Titolo Originale: Robert Capa, Omaha,
6 juin 1944
Fotografie: Robert Capa
Sceneggiatura: Jean-David Morvan &
Séverine Tréfouël
Disegni: Dominique Bertail
Dossier: Bernard Lebrun
Editore: Contrasto
Buongiorno lettori,
oggi vi parlerò di un libro che ho desiderato e cercato molto e, immaginate la mia gioia nel trovarlo su un sito ad un prezzo scontato.
Potevo lasciarmi sfuggire l'occasione? Assolutamente no, infatti, eccolo qui: “Robert Capa, Normandia 6 giugno 1944” curato da Jean-David Morvan e Dominique Bertail. Un testo particolare contenente al suo interno diverse sezioni che ruotano intorno alla figura del grande fotografo di guerra Robert Capa e dello Sbarco in Normandia.
Conosciamo tutti le sue fotografie scattate sulla spiaggia di Omaha, le abbiamo viste e riviste nei libri di storia, nelle enciclopedie e in qualsiasi saggio o documentario dedicato a quel famoso e cruciale evento storico. Ciò che non sapevamo, o meglio, io non sapevo, è la storia dietro queste foto. Una storia interessante, infatti, dovete sapere che di tutte le foto scattate quel giorno dal fotografo, solamente 11 si sono salvate. Uniche testimoni visive. Le famose: Magnificent Eleven.
Perché solo undici? Cosa è accaduto? Perché sono tutte sfocate?
Presto detto, di tutte le foto scattate, un solo rullino arrivò a Londra ma, durante l'asciugatura nel laboratorio di “Time-Life”, ci fu un incidente che le rese tutte sfocate. Quella sfocatura che tutti conosciamo e che testimoniano quegli attimi atroci e dolorosi.
Robert Capa fu l'unico fotografo, tra i quattro scelti per partecipare allo sbarco, che quel giorno mise piede sulla spiaggia di Omaha. Unico fotografo a immortalare per sempre quei tragici momenti, mostrando a noi quel massacro e quei soldati che hanno dato la propria vita per liberare l'Europa dal nazismo.
Guardare quelle foto è emozionante e devastante al tempo stesso. Immagini suggestive piene di pathos, orrore e dolore. Immagini che toccano profondamente l'anima.
“Non è sempre facile essere testimone e non poter far altro che registrare la sofferenza intorno a noi.”
(Robert Capa)
Robert Capa è stato un grande fotografo di guerra, presente ad ogni conflitto, come ad esempio la guerra civile in Spagna, la guerra arabo-israeliana, la prima guerra d'Indocina etc. Il suo sguardo verso la scena era originale e umano. Possedeva una grande capacità nel raccontare una storia attraverso le immagini, partecipava e riprendeva il vivo delle azioni ed era vicino ai soggetti da fotografare e, questo libro vuole regalarci e farci vivere uno di quei momenti, attraverso diversi punti di vista e spiegazioni.
“Se le tue foto non sono abbastanza buone, vuol dire che non sei abbastanza vicino.”
(Robert Capa)
Il testo è, come dicevo all'inizio di questo articolo, diviso in sezioni e tutte ruotano intorno alla storia di queste foto e del suo autore. Il libro inizia con una graphic novel che racconta, attraverso i tratti di Dominique Bertail, la preparazione del fotografo per quel famoso giorno, rappresentato con tavole in bianco e nero, che risaltano ed esaltano tutto l'orrore di quei momenti. Una graphic novel che ho apprezzato per le tavole e il tratto che rende tutto vero e umano.
Le sezioni continuano con una esposizione delle famose foto, rimaste solamente dieci perché:
“In realtà, le Magnificent Eleven sono subito diventate 10, perché un negativo andò perduto. A 70 anni di distanza, solo 8 di queste fotografie hanno ancora un negativo originale, le altre due sono duplicati.”
(citazione tratta dal testo)
Le altre sezioni prendono in esame: un breve resoconto della vita di Robert Capa; il mistero sull'identità del soldato protagonista di una delle foto; brevi informazioni tecniche e, infine, un breve excursus dello Sbarco in Normandia.
Capisco che questo possa essere un testo particolare, che la struttura possa risultare non apprezzabile o piacevole per alcuni ma, sono del parere che questo piccolo libro sia un modo interessante e particolare per approcciarsi ed entrare meglio nella storia che si cela dietro le foto.
Per me è stato un testo interessante, piacevole nella lettura e, soprattutto, emozionante. Perché non si può rimanere indifferenti davanti a quelle foto, testimoni di quei momenti atroci e devastanti.
Guardate le foto e seguite le vostre emozioni.
Buona lettura e visione.
Marianna Di Bella