venerdì 8 marzo 2019

Recensione: "Un regalo per Miss Violet" - Susan Gloss

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Titolo: Un regalo per Miss Violet
Autrice: Susan Gloss
Editore: Newton Compton Editori




Buongiorno lettori!!
Vi va di accompagnarmi in un luogo pieno di ricordi, traboccante di aneddoti familiari, a volte dolorosi, ma ricco di seconde opportunità? Bene, allora lasciate stare per un attimo i vostri impegni e dedicatemi almeno dieci minuti, vi assicuro che non ve ne pentirete.
Il posto in cui voglio portarvi si trova negli Stati Uniti d'America, precisamente a Madison, una cittadina universitaria che offre molte opportunità lavorative, culturali e sociali.
La nostra meta è il “Vintage Shop”, un piccolo negozio situato lungo Johnson Street, posizionato tra un caffè equo solidale e un negozio di ricambi per biciclette. Nella boutique sono presenti numerosi articoli di seconda mano, che non solo hanno un valore economico ma, soprattutto, affettivo.
Dietro ogni abito, accessorio o oggetto vintage si celano storie, scelte, emozioni.
Ricordi spesso dolorosi di un passato che si vuole dimenticare e cancellare.
Ricordi a cui viene data una seconda opportunità.

“Prendiamo merce di alta qualità e le diamo una nuova vita. La salviamo prima che venga abbandonata in qualche cantina o, peggio ancora, in una discarica.”
(citazione tratta dal testo)

Violet Turner è la proprietaria dell'attività commerciale ma, soprattutto, è la custode di oggetti ricchi di storie, aneddoti e ricordi. È una donna anticonformista, indipendente, appagata dal suo lavoro che ama profondamente. Ogni oggetto presente nel negozio, rappresenta per lei una storia da custodire, vite misteriose da conoscere e scelte da fronteggiare. Ama ascoltare gli altri e prodigarsi per loro prima che per se stessa, e questo le ha dato la forza di impegnarsi nel suo lavoro e non pensare al divorzio e al dolore che si cela nella sua anima. Ma ha dimenticato di dare la priorità ai suoi desideri, aspettando sempre il momento perfetto per intraprendere qualcosa e per inseguire il suo cuore, vivendo con la paura di essere nuovamente delusa e ferita.

“Per quanto avesse tentato di andare avanti, a volte i ricordi continuavano ad affiorare, come sassi riemersi dopo l'ultima gelata dal terreno morbido di un campo primaverile. Stava andando avanti, vivendo la sua vita, quando all'improvviso, ci inciampava.”
(citazione tratta dal testo) 

Ma la vita ha in serbo per lei nuove opportunità e nuovi incontri. Dalla porta del suo negozio entreranno tre donne che influenzeranno e cambieranno non solo la sua vita ma le loro stesse esistenze. Donne capaci di ascoltare, sostenere e comprendere senza giudicare. Donne che troveranno la forza di superare le difficoltà, di guarire e rigenerarsi come le stelle marine.

“Ho imparato che non ha senso rimuginare su come avrebbe potuto essere o su come sarebbe dovuta andare. Se lo fai, ti perdi quello che sta succedendo proprio davanti ai tuoi occhi, che poi, in realtà, è l'unica cosa che conta.”
(citazione tratta dal testo) 

Susan Gloss  ha scritto un testo piacevole e intenso, e ha cucito con delicatezza e attenzione storie capaci di toccare il cuore del lettore. Cucitura dopo cucitura l'anima del romanzo è venuta fuori in maniera forte e decisa, regalando tre figure femminili diverse per stili di vita, estrazione sociale, accomunate dalla predisposizione ad aiutare prima gli altri che se stesse. Tre donne ferite dai compagni che cercano di ritrovarsi, tentando di rialzarsi dopo i colpi inferti dalla vita. Donne che in maniera contorta e imprevedibile si ritroveranno a sostenersi e aiutarsi, ritrovando il coraggio perso e la voglia di essere felici e pienamente se stesse.
L'autrice è riuscita attraverso gli abiti vintage a intrecciare le storie di queste donne, trovando le stoffe adatte per confezionare ad ognuna di loro il giusto vestito e lo stile più idoneo per arrivare a toccare le corde dell'anima del lettore. I personaggi sono ben caratterizzati, infatti, Susan Gloss è stata attenta a non forzare la mano sui pregi rendendoli delle caricature, al contrario ha dato spazio a pregi e difetti dando a ognuno di loro una caratterialità ben precisa e una profondità psicologica ed emotiva tali da renderli veri agli occhi del lettore.
Ogni capitolo è introdotto dalla descrizione di un oggetto vintage che sarà il fulcro narrativo da cui si dipaneranno le vicende e le storie delle donne, accompagnate da alcuni salti temporali che aiuteranno il lettore a comprendere il loro passato e le loro vite.
La lettura fluida e scorrevole, la scrittura semplice e la trama interessante rendono questo testo piacevole e delicato. Un romanzo che con pochi elementi posizionati al punto giusto e un'attenta analisi introspettiva dei personaggi, rendono la lettura bella ed emozionante.
Un testo che mi ha inaspettatamente colpita...è vero amo le storie in cui le protagoniste femminili trovano il modo di riprendere in mano la propria vita, ritrovando principalmente se stesse, ma questo romanzo ha saputo con delicatezza e sensibilità toccare le corde della mia anima, regalandomi, non solo ore di lettura piacevoli, ma uno sguardo fiducioso verso il futuro e quel pizzico di delicatezza, positività e serenità che mi piace ritrovare nei romanzi.
Entrate con fiducia nel negozio di Violet, sbirciate tra i vari oggetti, provate qualche vestito e lasciatevi avvolgere dal clima familiare e tranquillo. Sedetevi e...buona lettura!!


(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

mercoledì 6 marzo 2019

Recensione: "La casa del gigante" - Elizabeth McCracken

romanzo, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, anni '50
Titolo: La casa del gigante
Autrice: Elizabeth McCracken
Editore: Bompiani




Buongiorno lettori!!
Oggi faremo un lungo viaggio letterario. Voleremo oltreoceano e ci dirigeremo verso gli Stati Uniti d'America. La nostra meta sarà la piccola cittadina di Brewsterville a Cape Cod.
Un posto tranquillo che non offre nulla di particolare, ad eccezione di qualche Bed & Brekfast, prodotti fatti in casa e la spiaggia. Ma non siamo qui per fare i turisti, dobbiamo incontrare Peggy Cort, protagonista e voce narrante del romanzo. La donna sarà la nostra guida all'interno di una trama particolare e per certi versi intensa. Una guida che ci permetterà di entrare in punta di piedi nella sua vita e in quella di James Carlson Sweatt.
Chi è James? Un attimo di pazienza e saprete tutto. Intanto mettetevi comodi, chiudete gli occhi e lasciatevi guidare dalla voce della donna che aprirà il suo cuore e il cassetto dei ricordi, per dare vita e memoria alla storia di un ragazzo particolare.
Tutto inizia negli anni '50 nella biblioteca della cittadina.
Entriamo nell'edificio e aggiriamoci con calma tra gli scaffali della biblioteca. La direttrice è Peggy Cort, e in quegli anni è una giovane donna che ama profondamente il suo lavoro. Non è sposata, non ama il genere umano ed è una donna schietta e sarcastica.
La vita non è stata particolarmente generosa con lei, infatti, l'amore non l'ha ancora trovata.

“Essere priva di qualcosa è sempre stata una mia caratteristica...”
(citazione tratta dal testo)

Ma qualcosa sta per accadere nella sua vita, l'arrivo di James cambierà il suo futuro e il suo modo di vivere.

“E io? Adesso capisco. Stavo tenendo in serbo me stessa per James. “Me stessa” significava solo i miei segreti...”
(citazione tratta dal testo)

Il nostro protagonista maschile ha solo 11 anni quando entra nella sua biblioteca per cercare un libro su come diventare un mago. Purtroppo non è un bambino come gli altri, una malattia o disfunzione lo condanna a crescere più del normale, provocandogli notevoli problemi di salute, come ad esempio ossa e stomaco fragili, problemi alle gambe ecc. È un ragazzo delicato e vulnerabile alle malattie, spesso soggetto a continue fratture che lo costringono a ripetuti ricoveri in ospedale. Tutto questo però non l'ha emarginato dalla vita sociale e non gli ha impedito di avere degli amici.

“James Carlson Sweatt passò la vita a incurvarsi. In parte perché cresciuto piegandosi come un fiore; in parte per sembrare più piccolo agli occhi altrui.” 
(citazione tratta dal testo)

L'incontro tra Peggy e James segnerà l'inizio di un'amicizia singolare, che evolverà negli anni in qualcosa di più stretto e intimo. Un rapporto che unirà due persone che sapranno aiutarsi reciprocamente e...non vi svelerò altro perché il libro deve essere letto con molta attenzione, per non perdere quelle sfumature che vi aiuteranno a capire lo strano rapporto tra i due protagonisti e la storia di un ragazzo condannato a crescere a dismisura.

“L'ho amato come non avevo mai amato nessuno e come non amerò più nessuno dopo di lui, e in modo in cui pochi, penso (Peggy, la solita avida!), abbiano dato o ricevuto amore. L'ho amato perché era giovane, stava morendo e aveva bisogno di me. Ho amato non solo la sua altezza, ma la sua cautela con cui si dedicava a qualunque passatempo, la sua serietà, il suo strano senso dell'umorismo che mi sorprendeva sempre. L'ho amato perché volevo salvarlo, e perché non potevo. L'ho amato perché volevo essere abbastanza per lui, e non lo ero.
L'ho amato perché quel giorno, dopo anni di pratica, ho scoperto di avere un certo talento per la cosa.”
(citazione tratta dal testo)

Devo essere sincera, desideravo leggere questo romanzo da molto tempo. Quando ho avuto l'occasione di prenderlo non ho esitato, e mi sono subito immersa nella lettura ma, come spesso accade quando ci aspettiamo tanto da un libro, non è scattata la scintilla di stima e amore.
La trama interessante, lo stile discreto e la lettura abbastanza scorrevole non sono stati sufficienti a far sì che si creasse un legame empatico tra me e il romanzo.
Ho riflettuto molto sul perché di questa mancanza, ho analizzato ogni elemento del testo e mi sono resa conto che il personaggio di Peggy non mi ha facilitato le cose. Ho trovato il suo ruolo noioso e accentratore. Mi spiego meglio. L'autrice sceglie Peggy come voce narrante, affidandole il compito, non solo di raccontare una storia vecchia di 36 anni, ma di dare vita a un memoriale sulla vita di James. Ecco dove nasce il mio problema, mi aspettavo una conoscenza più approfondita del protagonista maschile e non la descrizione di una serie di avvenimenti che non mi permettono di entrare nell'animo e nella psiche del ragazzo. Avvenimenti a volte irrilevanti, inutili e noiosi, intervallati spesso dai pensieri e dalle opinioni della donna. Opinioni che hanno più il sapore della giustificazione per ogni scelta presa dalla protagonista nel decidere di affiancare, aiutare e sostenere il ragazzo. Capisco il contesto storico e sociale in cui è ambientato il romanzo; capisco il problema del rapporto affettivo tra i due protagonisti, ma la protagonista l'ho trovata fastidiosa e noiosa.
La donna dovrebbe rappresentare il ponte di collegamento tra il lettore e la figura di James, ma non sempre riesce nel suo ruolo, perché non permette al lettore di conoscere intimamente il ragazzo.
Avrei voluto conoscere i suoi pensieri e le sue sensazioni riguardo alla sua malattia e al sentirsi prigioniero all'interno di un corpo troppo grande per un anima piccola e delicata.
Avrei voluto sentire la voce del ragazzo e capire, dal suo punto di vista, il rapporto con Peggy.
Avrei voluto provare più emozioni nel rapporto tra i due protagonisti, ma ho trovato tutto molto freddo e inconsistente.
Avrei voluto ma...non ho scritto io il libro e quindi non posso pretendere altro, però posso esprimere il mio parere personale e lasciare a voi il piacere di leggere e scoprire il libro.
Fatemi sapere cosa ne pensate del romanzo e in attesa vi auguro una buona lettura.




(Marianna Di Bella)

lunedì 4 marzo 2019

Recensione: "La ragazza nell'acqua" - Robert Bryndza

libro, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, thriller,
Titolo: "La ragazza nell'acqua"
Autore: Robert Bryndza
Editore: Newton Compton Editori



Hayes è una piccola località situata nella periferia di Londra. È una zona ricca e prospera, e il basso tasso di criminalità la rendono un'ottima scelta per chi cerca una vita agiata, comoda e tranquilla. Inoltre è fiancheggiata da novanta ettari di bosco e brughiera che rendono la zona accogliente e interessante. Ma se ci soffermiamo a osservare meglio le cose, se scostiamo i veli di un'apparente normalità, ci renderemo conto che i problemi, i segreti e i misteri esistono anche qui, perché il male è sempre presente, anche dietro la patina della ricchezza e del finto perbenismo.
Non ci credete? Allora venite con me. Prima, però, indossate un paio di scarpe comode, perché andremo in un posto particolare e scomodo. Un luogo abbandonato da anni e rifugio di drogati e alcolizzati. Un luogo che custodisce un segreto celato per anni e anni. Sto parlando della cava dismessa che si trova al centro di Hayes Common.
Oggi non saremo gli unici a visitare la cava, perché la polizia ci ha preceduti e sta perlustrando la zona in cerca di un container impermeabile gettato nelle acque dell'Hayes Quarry, contenente 10 chili di eroina del valore di 4 milioni di sterline. I gommoni della polizia perlustrano il posto centimetro dopo centimetro, e i sommozzatori si immergono in cerca del container.
L'ispettore capo Erika Foster sta controllando le ricerche perché il ritrovamento dei chili di eroina sono importanti per la riuscita di un'indagine. Ma ciò che l'ispettore capo e gli altri poliziotti non sanno è che di lì a poco, non solo riusciranno a recuperare il container, ma anche qualcosa che è rimasto in quelle acque per ben 26 anni. Un piccolo involucro contenente i resti del corpo di una bambina scomparsa anni prima e di cui si erano perse le tracce: Jessica Collins.
Il ritrovamento del piccolo corpo riaprirà non solo vecchie ferite, ma anche un'indagine fallita e condotta malissimo ai tempi della scomparsa. Un'indagine che ha portato a un solo sospettato e che ha lascito innumerevoli interrogativi a cui nessuno è riuscito a dare una risposta.
Riuscirà Erika a trovare le risposte?
Riuscirà a scoprire la verità e a trovare l'assassino?
A voi scoprirlo seguendo le indagini dell'ispettore capo. Armatevi di grande spirito di osservazione, capacità intuitive e indossate le vesti dell'investigatore provetto e immergetevi in questa indagine per certi versi particolare.
Perché particolare? Perché se vi aspettate fiumi di sangue e omicidi, inseguimenti al cardiopalma allora questa non è l'indagine per voi.
Il fiuto investigativo e la capacità di osservare e analizzare le cose vi aiuteranno in questa indagine complessa e intricata. Robert Bryndza ha dato risalto, sopratutto, ai misteri, ai segreti e alle bugie che si celano dietro un'indagine condotta malissimo. L'autore lascia trapelare gli indizi piano piano, regalando al lettore pezzetti di puzzle da inserire nel quadro investigativo e nella trama del libro. Purtroppo non sempre è riuscito a gestire la narrazione in maniera eccelsa, ci sono delle imprecisioni e una scarsa cura e attenzione ai dettagli che possono influire sulla lettura, ad esempio il cambio di sesso di un personaggio durante la lettura, indicazioni sbagliate sulla reale posizione geografica della cittadina di Hayes o la mancanza di concentrazione, in certi passaggi, da parte della protagonista. Disattenzione che non ci si può aspettare da un ispettore capo, soprattutto se sta seguendo un'indagine che è fallita proprio per la scarsa cura e concentrazione dei suoi predecessori.
La trama rimane comunque carina e interessante; la lettura è scorrevole e piacevole.
Ho apprezzato il personaggio di Amanda Baker, colei che condusse le indagini quando scomparve la piccola Jessica. Un donna forte e fragile al tempo stesso, un personaggio che personalmente ho trovato più coinvolgente e interessante. Gli altri personaggi rimangono un po' ai margini della storia, ad eccezione della protagonista, Erika Foster, che ha un ruolo principale e predominante nella scena. Una donna che custodisce un grande dolore. Una donna testarda, difficile, che non si fida di nessuno e diretta al punto da essere brutale.
Personalmente avrei dato più rilievo alla famiglia della piccola Jessica, evidenziando la parte psicologica dei componenti della famiglia per darne un quadro completo ed esaustivo, e capire meglio le molteplici sfaccettature psicologiche e i rapporti tra i diversi membri familiari.

“Ora che avete trovato il corpo di Jessica, c'è una sola persona che è davvero scomparsa nel nulla...Quella che l'ha presa.”
(citazione tratta dal testo)

Seguite le indagini, godetevi la compagnia di questo thriller interessante e scoprite chi ha fatto del male alla bambina.
Ricordate: niente è come sembra.
Tutti custodiamo segreti dietro impalpabili bugie.
Buona lettura.



(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.