martedì 18 febbraio 2025

Recensione: "Dolci Misteri alla Libreria Cinnamon Bun" - Laurie Gilmore

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Titolo: Dolci Misteri alla Libreria Cinnamon Bun

Titolo Originale: The Cinnamon Bun Book Store

Autrice: Laurie Gilmore

Editore:
Newton Compton Editori




La nostra vita è un enorme foglio bianco su cui scriviamo, anno dopo anno, le nostre esperienze, i nostri amori, i nostri pensieri. Un foglio su cui tessiamo parole e frasi, creando il romanzo della nostra esistenza. Noi siamo gli autori del nostro unico e meraviglioso libro.

Le piaceva la sua vita. Ma non poteva fare a meno di sentire che le mancava qualcosa. Che tutti quei buchi nei suoi ricordi si stavano trasformando in qualcosa di molto simile a rimpianti. Rimpianti che non voleva portare con sé nei suoi trent'anni.”

(citazione tratta dal libro)

Hazel Kelly sente un vuoto dentro di sé, la consapevolezza di non aver vissuto pienamente la sua vita. Vorrebbe anche lei vivere una storia come quelle che legge nei libri, fatta di avventure, romanticismo, misteri da svelare e tesori da trovare. Vorrebbe uscire dalla sua comfort zone, da quell'angoletto dentro cui si è rifugiata per sentirsi al sicuro.

La sua vita scorre in maniera ordinaria, dividendosi tra casa, lavoro e i suoi amati libri. Ama ciò che ha costruito. ma alla soglia dei trent'anni sente che le manca quel pizzico di follia e avventura da cui si è sempre sottratta.

È arrivato forse il momento di lasciarsi andare e divertirsi? Forse le serve una piccola spinta per spiccare il volo, così, quando trova dei misteriosi indizi all'interno dei libri, ecco che scatta qualcosa e l'avventura ha inizio. Ma non corriamo troppo e procediamo con ordine, cercando di capire, prima di tutto, dove ci troviamo e chi è Hazel.

Siamo tornati nella piccola cittadina di Dream Harbor, la ricordate?

L'abbiamo scoperta e amata nel libro “Amori e Segreti al Pumpkin Spice Cafè” con la dolce e romantica storia d'amore tra Jeanie e Logan. Abbiamo gironzolato nella cittadina, scoprendo vie, locali e parte degli abitanti, tra questi anche la protagonista di questo secondo volume scritto da Laurie Gilmore.

Hazel Kelly, amica d'infanzia di Logan, lavora da 15 anni nella libreria “Cinnamon Bun”, ama leggere e trascorrere il suo tempo libero in compagnia degli amici e della sua famiglia.

A Hazel piaceva la sua libreria. Le piacevano le tazze di camomilla, i giorni di pioggia e il cruciverba della domenica mattina. Le piaceva la sua vita tranquilla.”

(citazione tratta dal libro)

Hazel è dolce, intelligente, crede poco in se stessa e non pensa di piacere alle persone. Questa sua insicurezza non le permette di vedere chi, invece, l'apprezza veramente ed è segretamente infatuato di lei: Noah Barnett.

Abbiamo conosciuto anche lui nel precedente libro, amico di Logan e proprietario e capitano dell'unica barca in città a offrire tour di pesca ai turisti.

Noah, al contrario di Hazel, è uno spirito libero, ama divertirsi e ha la fama di essere un don giovanni ma, nasconde una ferita profonda, un rimorso che lo perseguita da tempo.

Il ragazzo ha una cotta per Hazel, infatti, da mesi frequenta la sua libreria comprando libri su libri pur di vederla e conoscerla meglio. Lui è convinto di non avere alcuna possibilità con lei, perché la considera più intelligente, affascinante, seria e adorabile, mentre lei, intrappolata nelle sue insicurezze, non ritiene di poter interessare ad un uomo come Noah.

Riusciranno i due ragazzi a trovare il modo di avvicinarsi e conoscersi meglio?

È ancora troppo presto per scoprirlo, perché qualcosa di strano sta per accadere in libreria.

Una tranquilla mattina di agosto, mentre tutti sono al mare o in vacanza, Hazel decide di approfittare di quel momento di calma per riordinare la libreria, in particolare, un libro posizionato in maniera strana e con un angolo della pagina piegato, come se qualcuno avesse interrotto la lettura e messo un segno. La ragazza, arrabbiata e incuriosita, apre il libro alla pagina piegata e si accorge che una frase è stata evidenziata. Per lei è inaccettabile un comportamento del genere, chi è stato?

Non si sa, però leggendo attentamente la frase sottolineata, Hazel pensa che forse quella frase potrebbe essere un messaggio per lei.

Vieni con me, ragazza, se vuoi un'avventura.”

(citazione tratta dal libro)

Chi ha sottolineato il libro e perché?

Al momento Hazel pensa che si tratti di uno scherzo di pessimo gusto, così, mette da parte il libro e continua con la sua vita ordinaria e tranquilla. Due giorni dopo, però, trova un altro libro posizionato male, con la pagina piegata e una frase sottolineata.

Il gusto dei mirtilli le esplose in bocca, aspro e intenso. Sapeva d'estate e di nuovi inizi.”

(citazione tratta dal libro)

Quella frase è un indizio lasciato da uno sconosciuto per lei, perché?

Hazel vuole scoprirlo e pur avendo mille dubbi, decide di seguire questa misteriosa caccia al tesoro e inspiegabilmente si fa aiutare da Noah.

È forse giunto il momento per Hazel di vivere la sua avventura e per i due ragazzi di conoscersi meglio? Riusciranno a superare le loro differenze e i loro limiti? Riuscirà Hazel a lasciarsi andare al divertimento senza pensare alle conseguenze e trovare la fiducia che le manca per guardarsi in una luce diversa, apprezzando le sue capacità e se stessa?

A voi scoprirlo, seguendo i vari indizi e trascorrendo un'estate all'insegna del divertimento e della scoperta di sé.

Hazel e Noah impareranno molto di se stessi. Entrambi non si sentono all'altezza delle aspettative degli altri, e credono di non essere abbastanza e di non valere molto; ma nonostante tutto sono aperti alla vita, alla scoperta di se e, all'amore. Sono pieni di sogni, speranze e voglia di mettersi in gioco. Tutto questo rende il romanzo più interessante, dal mio punto di vista, perché queste loro insicurezze, accompagnate dal desiderio di vivere e amare, li rendono più veri e aderenti alla realtà quotidiana. Personalmente ho apprezzato questo lato del loro carattere e il desiderio di aprirsi all'altro nonostante la paura di essere feriti, incompresi e non accettati. Sono insicuri ma dolci al tempo stesso e non ho potuto fare a meno di affezionarmi a questi due ragazzi e alla loro storia d'amore.

“Dolci misteri alla libreria Cinnamon Bun” è una storia piacevole, dolce, romantica con una percentuale più alta di scene spicy che si mescolano bene con la trama perché non sono esagerate e fuori contesto, al contrario regalano quel giusto pizzico di croccantezza che serve per rendere il romanzo e la lettura più accattivanti, coinvolgenti e mai noiosi.

La storia è carina e anche questa volta Laurie Gilmore è riuscita, con una semplice e romantica storia, a farmi vivere dei tranquilli e piacevoli momenti di lettura. Un libro coccola che rassicura e avvolge come un caldo abbraccio. Devo però fare un appunto, in questo testo mi sono mancate quelle scene ironiche che, nel primo romanzo mi avevano divertita, rendendo la lettura più leggera. Va beh spero di ritrovarle nella prossima visita a Dream Harbor con il terzo volume della saga.

In attesa, vi consiglio di passeggiare tra le strade della cittadina, chiacchierare con il club del libro, fermarvi a bere una buona tazza di caffè e ad entrare nella libreria Cinnamon Bun.

Perché di cos'altro si aveva bisogno, quando si avevano buoni amici, buoni libri e ogni tanto un dolcetto alla cannella?”

(citazione tratta dal libro)

Il profumo dei cinnamon bun aleggia per tutta la libreria e tra le pagine di questo dolce romanzo, trasportandoci in un altro mondo e in una cittadina che vorremmo esistesse sul serio per poterla, non solo visitare, ma anche per farla diventare il nostro rifugio nei momenti di stanchezza, tristezza e malinconia.

Lasciatevi avvolgere dal caldo e travolgente abbraccio degli abitanti di Dream Harbor e da una storia romantica. Regalatevi un momento di buon umore e tranquillità e seguite Hazel e Noah in questa misteriosa e divertente caccia agli indizi.

Buona lettura.  



Marianna Di Bella

mercoledì 12 febbraio 2025

Recensione: "Incudini & Farfalle" - Marco Petruzzella

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Titolo: Incudini & Farfalle

Autore: Marco Petruzzella

Editore: Edizioni La Gru





COSA ACCADE


Cosa accade alla mia Poesia?


Quando la scrivo

la seguo nascosto

Come celato seguo mia figlia


Cosa provate leggendola?

Cosa vi accade guardandola?

Percepite il parapiglia?


Son geloso ma la cedo

son curioso dell'effetto


Cambio una parola

aggiungo un respiro

mi astengo e attendo.




Marco Petruzzella, con questo testo poetico, si rivolge direttamente a noi lettori chiedendoci cosa accade alla sua Poesia una volta letta, cosa percepiamo, cosa sentiamo quando le sue parole si allontanano dalla pagina scritta per entrare in contatto con il nostro essere.

Semplicemente, le prendiamo in prestito per un po', le leggiamo e con calma ci immergiamo nelle parole e nei versi, assorbendo sensazioni, emozioni e messaggi che la nostra anima legge e percepisce in un certo modo, quello che corrisponde meglio a noi stessi e al nostro modo di sentire e vivere quel particolare momento della nostra esistenza. O almeno, è così che io vivo e interagisco con la Poesia. Seguo il mio stato d'animo e mi lascio cullare dalle parole, permettendo loro di toccare la mia anima.

Non ho le competenze critiche e letterarie per analizzare e giudicare un testo poetico, ho solamente la mia sensibilità e la mia opinione personale con le quali mi avvicino alla poesia lasciandomi trascinare dalle emozioni che provo, ed è così che mi sono avvicinata alla raccolta poetica di Marco Petruzzella.

Premetto che, prima di iniziare la lettura, non ho voluto leggere la sinossi o altre informazioni per non farmi influenzare da altre opinioni. Ho sfogliato il libro e ho lasciato che i versi mi parlassero.



“Guardo vite facili;

manco me la ricordo

la vita facile.


Perbacco sì, invece.

È dissolta. Direi.

….”


(estratto della poesia “Vite facili”)



I versi di Marco Petruzzella sono interessanti, particolari, delicati e ironici. L'autore utilizza spesso l'ironia per affrontare tematiche importanti e ostiche, come ad esempio il dolore, la morte, i migranti, le condizioni lavorative etc. Drammi che conosciamo molto bene perché, direttamente o indirettamente, segnano le nostre vite e quella della nostra società. Si consumano tra le pareti delle nostre case o in mare aperto. In un cantiere di lavoro o lontano da noi. Drammi che scatenano le più profonde paure e angosce e che spesso arrivano ai limiti del grottesco e, per narrarle e vederle occorre utilizzare l'ironia, l'unica in grado di interagire in maniera diretta con l'Altro e colpirlo nella parte più delicata e indifesa: la sua anima.

La vita stessa è un continuo scontro, o un passo a due, tra dramma e ironia.

Marco Petruzzella ha utilizzato questa dicotomia per esprimere meglio ciò che vede e percepisce nella sua vita e in quella degli altri. La sua, però, è un'ironia accompagnata dalla delicatezza delle parole che non supera mai i confini della volgarità, del pietismo.


“....

Appare prigioniera

la voce mai gridata

Attaccata alle mano che scivola,

al gommone che trema

Anch'essa inadeguata

e stupida

e amorosa.

...”


(estratto della poesia “Cicale”)



In alcune poesie si respira la disperazione dell'infrangersi dei sogni.

Si respira il dolore, il lavoro, il futuro, la quotidianità.

Si respira la vita.

Personalmente, alcune poesie le ho sentite istantaneamente, perché sono riuscite a far vibrare quella parte della mia anima più sensibile e delicata, altre, sinceramente, ho fatto più fatica ad entrarvi dentro. Le ho rilette con più attenzione, non perché fossero incomprensibili o poco piacevoli, ma perché si accordano più all'autore e al suo vissuto che al mio. Spesso quando leggo una poesia cerco di leggere e ritrovare anche me stessa, qualcosa che risponda a me e al mio essere e quando non lo trovo ecco che emerge l'autore e allora la lettura procede per scambi e interscambi che accrescono la mia visione dell'Altro e della sua anima. È questo che mi piace nella poesia, trovare tutto o niente. Trovare me o altro. Trovare anche ciò che non mi aspetto. E questa raccolta ha risposto pienamente alle mie aspettative, regalandomi momenti di profonda riflessione.


DOPO


“Avremo scarpe sporche di Uranio

vestiti logori e visi in frantumi

tra particelle e metalli pesanti

conserveremo guardinghi acqua e sole.”


Sono del parere che la Poesia vada letta e riletta, per questo motivo tornerò a immergermi di nuovo in questa raccolta e sono sicura che il mio sguardo sarà diverso dalla prima lettura.

Buona Poesia.



Marianna Di Bella



(Gifted by) Ringrazio l'Autore per la copia dell'ebook



venerdì 7 febbraio 2025

Recensione: "I Frutti del Congo" - Alexandre Vialatte

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Titolo: I Frutti del Congo

Titolo Originale: Les Fruits du Congo

Autore: Alexandre Vialatte

Editore: Prehistorica Editore





Ogni libro racchiude una storia, un viaggio letterario che i lettori intraprendono inconsapevoli di ciò che troveranno e, soprattutto, delle emozioni che vivranno.

Un viaggio di scoperta. Avventura. Meraviglia.

Un viaggio dove realtà e fantasia si mescolano e si rincorrono dando vita a storie incredibili e indimenticabili.

Un viaggio da cui torneranno cambiati nel profondo della propria anima.

Quando ho accettato di leggere questo romanzo, non sapevo a cosa andavo incontro. Quali avventure avrei vissuto, cosa avrei scoperto e, cosa più importante, se mi sarei emozionata e divertita durante la lettura.

La trama e i commenti letti in Rete, scritti da altri lettori nel mondo, mi avevano incuriosita, così, senza indugiare troppo ho preso il libro, ho iniziato a leggere e...magicamente mi sono ritrovata all'interno di una storia intensa, ironica, profonda e particolare.

Ho impiegato un pochino per adattarmi allo stile di scrittura dell'autore, ma una volta compreso il suo stile narrativo ecco che il romanzo prende forma, dando vita a personaggi e luoghi impossibili da dimenticare.

Siamo in una cittadina della montagnosa Alvernia. Non è importante conoscere con esattezza il luogo e il periodo storico, perché ciò che ci interessa trovare, in questo momento, è una strada. In questa via si trova un muro dove è stato affisso una locandina che ritrae un'affascinante e ammaliante giovane donna. Una locandina in grado di attirare le persone promettendo avventure e imprese importanti.

Di cosa si tratta? Di un cartellone per l'arruolamento volontario.

Inizialmente la locandina doveva avere una funzione pubblicitaria, sponsorizzando “I frutti del Congo”, una ditta di esportazione di frutta realmente esistita e molto nota nella nazione; ma una serie di situazioni, che scoprirete nel libro, hanno portato ad un altro uso del cartellone ed ora si trova nel luogo dove prende vita la storia.

Quasi tutti i cittadini vi passano davanti, alcuni si fermano e immaginano avventure e storie eroiche da inseguire, altri non si soffermano neanche a dargli un occhiata. La locandina diventa così testimone inconsapevole delle loro esistenze, in particolare dei protagonisti di questo romanzo. Le guide che ci accompagneranno in un viaggio da cui torneremo cambiati nel profondo della nostra anima

Pronti? Bene, allora seguiamo Fred, il protagonista, e i suoi amici.

Frédéric, Fred per noi lettori, è nipote del Dottor Peyrolles, un uomo brusco ma tenero al tempo stesso. L'uomo ha accolto il nipote alla morte della sorella, ma non avendo mai avuto contatti con bambini o ragazzi, lo tratta come se si trovasse davanti a una malattia. Un rapporto strano ma mai manchevole di attenzione e rispetto.

...la vita comporta delle svolte decisive nelle quali a volte si scopre sotto la scala del vestibolo un nipote che bisognerà tenere asciutto per tutta la vita.”

(citazione tratta dal libro)

Fred è un adolescente che frequenta il Collegio Parmentier-Maussert. È amato dai compagni, gode di grande prestigio, suona la fisarmonica, disegna per il giornale del collegio, gioca a calcio e ha una particolarità che lo contraddistingue da tutti gli atri: indossa una bombetta che gli ha regalato lo zio quando lo ha accolto in casa.

Fred è “lungo come un giorno senza pane, fibroso, ossuto e cartilagini, ma il suo grande naso aquilino gli dava un profilo da re di Francia.” (citazione tratta dal libro)

Inoltre, è membro di un club, insieme ad altri ragazzi che impareremo a conoscere durante la lettura.

Ciò che ora è importante sapere è che Fred e i suoi amici ci condurranno all'interno di una storia intensa e per certi versi magica. Seguendo le avventure del nostro protagonista scopriremo un mondo dove la temerarietà della giovinezza, la fantasia, l'avventura e la felicità si mescolano e si rincorrono regalandoci un quadro d'insieme nostalgico, meraviglioso e intenso. Un quadro che vi invito a osservare e vivere.

I frutti del Congo” è un romanzo di formazione particolare, non semplice, ma è bello, intenso, nostalgico, emozionante e profondo.

All'inizio si fa fatica a leggere, bisogna avere un pochino di pazienza per adattarsi allo stile narrativo e linguistico colto e raffinato di Alexandre Vialatte. Una volta presa confidenza con il suo stile aulico, si viene attratti e contagiati dalla vivacità e dalla gioia di vivere dei ragazzi, che ci riportano indietro nel tempo, più precisamente negli anni della nostra adolescenza quando ogni attimo della nostra vita diventava un'avventura unica e meravigliosa.

Entro in punta di piedi nel caffè del Labirinto. Ho paura di sollevare la polvere e di ritrovare il riflesso dei nostri sedici anni nei grandi specchi simili ad acque morte.”

(citazione tratta dal libro)

L'adolescenza è un periodo della vita dell'uomo in cui tutto sembra possibile, anche creare avventure e mondi inimmaginabili dove si è i protagonisti assoluti. Esperienze che diventano avventure magiche da custodire e ricordare nei momenti di buio e sconforto. Un'adolescenza giocosa dove la realtà viene lasciata fuori dai confini del proprio paese, per sognare e vivere spensierati, avvolti dalla magia del momento e da una sospensione temporale che rende tutto eterno. Una sospensione irreale che avvolge non solo il paese, citato nel libro, rendendolo un posto quasi immaginario, lontano dalla dura realtà e dal contesto politico e sociale della nazione e del mondo, ma avvolge anche noi lettori che ci sentiamo parte di quel contesto e fuori dal nostro mondo e in una realtà che solo la magia dei libri e della narrazione riescono a creare e regalare.

L'adolescenza è la protagonista di questo romanzo, forse più dei personaggi che animano e prendono vita in questo testo coinvolgente e intenso. Un'adolescenza simbolo di felicità, spensieratezza, avventura e divertimento. Fred, Dora e gli altri personaggi vivono avventure meravigliose, irripetibili ed epiche, fino a quando, purtroppo, non si scontrano, in maniera più o meno grave, con la dura realtà che li catapulta fuori dal mondo dei sogni, ritrovandosi, inaspettatamente, a fronteggiare la sofferenza, il dolore, la morte e la perdita delle persone più care.

Il destino passa nelle nostre vite con suole di feltro. Si nasconde senza mascherarsi. Quello che impedisce di identificarlo, sono i gesti quotidiani, l'assenza di mistero e di cerimonia. Lo si riconosce solo una volta passato. Bisogna quindi scusare i ragazzini dallo spirito romanzesco che si aspettano di vederlo arrivare circondato di fulmini e lampi, se non si accorgono quando arriva, quando la sua mano afferra il loro pugno sotto la loro mantellina da collegiali, con un gesto che lascerà dei segni.”

(citazione tratta dal libro)

I frutti del Congo” è un romanzo che ho amato tantissimo. La scrittura è bella, poetica, magica, raffinata, ricca di descrizioni e metafore che lo rendono intenso, ammaliante, emozionante, unico.

Come ho già detto prima, all'inizio ho fatto fatica ad entrare nella storia e nella scrittura elegante e raffinata dell'autore, ma una volta aver metabolizzato e compreso il suo stile narrativo la lettura è diventata fluida, emozionante e coinvolgente al punto da estraniarmi completamente da ciò che mi circondava. Ho vissuto in compagnia di Dora e della sua vita fantasiosa, misteriosa e difficile. Lei, simbolo della giovinezza e del rimpianto di una felicità che nessuno ha più rivissuto.

Mai Dora ci ha detto il suo vero nome. Non abbiamo saputo dove abitava. Non sapevamo da dove era venuta. Forse era solo un sogno del fiume. Era lì con i suoi gomiti appuntiti, le sue lentiggini e le sue storie, seduta come un cantastorie orientale. Lei suonava il flauto, noi danzavamo ai suoi piedi come pitoni inoffensivi, rapiti e percorsi, non appena apriva la bocca, da un'ondulazione magica. È stata la nostra danza e il nostro mal di mare, è stata la trance della giovinezza.

Quello che raccontava era vero? Era vero quando lo diceva. Parlava come una sonnambula; si confondeva nei suoi sogni; non aveva ancora scelto; sembrava che li mescolasse come un mazzo di carte per farne uscire il Re dopo aver imposto a sé stessa prescrizioni superstiziose.”

(citazione tratta dal libro)

Durante la lettura ho passeggiato con Fred e il suo amore per Dora. Ho partecipato ad uno degli incontri del club o a lezione al collegio. Ed ho vissuto un'esperienza dolorosa che non mi sarei aspettata, condividendo la sofferenza e il senso di perdita di Fred. Alla fine del libro mi sono ritrovata persa e con un senso di nostalgia e tristezza.

Devo ringraziare la Casa Editrice Prehistorica per avermi proposto la lettura di questo romanzo perché sicuramente da sola non l'avrei scoperto e mi sarei persa, così, una storia indimenticabile, affascinante e poetica.

I sogni si rincorrono tra le strade e le pagine di questo libro, invitandoci a viverli insieme a Fred e gli altri personaggi, ma soprattutto a perderci tra i ricordi e la nostalgia, tra la realtà e la fantasia. Ci invitano a diventare parte integrante del testo respirando a pieni polmoni la magia e la meraviglia che aleggia in tutto il romanzo.

Posso affermare con totale sincerità che rileggerò il libro ancora una volta perché vorrei approfondire la storia, scoprire cose che ad una prima lettura sfuggono sempre e, soprattutto, scoprire una parte di me che sono sicura è ancora nascosta tra quelle pagine.

La vita ci conduce e ci delude e passa come i mulinelli del fiume sotto il ponticello dei Petits-Meuniers.”

(citazione tratta dal libro)

Accompagnate Fred durante le sue passeggiate e sostenetelo nel momento in cui perderà se stesso e la bellezza dei suoi sedici anni.

Leggete e scoprite un romanzo profondo e una scrittura unica e meravigliosa.

Buona lettura.



Marianna Di Bella



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.