lunedì 31 luglio 2017

Recensione: "La libertà ha il tuo nome" - Federica Fasolini


Titolo: "La libertà ha il tuo nome"
Autrice: Federica Fasolini



Perdere la persona che si ama, lascia in noi ferite enormi e devastanti. Il dolore è immenso, spesso soffocante. Chiudersi a riccio, sembra essere l'unica soluzione per cercare di proteggere noi stessi e il nostro cuore lacerato. Chiudendosi, si decide di lasciare fuori le emozioni e i sentimenti, smettere di soffrire, almeno per un po' e, riprendere a respirare, giusto il tempo necessario per sopravvivere. Già...sopravvivere, perché lasciare fuori le emozioni e i sentimenti sono un palliativo, crea solo l'illusione di vivere una vita piena, ma non è così. Nel momento esatto in cui chiudiamo il nostro cuore e lasciamo fuori i nostri sentimenti, smettiamo di essere le persone che eravamo, si smette di godere delle cose, si sopravvive agli eventi e la nostra anima diventa fredda come il ghiaccio.
Aaron Mason, ha chiuso il suo cuore all'amore, è diventato freddo e distaccato verso le donne. Ha perso la donna della sua vita, il suo grande amore.
Aaron deve riuscire a superare la paura, anzi no il terrore di tornare ad amare, deve reimparare ad aprirsi all'amore e tornare l'uomo che era, dolce, protettivo, affidabile, amorevole, tenero, gentile e divertente. Ora c'è solo il suo fantasma.
Ogni sera esce con i fratelli, per bere, sbronzarsi e andare a letto con una donna diversa. Quello che non sa, è che la vita ha in serbo per lui qualcosa per cui valga la pena di tornare a essere sé stesso, qualcuno che inconsapevolmente riuscirà a farlo uscire dal tunnel in cui si è nascosto. Un piccolo Raggio di Sole di nome Summer.
Una ragazza che viene dal Maine, figlia unica di piccoli commercianti con parecchi problemi economici. Ma Summer è giudiziosa, responsabile e grazie a una borsa di studio riesce a iscriversi alla facoltà di Lettere dell'Università di Santa Barbara, California. Riesce a studiare senza intaccare le esigue entrate finanziarie della famiglia, anzi lavora come cameriera in un bar per aiutare i suoi genitori.
Summer è una ragazza solare, divertente, sincera, schietta con tutti, sarcastica, cocciuta e sa ciò che vuole: realizzare i suoi sogni. Diventare giornalista o scrittrice e trovare un amore vero, sincero, che sappia metterla al primo posto e non la tradisca come ha fatto il suo ex ragazzo.
Nonstante il profondo dolore per il tradimento subito, Summer è riuscita a superarlo grazie anche alla sua migliore amica, Megan. È tornata a ridere alla vita e a divertirsi.
Vuole un amore intenso e profondo da vivere e sicuramente non pensa affatto ad Aaron Mason. I due ragazzi si incontrano a una festa sulla spiaggia e lui rimane piacevolemente colpito da Summer. Ma Megan mette in guardia l'amica da Aaron. Lei lo conosce bene, è il suo migliore amico, sa cosa ha passato e chi è diventato.
Aaron capirà presto che Summer non è come le altre ragazze, gli darà filo da torcere e non sarà facile conquistarla o anche solo diventare suo amico. La sua fama lo precede.
Riuscirà Summer a trovare l'amore della sua vita?
Riuscirà a fidarsi di Aaron?
Aaron tornerà ad amare? Permetterà a qualcuno di entrare nel suo cuore?
Eterne romantiche, prima di leggere il libro, munitevi di fazzoletti e mettetevi comode perché una volta iniziato a leggere il testo, non vorrete smettere per nessuna ragione. La curiosità e il romanticismo si impossesseranno di voi e vi ritroverete a sognare a occhi aperti con questa bella storia d'amore.
Un testo coinvolgente, delicato, frizzante e profondo. Un susseguirsi di scambi di battute sarcastiche e divertenti, scene intense e belle descrizioni.
Ho apprezzato i personaggi, tutti molto belli e interessanti. Ma colui che ho amato in assoluto è sicuramente Aaron, non per la sua fama da playboy, al contrario per il suo profondo dolore, la difficoltà di venire a patti con il suo senso di colpa e la paura ad amare di nuovo. Un personaggio costruito molto bene, soprattutto il lato psicologico.
Nel testo è molto forte il senso della famiglia e dell'amicizia, si traspira in ogni scena e pagina del libro, Federica Fasolini ci ha abituati a questo, fa sempre in modo di farci sentire parte della storia e della famiglia. Con i suoi testi ci rende protagonisti, ci fa vivere e sentire le emozioni che aleggiano tra le pagine del testo.
Preparate i fazzoletti, prendete il libro e sedetevi in riva al mare, osservate il flusso delle onde e quando avete trovato il vostro ritmo iniziate a leggere e...innamoratevi...sempre...lasciate entrare l'amore nella vostra vita e buona lettura!!!



(Marianna Di Bella)

domenica 30 luglio 2017

LIEBSTER AWARD 2017


Buona Domenica!!
Volevo festeggiare con voi questo giorno....sono stata nominata per i Liebster Award 2017, ricevendo 2 nomine. Grazie a tutti voi che mi seguite ogni giorno. Un particolare grazie a Giulia e Valentina per aver nominato il mio piccolo angolo di paradiso.




REGOLE:

1. Ringraziare chi ti ha premiato.
2. Scrivere qualche riga (max 300 parole) per promuovere un blog interessante che seguite.
3. Rispondere alle 11 domande poste dal blog o dai blogger che ti hanno nominato.
4. Scrivere a piacere 11 cose di te.
5. Premiare a tua volta 11 blog.
6. Formulare 11 domande per i blogger che si nomineranno.
7. Informare i blogger del premio assegnato.




PUNTO 1
 
Ringrazio Valentina del blog "L'apprendista libraia"  Giulia di "Un libro sul comodino".
Due nomine che non mi aspettavo e che mi hanno lasciata piacevolmente sorpresa ed emozionata. Grazie di cuore!!


PUNTO 2:

Vi consiglio il blog di Germana, "Pensieri Sconnessi". Il blog è gestito da una ragazza sempre pronta ad aiutare e sostenere i lettori, gli autori e i blogger, dall'animo sensibile e da una gentilezza che di questi tempi è sempre più rara. Chi visita il suo blog, ha piacevole sensazione di trovarsi a casa, tra amici ed è lo specchio della sua anima.


PUNTO 3:

Domande di Valentina:

1. Fai parte di un fandom? Se si, quale? NO
2. Ti piace disegnare? Sono negata nel disegno, quindi diciamo che amo scarabocchiare.
3. Il tuo colore preferito? Verde acqua
4. Qual'è il tuo social preferito? In quest'ultimo periodo Instagram. Amo le foto, le emozioni, le sensazioni e i ricordi che si celano in esse
5. Hai un libro preferito? Se si, quale? Ho tanti libri preferiti, in assoluto direi "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen
6. Il tuo scrittore preferito? Sono diversi, per par condicio direi Jane Austen e Alessandro Baricco
7. Hai mai letto libri horror? Sì. L'ultimo per una recensione
8. Un libro che consiglieresti di leggere. D'istinto direi "Il piccolo principe".
9. Ti piacciono gli animali?
10. Nella tua famiglia, oltre a te, c'è qualcun altro che legge? Leggiamo tutti
11. Come ti sei avvicinato alla lettura? Ho iniziato da piccola con i libri per bambini.



Domande di Giulia

1. Come ti sei appassionato ai libri? Ho iniziato da piccoliacon i libri per bambini.
2. Il tuo sogno più grande? Per scaramanzia non svelo mai i miei sogni, soprattutto quelli più grandi e importanti...però posso svelare che amo viaggiare e sicuramente un giorno mi piacerebbe visitare le riserve indiane.
3. Qual'è il tuo posto preferito per leggere? La mia camera, il mio posto preferito
4. Hai un libro preferito? Quale e perché? Sì certo "Orgoglio e Pregiudizio" perchè amo le storie romantiche.
5. Quanti libri hai nella tua wishlist? Centinaia....centinaia...centinaia...
6. Il viaggio più bello che hai fatto? Probabilmente il primo...California
7. Come hai scelto il nome del tuo blog? Ho iniziato a pensare al mio rapporto con i libri e il primo pensiero è stato che per me rappresentano un angolo di paradiso e così ecco il nome.
8. Che genere proprio non ti piace leggere? Forse quelli di fantascienza
9. Ti piacciono i film tratti dai libri? In genere sì.
10. Come scegli un nuovo libro da leggere? Seguo l'istinto
11. C'è un libro che ti ha cambiata? Ogni libro per me è un viaggio e quando torno da un viaggio torno sempre diversa. Se dovessi sceglierne uno direi "Il piccolo principe".

Punto 4

1 – Amo la cultura nativa americana
2 – Ho un piccolo tatuaggio ispirato alla cultura nativa americana
3 – Amo le tartarughe
4 – Non sopporto le persone maleducate, ipocrite e false
5 – Amo alla follia i miei nipotini
6 – Sono buona e cara ma è meglio non farmi arrabbiare
7 - Adoro il cappuccino
8 – Soffro di vertigini
9 – Amo la mia famiglia e i miei amici
10 – Sono testarda
11- A volte ho bisogno dei miei momenti di silenzio

Punto 5

Pensiseri Sconnessi
I Libri sono la mia vita
Book is all you need
Sister's Books
A cup of tea ad a godd book
La biblioteca di Stefania
Romance Book
La libreria di Beb
Amante di Libri
Dreaming Reading
A Book for a Dream


Punto 6

1 – Qual è il libro che non ti è piaciuto?
2 – Cosa stai leggendo?
3 – Libro cartaceo o ebook?
4 – Qual è il tuo libro preferito?
5 – Presti volentieri i tuoi libri?
6 – Un tuo pregio e un tuo difetto
7 - Qual è il tuo colore preferito?
8 – Qual è la tua canzone preferita?
9 – Hai un hobby?
10 – Qual è il tuo film preferito?
11 – Qual è il libro che più si avvicina alla tua caratterialità?

venerdì 28 luglio 2017

Recensione: "Il teatro a due facce" - Marta Nicolussi

Titolo: "Il teatro a due facce"
Autrice: Marta Nicolussi
Editore: Casa Editrice Kimerik


Domenica pomeriggio. Davanti all'entrata di un teatro, ci sono molti bambini accompagnati dai loro genitori e dai nonni. Cosa succede?
Si trovano lì, perché hanno saputo che di lì a poco verrà rappresentato uno spettacolo divertente, bello, interessante e anche educativo.
I bambini non vedono l'ora di entrare, sono eccitati ed entusiasti all'idea di assistere a questa rappresentazione teatrale. Hanno rinunciato ad un pomeriggio di videogame e programmi televisivi, pur di assistere a qualcosa di nuovo e divertente. Per la prima volta i personaggi saranno veri, si potranno toccare e muovere sulla scena. Un'esperienza nuova per molti di loro, una novità assoluta.
Finalmente entrano nel teatro, si siedono composti, assistiti dagli adulti. Ad un certo punto ecco spegnersi le luci, una musica si alza e vibra nell'aria, la magia ha inizio, il sipario si apre e....c'è qualcosa che non va. Un velo copre la scena, le voci degli attori sono attutite dalla stoffa e i loro movimenti sono celati alla vista degli spettatori.
Cosa succede? C'è qualche problema con i macchinari? È un nuovo modo di rappresentare la storia?
Spero che questo piccolo imprevisto non fermi la vostra curiosità e la voglia di leggere questo racconto, per scoprire il mistero nascosto nel testo.
Un racconto per ragazzi, ma in realtà tutti dovrebbero leggerlo perché, come spesso accade, in ogni libro dedicato ai nostri bambini, sono celati i più grandi insegnamenti che noi adulti dovremmo imparare e spesso ricordare.
Dovremmo tornare a guardare il mondo con la spensieratezza e la curiosità dei bambini.
Dovremmo ricordarci di ridere, divertirci e non perdere la voglia di scoprire ciò che ci circonda. Dovremmo tornare a superare gli imprevisti con la stessa curiosità con cui i bambini affrontano il velo sul palcoscenico.
Gli adulti sono troppo presi dai problemi lavorativi, dall'usare sempre e solo la ragione negli avvenimenti di tutti i giorni, dimenticando di guardare con più attenzione i loro figli e ritrovare così, quella gioia di vivere e scoprire le cose che solo i bambini possiedono.
Un testo in grado di porci in modo semplice e delicato di fronte alla leggerezza dei bambini.
Un testo che ci aiuta a riflettere sul binomio teatro e vita quotidiana, sulla vita come palcoscenico, dove ogni giorno interpretiamo un ruolo per la società che non risponde a ciò che siamo realmente.
Un libro bello che tutti dovremmo leggere.
Leggere insieme ai nostri ragazzi per capire cosa pensano, creando un confronto creativo tra grandi e piccini.
Sollevate quel velo, incontrate gli altri con sincerità, prendete esempio dai bambini e utilizzate il loro coraggio nell'affrontare le cose e non permettete a niente e nessuno di ostacolarvi.
Sollevate il velo e...buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

giovedì 27 luglio 2017

Recensione:"Light and Darkness. La principessa mezzosangue" - Antonio Menditto


Titolo: "Light and Darkness. La principessa mezzosangue"
Autore: Antonio Menditto
Editore: Casa Editrice Kimerik


Nessuno può scegliere il proprio destino, ciò che si può fare è lottare per cercare di realizzare i propri sogni e vivere nel miglior modo possibile.
Hope Davies, la nostra protagonista, lo imparerà molto presto. Seppur quindicenne, scoprirà la sua vera identità e imparerà cosa vuol dire riappropriarsi delle proprie radici e lottare per migliorare la sua vita e quella delle persone che le sono accanto.
Andiamo con ordine, altrimenti rischiamo di far confusione e non capire nulla.
Hope ha 15 anni, vive a Reading con i suoi genitori e i suoi amici Jenny e Andrew. Durante una gita scolastica nel sito di Stonehenge, ha visioni orribili, si sente male e sviene. Molte teorie circolano intorno a questo luogo misterioso, una tra le più accreditate, afferma che sia un luogo che serve a calcolare i solstizi e gli equinozi, ma secondo una leggenda nativa questo posto è la porta dell'inferno. Cosa c'entrano Stonehenge e lo svenimento con la ragazza? Questo posto rappresenta per Hope un inizio, il primo passo per conoscere il suo passato. Infatti scoprirà di essere figlia di una donna sedotta e abbandonata da Lucifero.
Lei è la principessa mezzosangue della profezia, la ragazza i cui poteri saranno in grado di riaprire la porta dell'inferno.
Quale porta?
Quale profezia?
Questo dovrete scoprirlo voi, così come dovrete capire in che modo Hope riuscirà ad accettare la sua nuova identità, celata fino a quel momento.
Questo fantasy, sarà soprattutto un viaggio verso l'accettazione di sé e del proprio passato; un viaggio verso l'amore incondizionato della famiglia, degli amici e di un nuovo e dolce amore.
Un fantasy, durante il quale i protagonisti saranno coinvolti in una cruenta lotta tra bene e male, tra verità e bugia, tra l'oscurità e la luce, morte e vita, verità e inganni.
Una storia fresca e coinvolgente che vi terrà incollati al libro, terminandolo in pochissimo tempo perché le vicende si susseguono ad un ritmo veloce che non da' spazio a ripensamenti e tentennamenti. La lotta contro il male non vuole pause o attese, al contrario richiede fatica, decisioni da prendere velocemente, prove da superare e sopratutto spirito di sacrificio verso un bene più alto, come ad esempio l'amore e la salvezza di innocenti e delle persone che si amano.
Quale che sia il vostro destino, lottate per migliorarlo, non sarà sempre facile, ci saranno momenti di sconforto, prove e insidie da superare ma non demoralizzatevi, guardatevi intorno e vedrete le persone che vi amano pronte a sostenervi, allora saprete di poter continuare...perché l'amore è il potere più forte.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

venerdì 21 luglio 2017

Recensione: "Come vento sulla pelle" - Elisabetta Tirabassi

Titolo: "Come vento sulla pelle"
Autrice: Elisabetta Tirabassi
Editore: Nativi Digitali Edizioni


Quante volte nascondiamo agli altri, le nostre emozioni, i nostri sentimenti per paura di soffrire e di essere fraintesi?
Quante volte abbiamo desiderato essere accettati per quello che siamo, pregi e difetti compresi?
Quante volte abbiamo desiderato avere qualcuno in grado di capire perfettamente le nostre emozioni più profonde?
Quante volte abbiamo desiderato conoscere qualcuno in grado di leggere la nostra anima e le nostre emozioni? E se esistesse qualcuno in grado di farlo?
Anna e Tobias, i protagonisti di questo romanzo, ne sanno qualcosa, ma procediamo con calma.
Anna è una giovane studentessa universitaria della facoltà di Lettere e Filosofia, iscritta a Scienze Umanistiche presso l'Università La Sapienza di Roma. Il suo sogno è diventare interprete.
Vive in un paesino alle porte di Roma e la sua è una vita da pendolare. Durante i viaggi in treno è sempre in compagnia del fratello Paolo, studente di medicina e della sua migliore amica Marina, che frequenta gli stessi corsi di Anna.
Le due ragazze sono diverse ma unite da una forte amicizia. Marina è vivace, studentessa modello con la media del 30, ama i colori accesi, soprattutto nell'abbigliamento, abbinandoli con risultati a volte discutibili.
Anna, invece, predilige soprattutto il colore nero, così come neri sono i suoi capelli in contrasto con la pelle diafana e gli occhi ambrati. La ragazza ama profondamente la sua famiglia, leggere, scrivere e ascoltare musica. È una ragazza espansiva, cocciuta, perfezionista, non sopporta che qualcuno possa percepire i suoi difetti, che lei conosce perfettamente. È insicura e impacciata con l'altro sesso, non ama essere ripresa, giudicata ed è terrorizzata nel fallire gli esami universitari. È insicura e molto spesso si chiude a riccio e quando incontra le persone, le valuta sempre secondo due parametri: la prima impressione che percepisce e la gentilezza che gli altri dimostrano nei suoi confronti.
Tobias, invece, segue il suo stesso corso universitario, vive nel suo paesino ed è scostante, distante, tenebroso, irraggiungibile, chiuso in sé stesso e non ama avere persone intorno.
Cosa accade se incontrando Tobias, lui si dimostra scorbutico, maleducato e la prima impressione di Anna è decisamente negativa?
Con questi presupposti come possono i due ragazzi diventare amici?
Cosa nasconde realmente Tobias?
È realmente così maleducato, spocchioso come lo vede Anna oppure è tutta apparenza?
Le risposte sono tutte all'interno di questo libro. Risposte che ci accompagneranno alla scoperta di un romanzo bello e profondo.
Un testo che ci farà riflettere sull'importanza delle emozioni, del sentirsi capiti, compresi e accettati. Su quanto sia difficile lasciarsi andare e non avere barriere a proteggere noi stessi e i nostri sentimenti. Riflettere su quanto sia difficile capirsi e al contrario quanto sia facile fraintendere comportamenti ed emozioni; occorre parlare, confidarsi, essere sinceri con sé stessi e con gli altri e...vivere anche se a volte fa male.
Amicizia, paura, insicurezza, amore si rincorrono lungo le pagine di questo libro, aprendoci i cuori di Anna e Tobias, facendoci vivere e sentire sulla nostra pelle le loro sensazioni ed emozioni. Non potremo non affezionarci ai due ragazzi.
Un libro che va oltre le apparenze...un libro che legge nei cuori delle persone...un libro che si posa delicatamente sulla nostra anima...un libro da leggere.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 19 luglio 2017

Recensione: "L'ultima notte al mondo" - Bianca Marconero

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Titolo: L'ultima notte al mondo
Autrice: Bianca Marconero
Editore: Newton & Compton Editori




Il passato prima o poi ritorna. Compare alla nostra porta, bussa e presenta il conto. Spesso si tratta di un conto “salato”, ricordi ed emozioni si riaffacciano alla nostra memoria, accompagnati da un dolore forte e intenso, come allora. Dobbiamo raccogliere tutta la nostra forza per non lasciarci sopraffare e, affrontarlo definitivamente, murando quella porta...per sempre.
Altre volte, invece, il passato torna per darci un'altra possibilità. Una seconda occasione da cogliere al volo, senza ripensamenti, soprattutto se riguarda una persona che abbiamo amato tanto e profondamente.
Il passato di Marco Bertani, il nostro protagonista, ha un nome: Marianna Visconti. La ragazza che ama, non ricambiato, da quando aveva tredici anni.
Marco ora ha 23 anni, vive a Bologna, ha una laurea triennale in filosofia e lavora come tecnico in un'emittente privata: Retelibera. Il suo passato non è stato semplice, fino ai sette anni ha vissuto con la mamma tossicodipendente, poi i servizi sociali lo hanno affidato al padre. Non hanno avuto molti soldi, ma lui stava bene e amava suo padre.
Pur vivendo in un quartiere difficile di Bologna, riesce a trovare amici importanti che rimarranno sempre al suo fianco, anche quando la sua vita si incasina. Con una borsa di studio, riesce a frequentare il liceo Carducci, una scuola di prestigio. Qui conosce e si innamora follemente della sua compagna di classe, Marianna Visconti che purtroppo non lo degna di uno sguardo.
Marianna è la classica ragazza perbene, gentile, intelligente, studiosa, incapace di follie e tendente a tirarsi indietro in alcune situazioni. Figlia di un ex ambasciatore, ha sempre girato il mondo fino all'età di 14 anni, quando la sua famiglia torna a vivere stabilmente a Bologna.
È fidanzata con Luca, compagno di classe delle superiori, anche se stanno vivendo un momento di crisi. Si è laureata a tempo di record in giurisprudenza e per un anno si è trasferita a Harvard, per seguire un master in diritto internazionale.
Alla fine del master, torna a Bologna e il destino le fa incontrare Marco, i due ragazzi si ritroveranno a lavorare insieme per un programma sociale scritto da lui e....cosa accadrà tra i due ragazzi?
Sarà una nuova opportunità lavorativa e sentimentale per Marco?
Riuscirà a conquistare finalmente Marianna?
Lei si innamorerà di Marco o rimarrà legata a Luca?
Marco riuscirà finalmente a fidarsi e lasciarsi andare all'amore?
Marianna capirà che le persone non sono sempre come appaiono e che non può continuare a vivere di pregiudizi? Capirà che la vita di perbenismo e le persone che la circondano non sono altro che facciate e maschere di meschinità, falsità e cattiveria?
Devo continuare con domande intriganti o vi ho incuriositi al punto tale da decidere di leggere questa dolcissima storia d'amore?
Spero di avervi convinti...e se ci sono riuscita fate una cosa...fidatevi...prendete il libro, sedetevi comodamente, iniziate a sfogliarlo e lasciatevi prendere per mano dalle parole e dalle descrizioni frizzanti e allegre di Bianca Marconero. Lasciatevi condurre all'interno di questa storia, perdetevi tra le pagine e tra le vie di Bologna. Tranquilli non non sarete mai soli, l'autrice sarà sempre al vostro fianco, guidandovi dolcemente nell'anima dei due ragazzi.
Sono sicura che vi affezionerete ai due protagonisti, in modo particolare a Marco, un ragazzo che ha sofferto e nonostante tutto, non ha mai perso la voglia di realizzare i suoi sogni.
La capacità narrativa dell'autrice arriva a conquistare i nostri cuori, che battono a tempo di musica facendoci danzare tra le pagine di questo libro portandoci a vivere una tenera storia d'amore.
Un testo delicato, frizzante, allegro, con temi profondi che ci aiutano a riflettere su quanto la paura, la mancanza di fiducia, le bugie e il mancato confronto, possono rovinare una storia d'amore e minare le nostre certezze e le persone che siamo.
Quando il vostro passato si ripresenta, affrontatelo, non lasciatevi sfuggire una seconda possibilità, difficilmente capita nella vita. Vivete il presente nella chiarezza e fiducia verso voi stessi e gli altri, dopo volgetevi verso il futuro, indossate scarpe comode, scegliete buona musica a farvi compagnia e...iniziate a camminare verso i vostri sogni.
Buona lettura!!


Marianna Di Bella

martedì 18 luglio 2017

Blogtour: "L'epoca della lavanda in fiore" - Valentina Bindi

Buongiorno!!
Eccoci giunti all'ultima tappa del blogtour “L'epoca della lavanda in fiore”.
Durante le precendenti tappe, avete avuto modo di approfondire la conoscenza dei personaggio e del testo.
Oggi conoscerete colei che ci ha regalato questa bella storia d'amicizia.
Siete pronti?
Buona lettura!!



Ciao Valentina!! Benvenuta nel mio blog e complimenti per il tuo libro “L'epoca della lavanda in fiore”.

Quando hai iniziato a scrivere?

Ho iniziato a scrivere quando ero ragazzina, verso i quattordici anni. Ma erano storie a sè, niente di serio. Mentre con passione mi ci sono messa da circa tre anni quasi quattro.

Cosa rappresenta per te il mondo della scrittura?

Per me rappresenta tutto, io vivo nella scrittura e ogni volta che inizio un progetto sono felice. Riesco a viaggiare con la mente e sto bene.

I tuoi libri riescono sempre a soprendere il lettore, per le trame diverse e la profondità dei sentimenti. Cosa ti ha ispirato per la trama di questo romanzo?

I romanzi che preferisco scrivere sono quelli che partono dal cuore. Quelli che ti commuovono e lasciano un segno nel cuore, poi cerco di dilettarmi un pochino anche in altro. Questo romanzo è nato grazie a una persona a cui tengo molto, scherziamo spesso sul caffè e su quanto io ci sia fissata e da lì ho unito i tasselli. L'amicizia, la bevanda che amo e i posti che ho nel cuore.

Quanto c'è di te in questo libro?

Di me c'è l'intensità dei sentimenti e tutto il cuore, perciò ci ho messo veramente tanto.

Ellie e Reneè, sono le protagoniste di questa storia. Due donne intense, profonde, sempre disponibili ad aiutare gli altri. Quale delle due donne ti rappresenta di più?

Loro sono meglio di me, ahah. Scherzo, comunque se dovessi scegliere è difficile perchè in ognuna di loro due c'è una parte di me. Penso di più Ellie.

Profondo è il sentimento e l'amicizia che lega le due donne. Quanto conta per te l'amicizia?

Io sono sempre gentile e disponibile col prossimo, per me l'amicizia è importante, ma quella vera. Quella che anche se non ti vedi per un anno c'è sempre. Del resto è così, nonostante le distanze e le difficoltà se è vera, è sempre amicizia.

Nei tuoi testi troviamo spesso dei riferimenti musicali. Canzoni legate alle emozioni dei personaggi o al momento particolare che stanno vivendo. Quanto è importante la musica nella tua vita?

Per me è importante nei libri, perchè immagino come se fosse la scena di un film. Vivo il film del mio libro e ci immagino la colonna sonora. Nella vita sono negata a suonare, ma ascolto sempre la musica.

Se potessi descriverti con una canzone, quale sceglieresti?

Questa domanda è difficilissima, perchè ce ne sono tante che mi rappresentano. Ultimamente dire Ride di Lana Del Rey, a parte il testo, è la canzone che mi dà un senso di libertà da raggiungere il nirvana.

La Francia è la nazione che fa da sfondo a questa splendida storia, come mai l'hai scelta?

Perchè la trovavo raffinata per ideare il locale di Reneè e perchè appena ho pensato ai personaggi avevo già in mente luogo e volti, è stato amore a primo pensiero.

Reneè ha una caffetteria che offre diverse tipologie di caffè. Hai una tua preferenza?

Diciamo tutti! Ma se devo scegliere, ti dico quello al miele che offre a Ellie!

Puoi darci due buone ragioni per leggere il tuo romanzo?

Se amate la Francia, la Provenza e il caffè fa sicuramente per voi! Ma soprattutto se volete leggere un romanzo struggente, carico di amicizia e dolore, uno di quelli che ti vuoi portare nel cuore e vivere molteplici emozioni... allora fa per voi.

Prima di concludere la nostra intervista, volevo sapere qual è la tua parola preferita. Quella che più ti piace, che ha una particolare importanza e perché...

Forse farà ridere, ma per me Rododendro, non so perché sinceramente, ma è così.






Ora non vi resta che leggere la storia di Ellie e Reneè, perdervi tra l'aroma del caffè e il profumo della lavanda.
Grazie Valentina per questa intervista e grazie a voi per averci seguito lungo questo viaggio.

lunedì 17 luglio 2017

Recensione: "Al posto del dolore" - Ilva Sartini

al posto del dolore, libro, recensione, donne,

Titolo: Al posto del dolore
Autrice: Ilva Sartini
Editore: Affinità Elettive Edizioni




 
Pesaro. 

Un maestoso complesso si erge davanti a noi. È l'ex ospedale psichiatrico “San Benedetto”. Si accede al suo interno da un cancello chiuso a chiave. Davanti a questo cancello c'è una ragazza, sta aspettando che arrivi il custode dell'edificio per poter entrare e ispezionare il posto.
Nell'attesa vi presento la ragazza. Lei è Elisabetta, ha 30 anni è felicemente fidanzata ed è laureata in architettura da diversi anni. Purtroppo la ricerca del lavoro risulta più difficile di quello che pensava; ha seguito corsi, master, ha partecipato a concorsi, ma gli unici lavori che è riuscita a trovare sono sottopagati e a tempo. Naturalmente in queste condizioni, non può acquisire quell'indipendenza economica a cui tutti i giovani aspirano. Non può fare progetti, pianificare il suo futuro o convivere, finalmente, con il suo fidanzato.
È sfiduciata e negli ultimi tempi sta pensando di lasciare l'Italia, per cercare lavoro all'estero. Andare via per lei è una sconfitta, perché crede nel suo paese e ha sempre cercato di lottare per ridare forza, vitalità e futuro alla sua cittadina; ma il suo ottimismo, sta soccombendo ai mille ostacoli che sta incontrando sul suo cammino. Le è rimasta un'ultima possibilità, partecipare al concorso di idee indetto dal comune per migliorare e riqualificare il San Benedetto.
Ecco perché è li davanti a quell'edificio in attesa del custode, deve ispezionare il posto per riflettere su migliorie e progetti da realizzare. Oltrepassare quel cancello, ora più che mai, rappresenta per lei varcare il confine tra i sogni e la realtà, tra il suo futuro in Italia o in un altro paese, tra chi era e chi sarà nelle prossime settimane.
Ecco il custode, vi va di visitare questo immenso edificio e accompagnare Elisabetta durante la trama di questo testo? Anche voi ne uscirete diversi...sicuramente migliori.
L'edificio è immenso e abbandonato all'incuria e alle ferite inferte dal tempo che scorre. A terra ci sono segni di calcinaccio, le scale sono polverose, le stanze umide e i muri scrostati. L'edificio ospita quattro cortili, un immenso e bellissimo giardino, tantissimi corridoi e innumerevoli stanze. Stanze che ospitavano gli uffici amministrativi, il refettorio, i laboratori artigianali, le camere dei pazienti, il salone dedicato ai momenti collettivi dei ricoverati, il reparto delle “agitate”.
Un luogo di dolore, sofferenza e disperazione. Tra le mura aleggiano ancora le voci e le sofferenze di chi ha vissuto anni in questo posto, subendo cure pesanti a volte anche mortali. Sì perché purtroppo molte persone, lungo quei corridoi e nelle stanze, hanno incontrato la morte.
In una di queste camere, Elisabetta trova alcune cartelle cliniche, perse durante vari traslochi, incuriosita si ferma a guardare e leggere, scoprendo storie di ricoverati. Da una di queste cartelle, cade una piccola foto che ritrae una giovanissima ragazza.
Chi è? Perché è stata ricoverata così giovane? Perché Elisabetta è subito incuriosita dalla sua immagine?
La ragazzina è Angela, ricoverata all'ospedale psichiatrico nel 1949 a soli 14 anni. La causa del ricovero è da imputare a un calcio in testa, infertole da una mucca mentre aiutava i fratelli durante i lavori nei campi. Il calcio le ha provocato allucinazioni, incubi, stati di isolamento, a volte anche apatia.
Una ragazzina dolce, sensibile forse anche troppo che malauguratamente ha vissuto la sua infanzia durante la seconda guerra mondiale, assistendo a violenze e uccisioni.
Una bambina che in tempo di guerra ha visto la sua casa occupata dai tedeschi, ha dovuto convivere con loro, assistendo a violenze, bombardamenti, sfollamenti e torture. Ha ascoltato storie di immane violenza ed efferati omicidi, il suo mondo era popolato da morte e disperazione e non da favole e gioia di vivere come dovrebbe essere per ogni bambino.
Troppo per una bambina sensibile, troppo per chiunque abbia vissuto in quegli anni.
Angela inizia ad avere incubi terrificanti, estraniandosi e perdendo vitalità già prima del calcio della mucca che non fa altro che riacutizzare quegli effetti.
Cosa è accaduto realmente ad Angela? Soffre di schizofrenia come dicono i medici? Cosa nasconde e protegge la sua mente? Cosa lega Angela ed Elisabetta? Solo l'ospedale?
Io vi lascio qui e non aggiungo altro, ma tranquilli, il vostro viaggio all'interno di questo bellissimo libro non finisce qui...continua, ma proseguirete da soli, leggendo il testo con calma e attenzione. Faccio un passo indietro per permettervi di scoprire da soli questa storia straordinaria; per trovare la giusta concentrazione che serve per non perdere neanche una virgola della trama. Molte saranno le cose da leggere e scoprire, ma soprattutto molti saranno gli stati d'animo che affronterete durante la lettura: rabbia, dolore, sconcerto, frustrazione, malinconia, tristezza, speranza.
Un libro che colpisce l'animo del lettore con episodi storici forti e drammatici.
Un libro che ci apre le porte degli ospedali psichiatrici, facendoci conoscere storie di uomini e soprattutto donne ricoverate subito dopo la fine del conflitto mondiale.
Donne che durante la guerra hanno subito violenza fisica e psicologica. Donne che invece di essere aiutate e sostenute in un momento particolare della loro vita, venivano beffate e umiliate dalla famiglia, ma soprattutto dall'ignoranza e dalla morale dell'epoca.
Un testo bello, intenso, profondo e doloroso.
Un libro che cattura il lettore e non lo lascia andare fino ad arrivare all'ultima pagina. Chiudendo il libro, vi renderete conto che varcare il cancello dell'ospedale psichiatrico, ha segnato un cambiamento, non si è più le stesse persone che hanno iniziato la lettura e la consapevolezza del passato è più forte.
Non si può cambiare ciò che è avvenuto, ma possiamo fare in modo che il passato diventi fonte di insegnamento per noi stessi e per la società in cui viviamo.
Non dimentichiamo il passato, chi ha sofferto e chi è morto.
Riflettiamo.
Ricordiamo.
Buona lettura!




Marianna Di Bella

sabato 15 luglio 2017

Recensione: "Raccontamenti" - Chiara Montenero

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Titolo: Raccontamenti
Autrice: Chiara Montenero
Editore: Casa Editrice Kimerik




Ogni giorno utilizziamo parole per esprimere le nostre opinioni, a volte anche non richieste.
Ogni giorno con le parole diamo voce alla parte più profonda di noi stessi, svelandoci agli altri e spesso a noi stessi.
Scriviamo su fogli per riempire gli spazi bianchi e svuotare la nostra testa da pensieri, emozioni e sentimenti. Scriviamo per raccogliere e tenere al sicuro parole per noi estremamente importanti. Scriviamo per incontrare noi stessi.
Le parole danzano su un foglio e nella nostra testa. Le seguiamo, volteggiamo con loro, alcune le lasciamo libere di volare via, altre di depositarsi e rimanere con noi.
Attraverso le parole raccontiamo noi stessi e il mondo.
Questo testo è una raccolta di parole, tutte insieme formano i racconti di questo splendido libro.
Racconti di vita familiare, di ricordi, molti inventati, altri apparentemente semplici favole, al cui interno celano messaggi importanti e significativi.
Racconti attraverso cui si evince l'anima dell'autrice.
Racconti che sono una bella e rilassante passeggiata; racconti che ci mettono in ascolto e in sintonia con la parte più profonda della nostra anima.
Una passeggiata che consiglio a tutti di intraprendere, perché in ognuno di questi racconti potreste trovare la vostra parola e il racconto giusto per voi.
Buona lettura!!


Marianna Di Bella

giovedì 13 luglio 2017

Recensione: "L'amore addosso" - Sara Rattaro

l'amore addosso, recensione, romanzo, libro,
Titolo:  L'amore addosso
Autrice: Sara Rattaro
Editore: Sperling & Kupfer




 
Amore materno.
Amore fraterno.
Amore familiare.
Amore profondo...intenso...
amore semplice...complesso..
doloroso...difficile...
Amore in ogni forma.
Amore in ogni sfumatura di colore.
Amore, cuore pulsante delle nostre vite.
Protagonista assoluto anche quando è complicato e doloroso; anche quando c'è un vuoto difficile da colmare.
Amore che ci dà la forza e la spinta per ritornare a noi stessi e al nostro vero essere.
Giulia, la protagonista del libro è una donna divisa a metà, da una parte la moglie fortunata e dall'altra la donna che vive una passione travolgente per un altro uomo.
Una donna divisa tra ciò che è e ciò che si è lasciata dietro lungo il sentiero della sua esistenza. Il dolore è suo compagno di vita da molti anni. Un dolore intenso e invalidante che non le permette di vivere appieno la sua vita, facendole dimenticare parte di sé lungo il sentiero.
Giulia è titolare di una piccola agenzia di comunicazione. Sposata da 14 anni con Emanuele, ha una sorella più piccola di 13 anni, Ilaria e una madre ingombrante, manipolatrice, forte, volitiva che gestisce la sua famiglia come i ristoranti di famiglia. È una donna che riesce a ottenere tutto ciò che vuole, come vuole lei e deve sempre avere l'ultima parola su ogni questione. Uno dei suoi princìpi consiste nel non mettere mai in imbarazzo la famiglia e tutto ciò che accade deve rimanere in casa, meglio se nascosto, celato agli altri e a se stessi. Gli scontri tra Giulia e la madre, hanno il solo risultare di far uscire a pezzi la giovane donna.
Una madre che sarà causa del profondo dolore di Giulia.
Un giorno, durante la presentazione di un libro, la donna conosce Federico. Poco a poco, tra i due nasce una profonda e intensa passione e diventeranno amanti. Fino a quando il destino non decide di giocare con la nostra protagonista.
Ironia della sorte, nello stesso giorno e nello stesso ospedale vengono ricoverati suo marito e il suo amante. Lei è al capezzale di Federico, sentitosi male mentre erano insieme, mentre il marito ha avuto un incidente automobilistico. La sua auto è uscita fuori strada schiantandosi contro un albero ma...l'uomo era in compagnia di un'altra donna.
L'inizio della fine...o solo inizio?
Di cosa?
Come gestire la situazione?
Cosa si nasconde dietro l'immenso dolore di Giulia che non riesce a confessare a nessuno?
Riuscirà Giulia a trovare la sua interezza? Perdonerà se stessa?
Le risposte sono tra le pagine di questo libro meraviglioso. Un testo ricco di emozioni e sentimenti che solo una penna delicata e un'anima sensibile come quella di Sara Rattaro poteva scrivere e narrare.
La sua scrittura è elegante, incisiva e delicata. L'autrice riesce a regalarci frasi e pagine indimenticabili, profonde, intense. Alcune di queste frasi le ritroviamo alla fine di ogni capitolo come piccoli e dolci consigli da tenere a mente e nel cuore.
La storia è bella ed emozionante, un'attenta analisi sui rapporti di coppia e familiari, ma è soprattutto un libro introspettivo, dove la vita e l'anima di questa donna si mostrano in maniera trasparente, nuda e vera come mai lo è stata con la famiglia e con suo marito.
Gli argomenti trattati nel testo sono forti e intensi, narrati con estremo tatto e delicatezza senza eccedere o cadere nello stereotipo.
Un libro in grado di attirare e catturare l'attenzione del lettore già dalla copertina, emblema delle mille sfaccettature e tonalità di colore dell'anima e dell'amore di una donna.
Un libro che è amore...amore addosso...ma pur sempre amore.
Buona lettura!!!


Marianna Di Bella

martedì 11 luglio 2017

Recensione: "La settima orchidea" - Sabrina Sodi

la settima orchidea, libro, romanzo, recensione

Titolo: La settima orchidea
Autrice: Sabrina Sodi
Editore: Casa Editrice Kimerik





C'era una volta...anzi no...c'erano...
Una giovane ragazza.
Un castello.
Due ragazzi.
Un mistero.
C'era...anzi no...
C'è un bel libro che narra una storia interessante e misteriosa.
La protagonista è Isabella De Carolis, ha appena 19 anni e ha terminato da poco il quinto anno del liceo artistico. Affascinata dalle dinastie Maya e dagli Egiziani, sogna di diventare archeologa. Ma l'università costa e lei non vuole gravare ulteriormente sull'esigua economia familiare, soprattutto da quando il papà è morto. Un tumore l'ha portato via in poco tempo all'amore della sua famiglia. Un uomo innamorato della moglie e delle sue tre figlie.
Sono passati due anni e il dolore per la sua perdita è vivo e profondo nel cuore di Isabella. Ma la ragazza non si è lasciata sopraffare, ha costruito una corazza intorno alla sua fragilità e sensibilità per riuscire ad affrontare al meglio le situazioni difficili della vita. Lasciando fuori l'amore, sentimento che non ha ancora conosciuto e che potrebbe sgretolare questa fragile protezione, facendola sentire nuda e indifesa.
Isabella è una ragazza testarda, coraggiosa, generosa, sensibile, fragile, che non si arrende mai e mette impegno in ogni progetto che porta avanti. Ha svolto molti lavori per aiutare economicamente la mamma e le due sorelline. Sa che se vuole proseguire gli studi, deve lavorare, così risponde ad un'inserzione sul giornale e viene assunta. Per tre mesi dovrà occuparsi di una serra, in un castello in Toscana.
Parte con un bagaglio pieno di speranze e tanta voglia di lavorare. Ciò che non sa, è che il destino ha in serbo per lei delle sorprese, non tutte piacevoli.
Nel castello vivono diverse persone tra cui Alessio, il nipote del custode. Un ragazzo affascinante, dallo sguardo profondo, prepotente, burbero, che si diverte a prenderla in giro, a volte maleducato e sgarbato. È realmente così o è tutta una messinscena?
E poi c'è Federico, un uomo affascinante, elegante, raffinato, colto, intelligente...un uomo d'altri tempi.
Isabella è attratta dai due ragazzi, così profondamente diversi. Ma loro non sono il suo unico problema. Da quando è nel castello, fa sogni strani, incomprensibili, dei veri e propri incubi e soprattutto si sente diversa, le sue paure, le sue passioni, sensazioni, che pensava di non avere, escono fuori in maniera forte e intensa, facendola sentire strana, dubitando di tutto e tutti.
Cosa le sta accadendo?
Chi sceglierà tra Alessio e Federico?
Quale mistero si nasconde nel castello?
Come andrà a finire tutta questa storia?
Lascio a voi scoprire il finale.
Lascio a voi comprendere i cambiamenti che avverranno in Isabella, accompagnandola verso una crescita e una maturazione affettiva. Arrivando a comprendere che l'amore è parte essenziale delle nostre vite e non lo si può lasciare fuori. Quando arriva a bussare alla nostra porta dobbiamo lasciarlo entrare e non chiuderci a esso, perché va vissuto intensamente e profondamente con tutta la nostra anima.
Lascio a voi il piacere di curiosare nel castello tra i corridoi fastosi e le quattro torri che celano tesori. Osservando quadri antichi e passeggiando nell'immenso giardino, respirando aria di grandi banchetti, ricchezza e nobiltà.
Lascio a voi scoprire la scrittura delicata e al tempo stesso profonda di Sabrina Sodi. Una storia con una bella trama che affascina il lettore sin dalle prima pagine. Le parole dell'autrice riescono ad attirare il lettore avvolgendolo in un alone di mistero, che si svela pagina dopo pagina, portandoci a scoprire i protagonisti e il segreto celato tra le mura del castello.
Niente è come sembra, occorre guardare oltre le apparenze, oltre ciò che sentiamo; dobbiamo permettere all'amore di entrare nella nostra vita...occorre lasciarsi andare e vivere.
Buona lettura!!



Marianna Di Bella

lunedì 10 luglio 2017

Blogtour & Giveaway "Love Take-Away": Intervista all'autrice

Buongiorno!!
Eccoci giunti all'ultima tappa del blogtour. Un piccolo viaggio alla scoperta di questo dolce romanzo. Un percorso durante il quale avete conosciuto meglio i personaggi, la storia, Londra...
Oggi avrete il piacere di conoscere colei che ci ha regalato emozioni, sogni e sorrisi attraverso il suo romanzo...conoscerete il cuore e l'anima del libro: Gaby Hope.




Ciao Gaby! Benvenuta nel mio blog e complimenti per il tuo libro “Love Take-Away”.

G: Ciao! Vorrei iniziare ringraziandoti per la gentilezza e la cordialità dimostrata nei miei confronti e nei confronti di Love Take-Away. Ed un ulteriore grazie per questa collaborazione.
Sono pronta!

I sogni, i buoni sentimenti, l'amicizia e l'amore sono i pilastri di questa dolcissima storia e della vita di ognuno di noi. Cosa ti ha ispirato per la trama del romanzo?

L’ispirazione del romanzo ad essere sincera è venuta da sé. Love Take-Away nasce grazie ai piccoli, ma mai scontati gesti e situazioni avvenuti nella mia vita. Grazie ai caffè bevuti con una persona importante, agli abbracci donati e a quelli ricevuti, alle persone incontrate che tutt’ora porto con me nella quotidianità, e alle persone che si sono dissolte senza lasciare alcuna traccia rispetto invece a quelle persone che qualcosa mi hanno insegnato. Tutto questo insieme di avvenimenti, stravolgendo alcune situazioni senza staccarmi troppo dalla realtà, mi hanno regalato una grande ispirazione.

Londra è la città che fa da cornice a questa magica storia d'amore, come mai l'hai scelta?

Londra è stato uno dei miei viaggi più significativi. E’ stato quel luogo vissuto talmente intensamente da sentirlo mio; come sentirsi a casa. Ogni negozio, ogni quartiere, ogni strada o suono percepito, come il fruscio delle foglie nei pressi di St.James Park, o come il richiamo dei colori e dei suoni di Notting Hill e le meraviglie in generale che la città può offrirti, sono entrate nel mio cuore e non le ho più lasciate andare via.

Quanto c'è di te in questo libro?

Questo libro racchiude situazioni del presente e del passato vissute sia da parte mia, sia raccontate da persone importanti che hanno camminato accanto a me nel corso degli anni e quelle che tutt’ora continuano a passeggiare accanto a me giorno dopo giorno.

Quale personaggio ti rappresenta?

Per quanto Sophie Fiore, la protagonista, possa apparire una perfetta stralunata e impacciata ragazza della porta accanto, mi ritrovo molto in lei perché la caratteristica che la contraddistingue è senza alcun dubbio il cuore grande che possiede.

La storia di Mary, la sua fuga e un finale aperto per la sua vicenda, ci fa ipotizzare un continuo. Hai pensato a un seguito di “Love Take Away”?

Assolutamente sì! Io come altre persone abbiamo adorato il personaggio di Mary e ovviamente il finale lascia spazio all’immaginazione con la certezza di un seguito che tutt’ora sto scrivendo, rivelandovi che lo adoro ogni giorno di più! Spero possiate anche voi divertirvi con avventure inaspettate, nuovi incontri, vecchie abitudini e tanto altro tutto firmato Mary Mckenzie!

Mary è l'amica speciale che tutte vorremmo avere al nostro fianco, hai anche tu la tua Mary?

Bhè Mary è Mary. Senza di lei nulla di tutto ciò sarebbe esistito. La Mary presente nella mia vita è la sorella con la quale condividere gioie e dolori, la spalla su cui sperare e sognare, il braccio destro su cui contare. Un uragano di emozioni, risate, sincerità e fiducia che auguro a tutte le persone di poter incontrare nella vita. Quindi sì anche io ho la mia Mary.

Puoi darci due buone ragioni per leggere il tuo romanzo?

Le due ragioni per leggere il mio romanzo sono molto semplici. Il primo motivo è che il romanzo vi terrà semplicemente in lieta compagnia. Il secondo motivo, più importante, è che vi farà credere che tutto può realmente accadere, e che sono le emozioni la chiave di tutto. Scontato? Non direi… Molte volte tendiamo a dimenticare questi aspetti fondamentali.

Noi lettori abbiamo avuto la fortuna, leggendo il tuo romanzo, di vedere realizzato un tuo sogno. Quanti sogni ci sono ancora nel cassetto che aspettano di essere realizzati?

Mi definisco una sognatrice incallita, quindi rispondo a questa domanda commossa. Dopo Love Take-Away spero di poter vivere di scrittura un giorno, crescendo e migliorando sempre di più. Al di là del seguito del romanzo il mio più grande sogno è quello di poter svegliarmi la mattina bevendo caffè, viaggiare, raccontare storie e sedermi alla scrivania per il resto della vita… Magari con un appartamento comunicante con Mary, e i nostri cari al seguito, nei pressi di Notting Hill.

Cos'hai provato la prima volta che hai tenuto tra le mani il tuo libro?

Emozioni incredibili. Mi sono passati dinanzi agli occhi tutte le volte in cui ho ricevuto un “No” come risposta, tutte le volte in cui ho visto sfumare sogni, e tutte le volte che le persone mi hanno voltato le spalle. Appena ho aperto il primo ordine con le copie del romanzo, il cuore mi stava scoppiando di gioia. Quando qualcosa di tuo diventa “Reale” non ci sono abbastanza parole per poter descrivere quello che si prova.

Durante la stesura del romanzo, hai mai avuto paura di non riuscire a farcela e la tentazione di mollare tutto?

Durante la stesura del romanzo più volte mi sono chiesta: “E se non dovesse piacere?”. Quindi sì ho avuto tante paure come compagne di avventure pre-auto-pubblicazione, ma allo stesso tempo quando una risata o una lacrima di gioia si insidiava all’interno del romanzo per qualche idea improvvisa, tutti i dubbi svanivano all’istante. Paura di non farcela sì, ma abbandonare tutto mai.

Quanto è difficile per un autore emergente far conoscere il proprio libro e se stessi?

Mi ricollego alla domanda precedente. Tra le varie paure quella più angosciante era sicuramente dopo l’auto-pubblicazione farsi conoscere e far conoscere quello che scrivi senza tralasciare alcun dettaglio condividendo il romanzo con lettori e pareri anche contrastanti con tutto ciò che comporta ecc… Ma poi ho avuto la grande fortuna di incontrare persone straordinarie come te, e altre Blogger, che anche virtualmente apprezzano la tua scrittura, le tue storie e cosa ancora più incredibile apprezzano la persona che sei. E così… I dubbi e le incertezze, così come sono arrivate, sono sparite.

Prima di concludere la nostra intervista, volevo sapere qual è la tua parola preferita. Quella che più ti piace, che ha una particolare importanza e perché...

Ho adorato dal primo momento ogni singola domanda. Chi crea con il cuore so quanto si impegna costantemente a far sì che tutto possa riuscire al meglio. E questa domanda per me è davvero speciale. La mia parola preferita, quella che mi piace in assoluto e che ha un grande valore è senza alcun dubbio: GRAZIE. Queste sei lettere, quando le utilizzo ogni giorno o quando in passato l’ho utilizzata in occasioni anche spiacevoli mi ha sempre fatta crescere e apprezzare ogni cosa, ogni persona, ogni oggetto o luogo. Non do mai per scontato un Grazie, perché riesce in ogni modo a regalarmi un sorriso. Dolce o amaro che sia mi fa sorridere. Quindi Grazie a te di cuore per questa bellissima opportunità, e complimenti a te per il Blog. Infine, Grazie di cuore a te che leggerai questa intervista.



E noi ringraziamo te per questo splendido blogtour & giveaway e per averci permesso di entrare nel tuo mondo. 



 
Vi ricordo che domani ci sarà l'estrazione del fortunato vincitore.
Buona fortuna!!!

Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno partecipato, la nostra magnifica autrice Gaby Hope per aver organizzato il blogtour e le 4 splendide blogger che hanno reso questo viaggio emozionante.
Grazie!!



(Marianna Di Bella)