Titolo: "La donna di ghiaccio"
Autore: Robert Bryndza
Editore: Newton Compton Editori
In una fredda giornata di
gennaio, il corpo ghiacciato di una giovane donna viene ritrovato
alla rimessa del lago, situato nel giardino dell'Horniman Museum. La
donna era scomparsa da quattro giorni e la stampa si era interessata
al suo caso, perché appartenente a una famiglia molto potente e
influente nella società inglese. La ragazza, infatti, è la figlia
di Lord Douglas Brown, esponente del partito laburista.
Chi ha ucciso la ragazza?
Per quale motivo? Cosa si nasconde dietro la sua morte?
A indagare sul caso ci
penserà Erika Foster, una donna determinata, rigida e con un passato
doloroso alle spalle, le cui ferite non si sono ancora del tutto
rimarginate.
Il caso risulterà
complicato da risolvere e continuamente osteggiato da una famiglia
ricca, potente e...eh no, mi spiace ma le indagini dovrete seguirle
voi, perché io non vi aiuterò a scoprire l'assassino. Affidatevi
alle parole dell'autore Robert Bryndza e seguite gli indizi che si
succederanno lentamente tra un avvenimento e l'altro.
Il romanzo non ha molti
colpi di scena e di questo ne risente la trama, perché avrebbero
creato più pathos e tensione nella storia e nel lettore.
Lo stile è semplice e segue
tutti gli elementi del thriller classico: un omicidio, il
ritrovamento del cadavere, indagini e risoluzione del caso, ma tutto
questo non è sufficiente per poter rendere il thriller eccezionale.
La lettura è scorrevole,
semplice e piacevole ma molti elementi mi hanno lasciata perplessa,
in particolare il finale che risulta confusionario e frettoloso. Si
arriva a scoprire l'identità dell'assassino solo alla fine e in modo
fortuito, perché l'autore non ha lasciato indizi o tracce utili per
riuscire a scoprire il colpevole. Il finale doveva essere più curato
e affrontato in maniera più attenta e incisiva.
Erika Foster è il
personaggio principale meglio descritto, mentre alcuni personaggi
risultano stereotipati, sopra le righe, con azioni e comportamenti
illogici, risultando spesso odiosi.
Il libro è piacevole ma
avrebbe reso di più con un finale più accurato, un'attenzione
maggiore ai particolari e colpi di scena ben inseriti all'interno
della trama.
Buona lettura!
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
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