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venerdì 17 gennaio 2020

Recensione: "La scomparsa di Stephanie Mailer" - Joël Dicker

 

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Titolo: "La scomparsa di Stephanie Mailer"
Titolo Originale: "La Disparition de Stephanie Mailer"
Autore: Joël Dicker
Editore: La Nave di Teseo



 
A una settimana dalla pensione e durante un piccolo ricevimento organizzato per salutare i colleghi, il capitano Jesse Rosenberg viene avvicinato dalla giornalista dell'Orphea Chronical, Stephanie Mailer. La donna comunica al capitano che il caso seguito da lui e dal suo amico e collega Derek Scott, vent'anni prima, esattamente nel 1994, non è stato risolto in maniera adeguata perché la persona incriminata era ed è innocente.

Ha visto ciò che voleva vedere e non ciò che le veniva mostrato. È stato questo il suo sbaglio, vent'anni fa.”
(citazione tratta dal testo)

Naturalmente la donna ha le prove necessarie per confermare la sua accusa, deve solo incontrare la perona che le fornirà le giuste risposte su quel misterioso caso. Il destino, però, giocherà un brutto scherzo perché Stephanie scomparirà misteriosamente e con lei le risposte e il probabile assassino.
Cosa è accaduto alla ragazza?
Aveva realmente capito l'identità del vero assassino?
E, soprattuttto, di quale caso si sta parlando?
Vent'anni prima, nella piccola cittadina balneare di Orphea, nella regione degli Hamptons (Stato di New York), vennero brutalmente uccise quattro persone. Meghan Palladin, mentre faceva jogging, il sindaco, sua moglie e il figlio di dieci anni. Un omicidio apparentemente inspiegabile e complesso, condotto da due giovani e ambiziosi agenti: Jesse Rosenberg e Derek Scott.
L'indagine risulta da subito complessa e articolata ma, i due giovani uomini sono tenaci e si impegnano con tutte le loro forze e capacità nel trovare l'assassino, soprattutto, perché è la loro prima indagine e si stanno giocando credibilità e professionalità. Con coraggio e determinazione i due uomini portano a termine l'indagine svelando l'identità dell'assassino, ma dopo le rivelazioni della giornalista tutto acquista un nuovo significato, i dubbi emergono portando tanta confusione. Cosa è realmente accaduto la sera del 30 luglio 1994?
Lascio a voi scoprire la verità, dovrete solo seguire le nuove e vecchie indagini condotte da Jesse, Derek e da una nuova compagna, la vicecomandante Anna Kanner. I tre protagonisti verranno completamente assorbiti dalle nuove indagini, testimoni, personaggi e depistaggi che li porteranno a scoprire verità troppo a lungo celate. Un'indagine che sarà un ritorno al passato, tra verità, misteri e fantasmi scomodi.
La lettura è scorrevole e conquista subito il lettore, grazie ai capitoli brevi e ricchi di particolari e suspense che accendono la sua curiosità spingendolo a proseguire la lettura per approfondire alcuni dettagli e scoprire la verità.
Ogni capitolo vede protagonisti diversi personaggi che saranno anche le voci narranti delle loro vicende personali e non, dandoci il loro punto di vista sulla situazione, evidenziando pensieri, dubbi, perplessità, arricchendo in questo modo la nostra conoscenza del caso. Putroppo, all'interno dei capitoli, capita spesso di ritrovarsi a passare da una narrazione in prima persona a parti narrate in terza pesona. In questo modo si crea molta confusione e sinceramente ha inciso sulla mia lettura, rendendola un po' difficoltosa, costringendomi a fermarmi per cercare di capire di chi si stesse parlando in quel preciso momento.
Altro particolare negativo sono i numerosi personaggi che si intrecciano all'interno del romanzo, insieme alle loro numerose verità che si svelano durante la lettura depistando il lettore e portandolo spesso fuori strada, confondendolo e allontandandolo dalla verità e dalla soluzione del caso. Probabilmente è tutto creato appositamente dall'autore per costruire uno stile narrativo coinvolgente e interssante ma, io ho trovato alcune verità e alcuni personaggi eccessivi, inutili e non di vitale importanza per la storia. Tutto questo, purtroppo, ha inciso sulla trama, rendendola troppo lunga. Le prime pagine sono interessanti e coinvolgenti, ma addentrandosi nella storia le troppe verità e i numerosi personaggi fanno perdere di mordente alla trama.
L'autore, nonostante questi particolari, scrive in maniera semplice, interessante e piacevole e il romanzo è a sua volta semplice e diretto come le sue parole.
Cosa è accaduto a Stephanie Mailer?
Chi ha commesso il quadruplo omicidio?
Cosa si nasconde dietro i tanti misteri?
Riusciranno Jesse, Derek e Anna a risolvere l'indagine?
A voi scoprire il mistero, preparatevi perché la storia è lunga e la mole del libro richiede attenzione, curiosità e concentrazione.

...l'importanza di un segreto, in fondo, è più in ciò che nasconde che in quello che rivela.”
(citazione tratta dal testo)

Buona lettura.



(Marianna Di Bella)

martedì 24 settembre 2019

Recensione: "Acqua in bocca" - Andrea Camilleri, Carlo Lucarelli

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Titolo: "Acqua in bocca"
Autori: Andrea Camilleri - Carlo Lucarelli
Editore: Minimum Fax




Bologna.
È una tranquilla serata di maggio, tutto sembra apparentemente calmo e silenzioso, fino a quando le forze dell'ordine non irrompono in uno stabile.
Cosa succede? Liti familiari?
No, purtroppo, viene rinvenuto il cadavere di uno spedizioniere originario di Vigata: Arturo Magnifico.
L'uomo è riverso a terra, soffocato da un sacchetto di plastica. È completamente vestito e tre pesciolini rossi sono posizionati accanto alla sua testa.
Tre pesciolini rossi di cui non si conosce la provenienza, considerato che in casa non ci sono acquari.
Perché i pesciolini sono in quella casa?
Sono un messaggio?
Chi ha ucciso l'uomo e per quale motivo?
Grazia Negro, la protagonista creata dalla penna di Carlo Lucarelli, cerca di indagare sul caso e di sua iniziativa chiede aiuto e sostegno al commissario Salvo Montalbano. L'uomo, seppur titubante, aiuterà la donna nelle indagini, dando così vita a una serie di ricerche e riflessioni, comunicando attraverso lettere, email e messaggi segreti.

“Tu sai quant'è importante «fotografare» con i propri occhi e la propria sensibilità l'ambiente nel quale c'è stato un delitto. Quindi sento il bisogno di avere almeno una foto della scientifica...”
(citazione tratta dal testo)

Riusciranno i due protagonisti a collaborare senza scontrarsi?
Riusciranno a svelare il mistero che si cela dietro la morte dello spedizioniere?
A voi il piacere di scoprirlo, ma devo avvertirvi che il romanzo, seppur vantando le firme di due autori intelligenti e di indubbia bravura, non decolla mai in maniera completa e definitiva.
Il romanzo non lascia un chiaro segno narrativo nel cuore del lettore. L'idea di far collaborare i due personaggi è ottima, così come ottima è l'idea di base del libro, ma alla fine la sua costruzione risulta debole, poco incisiva e confusionaria, soprattutto nel finale che ho trovato lacunoso e fiacco.
Il racconto è breve, direi anche troppo. La sua brevità non permette di approfondire i fatti in maniera efficace, perdendo completamente la costruzione delle indagini che risultano frettolose e poco chiare.
Il filo narrativo non esiste e i due personaggi non sono delineati in maniera approfondita. La loro personalità è completamente azzerata e non sempre compatibile con le caratteristiche con cui siamo abituati a conoscerli, in modo particolare il commissario Montalbano che appare spento, senza la sua consueta ironia e sagacia ad accompagnarlo.

Il libro è carino, piacevole, ma niente di più. Anche se a onor del vero ci sono un paio di cose che ho apprezzato: il formato epistolare del testo e gli scambi frizzanti che ci sono stati tra i due autori. Lucarelli e Camilleri si sono divertiti a costruire la trama come se fosse una partita di scacchi, tra botta e risposta, spesso stravolgendo tutto e mettendo in difficoltà l'altro inserendo avvenimenti e situazioni non previste. Tutto questo, però, non ha fatto in modo che il romanzo acquisisse quell'importanza narrativa che meritava, lasciandomi insoddisfatta e con una testo scritto frettolosamente e debole nella struttura. Peccato perché da Carlo Lucarelli e Andrea Camilleri, che adoro, mi aspettavo molto di più.

Buona lettura e attenti ai pesciolini rossi!



(Marianna Di Bella)