martedì 10 dicembre 2019

Recensione: "L'arte di correre sotto la pioggia" - Garth Stein

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Titolo: "L'arte di correre sotto la pioggia"
Titolo Originale: "The Art of Racing in the Rain"
Autore: Garth Stein
Editore: Piemme




Per raggiungere i propri obiettivi occorre lottare con forza e determinazione senza mai perdere la speranza, perché gli imprevisti sono sempre in agguato pronti a intralciare il nostro cammino, facendo di tutto per farci crollare a terra e desistere dai nostri propositi. È proprio in questi momenti che il coraggio e la determinazione devono avere il sopravvento sulla paura e il timore di non farcela, sostenendoci nella caduta e nella voglia di rivalsa, perché nella vita si impara attraverso gli errori e gli imprevisti. Si impara cadendo. Si impara sbagliando, provando e amando, sì perché l'amore è il motore della nostra esistenza ed è lui che alimenta la nostra forza e determinazione.
L'amore per se stessi, per gli altri, per la vita. L'amore infinito...l'amore che ci aiuta e sostiene nei momenti di sconforto, e Denny Swift è circondato d'amore, in particolare, quello del suo cane Enzo.
Denny e Enzo vivono a Seattle, l'uomo lavora dietro il bancone di un'autofficina come assistente ai clienti. Ama i motori ed è un pilota di auto da corsa che non ha mai espresso in pieno le sue capacità e potenzialità. Ama il suo cane e insieme condividono la passione per le corse automobilistiche che guardano spesso in TV.
Enzo, invece, è un cane particolare, adora guardare la televisione, soprattutto i documentari del National Geographic e le gare automobilistiche ed ha un sogno: poter rinascere nel corpo di uomo. Il cane è convinto di essere nato nel corpo sbagliato, perché sente di essere in tutto e per tutto un essere umano. Ama follemente il suo padrone, ma questo non vuol dire che non sia obiettivo nei suoi riguardi, sa benissimo che l'uomo è imperfetto, per questo quando parla di lui non omette i limiti e i lati negativi.
Enzo è tranquillo e appagato fino a quando nella vita di Denny non arriverà l'amore di Eve a travolgere la loro esistenza. Una terza persona che cambierà gli equilibri della loro vita e a cui Enzo dovrà abituarsi con calma e pazienza, soprattutto quando la malattia e la morte incomberanno nella loro famiglia portando dolore e sofferenza, ma a raccontarvi il resto della storia ci penserà il nostro protagonista a quattro zampe che sarà il testimone diretto di ogni avvenimento del romanzo, io posso solo suggerirvi di prepararvi a una storia commovente, coinvolgente e dolorosa.

Avevo sempre desiderato amare Eve come la amava Denny, ma non ci ero mai riuscito perché mi spaventava. Lei era la mia pioggia. Il mio fattore imprevedibile. La mia paura. Ma un pilota non deve avere paura della pioggia, la deve accettare. Solo io potevo manifestare un cambiamento in ci che mi circondava. Mutando il mio stato d'animo, la mia energia avevo permesso a Eve di vedermi in modo diverso. E anche se non posso dire di essere padrone del mio destino, posso dire di ave avuto un attimo di padronanza, e ora so su cosa devo lavorare.”
(citazione tratta dal testo)

Enzo è la voce narrante del romanzo che ci guiderà tra le pagine del libro e la vita di Denny, attraverso i suoi pensieri e le sue riflessioni profonde e intelligenti. Il suo punto di vista ci permetterà di conoscerà a fondo l'uomo, la sua famiglia e il lungo e difficile percorso che dovrà affrontare per difendere ciò che ha costruito e ciò che rimane della sua famiglia travolta da un dolore immenso e inconsolabile.
Il punto di vista di Enzo ci porterà a riflettere su temi seri e importanti quali: la vita, la morte, l'amore, le passioni, la speranza, la sofferenza ecc. Un punto di vista sincero, vero, soprattutto, quando parla di Denny, perché il cane è del parere che gli eroi non sono perfetti e non renderebbe giustizia al suo padrone, parlando di lui solo in termini positivi, elogiandolo anche quando commette dei sbagli. Sono gli sbagli e i difetti a renderci unici, belli, interessanti e veri.

Il vero eroe è imperfetto. La vera prova per un campione non è riuscire a trionfare, ma piuttosto riuscire a superare gli ostacoli – meglio se creati a lui stesso – che gli impediscono di trionfare. Un eroe senza imperfezioni non interessa né al pubblico né all'universo...”
(citazione tratta dal testo)

Enzo è paziente, comprensivo, un compagno fedele, amico, confidente e guida silenziosa che sarà sempre al fianco del suo amico, nel bene e nel male, sostenendolo come può, con piccoli e significativi gesti che valgono più di tanti discorsi o parole.

I gesti sono tutto ciò che ho, e a volte devono essere eclatanti.”
(citazione tratta dal testo)

Garth Stein ha scritto un romanzo semplice ma al tempo stesso disarmante, utilizzando le descrizioni della guida come metafore della vita, regalando speranza, forza, tenacia e ricordandoci che non bisogna arrendersi mai di fronte agli imprevisti della vita, ma essere pronti a lottare con forza in ciò in cui si crede e per le persone che si amano e, in questo romanzo, la speranza, la tenacia e l'amore sono i pilastri del libro.
La lettura è coinvolgente; lo stile leggero, semplice e al tempo stesso profondo. La storia è quasi banale nell'evolversi degli eventi e del finale se non fosse per la prospettiva originale del punto di vista di Enzo che risulta una voce narrante profonda, intelligente, forse fin troppo umana. Ad essere sinceri le continue descrizioni delle corse e delle modalità di guida possono tediare e risultare fastidiose per chi non ama le corse automobilistiche e non capisce nulla di guida, rendendo la lettura difficoltosa e noiosa.
“L'arte di correre sotto la pioggia” è un romanzo piacevole, tenero, delicato, commovente e non è dedicato solo a chi ama i cani o le corse automobilistiche, è un piccolo dono che l'autore ha creato per tutti i lettori, ricordando loro che la vita non è priva di ostacoli, e che gli imprevisti sono sempre in agguato pronti a metterli alla prova, perché la vita è bella nella sua imperfezione...come noi, artefici del nostro destino e piloti della nostra vita.

...ciò che manifestiamo è davanti a noi; siamo noi gli artefici del nostro destino. Intenzionalmente o meno, siamo soltanto noi i responsabili dei nostri successi e dei nostri fallimenti.”
(citazione tratta dal testo)

Buona lettura!




(Marianna Di Bella)

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