Titolo: "Lola Suàrez"
Autrice: Simona Bertocchi
Editore: Giovane Holden Edizioni
Volete venire con me in un viaggio
unico e irripetibile?
Un viaggio, in grado di toccare le
più profonde corde della vostra anima?
Siete pronti a conoscere una terra
passionale e malinconica, un passato doloroso e una famiglia
distrutta?
Bene, preparatevi perché quando
ritornerete, vi renderete conto di essere cambiati profondamente, il
vostro sguardo si poggerà sulle cose e sulle persone con la
consapevolezza che dietro ogni essere umano, esiste un passato fatto
di lacrime silenziose, dolore e malinconia.
Ora chiudete gli occhi e lasciate
andare i vostri pensieri e i vostri problemi, accantonateli da una
parte, per un po' di tempo non pensate a loro, in questo momento vi
serve solo tanta immaginazione e sensibilità d'animo. Pronti?
Bene, siamo a Buenos Aires,
precisamente a Plaza de Mayo. Una delle piazze più famose, il cuore
della città. Volgete lo sguardo intorno a voi e vedrete la
Cattedrale, la sede del governo, il Banco della Naciòn Argentina. Da
lontano si vedono arrivare un gruppo di donne, marciano in silenzio
tenendo in mano un foulard bianco con sopra scritto un nome. Sono le
Donne di Plaza de Mayo. Il loro silenzio è un urlo straziante e al
tempo stesso battagliero, verso quel governo che ha nascosto per anni
la morte dei loro figli, scomparsi nel nulla.
Donne che dal 1977 marciano per
conoscere la verità su quelle sparizioni.
Donne coraggiose che in quegli anni
e in un paese maschilista, affrontarono il governo contestando
silenziosamente, sventolando un foulard bianco con su scritto il nome
del figlio o della figlia scomparsi.
Donne che ancora oggi lottano
perché il governo si assuma le responsabilità del passato e per
ritrovare i nipoti, adottati illegalmente dalle famiglie di quei
militari che hanno torturato e ucciso i loro figli.
Donne che non vogliono sotterrare
il loro passato, al contrario cercano di ridare identità ad un
popolo sofferente e a nipoti mai conosciuti.
Donne che popolano questo libro,
dando forza e carattere a questo romanzo.
La nostra protagonista è Lola
Suàrez, figlia di Matilde
Gonzales, desaparecida. Matilde era una donna coraggiosa, passionale,
madre e moglie amorevole, giornalista impegnata, indipendente, una
guerriera impegnata per la libertà di pensiero.
Nel maggio del 1977, un gruppo di
uomini/militari mascherati, irrompono in casa Suàrez,
prendono Matilde e la portano via per essere interrogata.
L'interrogatorio non è altro che una parola dietro cui si nascondono
torture, violenze fisiche e psicologiche, sevizie e alla fine morte.
Il tutto nel più completo silenzio da parte dell'opinione pubblica,
tenendo all'oscuro tantissime famiglie che dall'oggi al domani non
vedono più i loro figli.
Diego Suàrez,
marito di Matilde, si rende conto che lui e sua figlia Lola sono in
pericolo e senza perdere tempo organizza la fuga, lasciandosi dietro
un paese sofferente e la sua adorata moglie.
Fuga che li vedrà prima
nascondersi in casa di amici fidati, per poi raggiungere il Canada
paese che li ospiterà per alcuni anni per poi stabilirsi
definitivamente a Barcellona.
Diego e Lola, riprendono in mano le
loro vite senza dimenticare ciò che si sono lasciati dietro. Un
dolore che porteranno sempre con loro, tatuato per sempre nel cuore.
Diego apre un piccolo ristorante;
un locale che apre per gli aperitivi e chiude a notte tarda. Un posto
che diventa ben presto luogo di ritrovo e punto di riferimento per
tutti coloro che amano non solo mangiare, ma parlare di poesia, di
politica, dove si canta, un luogo in cui i versi di Pablo Neruda e
Garcia Lorca prendono vita e voce tra le mura del ristorante. Luogo
dove si finisce sempre per ascoltare Lola, suonare la fisarmonica
della madre. Musica che riporta tutti a quella terra lontana, che
amano e sentono scorrere in modo impetuoso e passionale nelle loro
vene.
Lola a volte aiuta il padre al
ristorante, ma lei è soprattutto una pittrice. Realizza quadri
meravigliosi che non hanno una tecnica precisa, non seguono nessuna
corrente artistica, perché lei è una donna che segue l'istinto,
vive di emozioni e sensazioni intense e dolorose.
Nonstante gli orrori che ha visto
da piccola, ha mantenuto la gioia di vivere. È una donna bellissima,
con grandi occhi castani, capelli indomabili e lunghi. Una donna
passionale, impetuosa, dolce, piena di immaginazione, educata alla
lealtà e generosità, divertente, ma al tempo stesso fragile e
confusa.
Ha dentro di sé il fuoco
dell'Argentina, che riesce a tirare fuori attraverso la pittura, la
musica e il tango. Un ballo che l'aiuta a mantenere vivo il legame
con la sua terra. Un ballo che è anima, passione, malinconia, è un
modo di sentire la vita.
Vita che le scorre impetuosa nelle
vene, vita che le ha tolto molto ma che forse potrebbe ridarle parte
del suo passato. Come? Il giorno in cui Matilde venne presa e portata
via, era incinta di sette mesi. Il trauma subito l'ha fatta entrare
in travaglio, partorendo un bel bambino con una macchia rossa sul
braccio destro. Matilde non sopravvive al parto e il bambino
sparisce. Di tutto questo, si verrà a conoscenza solo molti anni più
tardi, grazie al ritrovamento di un rapporto della polizia militare
dell'epoca. Ritrovamento che riaccenderà la speranza di Lola nel
cercare disperatamente suo fratello.
Che fine ha fatto il bambino? A chi
è stato affidato? Riuscirà Lola a scoprire la verità su quella
tragica notte?
Lo scoprirete voi, perchè il
viaggio che avete intrapreso finora è solo la punta dell'iceberg di
questo romanzo ricco di avvenimenti e scoperte. Sono sicura che non
vi tirerete indietro e accompagnerete Lola e la sua famiglia durante
la ricerca del fratello scomparso; continuerete la lettura di questo
romanzo meraviglioso, perché la storia ha la capacità di attrarvi,
catturarvi e ammaliarvi come un tango.
Il tango è un ballo passionale,
malinconico, dove i due ballerini si attirano, si fondono, si
abbandonano per poi tornare a cercarsi. Allo stesso modo questo
romanzo saprà attirarvi a sé, fondendovi l'uno all'altro, lo
sentirete sulla vostra pelle e nella vostra anima per poi
allontanarvi e abbandonarvi perché possiate cercare il vostro spazio
vitale, dove riflettere e metabolizzare il tutto per poi tornare a
cercarvi di nuovo, continuando la lettura, arrivando alla fine della
storia e del ballo con la consapevolezza di essere diversi.
Ballerete e volteggerete al ritmo
delle parole di Simona Bertocchi che con maestria saprà condurvi
fino al cuore del romanzo, toccando l'anima della storia, dei
protagonisti e anche la vostra. Fatevi guidare dalla sua grande
capacità narrativa, sono convinta che ne rimarrete affascinati e
ammaliati.
Prendete il libro e preparatevi a
volteggiare con passione tra le pagine di questo meraviglioso
romanzo.
Buona lettura!!!
(Marianna Di Bella)