primavera” di Botticelli.
Simonetta Cattaneo Vespucci, nasce in Liguria il 28 gennaio del 1453. Nel 1468, sposa giovanissima Marco Vespucci, appartenente a una ricca famiglia di notai e banchieri fiorentini. Con Marco conosce i primi batticuori, i primi baci e i primi tormenti d'amore. Il loro è un matrimonio d'amore e non solo di convenienza tra le due famiglie. Simonetta è contenta di questo, purtroppo la realtà si scontra con i sogni e la felicità coniugale dura poco, perché crescendo Marco Vespucci diventa un arrivista senza scrupoli e marito infedele.
Simonetta è una donna malinconica, triste, parla poco, sorride abbassando lo sguardo, splende di grazia, testarda, ha una personalità complessa e la sua bellezza la renderà un'icona del Rinascimento. Amata e ammirata dal popolo fiorentino e dalla famiglia de' Medici. La sua bellezza divina è considerata intoccabile.
Proprio alla corte dei Medici conosce e s'innamora di Giuliano, fratello di Lorenzo Piero de' Medici. Giuliano sarà l'unico a conoscere e amare la donna e non l'icona. Appena i loro sguardi si incrociano, l'amore che provano li legherà in maniera indissolubile. Simonetta conoscerà l'amore ma anche la solitudine e la sofferenza che comporta amare un uomo che non potrà avere tutto per sé, e allo stesso tempo, dovrà lottare contro intrighi di corte che la vogliono usare come mezzo per arrivare ai potenti. Tutto questo sarà fonte di grande sofferenza, rendendola ancora più sola.
Riuscirà ad amare liberamente Giuliano? Mi spiace, ma il resto della storia dovrete scoprirlo voi. Vi ho accompagnato per un tratto di strada, ora vi lascio proseguire il viaggio insieme a Simona Bertocchi e al suo libro.
Ho letteralmente amato questo testo, non solo per la capacità dell'autrice di raccontarci e descriverci il contesto storico dell'epoca, ma anche per la figura di questa donna sola e malinconica.
Simona Bertocchi è riuscita a rendere questo viaggio storico piacevole, grazie a una scrittura coinvolgente, intrigante e lineare. Ha saputo coniugare e unire in maniera omogenea la storia della donna con la situazione storica, politica ed economica dell'epoca, senza per questo far risultare la lettura ostica e difficile. Al contrario è talmente coinvolgente da ritrovarsi a leggere il libro tutto d'un fiato, senza rendersi conto di essere arrivati alla fine.
In ogni pagina e riga di questo testo si respira l'attenzione nei particolari e uno studio approfondito da parte dell'autrice nel creare e proporre questo libro bellissimo.
Leggetelo e guardate i quadri ispirati a questa figura, capirete la malinconia che si cela dietro quegli occhi.
Lasciatevi catturare dagli sfarzi e dalla magia dell'epoca...ma soprattutto lasciatevi catturare da Simonetta e dall'ultima rosa di aprile...buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)

venerdì 12 maggio 2017

Recensione: "Guerriera dal cuore di diamante" - Elisa Maiorano


Titolo: "Guerriera dal cuore di diamante"
Autrice: Elisa Maiorano

 

Lugano. Mancano pochi giorni a Natale, la gente corre frettolosamente sui marciapiedi in cerca degli ultimi regali da comprare. Una ragazza cammina tra di loro, all'apparenza spaesata, ma osservandola con più attenzione vedremo il suo sguardo triste, i suoi occhi sono lucidi, forse ha pianto da poco. E pensare che ha sempre amato il sentimento di speranza e malinconia che questa festa riesce ad accendere e trasmettere. Lei è Angela, ha 27 anni, vive a Lugano da circa 10 anni ed è una ragazza molto sensibile. La sua vita è cambiata drasticamente per una serie di disgrazie avvenute l'una dietro l'altra, la morte del papà, la perdita del lavoro e per aggiungere altro dolore il fidanzato, futuro marito, l'ha lasciata dopo un litigio, con un semplice messaggio senza dare alcuna spiegazione.
Angela è stanca, ferita nell'anima, impaurita e tutte le sue certezze sono crollate come un castello di carte al primo soffio di vento. Decide così di riprendere in mano la sua vita e il destino fa in modo di aiutarla con un bel viaggio a New York, grazie ad un offerta vantaggiosa proposta da un'agenzia di viaggi. La ragazza parte sperando che la Grande Mela rappresenti il suo nuovo punto di partenza. Il viaggio inizia con una serie di disavventure, ma incontrerà anche due persone importanti: Gisele e suo nipote Julian. Lui è un vigile del fuoco, è gentile, premuroso, comprensivo e il suo sguardo è una carezza nel cuore , Angela per la prima volta si sente perfettamente a suo agio con lui.
Julian nasconde qualcosa? Cosa? Si innamoreranno? Sarà la sua anima gemella? Lascio a voi scoprire questa splendida storia d'amore che va oltre il tempo e lo spazio. 
Un amore puro, profondo, magico, racchiuso in un libro, il primo della saga, altrettanto magico e romantico.
Elisa Maiorano ci fa sognare attraverso questa dolce storia d'amore, facendoci desiderare di poter incontrare, anche noi, la nostra anima gemella.
L'autrice ci aiuta a vedere oltre le apparenze, a sentire con il cuore e l'anima. Ci ricorda di seguire il cuore quando arriva il vero amore, anche a costo di dover lottare a lungo prima che la storia possa essere vissuta felicemente. È un testo che ci insegna ad avere pazienza, tenacia e forza di volontà per affrontare le prove del futuro.
Empatia ed emozioni si mescolano perfettamente, facendoci avvertire la profondità dei sentimenti ma anche la paura di perdere qualcosa di altrettanto importante e profondo. Tranquilli, non è una storia melensa, tutt'altro, è una storia positiva con la capacità di rincuorare i cuori feriti da coloro che credevano di amare e a cui avevano dato se stessi.
A volte la fine di una relazione o la chiusura di un periodo importante sono il segno che qualcosa deve iniziare e che tutto quello che ci è capitato fino ad allora, ci serviva per comprendere meglio i nostri limiti, preparandoci ai cambiamenti da apportare a noi stessi. Ma tutto questo può avvenire solo se siamo pronti a cogliere il messaggio e farne buon uso.
Guardatevi intorno, ascoltate voi stessi e ciò che vi circonda, lasciatevi andare all'amore...io intanto aspetto il secondo libro per sapere come continuerà la storia e a voi auguro una buona lettura.


(Marianna Di Bella)

lunedì 8 maggio 2017

Recensione: "Emma Braccani. Perché io non posso" - Giulia Bacchetta


Titolo: "Emma Braccani. Perché io non posso"
Autrice: Giulia Bacchetta
  

Quante persone ci passano accanto durante l'arco della nostra vita?
Ci siamo mai fermati a riflettere sulle loro esistenze?
Ammettiamolo, pochissime volte così come poche volte ci soffermiamo a guardarle negli occhi. Purtroppo siamo troppo presi dalla nostra vita per soffermarci su quella degli altri. Se solo ci impegnassimo a guardare con più attenzione, scopriremo un mondo dietro quegli occhi e non sempre sarà piacevole scoprire dolore, sofferenza e infelicità. Ad esempio, vedete quella ragazzina che è scesa proprio ora dall'autobus insieme ad altri ragazzi? Osservatela bene, perché dentro di lei si nasconde molto più di quello che credete; un dolore e una sofferenza talmente grandi che nessuna ragazzina di 14 anni dovrebbe passare.
Lei è Emma Braccani, vive in un paesino vicino Milano ed è la più piccola della famiglia. Ha una sorella più grande, Marta una ragazza estroversa, autorevole, dall'aria spavalda e ama giocare a calcio. La mamma Rosa è casalinga e il papà Roberto è fabbro ferraio come il padre.
Emma è di costituzione piccola, studiosa, riservata, sensibile, acuta, puntigliosa, è uno spirito curioso, indagatore, cerca sempre una spiegazione a tutto e non ama le imposizioni, per questo viene scartata dal suo gruppo di amici, perché le vorrebbero imporre come comportarsi e vestirsi.
Emma cerca di non avvicinarsi troppo alle persone, mantiene le distanze per non entrare troppo in confidenza e per non vedere invadere la sua sfera personale.
So già cosa state pensando: “E allora? Cosa c'è da vedere e da capire? È solo una ragazzina chiusa che non ama socializzare con gli altri ragazzi”. Ecco l'errore! Giudicare senza conoscere, fermandosi alla superficialità delle cose.
Tornate a guardare attentamente, i suoi occhi sono tristi, spenti. Sollevate la maschera del finto perbenismo dietro cui si celano alcuni personaggi e sollevando il velo della verità vi renderete conto che quella famiglia ha molto da nascondere.
Il padre è un uomo violento, prevaricatore che tratta la moglie con brutalità e prepotenza, umiliandola in continuazione. Picchia la moglie e la figlia Marta, mentre Emma cerca di passare inosservata per non scatenare l'ira e la rabbia del padre, purtroppo non sempre le riesce. Ma la sua intelligenza e il suo spirito indagatore la faranno divenire la vera protagonista della storia, cercando di lottare contro il padre, convincendo la madre e la sorella a ribellarsi, ma quello che intraprenderà sarà un percorso difficile e doloroso. Ci vorrà coraggio, determinazione, forza di volontà per affrontare tutte le prove che avverrano durante la storia...vorrei raccontarvi tutto, ma non posso, sarebbe sleale e poco professionale.
È una storia che tutti dovrebbero leggere e conoscere, perché purtroppo, è la realtà di molti giovani. Non tutti hanno la forza e il carattere per affrontare tutto questo, molti soccombono con effetti deleteri.
Giulia Bacchetta, scrivendo questo libro, si è confrontata con un tema profondo, difficile, importante e interessante. Ha avuto coraggio, perché poteva rischiare di rendere la storia stereotipata, caricaturando alcuni passaggi, invece ha saputo gestire bene la trama e le forti caratterialità dei personaggi.
I protagonisti hanno una forte presenza scenica e sono costruiti e descritti molto bene.
L'autrice ci pemette di entrare nella vita di Emma, in punta di piedi, muovendoci lentamente facendoci scoprire il passato del padre, fatto anch'esso di violenza.
Il libro copre l'arco temporale di un anno di vita della ragazza, dodici mesi segnati da violenza, soprusi, sofferenza e dolore; un anno in cui Emma scoprirà di essere coraggiosa nonostante la totale sfiducia verso gli adulti e scoprirà l'amore.
Cosa più importante imparerà quanto sia importante mantenere e difendere le proprie idee.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)