giovedì 26 settembre 2024

Recensione: "Sotto le strade di Londra" - Kate Thompson


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Titolo: Sotto le strade di Londra

Titolo Originale: The Little Wartime Library

Autrice: Kate Thompson

Editore: Garzanti



Buongiorno lettori,

avete mai la sensazione che per quanto possiate leggere e studiare un argomento specifico, ci sarà sempre qualcosa di cui ignoravate l'esistenza?

A me capita, in particolare, con il periodo storico della Seconda Guerra Mondiale. Per quanto mi sforzi di leggere, c'è sempre quel particolare evento che mi costringe a fermarmi, studiare e aggiungere l'ennesimo tassello su questo grande e immenso puzzle storico.

“Sotto le strade di Londra” non è stato solo un romanzo intenso ed emozionante, che mi ha fatta innamorare della storia e di ogni suo personaggio, ma ha rappresentato un altro importante e prezioso pezzetto di puzzle da aggiungere al mio personale quadro sul secondo conflitto mondiale.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo, prima di tutto, di conoscere la trama e per farlo occorrerà fare due viaggi indietro nel tempo. Due viaggi che ci permetteranno, non solo di collocarci in un preciso contesto geografico, ma anche di comprendere meglio la storia e due eventi che pur essendo diversi tra loro, hanno comunque influenzato le nostre vite, costringendoci a scontrarci con la morte, la restrizione e la paura per se stessi e il futuro.

Pronti?

Londra – 7 Settembre 2020

Periodo di pandemia. Il Covid imperversa in tutto il mondo portando morte e isolamento, costringendo le persone a rivedere la propria vita e il proprio futuro.

Siamo a Londra e anche qui aleggia quel senso di paura e isolamento ma, tranquilli, non dobbiamo osservare gli effetti della pandemia sul popolo londinese, bensì cercare un'anziana donna che ci aiuterà a entrare nel cuore di questo meraviglioso romanzo.

Osservate attentamente e....eccola lì, con il suo bastone e l'andatura oscillante che si dirige verso la metropolitana di Bethnal Green. La donna è accompagnata dalle sue figlie, Rosemary e Miranda, che la seguono preoccupate perché vorrebbero tutelare e preservare la salute della madre. Ma la donna è caparbia, non sente ragioni e prosegue per la sua strada. Ha una missione da portare a termine. Scende i gradini della metropolitana, si dirige verso la banchina e i ricordi iniziano a riaffiorare.

Due addetti della metropolitana le si avvicinano e le consegnano le sue lettere ritrovate durante i lavori di ristrutturazione Le aveva perse? Perché erano lì?

Riaprire e leggere quelle lettere è come riaprire il cassetto dei ricordi, riportando alla luce un passato che finora, la donna, aveva celato alle figlie.

I ricordi prendono il sopravvento e come un caldo abbraccio circondano la nostra cara signora e noi lettori che veniamo riportati indietro nel tempo.

Quel profumo evocativo, l'aroma della carta vecchia e ammuffita, le hanno riaperto i sentieri della mente, e adesso i ricordi vi si affollano. Sente il trillo delle risate dei bambini che corrono per i tunnel. Il lieve fruscio delle pagine che vengono girate. Bam. Il timbro del metallo sulla scheda dei prestiti. Il cigolio del carrello dei libri. E poi l'olezzo del fenolo, allora l'equivalente del gel igienizzante per le mani. Sono gli odori della sua storia personale.”

(citazione tratta dal testo)


Londra 1944 – Seconda guerra mondiale

Geograficamente non ci siamo spostati, siamo sempre qui nella capitale inglese e siamo sempre a Bethnal Green. Perché? Beh durante il secondo conflitto mondiale, la città è stata per anni sotto attacco, i continui bombardamenti hanno distrutto la città e costretto gli abitanti a sopravvivere come meglio potevano. In molti trovarono rifugio sotto le metropolitane, e proprio nella metropolitana di Bethnal Green vivevano più di 5000 persone.

Una città sotterranea che diede rifugio a migliaia di persone che si sentivano al sicuro lì sotto, ricreando uno spazio comunitario che li facesse sentire a casa, per quanto fosse possibile in un luogo angusto, con pochissima areazione e continuamente sotto accatto aereo.

Gli abitanti del quartiere avevano cercato di ricreare quel senso di comunità che si stava sgretolando, cercando di sopravvivere al terrore e alla morte, creando un teatro, corsi di danza, migliaia di letti a castello per ospitare chi una casa non ce l'aveva più o aveva il terrore di tornare nella propria e, infine, una biblioteca. Sì, avete letto bene, una biblioteca con ben 4000 volumi che accompagnavano e scandivano le giornate delle persone.

Un rifugio sotterraneo non solo fisico ma, soprattutto, mentale per evadere da una situazione diventata intollerabile e ingestibile. Sopravvivere psicologicamente ai bombardamenti era impossibile, perché morte, distruzione e dolore erano diventati una costante nella vita dei soldati e dei civili. I libri, nel loro essere oggettivamente piccoli, avevano il grande potere di far evadere e fuggire da quella atroce realtà, conducendo i lettori verso altri mondi, epoche, storie e vite. Leggere li aiutava a dimenticare per un momento la loro esistenza, trovando quella serenità e quella pace agognata da anni.

Quando in Gran Bretagna cadevano le bombe, la gente pensava solo a fuggire da quell'orrore e a evadere in un mondo nuovo che offrisse emozioni e fantasia. E quel mondo nuovo lo si poteva trovare dentro un romanzo.”

(Robert James, professore associato di Storia presso la University of Portsmouth)

Artefice della biblioteca di Bethnal Green è Clare Button. La donna trasferì lì sotto i 4000 volumi rimasti nella biblioteca centrale del quartiere, distrutta da una bomba, dove lavorava come responsabile della sezione letteratura per ragazzi.

La donna, insieme alla sua migliore amica Ruby Munroe, gestiscono la biblioteca prendendosi cura dei libri e dei lettori, organizzando prestiti, letture serali per i ragazzi, gruppi di lettura, qualsiasi cosa per mantenere il senso di comunità e aiutare gli altri.

Clare e Ruby non sono solo delle semplici bibliotecarie ma anche amiche, confidenti, assistenti sociali, psicologhe, qualsiasi cosa pur di essere di aiuto per i bambini, le donne e il resto della comunità.

Le due donne, seppur caratterialmente diverse, si vogliono molto bene. Clare è più introversa, calma ed ha la capacità di abbinare le persone ai libri, mentre Ruby vive la vita con coraggio, slancio e audacia. Per lei nulla è impossibile, o quasi. Perché, come tutti, le due donne portano dentro di sé un dolore immenso, un lutto, una ferita che segna la loro anima.

Si facevano forza a vicenda, loro due, entrambe anime in pena e in lotta contro il proprio passato.”

(citazione tratta dal testo)

Clare è la luce e il collante di questa comunità che vede ruotare, al suo interno, personaggi che in poco tempo si faranno amare dalla protagonista e da noi lettori.

Mr, Pepper, le operaie della fabbrica, Mrs Chumley, autoritaria vicedirettrice del rifugio, Billy, il barelliere. I Ratti della Metro e le sorelline Kolsky fuggite dal Jersey che, vi consiglio di non perdere di vista perché...no, non aggiungo altro.

Quello che è importante sapere è che la biblioteca diventa cuore pulsante della comunità sotterranea ma anche rivoluzionaria per la vita di alcune persone, in particolare le donne. Clare, Ruby e le altre donne impareranno, attraverso la lettura e il confronto, quanto sia importante credere in se stesse, nelle proprie capacità, cercando l'indipendenza per liberarsi da uomini, fidanzati e mariti violenti e alcolizzati, liberarsi da una vita fatta solo di lavoro, figli e cucina. La maggior parte di loro e, quindi, delle donne dell'epoca, ignorano qualsiasi forma o controllo delle nascite, sono poco istruite, costrette a lavorare per aiutare la famiglia.

Leggere rappresenta, oggi come allora, un atto sovversivo. Un atto che apre le menti, allarga gli orizzonti e istruisce, aiutando a migliorare la propria condizione economica, imparando a prendersi cura di se stesse e non lasciando più all'uomo la prerogativa di scegliere per loro, vita e futuro.

I libri diventano una fuga dalla realtà e dall'ignoranza. Diventano una speranza per un futuro migliore, diverso da quello che si sta vivendo. I libri sono la cura per la loro e la nostra anima. E questo romanzo ha in sé tutto questo.

...le operaie si avventarono sugli scatoloni come un cieco che aveva appena recuperato la vista. Che meraviglia vedere la gioia contagiosa che dava la lettura! I libri fornivano loro una via di fuga verso un altro mondo, meno duro. Passavano in rassegna i dorsi dei volumi con voracità, qualcuna andava direttamente all'ultima pagina, altre partivano dalle prime. Era come stare a guardare centinaia di sogni diversi che a poco a poco prendevano vita.”

(citazione tratta dal testo)

“Sotto le strade di Londra” è un romanzo in cui si respira costantemente la speranza e la voglia di ricostruire e andare avanti. Pur essendo un romanzo con personaggi inventati, è importante sottolineare che la storia è ispirata a fatti realmente accaduti. Tutto ciò che vi ho raccontato sui bombardamenti, sui rifugi, la città e la biblioteca sotterranea, sono esistiti realmente. Personalmente ero a conoscenza della situazione critica di Londra durante il secondo conflitto mondiale, ma non sapevo nulla di una biblioteca sotterranea e questo libro mi ha aperto un'altra finestra sul passato.

Grazie alla scrittura fluida, semplice e intensa dell'autrice si entra facilmente nel cuore romanzo. La storia è coinvolgente ed emozionante con molte tematiche su cui riflettere, come ad esempio: la violenza domestica, il potere dei libri, il lutto, la libertà sessuale, il controllo delle nascite. L'indipendenza economica, il patriarcato, la libertà di leggere ciò che si vuole etc.

...una donna non è proprietà del marito! Se grazie ai libri che ho prestato loro hanno trovato la forza di reagire e di seguire le proprie idee, allora benissimo, ne sono felice.”

(citazione tratta dal testo)

Il romanzo è scorrevole, emozionante e coinvolgente. Ogni personaggio è ben delineato, in particolare le protagoniste che emergono con le loro differenze e contraddizioni caratteriali e psicologiche. Ogni personaggio è facilmente riconoscibile e alcuni di loro mi sono rimasti nel cuore, come ad esempio Sparrow, Ruby, Clare, Billy e gli altri, ma lascerò a voi il piacere di scoprirli e conoscerli.

Ho amato il libro in ogni suo aspetto, ad essere sinceri pensavo di leggere una semplice storia ambientata durante il secondo conflitto mondiale, invece ho trovato emozione, sofferenza, amicizia, rinascita, speranza e amore per la lettura.

Spesso, a noi lettori, viene chiesto quale importanza hanno i libri nella nostra vita, beh oggi posso dirvi che la risposta è riassunta perfettamente in questo libro e in questa storia. Ogni libro è una medicina per i mali della vita, una cura per il dolore, la sofferenza, la perdita ma anche molto altro che però non ho voglia di spiegare perché sarà il libro a parlare per me.

Lasciatevi avvolgere dall'atmosfera del romanzo. Lasciatevi cullare dalle parole dell'autrice e perdetevi anche voi tra i binari della metropolitana di Bethnal Green e tra gli scaffali della biblioteca gestita da Clare e Ruby.

Ahhhh dimenticavo! Avete capito chi è l'anziana signora che ha dato inizio al romanzo? No? Beh allora scopritelo leggendo “Sotto le strade di Londra”, io credo lascerò passare un po' di tempo per rileggerlo di nuovo e scoprire altri particolari sfuggiti ad una prima lettura.



Marianna Di Bella

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