Titolo Originale: The Christmas Murder Game
Autrice: Alexandra Benedict
Editore: Newton Compton Editori
È il 24 dicembre e nelle case di tutto il mondo le persone si stanno preparando per celebrare il Natale. C'è chi si riunisce con le proprie famiglie, chi festeggia da solo o in compagnia di pochi amici. Tutti sono impegnati a impacchettare regali, cucinare e litigare. Beh, non tutti amano le feste, soprattutto se devono trascorrere del tempo con familiari che non gradiscono rivedere; ma lasciamo perdere tutte queste persone indaffarate e volgiamo il nostro sguardo verso un luogo in particolare: Endgame House, un maniero del diciassettesimo secolo, situato nella regione dello Yorkshire.
In questo massiccio e misterioso luogo è riunita la famiglia Armitage, convocata dalla zia Liliana per partecipare al consueto Gioco di Natale. I cugini Armitage sanno benissimo di cosa si tratta, perché sin da piccoli, durante le festività natalizie, partecipavano a una caccia al tesoro, risolvendo enigmi, anagrammi, indovinelli per cercare e trovare i regali. Sono passati anni da allora, nel mentre sono cresciuti, hanno trovato il loro posto nel mondo, si sono allontanati e dei lutti hanno segnato le loro vite. Hanno perso nonni, zii, genitori e ora anche la zia Liliana, e quest'ultimo gioco torna a riunirli tutti sotto lo stesso tetto. Chi l'ha organizzato? Semplice, la zia Liliana. La donna ha organizzato ogni cosa prima di morire, dettando regole ed enigmi da risolvere per giungere al premio finale: la proprietà di Endgame House.
Un premio che tutti vorrebbero vincere, ad eccezione di Lily, una delle nipoti di Liliana Armitage-Feathers. La ragazza è la figlia dell'adorata sorella Mariana, morta molti anni prima, proprio a Endgame House.
Lily è una sarta e vive a Londra in un piccolissimo appartamento circondata da stoffe e da tutto il materiale per il cucito. È molto riservata e non ama correre rischi negli affari e nella vita. Dopo la morte della madre si è chiusa in sé stessa, riponendo il passato, i suoi sogni, le sue speranze e i suoi desideri dentro un cassetto chiuso a chiave, anzi sarebbe meglio dire dietro mura altissime, solide e inavvicinabili.
“Io voglio renderti libera, Lily. Voglio aiutarti a scappare dalle mura in cui ti sei rinchiusa. È ora di prendere gli scarabocchi e portarli nel mondo reale.”
(citazione tratta dal libro)
Quando la nostra protagonista riceve l'invito per il Gioco di Natale, rimane sorpresa e turbata, perché tornare in quella casa vorrebbe dire, non solo rivedere i parenti, ma soprattutto rivivere un passato che negli anni ha cercato di dimenticare. Un passato che porta con sé solo dolore e sofferenza.
“...non ha intenzione di cedere ai ricordi che bussano come un rapace con il becco contro la finestra.”
(citazione tratta dal libro)
Qualcosa, presente nella lettera, la convincerà ad accettare la sfida: la zia le confessa che tutte le risposte sulla morte della madre sono rinchiuse tra quelle mura misteriose e negli indovinelli preparati dalla zia. Lily non può ignorare questa rivelazione, deve partecipare al gioco, affrontare il passato e scoprire come è morta la mamma.
“Cerca nel tuo passato i ricordi che possono aiutarti a comprendere gli indizi e a scoprire cosa sia successo a Mariana Rose.”
(citazione tratta dal libro)
Riuscirà a scoprire la verità?
A voi indovinarlo seguendo gli indovinelli di zia Liliana e gli enigmi che si celano tra quelle mura, ma attenzione perché non potrete lasciare la casa per tutto il periodo del gioco, vale a dire 12 giorni, non potrete usare dispositivi elettronici per risolvere gli enigmi, dovrete seguire gli indizi e trovare le chiavi e, soprattutto, prestate molta attenzione perché un misterioso assassino si aggira tra gli invitati portando morte e....
Tranquilli, non continuo e non svelo altro della trama. Sarete voi a giocare e indovinare, io mi limiterò a dirvi cosa ho apprezzato della storia.
“A cena con l'assassino” è un romanzo intricato, coinvolgente e complesso nel gioco. Un giallo che mi ha tenuta incollata alle pagine del libro e mi ha coinvolta al punto da ritrovarmi a giocare con Lily e gli altri partecipanti, cercando di decifrare i sonetti per trovare le chiavi e comprendere il grande mistero che avvolge la casa. I sonetti sono piuttosto complessi da decifrare, perché rimandano a segreti o abitudini della famiglia che il lettore non può conoscere se non seguendo Lily e le sue indagini. Questo purtroppo è uno dei difetti che accompagnano il libro, perché non permette al lettore di partecipare attivamente al gioco. Personalmente, a me questo aspetto non ha disturbato eccessivamente perché la curiosità e l'atmosfera della storia hanno prevalso sull'attenzione ai particolari e alla soluzione degli anagrammi. Ho capito una cosa, però, sono negata nel gioco degli anagrammi. Non fanno per me. Di una cosa, comunque, sono soddisfatta, aver seguito il consiglio di zia Liliana, vale a dire non fidarsi di nessuno. Durante la lettura del romanzo ho cercato di non affezionarmi a nessuno, ad eccezione della protagonista, dubitando di tutti e cercando di pensare a possibili moventi, obiettivi e modalità di esecuzione e verso la metà del libro avevo più o meno capito chi fosse il responsabile o la responsabile ma, purtroppo non avevo capito nulla sulle motivazioni, le circostanze e parte del passato dei personaggi. Meglio così, altrimenti capirete bene che il romanzo avrebbe fallito nella sua funzione e nella sua ragione di essere.
Alexandra Benedict ha scritto una trama non propriamente originale, perché alcune situazioni rimandano ai grandi gialli del passato, non farò esempi per non svelare nulla della storia. La storia non è particolarmente dinamica, tutto sembra muoversi a rallentatore vivendo costantemente la sensazione di vivere sospesi nel tempo e fuori dalla realtà quotidiana. Come la casa viene avvolta dalla tempesta di neve così noi lettori viviamo l'atmosfera del romanzo.
Il libro pur essendo non particolarmente dinamico e con alcuni difetti narrativi, l'ho trovato comunque coinvolgente, accattivante e complesso nella dinamica degli indizi. Vanità, invidia, risentimento, vendetta sono i moventi che spingono l'assassino a uccidere.
Moventi che sono alla base anche delle misteriose morti del passato.
Moventi che porteranno l'assassino a lasciare dietro di sé diversi scie di sangue e un romanzo per certi versi macabro, ma che lascerò a voi scoprire.
Io continuerò a leggere gli altri due romanzi scritti dall'autrice, perché sono curiosa di scoprire quali giochi ed enigmi inventerà per coinvolgere noi lettori.
Svelate gli indizi.
Trovate le chiavi e...buona cena con l'assassino.
“Le chiavi ti danno la libertà, Lily.
(…)
Ma allo stesso tempo ti proteggono.
Ti tengono al sicuro.”
(citazione tratta dal libro)
Marianna Di Bella
Nessun commento:
Posta un commento
Non inserire link cliccabili, verranno eliminati immediatamente
Privacy Policy