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mercoledì 17 maggio 2017

Recensione: "Anouk" - Federica Galetto

anouk, libro, recensione

Titolo: Anouk
Autrice: Federica Galetto
Editore: Flower-ed


 

Inghilterra. I paesaggi sono meravigliosi, la brughiera sembra estendersi all'infinito, avvolgendo tutto quello che c'è intorno in un abbraccio senza tempo. Se guardiamo attentamente, possiamo scorgere un piccolo cottage e una donna intenta a scrivere nel suo studio. Lei è Anouk Lennox, una scrittrice tornata ad abitare nella casa di famiglia, dopo il fallimento del suo matrimonio e la morte dei suoi genitori.
Anouk è una donna all'apparenza semplice, ma dentro di sé porta ferite, sofferenze e paure. È tornata al cottage con l'animo abbattuto, senza forze per riuscire a lottare e capire quale sia la strada giusta da seguire per il suo futuro. È terrorizzata dalla morte, paura che la pietrifica e la paralizza in qualunque sua scelta, facendola sopravvivere piuttosto che vivere la sua giovane vita. Ma la casa l'ha accolta in un caldo abbraccio, rifugio e sicurezza per la sua anima persa e ferita. Luogo di ricordi belli e malinconici legati al suo passato e ai suoi genitori.
Da un po' di anni è innamorata di Cedric, un uomo francese e sposato. Il loro è un amore tormentato, difficile, una relazione senza futuro. Si scrivono lunghe lettere a cui affidano le parole del loro amore, consapevoli che mai potranno sostituire la presenza fisica.
Anouk un giorno prende atto del suo dolore, dell'essersi persa, di aver zittito la solitudine, la speranza e i suoi desideri, ritrovandosi ad essere trascinata dalla vita piuttosto che viverla appieno. Così accetta l'invito di Ian MacDowell un importante editore scozzese, parte per la Scozia senza dire niente a nessuno e qui....capirà che la vita continua a scorrere nonostante le nostre paure e titubanze? Capirà che non può continuare a vivere in un limbo, senza prendere alcuna decisione e senza lottare per i suoi sogni e desideri? Capirà che il senso della vita non lo troverà stando ferma, ma vivendo pienamente la sua vita, affrontando i dubbi, timori, il dolore e le paure? Capirà che avere paura della morte vuol dire essere già morti per metà?
Non vi svelerò mai a quali conclusioni arriverà Anouk e se mai comprenderà se stessa, però posso suggerirvi caldamente la lettura di questo testo poetico e riflessivo.
Fatevi avvolgere dalla brughiera e dai paesaggi scozzesi, attraverso le parole di Federica Galetto, lasciatevi trascinare in questa storia bella e altamente riflessiva. Non solo scoprirete la scrittura poetica di questa autrice, ma vi perderete in lunghe riflessioni sul senso della vita di Anouk e vostra.
L'autrice ha una grandissima capacità descrittiva, non solo dei paesaggi ma anche dell'animo umano, riuscendo a coniugare il tutto attraverso una scrittura elegante e leggera.
Attraverso le parole di Federica Galetto vi sembrerà di volteggiare tra le pagine di questo libro, arrivando alla fine del romanzo senza rendervene conto, consapevoli di aver camminato non solo tra le frasi e la trama del testo, ma dentro i sentieri della vostra anima.
Volteggiate, camminate, correte ma soprattutto vivete appieno la vostra vita...buona lettura!!!




Marianna Di Bella

sabato 22 aprile 2017

Recensione: "Canterà il gallo" - Rosanna Spinazzola


Titolo: "Canterà il gallo"
Autrice: Rosanna Spinazzola
Editore: Flower-ed


 
Immaginate una nuova era, in un futuro distopico, dove il pianeta Terra è in gravi condizioni, causa le ripetute guerre, l'inquinamento e la crisi energetica. Il territorio è diviso in distretti, ognuno gestito e controllato da un comandante, dove i beni di prima necessità sono pochi, razionati e vigono regole di comportamento severe.
Guardatevi un po' intorno e poi rifugiatevi in un bosco per riposare e riflettere sugli effetti dei nostri comportamenti sulla Terra. Sedetevi e respirate profondamente.Tutt'intorno solo alberi e silenzio. Ogni tanto si sentono degli uccellini cinguettare a interrompere la pace e la tranquillità del momento. Un attimo, lo sentite anche voi? Un rumore di passi, passi affrettati, qualcuno sta correndo. Una ragazza appare alla nostra vista, sta fuggendo disperatamente nel bosco. È sola, febbricitante, incinta e deve allontanarsi velocemente dalla sua casa e dai suoi familiari perché qualcuno la insegue. Deve raggiungere un posto tranquillo dove mettere in salvo se stessa e il bambino che porta in grembo, ma la pancia non l'agevola nei movimenti, rallentando a volte il cammino. Chi è la donna? Perché sta fuggendo? Cosa è successo?
Non sappiamo quale sia il nome della ragazza, siamo solo a conoscenza del fatto che voglia raggiungere il fratello, fuggito anche lui tempo addietro. Tutto quello che riguarda la sua vita, i suoi ricordi e il motivo della fuga, lo scopriremo insieme a lei durante la lettura del romanzo.
Questo libro è un viaggio che vi catturerà sin dalla prima pagina. Un viaggio verso un futuro incerto, verso la sopravvivenza, la speranza, verso ricordi di un passato che ci appariranno piano piano con il lento procedere della fuga della donna. I ricordi prenderanno forma ad ogni passo che la ragazza intraprende, riuscendo alla fine ad avere un quadro completo della sua storia. Ci permetteranno di capire e comprendere meglio la situazione politica ed economica del distretto, le problematiche, la sua infanzia, adolescenza e età adulta.
È soprattutto un viaggio verso la comprensione di se stessa e del suo futuro. Un percorso di crescità a cui seguirà un colpo di scena finale che mi ha lasciata positivamente sorpresa. Una situazione che non mi aspettavo minimamente. L'autrice è stata bravissima a gestire questo momento, perché riesce a portare il lettore a pensare una cosa per tutto il periodo della lettura, per poi alla fine svelarne un'altra, senza togliere nulla alla storia, anzi la arricchisce rendendola ancora più profonda.
Ho imparato ad amare questo libro pagina dopo pagina, grazie alla capacità narrativa di Rosanna Spinazzola. La scrittura è fluida e accattivante, riuscendo a tenere sempre desta l'attenzione del lettore, anche quando le scene nella vita nel bosco sono più lente. Le descrizioni reali dell'ambiente boschivo ci fanno vivere appieno ogni sensazione della vita della donna, come ad esempio la disperazione, la paura, la fame e la sete.
Rosanna Spinazzola riesce a farci riflettere sull'istinto di sopravvivenza, sulle meccaniche della psiche, aiutandoci a comprendere meglio la fuga, come simbolo di crescita e viaggio verso se stessi.
Per buona parte del libro ci si chiede costantemente se incontrerà mai qualcuno, ma riflettendo attentamente, quelli sono i momenti più profondi della sua fuga. Momenti che conducono alla parte più intimista della donna, ad un dialogo verso se stessa e alla riparazione al dolore e ai ricordi.
Riuscirà a trovare il fratello? Riuscirà ad arrivare sana e salva? Riuscirà a non incontrare i soldati e venire arrestata? Domande che lascerò senza risposta, perché spero le troviate voi leggendo il libro. Io continuerò il mio viaggio riflettendo sul testo e auguro a voi una buona lettura!!


(Marianna Di Bella)