Titolo: Il circolo delle invincibili sognatrici
Titolo Originale: El club de las cinquenta palabras
Autrice: Ana B. Nieto
Editore: Adriano Salani Editore
Può il dolore modificare la
percezione della realtà, trasformandola e plasmandola in modo da
farla aderire alla nostra psiche, compromessa da sofferenze difficili
da affrontare e superare, creando un'armatura entro cui nascondere e
soffocare il nostro vero essere?
Quanto è labile il confine
tra la realtà e l'immaginazione?
Quanto è difficile
affrontare avvenimenti tragici senza subirne delle conseguenze
psicologiche ed emotive?
Cosa accade quando il
dolore colpisce la vita e la psiche di un bambino?
La mente umana è un grande
mistero, inesplorato e spesso imprevedibile, in particolare di fronte
ad avvenimenti traumatici che modificano la vera lettura e percezione
della realtà. Si difende dalle sofferenze creando muri e armature
che l'aiutino a tutelare la psiche per non soccombere e soffrire.
Cerca di contenere tutto questo per gestirlo e viverlo senza
lasciarsi travolgere in maniera traumatica, creando un mondo
parallelo dove la fantasia e l'immaginazione prendono il sopravvento
rispetto alla realtà nuda e cruda.
"Il mare è
indomabile, ma ci sono modi per camuffarsi, quasi a far parte
dell'onda, dei pesci e del sale. Serve solo una maschera di vento per
raggiungere con loro una meta comune. Ero ancora un bambino quando ho
imparato che lottare contro l'oceano significa perdere senza
speranza. Bisogna danzare insieme a lui, lasciarsi cingere in vita e
farsi guidare. Invece la parola 'sfida' è rischiosa. L'oceano è
capace di strapparti tutto in un solo istante."
(citazione tratta dal testo)
David Steer ha solo otto
anni quando la sua vita viene stravolta in maniera dolorosa e
scioccante. È troppo giovane perché possa difendersi, in maniera
adeguata, ai traumi della vita.
È troppo piccolo per
affrontare le sofferenze dell'anima e per comprendere l'abbandono
della madre.
Andiamo con ordine e
cerchiamo di conoscere meglio il nostro protagonista.
David vive con la mamma
Alice, in una piccola località balneare spagnola. Una vita
tranquilla e serena, dove il piccolo nucleo familiare gode dell'amore
e della presenza l'uno dell'altro.
“Il nostro
rapporto era così stretto che riuscivamo a capirci sotto il velo del
silenzio.”
(citazione tratta dal testo)
Ogni primo mercoledì del
mese, la casetta ospita un gruppo di donne che arrivano da ogni parte
del paese: il club delle cinquanta parole.
Il circolo si riunisce per
parlare di libri, di sé, della vita e intorno a queste figure
femminili ruota David, che tra un gioco e l'altro, si abituerà alla
loro presenza, al sottofondo delle loro storie alimentando la sua
immaginazione.
Un giorno la madre parte
improvvisamente e sparisce definitivamente dalla vita del bambino.
Cosa le è accaduto? Dove è
andata? Perché non ha portato il figlio con sé? Cosa si nasconde
dietro questa misteriosa sparizione?
Domande che assillano e
turbano il nostro piccolo protagonista. Il bambino si sente
abbandonato, solo e disperato. Non riesce a capire lo strano
comportamento della madre e nessuno degli adulti che lo circondano,
riesce a dargli delle risposte esaustive che riescano a calmare la
sua anima sofferente. David vive prima con Emilia, un'amica della
madre e poi affidato alle cure dello zio Javier, il guardiano del
faro. Da questo momento in poi, la vita del bambino seguirà il ritmo
cadenzato e poetico del mare. Ondate di sofferenza alternate a
momenti di serenità e mistero.
La fantasia, compagna di
giochi, diventerà presto una sua grande alleata, un'armatura dietro
cui nascondersi, creando e trasformando la difficile realtà in
un'avventura stimolante, unica e interessante, dove il mare sarà il
protagonista, il compagno e quella carezza lieve e delicata in grado
di toccare la sua anima.
Un mare che sarà una figura
simbolica importante nel romanzo e che farà da ponte tra passato e
presente. Realtà e finzione. Dolore e serenità. Ricerca e
abbandono.
Un ponte dover poter vivere
e rivedere sua madre.
Un ponte che vi consiglio di
attraversare, perché solo in questo modo riuscirete a comprendere
appieno la complessità psicologica del ragazzo.
Un ponte che vi svelerà una
storia intrigante, ricca di mistero, malinconica e delicata: la
storia di David.
Prima di tutto, non
aspettatevi un testo incentrato sulle figure femminili del circolo di
lettura, perché le cinquanta donne non sono le protagoniste e non
sono presenti fisicamente nel romanzo, ma la loro essenza aleggerà
all'interno del romanzo e nell'anima di David perché le donne
rappresentano un elemento simbolico importante e significativo nella
vita del ragazzo.
“Non pretesi mai
di dominare quelle donne. Tentai solo di comprenderle e ascoltarle.
Fu così, quando compresi come comunicare con ognuna di loro, che
imparai a navigare.”
(citazione tratta dal testo)
I veri protagonisti del
romanzo sono il mare, il dolore, l'abbandono, la ricerca, la
malinconia e la speranza, e David dovrà gestire questa serie di
emozioni per difendersi dalla sofferenza per l'assenza e la
separazione dalla madre e lo farà nel modo più adatto alla sua
psiche e alla sua anima, costruendo, grazie alla sua immaginazione,
una realtà parallela dove poter vivere e sopravvivere.
“Mia madre, come
Teti, mi è apparsa ogni volta che ne ho avuto bisogno. Si è
trasformata nella protezione e nella fede che mi servivano per
superare i limiti che quel mondo sovrumano mi imponeva.”
(citazione tratta dal testo)
“Il circolo delle
invincibili sognatrici” è un romanzo che racchiude misteri che si
sveleranno piano piano durante la lettura, permettendo, in questo
modo, al lettore di entrare lentamente in sintonia con la psiche del
bambino, creando un rapporto empatico profondo che lo aiuti a
comprenderlo meglio e in maniera più approfondita.
Il ritmo narrativo del
romanzo è come il movimento del mare, s'infrange sulla battigia
investendo il lettore per poi ritirarsi senza fretta lasciando dietro
di sé segni e spunti di riflessione che lo aiuteranno a comprendere
la storia. Onda dopo onda la trama si svela e nel lettore nasce la
consapevolezza di stare leggendo molto di più della storia di un
bambino che cerca di non vedere andare in frantumi la sua identità;
il lettore si rende conto che la sua lettura non è altro che un
viaggio intenso e malinconico. Un viaggio psicologico ed emotivo,
bello e avvincente che, personalmente, ho apprezzato moltissimo.
L'inizio non è di facile comprensione, si ha come l'idea che non ci
sia un senso logico tra l'alternarsi delle due voci narranti, ma
ben presto tutto diventa più chiaro e delineato e la navigazione
all'interno del romanzo si fa più tranquilla e piacevole.
Un testo malinconico,
introspettivo e con un pizzico di speranza.
“Non ti arrendere
mai alla tenebra assoluta. Alimenta una luce, tienila sempre accesa.”
(citazione tratta dal testo)
Un romanzo che mi ha
obbligata a osservare e andare oltre le apparenze, oltre le verità
assolute per entrare in empatia con la storia e il protagonista.
La scrittura è scorrevole,
elegante e coinvolgente. I capitoli si alternano tra passato e
presente, seguendo le due voci narranti, quella di David e della
giornalista che vuole conoscere meglio la figura dell'uomo. Sì,
perché pagina dopo pagina non solo conosceremo David ma lo vedremo
crescere e diventare un uomo che navigherà intorno al mondo e
all'interno di se stesso, mentre la giornalista sarà la nostra
bussola all'interno del romanzo, colei che ci guiderà alla
comprensione della trama, perché se David rappresenta
l'immaginazione, la donna è la parte razionale.
Ana B. Nieto ha scritto un
romanzo piacevole e coinvolgente, ricco di sfumature ed emozioni. La
struttura del testo e la narrazione affascinano e ha utilizzato il
mare e il viaggio come metafore della vita. Un viaggio che vi
consiglio di intraprendere.
“Arriva il giorno
in cui tutti dobbiamo tornare e affrontare la realtà.”
(citazione tratta dal testo)
Prendete per mano David e
lasciatevi guidare dalle sue parole, dalla sua fantasia e dalla sua
personale avventura.
Buona navigazione e buona
lettura.
Marianna Di Bella
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.