domenica 9 luglio 2017

Recensione: "Cioccolata calda" - Andrea Cavada

Titolo: "Cioccolata calda"
Autore: Andrea Cavada


 
Roma. Durante uno scavo, per creare le fondamenta di una palazzina, vengono rinvenuti i resti di un corpo umano. Grande fermento nei commissariati e le voci iniziano a serpeggiare anche nelle redazioni dei giornali. Tutti cercano di scoprire e indagare sul fatto per accaparrarsi lo scoop giornalistico.
La notizia giunge anche nella redazione dove lavora Mattia, il nostro protagonista. Non spetterà a lui scrivere l'articolo, perché non lavora più alla sezione cronaca nera. Negli ultimi anni si occupa di politica, articoli più tranquilli ma pur sempre articoli scomodi.
Il ritrovamento del corpo non lo lascia insensibile e indifferente, al contrario lo tocca più di quanto possiamo immaginare. Qualcosa che lo porterà a ricordare avvenimenti scomodi del suo passato.
Un passato vecchio di vent'anni, quando ancora adolescente passava il suo tempo libero con i suoi amici Riccardo, Francesco e Patrizio. Giornate trascorse al bar a giocare a biliardo e bere cioccolata calda, buona come solo Piera, la barista, era in grado di preparare.
Patrizio, Francesco e Riccardo, gli amici di sempre, gli amici di oggi, amici che condividono un segreto, ad eccezione di Riccardo, tenuto all'oscuro per preservarlo.
Ma il passato è tornato prepotente nella vita di Mattia e non lo può fermare, l'ingranaggio si è rimesso in moto e l'unica cosa da fare è affrontarlo...di nuovo. Questa volta anche Riccardo dovrà conoscere la verità.
Cosa è accaduto vent'anni prima?
Quale segreto nasconde Mattia?
Questo segreto è collegato al ritrovamento del cadavere?
Perché Riccardo è stato tenuto all'oscuro per tutti questi anni?
Le domande sono molte, ma tranquilli, Andrea Cavada riuscirà a dare tutte le risposte che vi occorrono. Risponderà attraverso le parole di questo piccolo romanzo. Una trama interessante e costruita bene. Un testo che è un'analisi comportamentale e introspettiva del protagonista. Un'analisi del suo passato e presente. Su ciò che è giusto o sbagliato, su buoni o cattivi, sul limite del lecito e dell'illecito...sulla vendetta.
Unico appunto personale, avrei approfondito alcuni punti per me importanti, che non posso raccontare o accennare, altrimenti rischierei di anticipare e svelare troppo della storia.
Prendete il libro, mettetevi comodi con una buona tazza di cioccolata e buona lettura!!

(Marianna Di Bella)


venerdì 7 luglio 2017

Recensione: "Malatesta" - Lanfranco Schuhmann

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Titolo: Malatesta
Autore: Lanfranco Schuhmann
Editore: Robin Edizioni

 



Aeroporto di Zurigo.
Controllo alla dogana.
I poliziotti, fermano un uomo per normali verifiche, ma le sue strane risposte insospettiscono gli agenti che decidono di approfondire l'ispezione. Aprono la valigia e all'interno trovano un barattolo vuoto; chiedono spiegazioni perché vogliono sapere cosa contenesse prima del controllo. L'uomo, risponde candidamente che il barattolo non è vuoto, al contrario è pieno...contiene i suoi pensieri.
Lui è Ruggero Malatesta, il nostro protagonista. Non è solo, è accompagnato dal dottor Novaresi. I due sono in Svizzera per incontrare un importante luminare in campo psichiatrico.
Perché? Be' certamente non per un barattolo vuoto.
Il paziente Ruggero Malatesta, presenta una serie di problematiche psicologiche che stanno facendo impazzire gli psicologi a cui si è rivolto. I medici non riescono a definire il suo stato mentale. Schizofrenia? Senilità mentale? Antisocialità?
Difficile dirlo, l'uomo presenta una moltitudine di patologie ed effetti comportamentali che sarebbe impossibile elencarli tutti. Ad es.: ansia, attacchi di panico, depressione, euforia, gioia di vivere, apertura verso gli altri, straniamento dalla realtà, inappetenza in alcuni giorni e fame incontrollata negli altri, tentativi di suicidio e molte altre manie.
Una domanda sorge spontanea: Ruggero Malatesta è sempre stato così? Ha sempre manifestato queste patologie?
Per scoprirlo occorre tornare indietro nel tempo per cercare di conoscere e comprendere la sua vita, prima di tutto questo. Un piccolo salto temporale di almeno 25 anni.
Ruggero ha 26 anni, laureato in scienze della comunicazione con diversi master e uno stage a Singapore. Viene subito assunto dalla società Eurotelephonic, suo primo e unico colloquio di lavoro e diviene il nuovo junior area marketing manager. Un ruolo che lo farà viaggiare per l'Italia, insieme al suo supervisore, per contattare clienti per la sua area marketing.
All'inizio di questo nuovo percorso di vita, il ragazzo avvertirà una sensazione strana a cui non saprà dare un giusto nome, forse malinconia, tristezza o solitudine. È un malessere che gli farà comprendere il significato di crescere e divenire adulto, lasciandosi dietro le spalle la giovinezza.
Durante il suo lavoro conosce Nina. Lavora per la ditta di pulizie del suo ufficio, è una ragazza dalla personalità irruenta, sempre di corsa, con la voglia di fare cose diverse e stare in posti diversi. I due ragazzi si innamorano e insieme inizieranno un lungo percorso di coppia, con tutti i cambiamenti che esso comporta. Come ad esempio quando Ruggero, negli anni deciderà di cambiare qualcosa nel suo percorso lavorativo, ma non posso dirvi altro, perché farlo vorrebbe dire svelare troppo della magia di questo testo.
Il libro è un viaggio nella vita dell'uomo, nel cambiamento della società moderna, ma soprattutto un viaggio nella complessa mentalità dell'essere umano e in particolare di Ruggero Malatesta. È un percorso alla ricerca di sé stesso, alla comprensione dei suoi stati d'animo e a quel senso di vaga insoddisfazione che inizia ad accompagnarlo fedelmente. Non mancheranno momenti di dubbi e domande sulla propria esistenza che lo porteranno, come tutti, a una crescita interiore.
Il testo è in grado di catturare l'attenzione del lettore fin dalle prime pagine, grazie soprattutto alla capacità narrativa dell'autore e a quel gioco di complicità che riesce a instaurare con il lettore, rendendolo partecipe delle scene e della vita del protagonista. Il tutto accompagnato da frasi ironiche e sarcastiche.
Non perdete l'occasione di scoprire un bellissimo libro e perché no di scoprire anche voi stessi.
Buona lettura!



Marianna Di Bella

mercoledì 5 luglio 2017

Recensione: "Odisseo - La forza dell'amore" - Leonardo Marini


Titolo: "Odisseo - La forza dell'amore"
Autore: Leonardo Marini
Editore: Genesis Publishing


Vi siete mai posti la seguente domanda: “E se la realtà fosse stata un'altra?”.
Non dite di no, perché non ci credo. Sono sicura che almeno una volta nella vita, vi siete posti questo interrogativo. Ad esempio quando prendete una decisione importante e pensate a cosa sarebbe accaduto se la scelta fosse stata un'altra. Oppure riguardante un avvenimento spiacevole della vostra vita che volevate rivivere in maniera diversa; o un periodo storico, un film e potrei continuare all'infinito con gli esempi.
Leonardo Marini si è posto la stessa domanda e non si è limitato a fantasticare o a darsi una probabile risposta. No, ha creato la sua alternativa, mettendo per iscritto la sua storia. Ha trovato il suo protagonista, Odisseo, e ha provato ad immaginarlo diciassettenne alle prese con il famoso labirinto di Minosse.
No, per favore non iniziate a criticare le sue scelte o ad affermare che i miti non vanno toccati e i periodi storici non coincidono. Lui ha cercato solamente di utilizzare la fantasia, posizionando un enorme ostacolo sulla strada del protagonista, immaginando come la sua astuzia e la sua proverbiale intelligenza avrebbero potuto aiutarlo a uscire vivo dal labirinto.
Ha messo alla prova sia la sua capacità narrativa che l'astuzia di Odisseo.
Nel libro, Odisseo è un diciassettenne scaltro, ironico, intelligente, astuto e sarcastico. A volte risponde istintivamente, rischiando spesso di fare figuracce. Sogna una vita piena di gioia e successo, ama ed è riamato da Penelope, ma il destino è capriccioso e prima di poter assaporare almeno parte di queste cose, dovrà superare moltissimi ostacoli. Uno tra tutti, uscire vivo dal labirinto di Minosse, abitato dal temibile Minotauro.
Ogni anno vengono estratti 14 giovani ateniesi da dare in sacrificio alle fauci del mostro. Tra questi, ritroviamo anche il nostro protagonista. I prescenlti, vengono radunati al Partenone in attesa di essere portati sulla nave che li condurrà a Creta. Ad accompagnarli ci sarà Arianna, la figlia del re di Creta, che li poterà fino alla corte del padre. La ragazza è un tipo altrettanto intelligente, veloce e pungente con le parole, infatti, va subito d'accordo con Odisseo.
Arianna appare strana, come se volesse comunicare qualcosa di importante al ragazzo. Di cosa si tratta? Cosa nasconde realmente? Riuscirà Odisseo a uscire vivo dal labirinto? In che modo? I suoi compagni sopravviveranno?
Molti sono i segreti da svelare.
Seguite le parole di Leonardo Marini, fidatevi della sua capacità narrativa, perché saprà condurvi alla scoperta di una storia interessante, che si rivelerà essere un viaggio verso la crescita e la maturazione del ragazzo. Durante la permanenza nel labirinto, dovrà prendere decisioni importanti riguardanti l'amore, la vita, la morte e imparerà il vero valore dell'amicizia.
Il tempo nel labirinto è scandito da vita e morte e all'interno di esso, metaforicamente, Odisseo muore...muore la sua giovinezza, leggerezza e spontaneità. Muore per far posto a una persona più matura e tenace, con importanti valori a guidarlo.
Questo vale per tutti, perché passano le epoche, gli anni ma la nostra adolescenza muore per far posto ad un noi più adulto.
Leonardo Marini ci guida in questa crescita interiore e psicologica del protagonista. Lo fa con un linguaggio giovanile e accattivante. Un linguaggio che si avvicina ai nostri ragazzi che spero vivamente possano leggere e rimanere affascinati da questo testo. Scoprirebbero che dopotutto Odisseo non è diverso da loro, combattuto tra l'amore e l'attrazione per due donne: Penelope e Arianna. In disaccordo con il bulletto di turno, con accanto un amico fidato pronto a difenderlo.
Oltre la semplice idealizzazione di una realtà diversa, ho trovato il romanzo molto profondo.
Trama ben costruita insieme alla struttura psicologica dei personaggi.
Complimenti all'autore, perché nonostante la giovane età ha intrapreso un viaggio che poteva rivelarsi difficile e pericoloso come per Odisseo; ma con astuzia, intelligenza e bravuta ha rischiato e si è messo in gioco con coraggio. Ha seguito il suo istinto e l'amore per la scrittura.
Dove ci porterà nel prossimo viaggio? Lo scopriremo con il prossimo libro. Intanto vi auguro di perdervi solamente tra le pagine di questo testo e di trovare la vostra strada, superando gli ostacoli che la vita vi pone davanti.
Buona lettura!


(Marianna Di Bella)