Titolo:
"Le stagioni di Laura"
Autrice:
Giuse Boni
Editore:
Casa Editrice Kimerik
Noi rappresentiamo la nostra
famiglia. Siamo una diramazione delle loro radici, che continua ad
esistere e andare avanti nel mondo, portando con noi i loro ricordi,
il loro passato, le loro scelte. Quelle radici che spesso
dimentichiamo di avere e da cui ci allontaniamo, perché vogliamo
contraddistinguerci ed essere diversi, unici e speciali.
Fino a quando non ci
rendiamo conto che per essere veramente noi stessi e capire chi
siamo, dobbiamo voltarci indietro e osservare il passato, che
inevitabilmente influenza le nostre scelte, il nostro carattere, il
nostro essere.
Possiamo capire il presente
solo se ci impegniamo a comprendere il passato e per capire la storia
e la vita di Laura, non possiamo far altro che tornare indietro nel
tempo e conoscere la sua famiglia d'origine. Una famiglia che ha
segnato profondamente la vita della protagonista e del romanzo
stesso.
Laura vive a Genova, ha due
figli ed è sposata ad un uomo insoddisfatto di sé, della sua vita
lavorativa e familiare. Un uomo irrequieto sentimentalmente e
lavorativamente, tanto da portarlo a viaggiare spesso per lavoro,
portando con sé la moglie e i figli, facendo conoscere loro altri
paesi, altre culture e realtà sociali ecc.
Ma Laura è sensibile,
orgogliosa, ha un forte senso della giustizia, ma è insoddisfatta,
disillusa, malinconica e smarrita. La sua esistenza non è proprio
come la desiderava, i sogni si sono infranti di fronte alla realtà
della vita. Da piccola ha risentito della mancanza di affetto,
coccole e tenerezze che la madre le ha negato, influenzando in questo
modo la sua figura di donna.
“Ma cosa leggi nei miei
occhi, di me, della mia vita, chi sono e non quello che sembro, vedi
il mare dei miei desideri, l'oceano nel quale mi piacerebbe vivere,
libero da costrizioni, scevro di tutte le imposizioni sociali e
morali nelle quali sono imprigionata?”
Per questo dobbiamo fare un
salto indietro nel tempo e scoprire le sue radici, strettamente
legate a quelle della famiglia Cossu, di origine sarda, costretta a
emigrare a Genova per problemi economici e...da qui il romanzo inzia
e prende vita.
Una saga familiare che ha il
sapore dei racconti dei nonni, di storie lontane, fantastiche, storie
di altre epoche. Amori, malattie, sofferenze, emigrazione, lavori,
matrimoni sono gli ingredienti che, sapientemente mescolati, ci regalano
un romanzo bello, intenso e delicato.
Pagina dopo pagina,
l'autrice ci presenta tutti i componenti della famiglia Cossu,
evidenziando le diverse personalità e l'evolversi della loro vita.
Attraverso la narrazione semplice e delicata, ci permette di entrare
in punta di piedi all'interno della famiglia e sentirci parte di
essa, vivendo con emozione tutti gli avvenimenti che si susseguono
via via negli anni.
Spesso la voce narrante
cambia durante lo sviluppo della storia e questo confonde il lettore,
perché non sempre riesce a individuare colui che sta parlando.
Personalmente avrei dato delle indicazioni storiografiche precise, in
modo da inserire la trama nel giusto contesto storico, per
comprendere meglio la mentalità dell'epoca e dei rapporti familiari
che si snodano nel romanzo.
Tutto ciò non toglie nulla
all'intensità della storia, quindi prendete il libro, sedetevi e
trovate una posizione comoda e poi perdetevi tra i ricordi della
famiglia Cossu.
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)