Autore: Franco Arminio
Editore: Bompiani
Guarda nel fondo della tua voragine,
solo tu puoi farlo,
altri al massimo possono
girare sull'orlo.
Tra le infinite guerre in corso
c'è anche la tua con te stesso,
ci sono le gioie che vanno via così presto
e c'è questo cielo stasera senza luce.
Stringi la mano a chi è nel fondo
della sua voragine.
(Franco Arminio)
A volte bastano pochi, semplici ma intesi versi per riconoscersi, per trovare risposte ai mille dubbi che ci opprimono. Versi in grado di farci sentire compresi, coccolati, accettati e, leggere questa poesia è stato come ritrovarmi dopo tanto tempo.
Quando sono particolarmente triste, giù di morale, oppure ho qualche problema e i mille pensieri girano vorticosamente nella mia testa, senza mai arrestarsi, dandomi quel senso di indecisione e insicurezza, mi rifugio nella poesia. Trovo conforto e sollievo nei versi dei poeti che riescono a descrivere magnificamente lo stato d'animo che vivo e percepisco. La poesia è la medicina alla mia sofferenza, è il balsamo per le mie ferite, è un riparo per la mia anima.
Tempo fa ero in libreria per cercare una raccolta di poesie. Di solito mi lascio ispirare dai versi o dall'istinto, ma questa volta no, non riuscivo a trovare nulla che mi comunicasse qualcosa. Mi giro per andare via quando il mio sguardo si ferma su questo libro. Lo sfoglio per curiosità e la prima pagina su cui mi fermo contiene la poesia che avete letto all'inizio di questo post.
Amore alla prima lettura...no, forse sarebbe meglio dire, “riconoscersi alla prima lettura”.
È lui, il libro di poesie che stavo cercando; la mia anima lo riconosce immediatamente. Lo acquisto e lo leggo subito.
Il poeta Franco Arminio è riuscito, con questa raccolta, a sfiorare la mia sensibilità e la mia anima con delicatezza e profondità attraverso dei versi che fanno riflettere su molte questioni. Una tra tutte: la gratitudine.
Oggi, purtroppo, si tende a dare per scontato tutto: la vita, la quotidianità, gli altri e persino se stessi. Ci si concentra prevalentemente su ciò che non abbiamo e vorremmo possedere, perdendo di vista la bellezza di tutto ciò che ci circonda. Franco Arminio, invece, ci ricorda, in questo testo, quanto sia importante riappropriarsi della sentimento della gratitudine, del piacere delle piccole cose, come ad esempio guardare un tramonto, organizzare le cene con gli amici, ricevere un abbraccio. Piccoli gesti che arricchiscono la nostra anima, riscoprendo la bellezza, la meraviglia, la gioia di essere e sentirsi vivi.
Il poeta ci ricorda quanto tutto questo sia importante, non solamente per noi stessi ma, soprattutto, verso gli Altri. Perché aiutare, sostenere e gioire dell'altrui felicità, ci apre al mondo esterno entrando in empatia con tutto ciò che ci circonda, ricongiungendoci con la nostra umanità.
È semplice? No. Non è facile, ma sappiamo che tutto inizia da un primo piccolo passo, anche sbagliando, ma del resto lo stesso poeta ha impiegato anni per arrivare a queste riflessioni, anni in cui ha affrontato i suoi dubbi, le sue inquietudini, in un profondo e intenso dialogo con se stesso.
In questo dialogo, Franco Arminio ha portato in evidenza la sua anima, i suoi pensieri e alcune tematiche che ritroviamo spesso nelle sue raccolte di poesie. Ad esempio, la difficoltà ad amare e essere amati, il rapporto genitoriale, l'angoscia della morte, lo spopolamento dei paesi etc. e secondo lui, la riposta a tutto questo è la gratitudine che apre a se stessi e agli altri, al senso di comunità, di fratellanza, una lotta contro l'indifferenza della società e del mondo in generale.
Il libro raccoglie molte poesie intense e profonde che sanno parlare al cuore e all'anima di ognuno di noi. Io l'ho amato molto e in alcune poesie ho ritrovato la parte di me che avevo messo in disparte in un angolo della mia anima. Ad ogni verso mi sono sentita coccolata, abbracciata e capita, cosa non facile di questi tempi.
Sicuramente rileggerò spesso questo testo, su alcune poesie mi soffermerò di più, in altre entrerò in punta di piedi tra i loro versi, e soprattutto mi fermerò a riflettere e ascoltare me stessa, perché solo così posso ascoltare in maniera più adeguata gli altri, più di quanto abbia fatto finora.
Buona lettura.
Marianna Di Bella