Titolo: "Passione Vintage"
Titolo Originale: "A Vintage Affair"
Autrice: Isabel Wolff
Editore: Leggereditore
Cercate un piccolo e
grazioso negozio di abiti vintage? Ho il posto che fa per voi, ma si
trova in Gran Bretagna, precisamente a Blackheat. Lo so, è un po'
lontano, ma tranquilli ho la soluzione adatta per un viaggio veloce
ed economico. L'importante è munirsi di tanta fantasia e partire per
una meta inusuale. La nostra destinazione finale sarà il “Village
Vintage”, un negozio che ha aperto da poco e dove la proprietaria
Phoebe Jane Swift ha investito tutta se stessa per realizzare il suo
sogno e concedersi una nuova vita.
La donna non è nuova del
mestiere, infatti, ha lavorato per anni nel settore tessile della
famosa casa d'aste Sotheby's. Il suo compito consisteva nel valutare
capi vintage e condurre le aste. Aveva un ruolo che le permetteva di
avere una buona stabilità economica, ma ad un certo punto decide di
abbandonare tutto per cambiare vita, concedendosi una seconda
possibilità e qualcosa di diverso; qualcosa che la allontani dai
sensi di colpa e dal dolore che le stanno corrodendo l'anima.
Cosa le è accaduto?
La donna ha perso la sua
migliore amica e sente di non esserle stata abbastanza vicina
e...andiamo con ordine e calma, altrimenti non capiamo nulla.
Phoebe ha una passione per
gli abiti vintage, ed è del parere che le donne hanno voglia di
individualità e non di vestiti di massa, tutti uguali e senza
personalità. Le donne vogliono abiti che le facciano sentire
speciali, originali, desiderate, capite e coccolate. Vogliono abiti
con una anima e una storia personale unica e intrigante. Phoebe è
convinta che ogni filo è parte di un tessuto intriso della storia di
qualcuno.
“Perché quando compri
un capo vintage, non compri solo tessuto e filo...
compri un pezzo del
passato di qualcuno.”
(citazione tratta dal
testo)
Grazie al suo lavoro, la
donna entrerà in contatto con moltissime persone che le doneranno,
non solo confidenze e storie personali, ma soprattutto, insegnamenti,
forza e amicizia. Persone come Therese Bell, la quale le regalerà,
attraverso la sua storia, la chiave per capire e affrontare
definitivamente il dolore per la perdita di Emma, la sua migliore
amica.
Questo doppio raffronto tra
le vite delle due donne ci porterà a viaggiare, capitolo dopo
capitolo, in uno spazio temporale che copre il presente e il periodo
della seconda guerra mondiale. Un romanzo dove l'Olocausto, l'egoismo
femminile, l'amicizia e i sensi di colpa saranno gli elementi che
sosterranno il romanzo e intorno a cui si dipanerà la storia.
Il romanzo è carino ma non
estremamente entusiasmante. Il contesto storico, soprattutto quello
riguardante la seconda guerra mondiale e l'idea dei vestiti vintage,
come metafora delle seconde possibilità nella vita, sono
interessanti e intriganti, ma il resto del romanzo non mi ha lasciata
nulla di particolare ed emozionante.
Ho trovato la scrittura
pesante e in alcuni punti addirittura noiosa, le emozioni sono poche
e non mi hanno aiutata ad entrare in empatia con la storia. La
protagonista è senza personalità, con poco carattere, senza brio
come alcuni alcuni punti del testo. I personaggi presenti nel romanzo
sono tanti, ognuno con una storia da raccontare e svelare, e questo
provoca solamente caos e confusione. Un grande minestrone di storie
che non aiutano durante la lettura.
Il romanzo non è frivolo al
contrario i temi sono profondi, ma la stesura e la struttura del
testo non permettono alle emozioni di venire fuori in maniera
completa ed esaustiva, coinvolgendo il lettore.
Una cosa, in particolare,
non ho apprezzato, e ha influenzato parte del mio giudizio su questo
romanzo: l'atteggiamento egoista di Phoebe verso Emma, quando un uomo
apparirà nella loro vita allontanandole. Un comportamento che ha
compromesso il mio parere su questa donna mettendola sotto una luce
negativa.
“Do a questi abiti una
nuova prospettiva. E mi piace il fatto di poterli riparare. Mentre ci
sono così tante cose nella vita che non possono essere riparate.”
(citazione tratta dal
testo)
Un romanzo che purtroppo non
è stato all'altezza delle mie aspettative.
Peccato.
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
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