Titolo: Il riso fa buon sangue
Autrice: Stella Bright
Editore: Triskell Edizioni
Sentirsi diversi.
Non riconoscersi negli altri e nella
società che ci circonda.
Estraniarsi e chiudersi in se stessi,
aspettando un cambiamento o qualcuno che ci capisca.
Ginevra, la nostra protagonista, non
ha avuto una vita facile, cresciuta tra affidi temporanei e una casa
famiglia. Ha sempre fatto affidamento su se stessa e si è sempre
sentita diversa dagli altri.
La ragazza, vive a Milano in un
piccolo appartamento. La sera lavora in un pub con Danny, il suo
migliore amico, il fratello che non ha mai avuto e l’unico che la
capisce e di cui si fida.
Ginevra è vulcanica, ironica,
vitale, esuberante, impulsiva, irriverente e una sera la sua vita
verrà completamente stravolta da un uomo misterioso, bello e
affascinante: Ruaridh Erik Laharrague.
L’uomo è completamente diverso
dalla ragazza, è silenzioso, metodico, freddo, distante, con una
vita lineare, perfetta e programmata.
Due persone completamente diverse.
Due esseri distanti caratterialmente
ma, con un segreto che li farà avvicinare, scoprendo se stessi e
l’altro.
Due solitudini che aspettavano di
incontrarsi per imparare, finalmente, a lasciarsi andare e amare.
Due “Homo Sapiens Tenebris”.
Due personaggi che vi lascerò
scoprire leggendo questo piccolo e ironico romanzo di Stella Bright.
L’autrice ci regala un romanzo piacevole e ironico, con una trama
diversa e interessante. I dialoghi sono divertenti e sarcastici e le
scene ironiche, a volte imbarazzanti per i due protagonisti.
Un piccolo romanzo che ci avvicina
alla figura dell’Homo Tenebris e a due personaggi diversi in una
società che ci vuole uguali e indistinti.
Buona lettura!!!
(Marianna Di Bella)
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