Titolo: "Il Catalogo delle Amiche"
Autrice: Isabella Bossi Fedigrotti
Editore: RCS Libri
10 ritratti.
10 donne.
10 amiche.
Dieci sono i capitoli che
compongono questo piccolo catalogo scritto da Isabella Bossi
Fedigrotti. L'autrice dedica ogni capitolo ad un'amica diversa,
descrivendone il carattere e analizzando la sua situazione
sentimentale e affettiva, creando un piccolo resoconto sulla loro
vita, sulle problematiche, manie, fissazioni e difetti.
Dieci capitoli dedicati a
donne caratterialmente e psicologicamente diverse che animano il
libro e il loro gruppo. Donne diverse accomunate dal disagio, dal
dolore, da una profonda insicurezza e tanta solitudine. Questi ultimi
due elementi emergono in ogni storia, tratteggiando donne insicure di
se stesse e del proprio aspetto fisico, alla continua ricerca di un
uomo che le appaghi e le faccia sentire amate, nascondendo se stesse
e appiattendo la loro personalità, pur di tenersi un uomo accanto.
Donne che si annullano per
il fidanzato, succubi di madri che riversano sulle loro figlie il
loro malcontento e i loro rimpianti, che rivestono il ruolo da
infermiere per sentirsi importanti o troppo intente ad aiutare gli
altri, per non accorgersi che la figlia adolescente ha seri problemi
di accettazione, socializzazione e autostima.
Donne sole, il cui unico
sogno è di poter di fuggire e cambiare vita, ma sono talmente
ingabbiate e schiacciate dal ruolo che hanno costruito, in base alle
aspettative degli altri, da non riuscire a riconoscere più se stesse
e i loro sogni. Schiacciate al punto da accontentarsi di quel poco
che ricevono, pur di sentirsi riconosciute e viste dagli altri.
Isabella Bossi Fedigrotti
descrive con penna arguta, ironica e graffiante, dieci protagoniste
con le loro manie, problematiche e imperfezioni, riuscendoci molto
bene, ma ahimè, per me si limita solo a questo. Mi spiego meglio.
L'universo femminile è
vasto, caratterizzato da molteplici sfaccettature e, per me,
limitarsi a descriverne solo le imperfezioni, le manie e le
problematiche vuol dire limitare la visione totale della donna. Vuol
dire evidenziare elementi che non aderiscono totalmente alla realtà,
rischiando di cadere nella trappola delle banalità, dei luoghi
comuni e degli stereotipi.
Tratteggiare solo i lati
negativi vuol dire non prendere in considerazione i pregi, i tratti
positivi e tutto ciò che hanno da insegnare. Vuol dire non
rispecchiare la realtà perché, parliamoci chiaro, queste dieci
donne non sanno assolutamente cosa vuol dire essere amiche.
L'amicizia è confidenza,
aiuto, sostegno, chiacchiere ma anche elementi negativi che donano in
ogni rapporto umano, il giusto equilibrio che purtroppo manca in
questo testo, perché le protagoniste sono unite da cattiveria e
invidia e non da un'amicizia profonda.
Mi aspettavo un testo pù
incentrato sulla sfera femminile, dando risalto non solo all'amicizia
ma a tutta l'universo femminile, pregi e difetti compresi, ma a parte
la scrittura graffiante e ironica dell'autrice, il resto del libro
lascia un retrogusto amaro. Non capisco perché per parlare di donne,
occorre descrivere ed evidenziare sempre e solo le loro problematiche,
insicurezze, imperfezioni, nevrosi, sottolineando la loro continua
ricerca di un amore che le faccia sentire appagate, come se la loro
identità dipendesse solo da questi elementi. In modo particolare,
non riesco ad accettare quelle descrizioni in cui le donne sono
sempre l'una contro l'altra in un'eterna lotta tra invidie e gelosie,
cadendo negli inevitabili stereotipi.
Sinceramente siamo molto più
di questo...siamo altro...
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
Nessun commento:
Posta un commento
Non inserire link cliccabili, verranno eliminati immediatamente
Privacy Policy