Titolo: La lista di Josephine
Titolo Originale: The Counterfeit Countess
Autrici: Elizabeth B. White,
Joanna Sliwa
Editore: Newton Compton Editori
Ci
sono persone che, nel corso della loro esistenza, hanno dato un
contributo notevole alla Storia salvando migliaia esseri umani, ma
delle loro vite non si sa nulla. Non si conoscono le storie, gli
eventi, le identità.
Vite
che cadono nell'oblio dell'esistenza.
Ogni
tanto, fortunatamente, alcune di esse riemergono e riprendono vita
attraverso ricordi, documenti, ricerche. Uno studio accurato che
ridona conoscenza e dignità a chi ha dato la priorità e
l'incolumità degli altri prima della loro, senza cercare fama o
riconoscenza. Spinti solamente dalla forza di volontà, dal coraggio
e dalla compassione, hanno compiuto gesti straordinari.
Oggi
parleremo...no, ricorderemo Josephine
Janina Mehlberg.
La
sua storia è arrivata a noi in una maniera particolare e
difficoltosa, come la sua vita del resto.
Nel
dicembre del 1989, la storica Elizabeth B. White, riceve un pacco
misterioso inviatole dal docente di storia americana dell'Università
della Florida, Arthur Funk.
La
storica White, lo apre e trova al suo interno il memoriale della
nostra protagonista, conosciuta da tutti come Janina.
Il
memoriale, scritto dalla stessa Janina, raccoglie alcuni dei ricordi
riguardanti il periodo della Seconda Guerra Mondiale, esattamente
1943-1944, e alcuni eventi nel campo di concentramento di Majdanek,
in Polonia.
Alla
prima lettura del memoriale, l'autrice non dà molto credito agli
eventi narrati, ritenendoli troppo fantasiosi. Per una serie di
impegni e problemi personali, il memoriale viene messo da parte,
rimanendo in un angolo in attesa.
Nel
2017, l'autrice riprende in mano il memoriale e decide che è
arrivato il momento che la figura di Janina venga scoperta in tutte
le sue sfaccettature. Per iniziare al meglio le ricerche, però, ha
bisogno di una storica con le giuste qualifiche, così contatta
Joanna Sliwa, esperta di Olocausto in Polonia e la donna, dopo aver
letto il memoriale, accetta immediatamente.
Le
ricerche dureranno anni, nei quali le due storiche saranno impegnate
in un lungo lavoro di indagine, raccolta e verifica dati, giungendo a
risultati inaspettati. Il passato di Janina, e il suo contributo,
durante la Seconda Guerra Mondiale, saranno ancora più sorprendenti
di ciò che possiamo immaginare. Non posso dirvi di più o spiegare
dettagliatamente il suo apporto in quel contesto storico, altrimenti
non avrebbe senso leggere il libro e scoprire la persona
straordinaria che è stata.
Per
me lo è stata, e mi dispiace che la sua storia non sia emersa prima
o che il suo contributo non sia stato riconosciuto.
Probabilmente
non l'ha voluto e cercato, perché di solito chi compie gesti
coraggiosi e altruistici non lo fa per il mero riconoscimento, perché
agisce spinto solamente da una forza interiore, da un forte senso del
bene e di aiuto verso l'Altro.
“...il
valore di una vita è inferiore al valore di più vite, e la sua
vita, se fosse sopravvissuta senza cercare di salvare gli altri, non
avrebbe alcun valore.”
(citazione
tratta dal libro)
Janina
era una brillante matematica, una donna intelligente, perspicace,
empatica, coraggiosa, analitica, caparbia e compassionevole. Ha
sempre dato la priorità alla vita di suo marito e degli Altri a
discapito della sua sicurezza e della sua stessa vita. Ha rischiato
sempre, in ogni azione intrapresa. Non si è mai fermata di fronte a
un ostacolo; ha sempre cercato con caparbietà, una soluzione
alternativa per aggirare l'ostacolo che si frapponeva tra le persone
e la loro salvezza.
Il
suo obiettivo principale era salvare il più alto numero di vite umane e quando non riusciva ,si sentiva impotente e in colpa. Un rimorso
che, immagino, possa averla logorata nell'anima.
“Finché
tanti avevano un bisogno terribile, dovevo vivere per rispondere a
quel bisogno.”
(citazione
tratta dal libro)
Lei,
ebrea di nazionalità polacca, durante il secondo conflitto mondiale,
riuscì a trovare un modo per mettersi al riparo dalla ferocia del
nazismo, assumendo un'altra identità. Vedendo la disperazione, la
violenza e la morte intorno a sé, decise di non voler sopravvivere
passivamente, ma di agire e aiutare. Il suo senso di umanità e
compassione la spinse a rischiare in prima persona affrontando
numerose situazioni. Come ad esempio entrare nel campo di
concentramento di Majdanek portando pacchi di cibo e medicinali per i
prigionieri polacchi, conferendo con quegli stessi soldati tedeschi
che stavano uccidendo milioni di ebrei.
Una
forza di volontà e un coraggio che poche persone avrebbero avuto.
Siamo abituati a vedere queste scene nei grandi film americani, ma
qui non si tratta di una trasposizione cinematografica, questa è
stata la realtà. Una realtà che a me, personalmente, mette i
brividi e mi fa riflettere sul senso di umanità. Un'umanità che,
nell'atrocità di quel periodo, non si è persa definitivamente,
grazie, soprattutto, a queste persone che con coraggio e altruismo
hanno aiutato gli Altri.
Janina
ha cercato di contribuire nel bene. Ha rischiato in prima persona e
non ha mai cercato la riconoscenza o la gloria. Ha agito e basta.
Vi
basti pensare che nel secondo conflitto mondiale ha servito il più
grande gruppo di resistenza nella Polonia occupata dai tedeschi,
divenne il vice del massimo funzionario del distretto di Lublino e
del consiglio centrale di assistenza polacco, portando aiuti ai
prigionieri chiusi nei campi di concentramento, aiutandoli, ove
possibile, a uscire da lì, trovando loro alloggi, cure etc. Divenne
assistente sociale, durante l'occupazione sovietica nel 1944 e molto
altro.
Nella
sua vita si è reinventata più volte cambiando nome e professione;
ma sarete voi a scoprirli leggendo questo libro.
Il
libro si basa sul memoriale scritto da Janina, ma le due autrici
hanno ritenuto opportuno aggiungervi la sua biografia, ricostruita in
anni di ricerche e alcune nozioni storiche riguardanti la Polonia,
per aiutare il lettore a conoscere e contestualizzare gli episodi che
sono avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale. Senza questa
conoscenza storico-politica dell'epoca è difficile comprendere il
grande impegno dato da Janina e da tutte le altre persone che
hanno cercato di salvare il più alto numero di vite umane.
Devo
essere sincera, per me questa prima parte di spiegazione non è stata
particolarmente semplice da gestire e comprendere. Anni di storia
polacca concentrate nei capitoli iniziali, con nomi e situazioni a me
sconosciute, hanno rallentato notevolmente la mia lettura. Spesso mi
sono chiesta dove fosse la storia di Janina; quando avrei incontrato
la sua figura. Mi ero demoralizzata ma, una volta superate le prime
50/60 pagine più o meno, la lettura ha preso un altro corso. Si è
fatta più scorrevole, avvincente, interessante, emozionante e
riflessiva.
Scoprire
la storia e la figura di Janina è stato un dono. Un regalo ricco di
umanità e coraggio. Ma anche di compassione e altruismo verso
l'Altro.
“Se
avessi pensato solo ai pericoli per me o per coloro che amavo, non
sarei servita a nulla. Ma se sopravvivere significava essere utile a
molti, dovevo trovare la forza di sopravvivere, il che mi permetteva
di provare un senso di realizzazione, persino di orgoglio”
(citazione
tratta dal libro)
Sono
andata a cercare in rete le foto che la ritraevano, per avere un
quadro completo. Darle un volto mi ha aiutato a fissarla nella mia
testa facendola diventare un ricordo da recuperare nei momenti di
riflessione.
Nella
vita non ha avuto il giusto merito ma, credo che questo libro sia un
omaggio che rimarrà nel tempo. La sua storia e i suoi pensieri
vivranno attraverso queste pagine e chiunque aprirà e leggerà il
libro ridarà voce e vita a una donna, per me, straordinaria.
Non
importa se non ho sviscerato al meglio il linguaggio, la scrittura,
la costruzione narrativa, quello che è importante è conoscere
questa storia. Conoscere Josephine Janina Mahlberg o Janina come ha
sempre preferito essere chiamata.
“Janina”
era il nome della donna che era effettivamente diventata nei nove
anni precedenti, l'identità di una versione di sé, forse la
migliore, a cui non poteva né voleva rinunciare del tutto.”
(citazione
tratta dal libro)
Scoprite
Janina.
Buona
lettura.
Marianna Di Bella
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia dell'ebook.