mercoledì 31 luglio 2024

Recensione: "La donna del ritratto" - Kate Morton

 

la donna del ritratto, recensione, libro, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: La donna del ritratto

Titolo Originale: The Clockmaker's Daughter

Autrice: Kate Morton

Editore: Sperling & Kupfer




Londra. Estate 2017


Elodie Winslow è una giovane archivista londinese e lavora presso la Stratton-Cadwell & Co, Ama profondamente il suo lavoro; catalogare e archiviare vecchi documenti le regala la sensazione di riportare alla luce la vita delle persone.

Un pomeriggio estivo, durante l'orario lavorativo, decide di controllare, esaminare e catalogare il contenuto di uno scatolone ritrovato nell'edificio. Non si sa da dove provenga, ma appena Elodie lo apre avverte subito una sensazione di familiarità con due oggetti in particolare: un album da disegno e la fotografia di una giovane donna in abiti vittoriani.

Era giovane, con i capelli chiari lunghi, chiari ma non biondi, raccolti in parte in uno chignon; lo sguardo era deciso, il mento un po' sollevato, gli zigomi alti e le labbra arricciate in un'espressione di sollecitazione intelligente, forse persino di sfida.”

(citazione tratta dal testo)

Sfogliando l'album da disegno, Elodie trova un foglietto su cui è scritto:

La amo, la amo, la amo, e se non potrò averla perderò la ragione, perché quando non sono con lei ho paura che....”

(citazione tratta dal testo)

Chi l'ha scritto? A chi è riferito? Si tratta di un amore contrastato o non corrisposto?

Queste sono alcune delle domande che la nostra protagonista si pone guardando affascinata quegli oggetti. Ne è talmente attratta che decide di indagare sul passato e la storia che si cela dietro di loro.

Questo ci porta a fare un salto indietro nel tempo, esattamente nell'estate del 1862. Siamo a Birchwood Manor, una grande casa di campagna situata nell'Oxfordshire. Una casa misteriosa, piena di luce che per quell'estate prenderà vita grazie alla presenza del proprietario e dei suoi ospiti. Un gruppo di artisti guidati da Edward Radcliffe, un giovane appassionato, pieno di vita, eclettico, carismatico, in grado di attirare e accendere gli entusiasmi delle persone che lo circondano. Edward è un promettente pittore, membro illustre della Royal Academy e promesso sposo di una giovane facoltosa.

Il ragazzo decide di invitare i suoi amici e colleghi per un intero mese nella tenuta di campagna, dedicandosi completamente alla pittura, alla poesia, alla scienza, ai racconti, all'invenzione, in un continuo scambio e confronto di idee. Ma il nostro protagonista nasconde qualcosa dietro questa generosa ospitalità. Cosa? È ancora troppo presto per svelarlo, ciò che sappiamo con precisione è che quell'estate verrà interrotta da un tragico evento che sconvolgerà il presente e futuro di tutti gli ospiti e farà calare il buio sul gruppo e i suoi ricordi.

Due ospiti inattesi.

Due antichi segreti.

Uno sparo nel buio.”

(citazione tratta dal testo)

Una rapina, un omicidio, e una sparizione si legheranno per secoli al destino di Birchwood Manor. Un mistero che rimarrà insoluto fino a quando, tra continui salti temporali e l'aiuto del fantasma legato alla dimora, non ci aiuteranno a capire e svelare cosa è accaduto realmente quell'estate del 1862.

Devo essere sincera, per me non è stata una lettura facile e godibile. L'ho trovata particolarmente fastidiosa e macchinosa nella costruzione narrativa. I troppi misteri da svelare, gli eccessivi salti temporali, in anni e epoche diverse, e gli innumerevoli personaggi che si avvicendano nel romanzo, mi hanno creato difficoltà durante la lettura, rendendola ostica e noiosa.

I personaggi apparentemente sembrano non avere nulla in comune, appaiono singolarmente in epoche diverse e gli unici elementi che li legano l'uno all'altro sono la casa e il fantasma. Alcuni sono ben caratterizzati, descritti in maniera accurata e approfondita, mentre per gli altri non ho trovato la stessa attenzione. Sono del parere che alcuni meritassero molto più spazio perché avrebbero facilitato la comprensione della trama, rendendo il romanzo più piacevole.

L'unico personaggio che ho trovato più interessante, rispetto agli altri, è Edward Radcliffe. È carismatico anche quando non è presente, quando viene solamente citato e riportato in luce dai ricordi del fantasma e degli altri personaggi.

I ricordi sono necessari per tenere vive le cose e le persone del passato.”

(citazione tratta dal testo)

La protagonista, che all'inizio sembrava essere Elodie, in realtà si perde nelle storie delle altre persone, tanto da diventare un personaggio piatto e poco influente.

Unica protagonista e voce narrante è Birdie Bell, il fantasma nonché la donna del ritratto. Lei è il filo che lega tutti i personaggi tessendo la trama di questo romanzo. Attraverso i suoi ricordi riusciremo a conoscere e svelare il mistero della casa, ma anche la vera identità del fantasma.

Sono spariti tutti molto tempo fa, lasciandomi sola con le mie domande. Nodi impossibili da sciogliere che mi ostino a rigirare tra le dita, enigmi che tutti hanno dimenticato, tranne me. Perché per quanto mi sforzi, io non dimentico nulla.”

(citazione tratta dal testo)

Questo romanzo non l'ho apprezzato in pieno, secondo me poteva rendere meglio. La prima parte del testo, per intenderci quella della scoperta dell'album da disegno e del ritratto, l'ho trovata bella e coinvolgente, tanto da leggere velocemente le pagine contenta di aver trovato una storia in grado di piacermi subito, ma andando avanti con la lettura mi sono ricreduta. I continui salti temporali, i tantissimi personaggi e la struttura narrativa hanno rallentato la mia lettura, rendendola faticosa e noiosa.

Ho avuto spesso la tentazione di abbandonare il libro, ma la curiosità mi ha spinta a proseguire per conoscere l'autore del delitto e svelare il mistero. Un mistero che, sinceramente, mi ha delusa. Il finale non ha particolari colpi di scena, anzi è piuttosto triste e con degli epiloghi frettolosi e superficiali. Ho chiuso il libro con la netta sensazione che molte cose meritassero più attenzione e una spiegazione più approfondita.

...la verità di una storia dipende sempre dal suo narratore.”

(citazione tratta dal testo)

“La donna del ritratto” è il primo libro che leggo di Kate Morton. So che è molto amata, così come i suoi libri, ma io non ho apprezzato questo romanzo. Darò comunque un'altra possibilità ai suoi testi, perché, nonostante tutto, la prosa e le descrizioni sono belle e particolareggiate.

In attesa di leggere un altro suo libro, vi auguro una buona lettura.




Marianna Di Bella


giovedì 25 luglio 2024

Review Party: "Ti Bacio poi Ti Odio poi Ti Amo" - Anna Zarlenga

 


💙 💙 💙 💙 💙 💙 💙 💙 💙 💙


ti bacio poi ti odio poi ti amo, recensione, review party, libri il nostro angolo di paradiso, romance
Titolo: Ti Bacio poi Ti Odio poi Ti Amo

Autrice: Anna Zarlenga

Editore: Newton Compton Editori




Buongiorno lettori,

oggi vi porto con me alla scoperta del nuovo romanzo di Anna Zarlenga.

Per immergerci completamente nella storia, dovremmo prepararci per un viaggio virtuale a Napoli, per assistere a un concerto. Il cantante è Big M, vero nome Marcello, il nuovo astro nascente del panorama musicale.

Marcello è il nuovo sex symbol musicale e sta spopolando tra le ragazze che, ad ogni suo concerto, attendono con trepidazione la parte finale dell'evento, perché quando inizia l'ultima canzone prevista per quella serata, il cantante si strappa la camicia, mandando in visibilio tutte le ragazze e bacia focosamente una delle fans. Ma questa serata sarà particolarmente interessante per noi lettori, perché questa volta il nostro protagonista avrà un incontro inaspettato con uno schiaffo. Sì, avete letto bene, un sonoro ceffone che risuonerà per tutto il locale e verrà ripreso da tutti i telefonini presenti, diventando in poco tempo virale.

Chi ha osato schiaffeggiarlo nel momento tanto atteso dalle fans? Chi, secondo lui, ha osato umiliarlo in questo modo, non gradendo il suo bacio? Lei è Diana Alonzo, la nostra protagonista, che si trova al concerto di malavoglia, trascinata dalla sua migliore amica Paola. Diana non ascolta la radio, non conosce Marcello, non sa nulla del consueto bacio elargito alle fans e, soprattutto, detesta le sorprese così, quando si ritrova le labbra di lui sulle sue, la sua reazione istintiva è di mollargli un sonoro ceffone con annessa una bella ramanzina. Perché se c'è una cosa che caratterizza la ragazza è il suo carattere schietto e sincero.

Tra i due nascono subito scintille.

Marcello  non si aspetta una reazione del genere, si sente umiliato, ferito nel proprio ego. Lui così sicuro di sé e del suo fascino non lo accetta e per ripicca lancia una sfida: far innamorare Diana in 30 giorni.

Ciò che il ragazzo non ha previsto è che lei non è come tutte le altre. È una ragazza razionale fino al midollo, non si lascia andare alle emozioni, non crede più al romanticismo e la sua vita è interamente concentrata al conseguimento dei suoi obiettivi: laurearsi in Scienze politiche, lavorare, viaggiare e realizzare i suoi sogni.

Può lui, egocentrico, sicuro di sé e del suo fascino, amante delle relazioni fugaci, concentrato solo sul godersi il successo tanto cercato e agognato, conquistarla e farla innamorare?

Possono questi due poli opposti incontrarsi senza litigare dopo due secondi?

Riuscirà Marcello a conquistarla e vincere la scommessa?

Riuscirà Diana a resistere al suo fascino?

A voi il piacere di scoprirlo. Ciò che posso consigliarvi è di lasciarvi trascinare da questa storia e dai suoi due protagonisti che, a dispetto delle apparenze, sono divertenti, sarcastici e con una loro interiorità tutta da scoprire.

Le voci narranti del romanzo sono dei due protagonisti che, in un alternarsi di capitoli e punti di vista, ci accompagneranno all'interno dei loro pensieri, facendoci scoprire il loro mondo interiore e la loro dolce e romantica storia d'amore.

Una storia d'amore in grado di farci sognare e di mettere in evidenza non solo le emozioni dei due ragazzi, ma anche alcune tematiche attuali, come ad esempio: l'influenza dei social nella vita delle persone, la gestione del successo, il controllo e lo sfruttamento della carriera e dell'identità artistica, il timore di lasciarsi andare alle emozioni, la mancanza di fiducia in se stessi etc.

“Il mondo dei social è curioso e spietato e il concetto di privacy è molto labile.”

(citazione tratta dal testo)

Anna Zarlenga ha scritto una storia deliziosa, romantica, divertente e mai noiosa. I dialoghi sono frizzanti, ironici, e delicati quando l'autrice decide di farci entrare nel mondo interiore di due protagonisti, svelando le loro paure e insicurezze.

Quelle insicurezze in cui, probabilmente, in molti potrebbero riconoscersi. Diana vive con la costante sensazione di essere invisibile, di non valere nulla, di non meritare ciò che si è guadagnata e ha paura di lasciarsi andare alle emozioni, ai sentimenti rischiando di soffrire e perdere la propria strada. Allo stesso modo, anche Marcello ha il timore di uscire dal suo bozzolo per far valere le sue idee, la sua identità artistica e, anche lui, lasciarsi avvolgere dall'amore.

“Ognuno di noi ha il suo bozzolo. Deve solo trovare un modo per aprirlo e spiccare il volo”

(citazione tratta dal testo)

Devo essere sincera, all'inizio Marcello l'ho trovato odioso, antipatico, egocentrico al punto tale da far fatica a leggere le sue parti. Ma andando avanti con la lettura, sono iniziate ad emergere delle crepe da cui ho iniziato a intravedere il vero Marcello, la vera essenza del suo carattere. Egocentrico ma divertente, pazzo, pieno di vita e con molto da donare agli altri.

“Perché la stella che guida i miei passi sei tu. Senza di te, sono destinato a restare ai margini della strada.”

(citazione tratta dal testo)

I due protagonisti sono psicologicamente ben costruiti e sono circondati da personaggi secondari che, non solo li supportano ma emergono grazie alla loro essere divertenti e carismatici, come ad esempio Alex, Dori, la sorella di Diana etc. Personaggi a cui mi sono affezionata, ad eccezione di Rebecca che nel suo ruolo negativo è perfetta e odiosa al punto giusto, ma non dirò altro.

Ho apprezzato molto il romanzo, mi sono divertita, emozionata, arrabbiata e credo che sarà difficile lasciarli andare. Una parte di loro rimarrà a farmi compagnia; quella parte che mi ricorderà sempre quanto sia importante uscire dal proprio bozzolo per lasciarsi andare alle emozioni e afferrare i propri sogni.

“Concediti la felicità. Ne vale sempre la pena, qualsiasi cosa succeda il giorno dopo.”

(citazione tratta dal testo)

Buona lettura.




Marianna Di Bella



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro

lunedì 22 luglio 2024

Recensione: "Finché non aprirai quel libro" - Michiko Aoyama

 

finché non aprirai quel libro, recensione, libro, giappone, romanzo, libri il nostro angolo di paradiso
Titolo: Finché non aprirai quel libro

Autrice: Michiko Aoyama

Editore: Garzanti




Se vivete con la costante sensazione di esservi smarriti lungo il sentiero della vostra esistenza, incerti sul vostro futuro, indecisi su quale strada prendere per riuscire a realizzare i vostri sogni, e avete bisogno di leggere un libro che vi aiuti a schiarire le idee, affidatevi ai consigli della signora Komachi Sayuri.

La donna è bibliotecaria presso la Community School a Tokyo. occupa uno spazio a lei dedicato dove aiutare i lettori nel districarsi tra i diversi titoli. Andate da lei e aspettate che vi rivolga la domanda “Che cosa cerca?”. Una semplice domanda che, vi assicuro, vi farà sentire subito compresi e avvolti da un senso di sicurezza. Spiegatele cose cercate e, in poco tempo, vi stamperà una lista di libri da leggere, accompagnati da un piccolo oggetto di lana cardata che lei chiama “supplemento”.

La cosa bella della lana cardata è che anche a lavoro iniziato si può rifare tutto daccapo come più ci piace. Anche se si ha quasi finito, se mentre si crea l'oggetto si pensa di volerlo fare diversamente è molto semplice correggere il tiro in corsa.”

(citazione tratta dal testo)

La signora Komachi è una donna tranquilla, apparentemente distratta dal suo hobby, ma è attenta, sensibile, perspicace, empatica al punto da comprendere cosa cercano veramente i lettori, perché di solito alla sua ricerca bibliografica aggiunge sempre un testo incompatibile con gli altri. Testo che, invece, risulterà importante per il lettore, perché lo aiuterà a schiarirsi le idee.

Lo sanno benissimo Tomoka, Ryō, Natsumi, Hiroya e Masao i protagonisti di questo libro. Vivono tutti nello stesso quartiere, ma non si conoscono, e usufruiscono della Community House e della biblioteca senza mai incontrarsi, o quasi.

Tomoko vive una situazione di impasse nella sua vita, insoddisfatta del suo lavoro; Ryō vorrebbe realizzare il suo sogno di aprire un negozio di antiquariato ma è timoroso e non sa come fare. Natsumi, invece, è una giovane donna che si sente incompresa nel suo ruolo di mamma e impiegata, e vive con il costante e opprimente senso di colpa per non riuscire a gestire in maniera soddisfacente i due ruoli. Hiroya non ha fiducia in sé e nella sua arte, tanto da rinunciare a realizzare il suo sogno e vivendo passivamente.

Persone e storie diverse, ma con un comune denominatore: la paura di non essere all'altezza delle situazioni. Vogliono tutti trovare la loro strada, realizzare i propri sogni ma sono insicuri e hanno paura di non farcela, così preferiscono rifugiarsi nella routine quotidiana pur di non mettersi in gioco e tentare di cambiare la propria vita.

In un mondo in cui non si sa che cosa può accadere domani, sto facendo quello che mi è possibile fare in questo momento.”

(citazione tratta dal testo)

Hanno tutti bisogno di una piccola spinta per muovere il primo passo verso il cambiamento, trasformando i “non posso” o i “non ho” in obiettivi. Rimettendo in moto la propria esistenza. Ciò che i protagonisti non sanno è che in realtà saranno loro a dare il via al cambiamento, con un profondo esame di coscienza; la signora Komachi li aiuterà solamente ascoltandoli e facendogli scoprire il potere dei libri diradando la nebbia della loro confusione. Ma aiuterà anche noi lettori, ricordandoci quanto sia importante avere, prima di tutto, fiducia in sé stessi, per poi aprirsi al mondo esterno per ritrovare il dialogo e il confronto con l'Altro, creando quel movimento di apertura che, passo dopo passo, ci conduce a comprendere meglio ciò che ci circonda e a vedere le opzioni e le possibilità che prima o non vedevamo o non ritenevamo possibili.

Siamo tutti quanti collegati. Si parte da un solo nodo per poi stringerne sempre di più. Ma quei legami, se lei se ne sta ad aspettare che arrivi il momento per agire, non torneranno indietro. Se invece frequenterà e parlerà con molte persone, quando arriverà sul punto di pensare che ormai vada bene, perché ne ha viste davvero tante di cose, allora quell' ”un giorno” diventerà “domani”.

(citazione tratta dal testo)

Finché non aprirai quel libro” è un libro delicato e, lasciatemelo dire, una coccola per l'anima. Un romanzo che aiuta a riflettere su se stessi e la società attraverso le storie dei protagonisti.

Ogni capitolo è dedicato a un personaggio che, attraverso la narrazione, ci affida la sua storia e le sue riflessioni, in un lungo flusso di coscienza. Riflessioni che diventano delle piccole e preziose confidenze sul loro malessere, sui sogni ma anche sul cambiamento. Diventando noi stessi custodi inconsapevoli dei loro pensieri e della loro rinascita interiore.

Ogni personaggio è costruito psicologicamente molto bene, tanto da sembrare veri e rendere credibile la trama. Sì, lo so, probabilmente per molti può risultare intriso di buoni sentimenti, positività etc, ma ci sono momenti nella vita che si ha bisogno di questo...io avevo bisogno di questo, un libro coccola in cui rifugiarmi e perdermi per un po'.

Io non ho fatto niente. Sei stata tu da sola a prendere ciò che era necessario.”

(citazione tratta dal testo)

La lettura è godibile e scorrevole, a onor del vero devo evidenziare che in alcune parti è ripetitivo, come ad esempio, gli incontri con la bibliotecaria, la frase di routine, la selezione dei libri, la donazione dei supplementi etc. Queste ripetizioni narrative possono risultare noiose, anche perché ultimamente questo filo narrativo, lo riscontriamo in molti altri libri dando al lettore la sensazione di stare leggendo lo stesso testo. Fortunatamente non è così per questo romanzo che, grazie alla scrittura dell'autrice, alla profondità psicologica che ha donato ai personaggi e le storie con tematiche attuali e interessanti, rendono tutto il lavoro bello e interessante.

Un romanzo che ho amato molto, che mi ha coccolata e abbracciata, lasciandomi alcuni spunti su cui riflettere.

... lo stesso vale per i libri. Cose che non c'entrano nulla con lo scopo dell'autore e le parole che questi ha scritto, è poi chi le legge a legarle a sé con un filo, a ricavarne qualcosa che è soltanto suo.”

(citazione tratta dal testo)

Buona lettura.



Marianna Di Bella