Titolo: La bambina della Via Mala
Autrice: Rosetta Spinelli
Editore: Edizioni Leucotea
Anni Sessanta. In una fredda mattina
d’inverno, in una piccola casetta sulle montagne, una bambina di
appena undici anni sta uscendo con la mamma per dirigersi verso la
stazione dei pulman. Le due donne devono raggiungere la città di
Bergamo e presentarsi presso l’appartamento della signora Ada
Franceschi, una vedova di poco più di sessant’anni. La bambina
lavorerà per lei, aiutandola nei lavori domestici e tenendole
compagnia durante le lunghe giornate.
La bambina si chiama Francesca
Romelli, soprannominata Franchina, ed è la terza di quattro figli.
Ha un carattere mansueto, positivo, abituata a ubbidire e a non
ribellarsi perché convinta di non essere abbastanza intelligente. Ha
sempre lavorato duramente in casa, facendo i lavori più pesanti,
sotto le prese in giro della sorella più grande. Quando i genitori
decidono che dovrà lavorare come domestica, lontana da casa, lei
accetta ubbidiente, ma in cuor suo la paura è enorme e
incontenibile.
“Era una bambina
bella e, anche se a volte lo sguardo le si incupiva, durava solo un
attimo quel lampo di ribellione, poi l’abitudine ad ubbidire e a
chinare la testa prendevano il sopravvento. Gli occhi, però, non
ridevano mai.”
Il nuovo lavoro rappresenterà
l’inizio della sua nuova vita fatta di scoperte, crescita e
maturazione. Un lavoro a cui ne seguiranno altri, insieme ad
altrettante esperienze, che la porteranno a vivere sempre più
lontana dalla famiglia, da cui si sente allontanata, rifiutata e non
amata.
Un giorno il destino le farà
conoscere Adriano Fossardi, un uomo di cui si innamorerà follemente.
Un uomo che nasconde un segreto, un qualcosa che non può svelare a
nessuno, forse nemmeno a se stesso. Per scoprire cosa si cela dietro
l’anima di quest’uomo, non dovrete far altro che aprire il libro
e tuffarvi tra le sue pagine e tra le parole di Rosetta Spinelli.
Sin dalla prima pagina, l’autrice
ci prende per mano accompagnandoci in un lungo viaggio interiore e
temporale, affrontando tematiche serie e importanti, come ad es. la
violenza, il lavoro minorile, i rapimenti, l’omosessualità, l’aids
ecc., contestualizzandole al periodo storico che si sta vivendo in
quel momento nel romanzo. Un periodo storico che copre un arco
temporale di circa vent’anni, tra gli anni Sessanta e Ottanta. Anni
che hanno rappresentato grandi cambiamenti culturali, sociali,
economici e politici.
L’autrice riesce a farci vivere e
attraversare questi anni in maniera delicata, affrontando alcune
situazioni difficili e dolorose con garbo ed eleganza. La narrazione
è fluida, per certi aspetti concisa ma che risulta essere perfetta
per lo stile narrativo del romanzo. Le parole possono sembrare
apparentemente semplici, ma la realtà e il dolore che si celano
dietro di esse, sono dei pugni nello stomaco che lasciano il lettore
dolorante e profondamente scosso.
I personaggi sono ben caratterizzati,
in modo particolare i due protagonisti. Adriano, anima fragile e
sensibile, alla ricerca di se stesso e della sua identità sessuale.
Francesca, invece, è dolce, buona, delicata, per certi versi
indifesa di fronte alla cattiveria delle persone, ma forte nei suoi
sentimenti e ideali. Tutti e due hanno una crescita personale
importante, soprattutto Francesca che si ritroverà ad essere una
donna forte, matura e consapevole dell’amore che la circonda.
Un romanzo vero,
intenso e doloroso.
Un romanzo fatto di silenzi e parole
non dette, dove l’incomprensione diventa il motore che alimenta i
rapporti sbagliati tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, tra
esseri umani.
Un romanzo dove l’amore è il
protagonista assoluto. L’amore per la famiglia, per se stessi, per
i figli. L’amore in ogni sua forma. Solo puro e semplice…Amore.
Affidatevi alle parole di Rosetta
Spinelli e lasciatevi catturare dal romanzo e dalla storia di
Francesca.
Buona lettura!
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio l'autrice per la copia del libro