Titolo: Quel che manca di te
Autrice: Elena Moretti
Editore: Ugo Mursia Editore
Due persone, apparentemente
diverse e incompatibili, si incontrano e si scontrano.
Due anime fragili che si
nascondono dietro maschere e armature per difendersi dal mondo
esterno e dai problemi che la vita ha posto sulle loro strade.
Due persone i cui destini si
incrociano in maniera imprevedibile, sconvolgendo le loro esistenze e
ponendoli di fronte a se stessi, ai loro dubbi e alle loro paure.
Due ragazzi.
Due anime ferite.
Eleonora e Stefano.
“Tutto quello che sono,
che ho vissuto, che ho imparato, io l'ho rosicchiato da solo dentro
me stesso. E da solo l'ho macinato, impastato e ingoiato.”
(citazione tratta dal testo)
Eleonora ha 22 anni e vive
da sola da quando la mamma è morta dopo una lunga malattia. È una
ragazza spontanea, semplice e non ha filtri. Ha sempre il sorriso
sulle labbra e cerca di trovare il lato positivo nelle cose e negli
avvenimenti.che le capitano. Ama cantare, infatti, la musica l'aiuta
ad allontanarsi dal mondo esterno, portandola lontano, in un posto
fatto di note, emozioni e vibrazioni. Si ritiene insignificante e
invisibile, non ama piangersi addosso, dice sempre la verità, ed è
sempre disponibile ad aiutare gli altri.
Non ha un impiego fisso, ma
vive di piccoli lavoretti che possano permetterle di arrivare a fine
mese. Per questo ha accettato di lavorare presso un prstigioso
studio di architettura, la paga è buona e questo le permetterà di
vivere tranquillamente per almeno 30 giorni
“...di solito la gente mi
cerca solo per la mia allegria, per poi schivarmi volentieri quando
non sono più in grado di sfoderarla.
No, forse, no-. Non è la
gente che si comporta così con me, sono io che cerco gli altri
quando son felice e mi rintano quando le ose non vanno, semza mai
gridare aiuto, restando a consumare in solitudine il mio veleno.
O, forse, la realtà non è
che una combinazione lineare di queste due cose.”
(citazione tratta dal testo)
Sul posto di lavoro incontra
l'architetto Stefano Resentini, un trentenne che, invece, ha un
carattere totalmente opposto al suo. L'uomo è ombroso, scontroso,
esasperante, non ha mezze misure nel relazionarsi con gli altri, ed è
esigente e puntiglioso sul lavoro. Ha un caratteraccio che lo porta
ad avere continui contrasti con il mondo intero, e sente sempre
l'esigenza di rivalersi sulle persone, facendo emergere la sua rabbia
e il suo dolore. Un dolore sordo che si porta dentro da anni,
conseguenza di un terribile incidente che ha segnato in maniera
indelebile la sua anima e il suo corpo.
“Il passato me lo porto
dentro e, anche se mi adopero per soffocarlo, non si canellerà mai.
Perché ciò che è stato ormai è parte di me, di ciò che sono
diventato. Ho lasciato troppi conti in sospeso. Troppe cose indietro
da combattere, da guardare in faccia. E ancora non ne ho il
coraggio.”
L'incontro con Eleonora sarà
importante perché si ritroverà a fare un lungo esame interiore
mettendo in discussione i suoi atteggiementi e comportamenti, perché
la ragazza è diversa dalle altre, è una voce fuori dal coro, è
spontanea e non costruita, una ragazza fuori moda e contesto che
piano piano entra delicatemente nella sua anima tormentata portando
un po' di serenità. Stefano si aggrappa a lei, trovando sostegno
morale e psicologico ma, lo scambio sarà reciproco perché entrambi
troveranno aiuto e conforto in un rapporto strano e complesso che li
porterà a prendere coscienza di sé.
“...non scappare davanti
al dolore mi ha portato freddi frutti da cogliere nella farsa del
presente.”
(citazione tratta dal testo)
I due ragazzi riusciranno a
trovare il giusto equilibrio nella loro nuova amicizia?
Riusciranno a fidarsi l'uno
dell'altro?
Difficile dirlo in poche
parole, quello che potete fare è continuare la lettura perché il
percorso dei due ragazzi non sarà facile, bensì tortuoso e pieno di
imprevisti.
Leggere il romanzo è
entrare in profondità nell'animo dei due protagonisti, grazie alla
scelta da parte dell'autrice di una narrazione fatta in prima persona
dove le due voci narranti si alternano all'interno di ogni capitolo.
Un alternarsi che ci permette di entrare nei loro pensieri, dubbi,
paure e di comprendere meglio i loro meccanismi mentali e le loro
chiusure. Purtroppo questo alternarsi non è sempre di aiuto, perché
spesso risulta difficile comprendere chi dei due stia parlando e
questo rallenta un po' la lettura, rendendo complicata la
comprensione del testo.
I due protagonisti sono ben
costruiti e delineati, in particolare la parte psicologica del loro
carattere. Stefano è il personaggio più complesso e articolato e
l'autrice è riuscita a descriverlo e caratterizzarlo molto bene
evidenziandone i difetti, i pregi, ma anche le paure, i tentennamenti
e la rabbia che influenza il suo modo di vivere e sentire.
La scrittura è fresca,
leggera, semplice che sa colpire con le sue descrizioni incisive ed
emozionanti. La lettura è scorrevole, in particolare la prima metà
del libro, dopo ci sono una serie di avvenimenti che si ripetono nel
loro svolgimento fatto di passi avanti e continui ritorni indietro
sulla crescita e consapevolezza dei personaggi. Questo continuo
andare avanti e indietro diventa, a mio gusto personale, troppo
ripetitivo ed è una cosa che non mi piace nei romanzi. Soffoca il
mio entusiasmo e inevitabilmente mi annoia.
Il romanzo rimane, comunque,
piacevole e interessante. Un testo che riesce a toccare molti punti
importanti e profondamente riflessivi come ad esempio, il problema
delle periferie, la riqualificazione urbana, la disabilità, la paura
di amare ed essere amati per ciò che si è, la paura di fidarsi
dell'altro ecc.
Un romanzo che vi consiglio
di leggere nonostante alcune mie piccole titubanze.
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
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