Titolo: "Mara. Una donna del Novecento"
Autrice: Ritanna Armeni
Editore: Ponte alle Grazie
Esistono storie poco
conosciute che aspettano il momento opportuno per essere scoperte e
portate alla luce. Storie di persone dimenticate tra le pagine dei
libri, che hanno bisogno di tempo e studio per riemergere dai recessi
della memoria storica per essere conosciute, comprese, rivalutate al
di sopra di ogni giudizio o luogo comune.
Storie e persone che si
incontrano e si intrecciano, non solo tra le pagine dei libri ma tra
le maglie della vita, ricordandoci chi ha lottato con forza e tenacia
per difendere i propri valori. Storie e persone che meritano di
essere conosciute e ricordate, anche quando differiscono dai nostri
ideali, dalle nostre opinioni personali e correnti politiche, perché
il confronto con gli altri è necessario per aiutarci a comprendere
meglio il passato, il presente e noi stessi. Permettendoci di
affrontare la vita in maniera diversa, consapevoli del proprio
passato storico e dei privilegi raggiunti, grazie ai sacrifici e
alle lotte politiche intraprese da uomini e donne che credevano
fortemente nei propri princìpi.
Se poi le protagoniste di
queste storie sono donne, allora le loro gesta e le loro voci
acquistano un'importanza e un peso determinante, per quanto riguarda
i diritti raggiunti, e la nostra attenzione si deve fare più intensa
e concentrata. Anche quando le battaglie per i propri diritti sono
state intraprese da persone la cui corrente politica ha segnato in
maniera negativa il nostro Paese. Correnti politiche che differiscono
totalmente da quelle dell'autrice Ritanna Armeni che in questo nuovo
testo prende in esame, analizza e affronta una figura femminile del
Novecento fascista, esponendone i pensieri, gli ideali e i valori.
L'autrice è del parere che
esiste una storia delle donne che si intreccia con quella degli
uomini ma che non coincide mai in maniera perfetta, anzi, spesso
viene lasciata in un angolo e dimenticata, ma in questo caso Ritanna
Armeni ha cercato di farla riemergere dall'oblio della memoria,
mettendo da parte i luoghi comuni e tutto ciò che la storia ci ha
insegnato mostrando solo una parte della verità. L'autrice ha
studiano, analizzato e messo da parte i cliché per far emergere
figure femminili, anche contraddittorie, e in questo percorso ha
creato Mara, la protagonista del libro.
Il romanzo inizia nel 1933,
quando la ragazza ha solo 13 anni e Mussolini è nel pieno della sua
potenza e fama politica. Mara vive a Roma con i genitori e due
fratelli più piccoli. La sua famiglia non è ricca, ma guadagna quel
poco che serve per vivere decentemente. La ragazza è una fervente
fascista e ha una passione sfrenata per Mussolini, che considera un
grande uomo, protettore degli italiani e delle donne.
La ragazza è giovane ma sa
bene cosa vuole dalla sua vita, come ad esempio partecipare con
entusiasmo ai sabati fascisti, dove può esprimere il suo fervore
attraverso gli esercizi ginnici che esegue in maniera precisa e
perfetta. Ama studiare e vorrebbe frequentare l'Università per
diventare una scrittrice. Vuole essere libera di uscire quando vuole,
recitare a teatro, tagliarsi i capelli secondo i suoi gusti e non
chiedere ogni volta il permesso dei suoi genitori. Vorrebbe decidere
autonomamente della sua vita, ma l'epoca e il contesto
storico-culturale non le permettono questo privilegio, perché le
donne erano considerate solo in funzione del loro ruolo di mogli e
madri; non avevano privilegi o diritti, non potevano votare,
esprimere liberamente il proprio pensiero, avere ruoli di prestigio
in ambito lavorativo, potevano solo ambire a ruoli subalterni e
sottomesse al marito che decideva anche per lei. È in questo quadro
e contesto storico che Ritanna Armeni ha cercato di analizzare le
figure femminili fasciste spogliandole di ogni luogo comune, e con
uno sguardo il più neutrale possibile, tentando di comprendere il
loro modo di pensare e l'ardore con cui idolatravano e amavano Benito
Mussolini.
“Il Duce ha
dimostrato ancora una volta di meritare la nostra fiducia e il nostro
amore. Sì proprio l'amore. Non si può non avere trasporto e un
sentimento intenso di devozione per chi ci protegge, ci guida e ha
così a cuore il nostro benessere e la nostra felicità.”
(citazione tratta dal testo)
L'autrice volge lo sguardo
oltre gli stereotipi e le pagine di storia, che non hanno mai
evidenziato queste figure, e le fa emergere in tutta la loro
complessità. Si spoglia di ogni pregiudizio e studia, esamina,
ricerca e analizza le loro figure, ove possibile, e crea un
personaggio femminile che possa fare da intermediario e voce narrante
tra la storia e noi lettori: Mara Carucci.
Attraverso il punto di vista
di Mara ripercorreremo il periodo storico che va dal 1933 al 1946 ma,
soprattutto, scopriremo i cambiamenti della figura femminile nel
campo politico, in particolare in quello della corrente fascista.
“Anche nei primi
anni del fascismo c'è, quindi, chi rivendica l'autonomia femminile.
Donne che vogliono partecipare alla vita pubblica e politica e non si
vogliono limitare alla beneficenza e all'assistenza.”
(citazione tratta dal testo)
Cosa spingeva le donne
fasciste ad amare e difendere la figura di Benito Mussolini?
Secondo Ritanna Armeni per
comprendere questo aspetto occorre risalire al periodo del
Risorgimento, quando la donna non aveva nessun diritto e non era
minimamente considerata se non per il suo essere una brava casalinga,
moglie obbediente e procreatrice...un fantasma fuori e dentro le mura
domestiche. Con l'ascesa di Benito Mussolini, le donne fasciste,
invece, si sentono protette, riconosciute e considerate, acquisendo
più importanza e credibilità all'interno della sfera politica e
sociale, perché l'uomo politico chiede loro, non solo di essere
mogli e madri perfette, ma pronte a fare sacrifici per la Patria. Un
sacrificio che le relega comunque in un ruolo marginale imposto dalle
figure patriarcali dell'epoca. Un ruolo che continua a non godere del
diritto di voto, di istruzione, della possibilità di lavorare nelle
alte gerarchie, di decidere autonomamente ecc. Tutti elementi che ci
aiutano a comprendere meglio la complessità delle battaglie
femminili fasciste e del loro punto di vista politico, sociale,
culturale ecc.
“Di fronte alle
loro storie – ne ho lette tante, tutte dolorose, drammatiche,
ostinate - , ho provato sentimenti contrastanti. Finalmente non più
vedove e madri colpite dalla guerra o ragazze in attesa di
convenienti matrimoni. E neppure donne tranquille perché ignare. Che
aspettavano inerti quel che sarebbe avvenuto. Guerriere, invece.
Audaci e consapevoli fino in fondo. Disposte a morire per quello in
cui credevano. Erano fasciste ma non corrispondevano ad alcun modello
femminile sostenuto dal fascismo durante il ventennio.”
(citazione tratta dal testo)
L'autrice ha cercato di dare
voce a queste donne mettendo da parte il proprio modo di pensare,
spogliandosi temporaneamente della propria visione politica per
cercare di immergersi e capire una corrente politica opposta per
valori e ideali. Un lavoro complesso, difficile e delicato perché
non è sempre facile rimanere neutrali e super partes, spesso si
rischia di cadere nella trappola degli stereotipi emettendo giudizi
personali che potrebbero influenzare la lettura e la comprensione del
testo. Ritanna Armeni è riuscita, in maniera elegante e perfetta a
mantenere la sua neutralità costruendo una storia coinvolgente,
avvincente e bella. Una storia che ci fa completamente immergere in
un periodo storico difficile e incomprensibile, creando una figura
femminile interessante che cresce con il trascorrere degli anni,
maturando non solo fisicamente ma anche intellettualmente, narrando
gli avvenimenti storici e politici dell'epoca. Uno sguardo dapprima
adolescenziale e poi sempre più maturo che la porterà a mettere in
discussione alcune scelte politiche e di vita.
Il libro si divide su due
piani narrativi diversi e complementari. Due voci narranti che si
alternano tra un capitolo e l'altro, segnando il ritmo narrativo
della trama: la voce narrante di Mara e quella di Ritanna Armeni.
Attraverso la voce di Mara,
il romanzo prende vita e anima, narrando, non solo le vicende
politiche dell'epoca ma anche la sua esistenza di giovane donna, con
i suoi amori, sofferenze, sogni infranti ecc. Mentre la voce
dell'autrice è di appoggio alla storia della ragazza, intervenendo e
spiegando alcuni dati politici, documenti o presentando alcune figure
femminili che hanno segnato quel periodo storico.
La lettura è scorrevole,
piacevole, intrigante e l'alternarsi delle due voci narranti non crea
disagi o difficoltà durante la lettura, al contrario aiuta il
lettore a comprendere meglio alcune parti, lasciandolo riflettere su
alcune questioni.
La scrittura è semplice,
intensa, vera e arriva al cuore dei fatti e delle persone,
coinvolgendole completamente. I personaggi sono tutti ben analizzati
e descritti, ognuno con una personalità ben definita. I personaggi
che emergono in maniera forte e preponderante sono Mara e Nadia, la
sua migliore amica. Due ragazze accomunate dagli stessi ideali, dalla
stessa fede politica ma diverse per carattere e modo di agire. Mara è
più posata, riflessiva e costretta, dalle vicende della vita, a
rinunciare ai suoi sogni, costringendola a crescere e diventare
adulta prima del tempo, diventando più critica verso se stessa e il
mondo esterno. Nadia, invece, è più passionale, combattiva e
irruenta nelle sue idee politiche, infatti seguirà fino alla fine i
suoi ideali, difendendoli fino allo stremo delle sue forze, negando
spesso la realtà dei fatti, non vedendo gli errori e non accettando
la sconfitta, scontrandosi in maniera forte e pesante con la realtà.
“Mara. Una donna del
Novecento” è un libro che ho amato moltissimo, non solo perché
apprezzo i testi e la scrittura di Ritanna Armeni, ma perché mi ha
permesso di spogliarmi dei luoghi comuni, per immedesimarmi in ideali
e valori opposti ai miei cercando di comprendere l'altro in ogni sua
sfaccettatura.
Vi consiglio la lettura del
libro? Assolutamente sì, perché per capire il presente occorre
comprendere il passato e i suoi errori, e questo libro ci presenta
una visione diversa e interessante. La lotta femminista va studiata a
trecentosessanta gradi, analizzando e studiando tutte le forze
politiche che hanno fatto la differenza, segnando dei piccoli passi
in avanti verso i diritti, l'indipendenza, la libertà e
l'accettazione di sé. Quindi non perdete tempo e immergetevi nel
testo, lasciandovi guidare dalle voci forti, tenaci e determinate di
Mara e Ritanna Armeni.
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
Ho appena terminato la lettura di questo romanzo e condivido questa interessante e lucida recensione.
RispondiEliminaGrazie Iris!!
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