Titolo: Incudini & Farfalle
Autore: Marco Petruzzella
Editore: Edizioni La Gru
COSA ACCADE
Cosa accade alla mia Poesia?
Quando la scrivo
la seguo nascosto
Come celato seguo mia figlia
Cosa provate leggendola?
Cosa vi accade guardandola?
Percepite il parapiglia?
Son geloso ma la cedo
son curioso dell'effetto
Cambio una parola
aggiungo un respiro
mi astengo e attendo.
Marco Petruzzella, con questo testo poetico, si rivolge direttamente a noi lettori chiedendoci cosa accade alla sua Poesia una volta letta, cosa percepiamo, cosa sentiamo quando le sue parole si allontanano dalla pagina scritta per entrare in contatto con il nostro essere.
Semplicemente, le prendiamo in prestito per un po', le leggiamo e con calma ci immergiamo nelle parole e nei versi, assorbendo sensazioni, emozioni e messaggi che la nostra anima legge e percepisce in un certo modo, quello che corrisponde meglio a noi stessi e al nostro modo di sentire e vivere quel particolare momento della nostra esistenza. O almeno, è così che io vivo e interagisco con la Poesia. Seguo il mio stato d'animo e mi lascio cullare dalle parole, permettendo loro di toccare la mia anima.
Non ho le competenze critiche e letterarie per analizzare e giudicare un testo poetico, ho solamente la mia sensibilità e la mia opinione personale con le quali mi avvicino alla poesia lasciandomi trascinare dalle emozioni che provo, ed è così che mi sono avvicinata alla raccolta poetica di Marco Petruzzella.
Premetto che, prima di iniziare la lettura, non ho voluto leggere la sinossi o altre informazioni per non farmi influenzare da altre opinioni. Ho sfogliato il libro e ho lasciato che i versi mi parlassero.
“Guardo vite facili;
manco me la ricordo
la vita facile.
Perbacco sì, invece.
È dissolta. Direi.
….”
(estratto della poesia “Vite facili”)
I versi di Marco Petruzzella sono interessanti, particolari, delicati e ironici. L'autore utilizza spesso l'ironia per affrontare tematiche importanti e ostiche, come ad esempio il dolore, la morte, i migranti, le condizioni lavorative etc. Drammi che conosciamo molto bene perché, direttamente o indirettamente, segnano le nostre vite e quella della nostra società. Si consumano tra le pareti delle nostre case o in mare aperto. In un cantiere di lavoro o lontano da noi. Drammi che scatenano le più profonde paure e angosce e che spesso arrivano ai limiti del grottesco e, per narrarle e vederle occorre utilizzare l'ironia, l'unica in grado di interagire in maniera diretta con l'Altro e colpirlo nella parte più delicata e indifesa: la sua anima.
La vita stessa è un continuo scontro, o un passo a due, tra dramma e ironia.
Marco Petruzzella ha utilizzato questa dicotomia per esprimere meglio ciò che vede e percepisce nella sua vita e in quella degli altri. La sua, però, è un'ironia accompagnata dalla delicatezza delle parole che non supera mai i confini della volgarità, del pietismo.
“....
Appare prigioniera
la voce mai gridata
Attaccata alle mano che scivola,
al gommone che trema
Anch'essa inadeguata
e stupida
e amorosa.
...”
(estratto della poesia “Cicale”)
In alcune poesie si respira la disperazione dell'infrangersi dei sogni.
Si respira il dolore, il lavoro, il futuro, la quotidianità.
Si respira la vita.
Personalmente, alcune poesie le ho sentite istantaneamente, perché sono riuscite a far vibrare quella parte della mia anima più sensibile e delicata, altre, sinceramente, ho fatto più fatica ad entrarvi dentro. Le ho rilette con più attenzione, non perché fossero incomprensibili o poco piacevoli, ma perché si accordano più all'autore e al suo vissuto che al mio. Spesso quando leggo una poesia cerco di leggere e ritrovare anche me stessa, qualcosa che risponda a me e al mio essere e quando non lo trovo ecco che emerge l'autore e allora la lettura procede per scambi e interscambi che accrescono la mia visione dell'Altro e della sua anima. È questo che mi piace nella poesia, trovare tutto o niente. Trovare me o altro. Trovare anche ciò che non mi aspetto. E questa raccolta ha risposto pienamente alle mie aspettative, regalandomi momenti di profonda riflessione.
DOPO
“Avremo scarpe sporche di Uranio
vestiti logori e visi in frantumi
tra particelle e metalli pesanti
conserveremo guardinghi acqua e sole.”
Sono del parere che la Poesia vada letta e riletta, per questo motivo tornerò a immergermi di nuovo in questa raccolta e sono sicura che il mio sguardo sarà diverso dalla prima lettura.
Buona Poesia.
Marianna Di Bella
(Gifted by) Ringrazio l'Autore per la copia dell'ebook
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