lunedì 8 aprile 2019

I Consigli di Mirtilla: "Zeb e la scorta di baci" - Michel Gay

libro illustrato, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso,
Titolo: Zeb e la scorta di baci
Autore: Michel Gay
Editore: Babalibri



Oggi è un giorno importante per Zeb. Il nostro piccolo protagonista è in partenza per il campo estivo, insieme ad altre piccole zebre, per trascorrere un'estate indimenticabile tra giochi e risate. Una nuova avventura che lo spaventa perché non si è mai allontanato dai suoi genitori, figuriamoci dormire da solo senza mamma, papà e i loro baci della buonanotte e del buongiorno.
Come farà senza di loro? Non lo sa e questo lo intimorisce ancora di più, ma i suoi genitori hanno una piccola sorpresa in serbo per lui. Una scatola di latta piena di foglietti bianchi. Come? Non avete capito a cosa servono? Usate un pizzico di fantasia, non è difficile. I foglietti bianchi sono "bacicaramelle". Tanti piccoli e teneri baci della mamma e del papà. Tanti baci per quanti sono i giorni del campo estivo. Baci che lo aiuteranno a non farlo sentire solo, rassicurandolo nei momenti tristi.

“I baci della mamma si riconoscono dal rossetto. Mamma e papà piegano poi i foglietti, una volta, due volte, tre volte. Sembrano delle caramelle nella loro bella scatola di latta.”
(citazione tratta dal testo)

Rassicurato da questo inaspettato e fantasioso regalo, Zeb prende il treno e una volta salito si renderà conto che non è l'unico ad essere spaventato, anche i suoi compagni sono tristi e hanno bisogno di rassicurazioni e di quelle "bacicaramelle" che presto diventeranno la medicina che li aiuterà a superare il distacco.

“Questa volta gli servono almeno due baci. Li appoggia forte forte contro le orecchie per non sentire più la piccola zebra che piange a dirotto.”
(citazione tratta dal testo)

Per i nostri cuccioli il distacco non è mai semplice e indolore. Allontanarli dalla protezione dei genitori, li fa sentire esposti e indifesi. Soli di fronte a situazioni inaspettate, nuove e sconosciute. Spaventati perché per la prima volta devono affrontare il mondo da soli. Spesso basta una piccola rassicurazione per riuscire a superare il momento e sentirsi, così, pronti per affrontare nuove avventure, conoscere nuovi amici e custodire nuovi ricordi. Saranno pronti a crescere e ad essere un pochino più indipendenti, ma come sempre, il lavoro più importante lo devono fare i genitori, preparando e rassicurando i propri figli, trovando anche dei piccoli ritrovi per farli sentire forti e sicuri, come una semplice scatola di baci. Un'idea che ho trovato splendida ed emozionante, perché ammettiamolo chi non terrebbe da parte una piccola "baciocaramella" e tirarla fuori per ricordarci che mamma e papà ci vogliono bene e sono sempre con noi? Sono sicurissima che anche i grandi custodirebbero gelosamente dei piccoli baci di carta, ricordando l'amore, il calore e l'affetto dei propri genitori. Si cresce, si diventa adulti ma una parte di noi rimarrà sempre piccola, in attesa del bacio della buonanotte o del buongiorno.
Preparate una scorta di baci per i vostri bambini e rassicurateli del vostro amore.
Buona lettura!!

Mirtilla


(Marianna Di Bella)

venerdì 5 aprile 2019

Recensione: "Catilina. La fine di un'epoca" - Mario Fadda

recensione, libro, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, romanzo storico, antica roma
Titolo: "Catilina. La fine di un'epoca"
Autore: Mario Fadda





In una splendida villa immersa nel verde, vive il nostro protagonista, Eric Durand. L'uomo ha un figlio di quasi quattro anni, è sposato con Sandrine, avvocato matrimonialista, ed è un dottore affermato nel campo della Paleografia. Passione nata grazie al padre Hughes, famoso storico e apprezzato docente di Storia Romana, presso l'università la Sorbona.
Eric sta lavorando a una lettera di Sulpicio Severo, è concentratissimo e nulla sembra distoglierlo dai suoi studi, ad eccezione del figlio e di una telefonata da parte del Sovrintendente degli scavi di Ercolano: Ennio De Vecchi. Una telefonata importante che cambierà il corso della sua esistenza. Perché? Be', grazie a sofisticati e moderni mezzi di ricerca, è stato scoperto e riportato alla luce un vecchio documento che potrebbe cambiare la storia, in particolare quella della Repubblica di Roma. Un documento dal valore inestimabile, occultato per venti secoli. Un documento scritto da Flavio Marzio Iovine, il quale nomina spesso Lucio Sergio Catilina. Un memoriale nel quale vuole fare chiarezza, svelando la verità su...e no, basta così. Non posso e non voglio svelarvi altro, perché dovrete essere voi a scoprire questo mistero rimasto celato per oltre due millenni. Dovrete essere voi a vestire gli abiti dei moderni ricercatori, analizzando ogni fatto raccontato, immergendovi completamente nella storia e riportando in superficie un mistero importante. Tranquilli non sarete soli in questa ricerca, perché sarete accompagnati da una guida brava e competente, l'autore del romanzo: Mario Fadda.
L'autore vi guiderà tra i vicoli della città eterna, tra segreti, congiure e tradimenti. In un susseguirsi di avvenimenti ed emozioni che vi terranno letteralmente incollati alle pagine di questo piacevole e interessante romanzo storico.
Il romanzo è strutturato su due piani temporali, il presente di Eric Durand e il passato di Catilina. Ed è quest'ultima parte a conquistarvi e catapultarvi nell'antica Roma. Le descrizioni sono dettagliate, precise e interessanti e da ogni singolo particolare storico si evince la conoscenza e la professionalità dell'autore che riesce a spiegarci bene la vita quotidiana, politica e sociale nell'antica Roma. Con semplicità e chiarezza riesce a spiegarci, mostrarci e farci vivere segreti e intrighi, descrivendoci ogni minimo particolare, anche il più piccolo e apparentemente insignificante, permettendoci in questo modo di immedesimarci completamente con il contesto storico e la vita sociale e politica dei romani.
Al contrario, la parte dedicata al presente perde di attrattiva e forza rispetto alla bellezza del passato, che conquista e ammalia il lettore tenendolo incollato alle pagine del libro. È come se non riuscisse a tenere il passo e a non essere all'altezza della storia e dei fasti romani.
I personaggi sono tutti molto interessanti e intriganti, soprattutto Catilina, il vero protagonista del romanzo, che con la sua forza e determinazione saprà conquistare i lettori. Il personaggio che sinceramente non ho apprezzato è quello della ricercatrice Elisabeth Astley. Ritengo che rappresenti tutti gli stereotipi e cliché che vengono dati negativamente a una donna. No, decisamente non l'ho apprezzato.
La lettura è scorrevole e piacevole. Lo stile non è pomposo o troppo ricercato, al contrario Mario Fadda ci permette di entrare in un periodo storico che, non solo tutti conosciamo e abbiamo studiato durante il periodo scolastico, ma lo fa aggiungendo avvenimenti, scenari, particolari e terminologie che difficilmente troveremo in un semplice testo scolastico. Leggere il romanzo è come assistere a una lezione di storia, dove il lettore non è solo uno spettatore passivo ma diventa parte del romanzo, vivendo gli intrighi e i segreti che aleggiano tra i vicoli di Roma.
Il finale è inaspettato e lascia il lettore non solo sconcertato e impreparato, ma sospeso tra mille dubbi e perplessità. È un finale aperto? Ci sarà un seguito? Oppure lascia libero il lettore di trovare il proprio epilogo?
Non lo so.
Io ci rifletto ancora un po' e, intanto, vi auguro una buona lettura.


(Marianna Di Bella)



(Gifted by) Ringrazio l'autore per la copia del libro.

mercoledì 3 aprile 2019

Recensione: "Ora dimmi di te. Lettera a Matilda" - Andrea Camilleri

libro, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso, lettera a matilda, testamento spirituale
Titolo: Ora dimmi di te. Lettera a Matilda
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Bompiani




Quanti di noi vorrebbero ricevere una lettera dai propri nonni?
Quanti di noi vorrebbero riascoltare le loro voci, i loro racconti?
Quanti vorrebbero rivivere quell'amore incondizionato, che hanno saputo donarci quando erano in vita?
Tutti.
Rivivere quel senso di protezione, calore e amore è il sogno di tutti.
Un sogno impossibile.
E allora ci accontentiamo di guardare delle vecchie foto che hanno immortalato i loro sorrisi e attimi della loro vita. Chiudiamo gli occhi e proviamo a ricordare le loro voci, i loro visi, che si vanno sbiadendo anno dopo anno. Ci aggrappiamo ai ricordi per non dimenticare...non dimenticare chi erano e cosa ci hanno insegnato.
Tutti vorremmo ritrovare una vecchia lettera, per scoprire attraverso le loro parole, le persone che forse non abbiamo conosciuto a fondo. Non tutti avranno questa grande fortuna, ma per un attimo, solo per un attimo, potremmo rivivere quella sensazione entrando in punta di piedi nella vita di un noto scrittore e leggere la lettera indirizzata alla pronipote di quattro anni. Una lettera che prende vita all'interno di un piccolo gioiellino cartaceo, che possiamo tenere tra le mani e aprirlo con delicatezza, lasciandoci avvolgere dalle parole dell'autore.

“...ho piena coscienza per raggiunti limiti di età, che mi sarà negato il piacere di vederti maturare di giorno in giorno, di ascoltare i tuoi primi ragionamenti, di seguire la crescita del tuo cervello. Insomma, mi sarà impossibile parlare e dialogare con te. Allora queste mie righe vogliono essere una povera sostituzione di quel dialogo che mai avverrà tra di noi.”
(citazione tratta dal testo)

Andrea Camilleri ha sentito l'esigenza di scrivere alla nipotina Matilda, consapevole che il tempo è tiranno e che non potrà vederla crescere, maturare e affrontare un dialogo serio con lei. Decide, così, di sconfiggere il tempo, scrivendole una lettera importante in cui racconta di sé, della sua infanzia, dei suoi sbagli e dei dubbi che hanno accompagnato la sua crescita lavorativa. Ricordi di un uomo sempre pronto ad ascoltare gli altri, testardo e tenace nel perseguire i suoi ideali. Il tutto inserito in un contesto storico importante, che ci aiuterà a ricordare, in un riepilogo incisivo e necessario, i fatti più importanti della storia italiana e di quella personale dell'autore. Un riepilogo per comprendere il passato e il presente del nostro paese, attraverso un'analisi lucida e interessante. Andrea Camilleri diventa, così, il ponte che mette in comunicazione il passato con il futuro della nipotina e delle nuove generazioni.
Anno dopo anno, esperienza dopo esperienza, l'autore mette a conoscenza i lettori di parte della sua vita e dei suoi sbagli, attraverso un testamento spirituale, in cui la sua sincerità viene fuori in maniera intensa e in uno stile narrativo in grado di ammaliare qualsiasi lettore.

“Se ti ho raccontato queste storie è per spiegarti che non ho mai avuto un carattere facile. Riuscire a sottostare a qualsiasi disciplina, riuscire a starmene zitto quando avevo qualcosa da dire, non ribellarmi a quello che credevo un ordine sbagliato era per me impossibile, non faceva parte della mia natura.”
(citazione tratta dal testo)

Probabilmente molti avranno da ridire sul tipo di messaggio rivolto alla nipote, lamentandosi della freddezza della lettera, del non essersi mai messo in gioco in maniera intima e profonda oppure per il testo breve e conciso. Devo essere sincera, qualche perplessità l'ho avuta anch'io, ma ho aspettato di terminare la lettura, chiudere il libro e riflettere su ogni singolo passaggio scritto dall'autore. Mi sono presa del tempo per metabolizzare ogni parola, ogni confidenza, ogni avvenimento presente nella lettera, e mi sono resa conto che c'è molta più intensità e profondità in queste pagine di quanto si creda. Occorre solo ricordare di vedere oltre la superficie delle cose e delle parole, perché solo allora vedremo la bellezza e gli insegnamenti racchiusi in questo piccolo testo.

“Non condividere le idee di una persona, quando esse sono acute e intelligenti, non significa affatto rifiutarle...”
(citazione tratta dal testo)

Andrea Camilleri ci ricorda di essere sempre onesti, leali con se stessi, con i propri ideali e con le proprie idee portandole avanti attenendosi ad esse. Credere nella libertà, nella giustizia, nell'autonomia intellettuale e nel rispetto verso il prossimo. Ci insegna quanto sia importante aprirsi all'altro, ascoltarlo, prendere atto delle sue parole e cambiare, se riteniamo sia giusto farlo. Non dimenticando che nella vita tutto cambia e che l'esperienza ci insegna molto, spesso anche cose inaspettate.
Ho trovato bello e incoraggiante il messaggio rivolto ai giovani, la fiducia che ripone in loro e nel loro futuro, consigliandoli di fare tabula rasa di tutto ciò che ha rovinato il paese per ripartire da nuovi ideali, ricordando che la vita si impara solo vivendola.

“I giovani hanno il loro la capacità di far questa tabula rasa di ridare alla politica la sua etica perduta, hanno la possibilità di dare un senso diverso e nuovo alla vita in comune, hanno la possibilità di far risorgere il nostro paese non solo economicamente ma infondendo la forza trascinante di un ideale nuovo. Sono certo che questa mia fiducia non sarà tradita.”
(citazione tratta dal testo)

Non servono parole o ricordi sdolcinati da inviare alla nipotina, ma insegnamenti veri, sinceri e importanti.
Insegnamenti per la donna che diventerà, per le future generazioni e per noi lettori.
E ora ditemi di voi...



(Marianna Di Bella)