Titolo Originale: Uncommon Type
Autore: Tom Hanks
Editore: Bompiani
17 racconti.
17 storie diverse che tratteggiano gli Stati Uniti tra passato, presente e futuro. Storie che conducono il lettore in un altalenante passaggio tra realtà e finzione, ponendolo di fronte ad alcune tematiche interessanti e ad eventi attuali e fantasiosi. Storie diverse con un unico elemento in comune: la macchina da scrivere.
Questo immenso ed affascinante macchinario che, con il suo costante e a volte martellante ticchettio, ha scandito le vite di milioni di persone. Un strumento rivoluzionario che ha velocizzato la corrispondenza mondiale e dalla cui tastiera hanno preso vita e forma libri, racconti, lettere, documenti, contratti, trattati etc. che hanno segnato la cultura, l'economia e la politica mondiale. Uno strumento che è entrato di diritto nella storia e, soprattutto, nei nostri ricordi.
In questi racconti, la macchina da scrivere è sempre presente, ma è marginale ai fini della storia. Non ha un ruolo centrale o rilevante, viene semplicemente inserita come elemento narrativo senza lasciare nessuna impronta nella memoria del lettore.
Un semplice elemento di arredo inserito dall'autore che ama e colleziona macchine da scrivere.
17 racconti ognuno con un protagonista diverso. Un bambino che attende con trepidazione di trascorrere un fine settimana con la mamma; una donna disillusa; un immigrato bulgaro che cerca una nuova vita al di là dell'oceano, sognando di ritagliarsi il suo posto nel mondo e in una terra che seduce con il suo famoso “sogno americano”, ritrovandosi nella cacofonia e nelle luci di una città caotica e dispersiva. Oppure la storia di un ricco magnate americano che si innamora di una donna del passato mettendo a rischio la sua vita e, molti altri personaggi che popolano questo libro e prendono vita dalla penna di Tom Hanks.
Non posso raccontarvi molto altro riguardante le diverse storie, perché rischierei di anticiparvi troppo, svelandovi le trame e togliendovi il piacere della scoperta e della lettura. Ciò che posso fare è dirvi la mia modesta opinione, sinceramente mi aspettavo molto di più da questo libro.
I racconti non mi hanno entusiasmata o emozionata. Mi aspettavo una scrittura più incisiva, emozionante e con un'attenzione più specifica su alcune tematiche, invece, ho trovato le storie emotivamente asettiche e narrativamente poco interessanti. Per tutto il periodo della lettura ho sempre percepito la sensazione di stare leggendo dei riassunti di film americani già visti e rivisti. Ad esempio il racconto “Vigilia di Natale 1953” è basato sui ricordi traumatici di un soldato, reduce della Seconda Guerra Mondiale, durante lo sbarco in Normandia o la battaglia a Bastogne.
Cosa vi ricorda?
La mia mente è andata subito al film “Salvate il Soldato Ryan” e la miniserie “Band of Brothers – Banda di fratelli”, solo che in questo caso l'autore ha fatto una sorta di riassunto, anzi direi un bignami di questi due meravigliosi prodotti cinematografici. Regalandoci un racconto striminzito, poco incisivo ed emotivamente freddo e asettico, Per me una profonda delusione.
Personalmente non ho apprezzato questo testo, ma questo non vuol dire che a voi non possa piacere, quindi vi auguro buona lettura e al prossimo libro.
Marianna Di Bella

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