venerdì 30 giugno 2017

Recensione: "La direzione di un battito" - Layla Tales

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Titolo: La direzione di un battito
Autrice: Layla Tales


 
Nessuno conosce l'istante esatto in cui si innamorerà o quando l'anima gemella apparirà sulla nostra strada. L'amore non avvisa, arriva e stravolge la nostra vita. Non sempre in maniera positiva. Ci sono amori che nascono nei momenti e nei tempi sbagliati. Giungono quando i problemi da risolvere sono talmente tanti e grandi, da non avere la forza di lottare anche per quel sentimento appena nato. Sentimento che sembra ostacolare e creare problemi invece che sostenere e donare serenità. Così si decide di arrendersi, lasciarsi e allontanarsi.
Gli anni passano, si vivono altre storie, si fanno altre esperienze, si matura e quando uno meno se l'aspetta, ecco ripresentarsi quel vecchio amore che ha fatto battere forte il cuore. Questa volta però si è pronti per vivere appieno e definitivamente questo sentimento.
L'amore di Luca e Lara è nato nel momento giusto?
Sono destinati a vivere appieno il loro sentimento?
Prima di rispondere a qualsiasi domanda, conosciamo i due protagonisti.
Vivono entrambi a Cerveteri, una piccola cittadina nel Lazio.
Lara frequenta l'ultimo anno del liceo scientifico. È una ragazza timida, ingenua, silenziosa, schiva, ubbidiente, riservata ma questo non vuol dire che non abbia il suo bel caratterino, infatti, quando la situazione lo richiede è sempre pronta ad esprimere le sue opinioni con decisione e fermezza. Con la stessa forza trova lavoro in un pub, per aiutare la famiglia in difficoltà economica.
Luca, invece, ha 30 anni, è separato e ha due figli piccoli Gian e Lidia. Lavora nell'azienda vinicola dell'ex suocero e il rapporto tra i due uomini è molto teso.
Lara e Luca si incontrano per caso fuori dal pub e qualcosa scatta tra i due, una tenera e dolcissima conoscenza che si tramuterà in amore. I due giovani sono intenzionati a proteggere e tutelare i bambini di Luca e le loro reciproche famiglie, dai pettegolezzi della gente...ma qualcosa inizia a non andare bene.
È questo il momento giusto per i due ragazzi?
Sono pronti per questa storia d'amore?
Riusciranno a vivere serenamente il loro rapporto?
Quanto la famiglia e i pettegolezzi influenzeranno il loro amore?
Difficile rispondere se non leggete il romanzo, perché io non vi dirò altro.
Una storia dolcissima, un amore delicato che troverà sicuramente l'apprezzamento delle eterne romantiche.
Layla Tales è riuscita a raccontare, in maniera delicata e sensibile, una storia d'amore difficile. Dalle descrizioni e dalle parole dell'autrice viene fuori tutto il dolore che prova Lara. Un amore profondo che non riesce a gestire pienamente, un po' per l'ingenuità e la giovane età e un po' per fattori esterni che influenzeranno il suo pensiero.
Devo essere sincera, questa volta il mio personaggio maschile preferito non è il protagonista ma Andrea. Un ragazzo che nonostante la fama da duro e latin lover, nasconde una ferita profonda e diventerà un amico prezioso per Lara. Un personaggio profondo e ben costruito.
In qualsiasi direzione va il vostro cuore, seguitelo, anche se ci vorrà pazienza e forza di volontà...seguitelo.
Buona lettura!!


Marianna Di Bella

mercoledì 28 giugno 2017

Recensione: "La maschera" - Giorgio Coppola

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Titolo: La maschera
Autore: Giorgio Coppola
Editore: Robin Edizioni



A volte ci vuole poco per far riemergere un ricordo: una canzone, un profumo, una risata o semplicemente la pioggia. Uno stimolo in grado di rievocare immagini e sensazioni che avevamo cercato di nascondere e dimenticare in un angolo della nostra anima. Perché alcuni ricordi sono dolorosi, malinconici, tristi e riportarli in superficie, vuol dire rivivere quello stato d'animo e se non si è preparati, si rischia di cadere in uno stato di profonda tristezza. Così ognuno di noi reagisce in maniera diversa, alcuni si lasciano andare alle lacrime, altri si lasciano sopraffare dal senso di malinconia, altri ancora scrivono per lenire in parte la sofferenza, ma soprattutto per colmare un vuoto e dare senso alle cose e alle emozioni.
Mario Esposito decide di reagire scrivendo e raccontando la sua vita. È dietro la finestra e osserva la città. 
Piove. 
Il rumore, la visione e la sensazione della pioggia sulla pelle gli fanno riaffiorare i suoi ricordi. Dal cielo, coperto di nubi, scende quella pioggerellina fitta che in pochissimo tempo riesce a bagnare completamente i passanti, i quali istintivamente si ripiegano in loro stessi per evitare di bagnarsi. Ma non c'è scampo, l'acqua entra lo stesso, s'infiltra non solo tra i vestiti ma fin nella profondità della loro anima, facendo riemergere tutto ciò che avevano pensato di aver dimenticato. 
Mario conosce bene quella sensazione e anche se è al riparo dietro la finestra, percepisce benissimo l'effetto dell'acqua che scava nella profondità della sua anima. Comprende che questo è il giorno in cui finalmente è grado di affrontare i suoi ricordi e può farlo in solo modo: scrivendo. 
Scrivere per lui vuol dire riempire gli spazi vuoti della sua vita, ricollocando i pezzi del puzzle al loro posto. Per riuscire a capire e comprendere l'uomo che è diventato occorre tornare indietro nel tempo e rivivere parte del suo passato.
Così eccoci qui a compiere, insieme all'autore, un salto temporale fino al giorno della sua nascita, in una casa nel quartiere di Santa Lucia a Napoli. Non sa molto dei suoi genitori, non ha mai conosciuto il padre e ha vissuto con la mamma Assunta fino all'età di sei anni e mezzo. I suoi sono ricordi vaghi, tipici dei bambini, e nessuno gli ha mai raccontato la verità sulla sua famiglia.
Ciò che ricorda della sua infanzia sono i giochi con i suoi amici e la vita nel quartiere. Uno scugnizzo che non andava a scuola, non sapeva leggere e scrivere e parlava solamente il dialetto napoletano.
A circa 6 anni e mezzo, la mamma lo allontana da Napoli portandolo a Ischia da una zia, adducendo la scusa di volerlo proteggere dall'epidemia di colera, che all'epoca infestava la città. Qui il bambino vivrà solo con la zia Paola, libero di gironzolare per l'isola e frequentare la scuola.
Un giorno durante una delle sue passeggiate, si ferma davanti al cinema Excelsior, e affascinato dalle locandine, dal via vai delle persone, si siede su un muretto e osserva estasiato questo luogo magico e misterioso insieme. Non è mai entrato in una sala cinematografica, ma l'attrazione per quel posto lo porta a ritrovarsi lì ogni volta che può per osservare tutto ciò che avviene. Fino a quando un giorno Giuseppe, la maschera del cinema, non lo invita a entrare e per lui si aprirà un mondo di meraviglia e magia.
Gli regalerà, in modo particolare, l'amicizia di Giuseppe, un uomo che lo aiuterà con i compiti, ad amare la lettura, il cinema. Lo aiuterà a pensare, lasciandolo libero di riflettere su molti quesiti e di trovare da solo le possibili risposte. Gli regalerà qualcosa di importante e di immenso valore: la libertà di pensare.
Mario inizia ad amare la lettura, la scuola, ha fame di conoscenza e finalmente si sente libero, sereno, con la voglia di scherzare e parlare. Si è sempre sentito diverso, costretto a crescere e maturare in fretta rispetto agli altri bambini della sua età, abbandonato dalla madre, con un padre inesistente.
Giuseppe diventa un suo punto di riferimento ma qualcosa all'improvviso cambia.
Cosa succede? Chi è Giuseppe? Qual è il suo passato? Cosa nasconde? Che fine ha fatto Assunta, la mamma di Mario? Anche lei nasconde qualcosa?
Tante sono le domande e altrettante saranno le risposte che ritroverete all'interno di questo piccolo gioiellino. Un testo bellissimo, narrato in maniera incantevole da Giorgio Coppola.
Un libro che è viaggio e testimonianza dell'Italia degli anni Sessanta – Settanta. Anni che hanno visto le prime Polaroid immortalare i ricordi di viaggi e amicizie. Cartoline scritte a mano, messaggere di saluti e buone vacanze a chi è rimasto in città. Un testo che ci fa rivivere uno spaccato della società di allora, come le problematiche a Napoli, il contrabbando di sigarette, la situazione scolastica. È anche un testo con profonde riflessioni filosofiche sulla vita, la serenità, l'esistenza, la felicità. Il tutto mescolato e miscelato dalla capacità narrativa di Giorgio Coppola, riuscendo a coniugare il tutto in questo libro dal sapore agrodolce.
L'autore ci accompagna in questo viaggio con sensibilità e delicatezza, lasciandoci tempo e spazio per riflettere sugli avvenimenti, come fa Giuseppe con Mario...ci aiuta a riflettere senza giudicare.
Solo comprendendo il passato, siamo in grado di capire i comportamenti e le decisioni del presente.


“Qualcuno ha detto che nei libri puoi trovare il mistero del mondo. Io ti dico Mario, che nei libri puoi scoprire il mistero di te stesso. E noi siamo parte del mondo”
(citazione tratta dal testo)


Scoprite il mistero di voi stessi. Scoprite il mistero del libro. Leggete!
Buona lettura!!



Marianna Di Bella

 

lunedì 26 giugno 2017

Recensione: "Pianeta Idea" - Marco Amaducci

pianeta idea, libro, recensione, romanzo.
Titolo: Pianeta Idea
Autore: Marco Amaducci
Editore: Edizioni Kimerik



New York. È sera nella Grande Mela, la gente esce dagli uffici e si affretta a tornare a casa dopo una lunga giornata di lavoro, traffico nelle strade, taxi che accolgono persone per portarle a destinazione, turisti che con il naso all'insù continuano a girovagare. Una serata come tante, in un giorno come tanti, per i cittadini newyorkesi, ma non per Mark Goodwell.
Perché? Beh questa serata inciderà sul suo futuro lavorativo e personale, infatti si terrà la presentazione del suo primo romanzo di fantascienza.
È nervoso, agitato soprattutto per la reazione e il giudizio dei giornalisti, blogger e lettori presenti all'evento.
Si augura che ci sia una grande interazione tra lui e il pubblico, con molte domande a cui dare spiegazioni esaurienti per far apprezzare e comprendere appieno il suo testo. Perché scopo del libro è di fare in modo che tutti guardino al mondo con occhi nuovi e...salvare un pianeta.
Sì avete capito bene, un pianeta. Quale? Tempo al tempo. Pazientate perché per riuscire a capire e comprendere il libro del protagonista occorre conoscere le origini della sua famiglia, iniziando dai bisnonni emigrati in America in cerca di un futuro e una vita migliori. Oppure la romantica storia d'amore dei suoi nonni, storia che Mark da piccolo amava farsi raccontare ogni volta che rimaneva a dormire da loro. Oppure conoscere il Mark adolescente con problemi di balbuzie, deriso dai compagni. Un adolescente sensibile, gentile, con il timore di dire ciò che pensa per paura delle risatine dietro le spalle ogni volta che balbetta.
Una presentazione e un testo che ci permetteranno di conoscere anche altri personaggi che non fanno parte di questo mondo, o forse sì? Personaggi oscuri che lottano per eliminare la luce.
Un susseguirsi di storie e persone si rincorrono tra le pagine di questo libro e in quello del protagonista. Quanto c'è di vero? Quanto la storia di fantascienza si discosta dalla realtà? Probabilmente ve lo chiederete anche voi quando leggerete il libro di Marco Amaducci.
“Pianeta Idea” è un testo che vi cattura sin dalla prima pagina, tenendo in ostaggio la vostra attenzione, perché distrarsi, anche solo per una frase, vuol dire perdere il filo e sentirsi estraniati dalla scena che si sta leggendo. Ma tranquilli, perché sono sicura che non avrete modo di distrarvi, sarete così presi dalla storia che vi ritroverete alla fine del libro senza sapere come e quanto tempo è passato.
Marco Amaducci riesce a coinvolgerci con le descrizioni di ogni ambiente e scena del romanzo, regalandoci la sensazione di essere tra il pubblico della presentazione, o con i bisnonni sulla nave di emigranti, o tra gli abitanti del Pianeta Idea. Un libro con un ritmo veloce e concitato, con continui flashback che ci condurranno tra una scena e l'altra e tra passato e presente, ma il tutto avviene in maniera fluida non ostacolando la linearità e comprensione della lettura.
Se all'inizio vi troverete dubbiosi e titubanti e non sapete cosa il libro vuole realmente raccontare, vi consiglio di fidarvi dell'autore, lasciatevi andare alla corrente narrativa perché piano piano Marco Amaducci vi condurrà al cuore del romanzo e del Pianeta Idea.
Esiste questo pianeta? Sì? No? Scopritelo. Mentre voi dedicherete il vostro tempo al testo io rifletterò profondamente sull'abbruttimento della società, il conformismo delle idee, il materialismo, la superficialità...perché ci penso? Perché il testo vi aiuta a riflettere anche su questi punti e su quanto affermiamo di essere mentalmente aperti ma in realtà non lo siamo.
Ovunque sia il Pianeta Idea...a voi auguro una buona lettura!!



Marianna Di Bella

sabato 24 giugno 2017

Recensione: "Gli occhi del lupo" - Federica Amalfitano

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Titolo: Gli occhi del lupo
Autrice: Federica Amalfitano
Editore: Aletti Editore


Florence è una piccola cittadina dove tutti si conoscono e la vita scorre tranquilla tra lavoro, scuola e serate in pizzeria.
In paese, da qualche giorno, sono arrivate due nuove famiglie. Persone che hanno deciso di abitare lontano dal centro della cittadina, in un posto un po' isolato, dall'altra parte del bosco. Tra i suoi membri c'è Taylor Kean, il protagonista maschile. Un ragazzo solitario, non ama conversare, a volte scostante, sguardo profondo e un paio di bellissimi occhi blu.
I nuovi arrivati non sono l'unica novità, perché da pochi giorni si aggirano anche dei lupi. Fatto insolito per il paese.
Una sera Ellie Smith, la nostra protagonista femminile, di ritorno a casa dopo aver trascorso il pomeriggio con la sua migliore amica Maggie, decide di passare per il bosco, anche se la mamma e la zia le hanno sempre vietato di passare da lì. Ma è in ritardo per la cena organizzata dalla zia Nellie e senza pensarci troppo si inoltra nella fitta boscaglia. Durante il tragitto si imbatte in due loschi personaggi che iniziano a darle fastidio. È spaventata, sola, isolata e nessuno può sentirla o aiutarla. Ma inaspettatamente, un lupo nero dagli occhi blu esce dal nulla e attacca i due uomini. Non vuole farle alcun male è lì solo per proteggerla e non sarà l'unica volta.
La vita di Ellie cambierà nel giro di pochissimi giorni, perché quello che ancora non sa è che quello non è un semplice lupo, ma un licantropo.
Non sa che da quando l'ha salvata è diventato il suo protettore. Non sa che in giro ci sono altri licantropi e che il suo nuovo compagno di scuola Taylor nasconde qualcosa...cosa?
Probabilmente l'avrete già capito ma quello che vi ho appena raccontato è solo l'inizio della storia. Perciò tranquilli, non ho anticipato nulla della trama, moltissime altri avvenimenti avverranno durante la lettura, di questo piacevolissimo urban fantasy.
La storia è narrata dal punto di vista dei due ragazzi. In alcuni capitoli, invece, saranno altri personaggi a narrare le vicende. Ho apprezzato questa scelta narrativa perché in questo modo abbiamo diversi punti di vista su una determinata situazione, comprendendo meglio la storia, le emozioni, le sensazioni dei diversi personaggi.
Non vi annoierete mai durante la lettura, perché molti saranno gli avvenimenti che si susseguiranno. Rimarrete incollati al testo fino alla fine, per scoprire cosa avverrà tra i due protagonisti.
Solo un appunto, Federica Amalfitano non lasciarci con il fiato sospeso, regalaci il continuo di questo piacevolissimo urban fantasy.
Io aspetterò pazientemente, a voi auguro una buona lettura e mi raccomando...attenti ai licantropi.
Buona lettura!!





Marianna Di Bella


giovedì 22 giugno 2017

Recensione: "La fine del mondo arriva di venerdì" - Isabel C. Alley

la fine del mondo arriva di venerdì, libro, recensione, romanzo

Titolo: La fine del mondo arriva di venerdì
Autrice: Isabel C. Alley





Può una scelta cambiare il corso della nostra vita?
Sì, soprattutto se la vita che stiamo vivendo non ci appaga, non rispecchia quello che siamo o che desideravamo per noi stessi.
Sì, se vuol dire uscire dall'apatia in cui ci siamo adagiati, vivendo rapporti che non ci soddisfano solo per quieto vivere, trascinando storie finite da tempo.
Sì, se vuol dire uscire finalmente dalla zona comfort, in cui ci siamo rifugiati per paura di affrontare il mondo esterno e noi stessi.
Ci vuole coraggio per cambiare.
Ci vuole coraggio per decidere.
Ci vuole coraggio per fare il primo passo e iniziare un nuovo cammino. Il percorso non sarà facile, ci saranno ostacoli da superare ed esperienze, positive e negative, da affrontare. Ma se mentre affrontiamo tutto questo ci sentiamo finalmente liberi di essere noi stessi, allora sappiamo che quella era la cosa giusta da fare.
Lo capirà anche Giulia Barbieri, giovane studentessa universitaria della facoltà di Giurisprudenza di Modena. Una ragazza tranquilla, seria, posata, fidanzata da anni con Alex, futuro medico. La ragazza è insoddisfatta degli studi universitari imposti dalla famiglia che vogliono per lei un futuro da avvocato penalista. È insoddisfatta della sua vita, con un fidanzato dalle idee diverse dalle sue e con amici che amano una vita fatta di apparenza e superficialità.
E lei? Lei si adagia al volere degli altri, alle scelte che altri prendono per lei, perché così è più semplice piuttosto che essere in prima fila e affrontare i problemi.
Sta soffocando il suo vero io, la sua essenza, la sua vera personalità.
Inizierà a capirlo grazie a Lia, la sua nuova coinquilina. Lia è proprietaria del pub il “Cerbero Ubriaco” ed è membro di un gruppo di rivisitazione storica irlandese. Una grande famiglia con la passione e la voglia di stare insieme. Anche Giulia entrerà a far parte del gruppo e scoprirà finalmente la bellezza di essere sé stessi senza essere giudicati, facendo quello che più le piace e la rispecchia e non quello che le impongono gli altri.
Capirà cosa vuole diventare da grande cambiando completamente i suoi studi. Conoscerà sé stessa e si innamorerà, ma non sarà tutto rose e fiori perché...perché le esperienze negative capitano nella vita e servono per farci crescere, capire e maturare. Certo non saranno indolori, ma a volte sono necessari e anche Giulia soffrirà. Come? Non vi svelerò nulla, dovrete leggere il testo e scoprire come avverrà il suo processo di cambiamento.
Isabel C. Alley ci accompagna in questo percorso di vita, con molta semplicità e gioia di vivere, facendoci sentire parte del mondo di Giulia e delle rivisitazioni storiche.
In ogni parola e pagina di questo libro, traspira l'amore che l'autrice ha per le rivisitazioni, si respira dall'entusiasmo con cui narra e descrive gli avvenimenti e da come spiega cosa avviene durante questi incontri.
Attraverso le sue parole si avrà la sensazione di sentire sulla nostra pelle la voglia di essere liberi.
Una bella storia, con un interessante percorso formativo e psicologico della ragazza. Un libro che consiglio di leggere e scoprire.
Mi raccomando, pensate alla vostra felicità, uscite dalla vostra zona comfort e vivete la vita che desiderate e non quella che altri vorrebbero per voi.
Siate liberi di volare in alto e ricordate che ci sono anche le cadute, quindi fate attenzione e buona vita...buona lettura!!


Marianna Di Bella


martedì 20 giugno 2017

Recensione: "Il mio migliore amico" - Fabio Angelino

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Titolo: Il mio migliore amico
Autore: Fabio Angelino
Editore: Lettere Animate Editore

 


Il dolore non avvisa quando arriva, non aspetta di essere invitato ad entrare, irrompe nelle vite delle persone, sconvolgendole e cambiandole radicalmente. Si insidia nelle loro vite e difficilmente le abbandona.
Il dolore pietrifica, indebolisce, soffoca e affievolisce la nostra vitalità. Con il tempo la sofferenza si fa meno evidente, si posiziona in un angolo e continua il suo logorio mentale e fisico. Dall'esterno sembra di essere riusciti a superare il tormento e il dolore, sembriamo forti ma non è così, semplicemente si impara a nascondere agli altri ciò che si prova. Si impara a conviverci e a volte arrendersi a esso.
Marco sa bene cosa vuol dire soffrire e convivere con il dolore. È entrato, ospite inatteso, quando lui era molto piccolo, assistendo impotente alla morte del fratellino più grande, Samuele.
Era un caldo giorno d'estate, i due bambini erano in salotto a giocare con un palloncino mentre i genitori erano impegnati a dipingere il bagno. Il palloncino, sfortunatamente, vola oltre la ringhiera del balcone e Samuele per riuscire a prenderlo, si sporge troppo cadendo giù. La scena si svolge davanti a un Marco sconvolto, pietrificato e muto di fronte alla catastrofe, ma dentro di sé urla tutto il suo orrore e la sua disperazione. Da quel momento il dolore si insinua nella sua famiglia, disgregandola. Come spesso accade, di fronte a traumi del genere, ognuno reagisce in maniera diversa, molti chiudendosi in se stessi; come fanno i genitori di Marco. Ognuno perso nel suo tormento, chiuso in se stesso, non comunicano più. La mamma perde vitalità, il suo cuore si pietrifica, mangia sempre meno e prende ansiolitici. Il padre invece diventa insicuro, fragile e molto spesso si lascia andare all'alcool.
Ognuno reagisce in maniera diversa ma tutti e due non prestano molta attenzione a Marco. Il bambino ha bisogno di conforto, fiducia, attenzione; è costretto a crescere e maturare prima dei suoi coetanei, ma dentro è e rimane un bambino in cerca di amore e attenzione.
Dopo due anni dalla tragedia, la mamma riprende a lavorare e il padre ottiene una promozione e questo comporta cambi di orari e di abitudini e Marco dopo la scuola dovrà andare dal nonno paterno fino all'arrivo del padre. Nonno che non vede dal funerale del fratello.
Il nonno è un tipo burbero, austero, freddo, algido ma è tutta apparenza e Marco lo scoprirà presto. Il nonno si dimostrerà una persona importante, gli farà amare la lettura senza imposizioni, gli darà importanti lezioni di vita, impareranno a conoscersi attraverso il silenzio entrando l'uno nel mondo dell'altro. Diventeranno migliori amici.
Grazie al nonno imparerà che la felicità è nelle piccole cose, come ad esempio vedere un film con qualcuno che si ama. Imparerà che nonostante i momenti di dolore c'è sempre qualcosa per cui vale la pena sorridere, un gelato, un amico perso e ritrovato; che la cura per rendere meno dura la vita è stare insieme e che anche nei posti sbagliati si possono trovare le persone giuste. E voi capirete che leggere questo libro è una delicata carezza per la vostra anima.
Un testo delicato, narrato altrettanto delicatamente e con eleganza da Fabio Angelino.
L'autore riesce attraverso la sua scrittura a creare uno stato di forte empatia tra il lettore e la storia. Non si può fare a meno di commuoversi e provare tenerezza per la trama, il rapporto tra nonno e nipote e soprattutto i sentimenti che ne scaturiscono.
Il testo non è mai banale o scontato, al contrario, riesce a sorprendere il lettore con un finale che non si aspetta. Ognuno di noi durante la lettura del romanzo, proverà nostalgia per le persone perse e per l'amore ricevuto da loro.
Un libro che consiglio a tutti e sono convinta che molti di voi ricorderanno i propri nonni e quello che di più bello hanno saputo lasciarci e insegnarci, l'amore per la vita, l'amore per la famiglia...semplicemente l'amore.
Buona lettura!! 



Marianna Di Bella

domenica 18 giugno 2017

Recensione: "Il mio Fiore di Prateria" - Daniela Perelli

Titolo: "Il mio Fiore di Prateria"
Autrice: Daniela Perelli


Due occhi sconvolti, impauriti e disperati lo perseguitano da dieci anni.
Due occhi che lo guardano, in silenzio, solo lacrime, dolore e disperazione.
Due occhi che cercano una risposta a quel massacro insensato da parte dei soldati del 7° cavalleria. Guidati dal tentente colonnello George A. Custer, i soldati hanno bruciato il villaggio Cheyenne, uccidendo donne, anziani e bambini.
Lui era lì, soldato in cerca di vendetta personale. Accecato dal dolore e dall'odio, ha creduto a chi affermava che nel campo ci fossero solo ribelli, invece si è ritrovato sconvolto e inerme di fronte al massacro di poveri innocenti.
Sono passati dieci anni, ma il ricordo è impresso nella sua memoria e nella sua anima.
Lui è Joseph Russel, un giovane di nobili origini, ricco e ambito scapolo della società bene di Boston. È un uomo burbero, astioso, fiero, duro, imperturbabile, ma è solo apparenza. La sua vera anima è celata agli altri, la tiene nascosta, al sicuro.
Ancora per poco, perché il destino è dispettoso e ha deciso che quei due occhi devono rientrare nella sua vita. Come? Beh la bambina è cresciuta.
Ora è una giovane donna, vive a Boston e lavora come tuttofare in un orfanotrofio. Dopo l'uccisione dei genitori, ha vissuto insieme ai nonni materni fino alla loro morte. Lei è una mezzosangue, solo il papà era un nativo americano e il suo nome è Lauren Prescott, nome nativo Fiore di Prateria.
È una ragazza intelligente, caparbia, colta e cosa importante conosce Audrey Pepper la zia di Joseph.
La dolce signora Pepper farà in modo che i due ragazzi si incontrino e....riuscirà la zia nel suo intento? Andranno d'accordo? Lauren scoprirà la verità su Joseph? Non posso raccontarvi altro, vi ho già detto troppo.
Daniela Perelli è riuscita a raccontare una storia d'amore con delicatezza e tenerezza. Pur trattando temi importanti e fatti storici come il massacro di Washita, è riuscita a narrarli in maniera delicata e con molto tatto.
Un piccolo romanzo dove i buoni sentimenti sono i veri protagonisti. L'autrice ci ha abituato a storie romantiche, amori veri, facendoci sognare a occhi aperti, questa volta con l'aggiunta di un piccolo viaggio nel tempo.
Se desiderate sognare e leggere storie d'amore, questo racconto è sicuramente per voi...eterne romantiche.
Buona lettura!!!

(Marianna Di Bella)


venerdì 16 giugno 2017

Recensione: "Fregiate virtù ed incoffessati vizi" - Monika M.

Titolo: "Fregiate virtù ed incoffessati vizi"
Autrice: Monika M.
Editore: PubMe

Londra 1813. Nel prestigioso salone di Lady Heathcote, sono riuniti nobili e persone di alto rango. Le donne si muovono nella sala con i loro vestiti ingombranti, ostentando la loro posizione sociale e spettegolando. In disparte c'è una giovane ragazza che osserva tutto ciò che accade nella sala, lei è Miss Cécile Juliette Lefebvre, nipote di Lady Heathcote. La ragazza è appena arrivata dalla Francia e il suo intento è di passare inosservata, vestendo abiti semplici ed emanando modestia e semplicità. Non lasciatevi ingannare, la ragazza non è una sprovveduta, al contrario è molto intelligente e brillante.
Il protagonista del salone è il dandy inglese, raffinato e tenebroso Lord Byron. Tra le dame c'è grande fermento di chiacchiere, perché la sua amante Lady Carolina Lamb è tornata in città. Il marito l'aveva allontanata, dopo aver scoperto la loro relazione. La lontananza ha accentuato e riacceso la passione della donna per l'uomo, mentre il dandy è freddo e distaccato, stanco di questa relazione.
Durante il ricevimento non presta minimamente attenzione alla donna, che invece sente divampare dentro di sé la passione e il desiderio per quest'uomo e come ultimo atto estremo per attirare la sua attenzione, minaccia di tagliarsi i polsi, interrompendo così il ballo di Lord Byron con Cécile Juliette.
Cécile Juliette? Sì, proprio colei che voleva passare inosservata, è riuscita ad attirare l'attenzione dell'uomo, ma lui sa come farsi desiderare. La ragazza, infatti, si sente attratta dal modo di fare di Lord Byron e vuole conquistarlo. Sa bene che riuscire a farlo non è semplice, capirà che non è con la virtù che riuscirà a farsi notare. La conquista dell'uomo diventerà presto una gara, una partita dove l'avversario è più scaltro di lei e deve essere preparata più o meno a tutto, per non rischiare di cadere in un abisso da cui difficilmente riuscirebbe a venirne fuori.
Inizia così un gioco in cui lei cerca di studiare il suo avversario e le sue probabili mosse, mantenendo quello stato di virtù che tutte le donne dovevano avere per non destare sospetti e pettegolezzi. Quello che non sa è che il gioco è più grande e pericoloso di quello che pensa e molte sue mosse avranno risultati deludenti e pericolosi. La strada virtuosa si trasforma molto presto in un bosco oscuro e pericoloso, il timore di venire sbranata dal lupo è molto più reale di quello che pensa.
Accadrà qualcosa per cui Cécile Juliette cambierà completamente, diventando fredda, calcolatrice, vendicatrice, insensibile, piena di odio e prenderà pienamente la strada del vizio.
La ragazza brama il potere, il dominio, non ha più alcuno scrupolo morale e religioso e si lascia completamente andare al bisogno del vizio e...molte altre cose accadranno ma vi ho raccontato anche troppo. Quello che posso dirvi è di leggere il testo e scoprire da soli cosa è accaduto a Cécile Juliette e cos'altro accadrà in seguito.
È un libro dove il vizio e la virtù sono i protagonisti indiscussi del romanzo e l'autrice ci darà molte chiavi per riflettere a fondo su di loro, sull'ipocrisia e su cosa si cela dietro la maschera del finto perbenismo dell'epoca. Ma è anche la storia di un amore malato, dissoluto, complicato, instabile.
Monika M. scrive benissimo, regalandoci attraverso la sua scrittura e le descrizioni, la sensazione di essere realmente nel 1813. Il linguaggio è accurato e contestualizzato al periodo storico, la trama è accattivante e mai scontata, il tutto descritto e narrato in maniera elegante.
Ciò che ho apprezzato maggiormente è la complessa struttura psicologica dei protagonisti. Non è semplice riuscire a dare caratterialità, profondità, fragilità e spessore psicologico a dei personaggi così ambivalenti e forti e Monika M. ci è riuscita veramente bene.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

mercoledì 14 giugno 2017

Recensione: "Il segreto del verziere" - Federico Carro

il segreto del verziere, romanzo, recensione, libro

Titolo: Il segreto del verziere
Autore: Federico Carro
Editore: Arduino Sacco Editore

 
Vorrei parlarvi di questo libro in una maniera un po' particolare. Siete pronti? Bene, chiudete gli occhi e immaginatevi seduti su un'altura in un bel prato. Davanti a voi c'è il mare e dietro un bel bosco. Respirate a fondo, rilassatevi perché voglio narrarvi una leggenda...
C'era una volta un piccolo e meraviglioso regno, dove prosperava la bellezza, l'amore e la gioia. Il regno era guidato dal re Lenoire. Un giorno viene dato al re, il dono più grande di tutti i tempi, ma questi rifiuta il regalo e lo fa nascondere lontano, nei meandri oscuri del bosco.
Il re muore, e il regno passa al figlio Lejacke che perde il trono per una futile scommessa con la sorella Miriam. Nel regno si scatena il caos, la pazzia, il disordine, la povertà, fin quando non giunge un uomo misterioso che stringe un patto con Lejack, promettendo di riportare l'ordine. Misteriosamente lo sconosciuto e Lejack spariscono, ma non le regole del patto stipulato tra i due uomini: se un giorno quella promessa si dovesse spezzare, gli effetti saranno negativi, scatenando una serie di eventi che sconvolgerà il destino delle persone. Purtroppo la monarchia si sfalda e il regno decade...cosa ne è stato di quel posto magico?
No, non riaprite gli occhi, pazientate ancora un po'. Osservate attentamente il panorama,  perché adagiato tra il mare e il bosco scoprirete un piccolo villaggio dall'atmosfera strana e magica insieme. Si dice che sia il regno di Lenoire. Sarà vero? Non posso svelare nulla, però posso accompagnarvi a visitare il paese.
I re non ci sono più e ultimamente neanche l'amore e la gioia, l'atmosfera nel posto è strana e a volte surreale.
Una nave fantasma attracca al porto, portando con sé solo silenzio, vuoto e un unico sopravvissuto: il capitano Ademaro. Un uomo in viaggio da anni in cerca del figlio perduto.
Ad accogliere il capitano, oltre a Bonvassallo, capitano del porto, arrivano gli abitanti, il parroco Michele e Virtuoso.
Se spostate un po' lo sguardo, tra le vie del villaggio, conoscerete altri personaggi. Il medico Caldero e sua figlia Aileen. Corcelsio con la moglie Diana e il figlio adottivo Fiordilisio.
Ogni personaggio, si ritroverà a fare i conti il passato, con il ritorno di persone che non vedevano da anni. In questo susseguirsi di incontri, rivelazioni e scoperte, si districa l'intrigata matassa di questa storia che riesce a catturare il lettore sin dalle primissime parole di questo testo.
Il libro è particolare e bellissimo, raccontato in un modo unico e originale, tra la poesia e la narrazione dove tutto acquista quella magia tra il decadente e il fiabesco.
Federico Carro riesce con la sua scrittura ad ammaliare il lettore e come un cantastorie cattura subito l'attenzione, scoprendo il sipario e mostrando un mondo insolito, magico a volte surreale.
Il libro è diviso in quattro racconti, all'apparenza diversi e slegati ma insieme ne fanno un grande e unico racconto dai temi e contenuti sociali e moderni. Ogni racconto e ogni personaggio, ci aiuteranno a comprendere e svelare il mistero celato nel testo e nel bosco.
Lasciatevi catturare dalla capacità narrativa dell'autore, seguitelo lasciandovi sedurre dalla scrittura e dal luogo incantato, alla fine vi renderete conto che quello che sta accadendo al villaggio riguarda tutti noi molto da vicino. Come? Perché? Non posso dire nulla, leggete il libro e finalmente scoprirete il segreto del verziere.
Buona lettura!!!



Marianna Di Bella

lunedì 12 giugno 2017

Recensione: "L'epoca della lavanda in fiore" - Valentina Bindi



Titolo: "L'epoca della lavanda in fiore"
Autrice: Valentina Bindi



Parigi. Una giovane donna esce di casa, pronta per iniziare una nuova giornata lavorativa. Prende la sua bicicletta e pedalando tra le strade parigine, si dirige al ristorante “Citè des Fleurs”, dove lavora da circa sette mesi.
Il ristorante non è molto lontano dal suo appartamento, durante il tragitto si guarda intorno, respirando l'aria parigina, a volte perdendosi nei suoi pensieri. Spesso sono i ricordi a fare capolino nel suo cuore, ricordi brutti...ricordi che vorrebbe dimenticare per sempre. Loro testardi si presentano quando meno se l'aspetta, le basta un odore, un suono, una risata perché come una valanga, il dolore e la sofferenza la sommergono lasciandola senza respiro.
Cosa le è accaduto? E soprattutto, chi è questa giovane ragazza?
Lei è Ellie, è americana e ha una trentina d'anni. Ha abbandonato la sua vita a Boston, città custode del suo immenso dolore e da sette mesi vive a Parigi. Circa due anni prima, ha perso in un incidente automobilistico, la sua adorata figlia Lily e suo marito John. Ha provato a superare la sofferenza e la tristezza riprendendo in mano la sua vita, ma tutto in quella città le ricorda la sua famiglia così prende la decisione di trasferirsi in Francia, terra d'origine della sua nonna paterna.
Ellie è una donna dall'animo intenso, profondo, si dedica alle sue passioni, in modo particolare la fotografia, cerca di aiutare gli altri ma ha chiuso con i sentimenti, per lei è impensabile tornare ad amare di nuovo ed essere felice. Ciò che non sa è che la vita è imprevedibile, e infatti ha in serbo per lei una novità, l'incontro con una ragazza di nome Reneè.
Reneè è proprietaria della caffetteria “Le cafè de coeur”. Il locale offre diverse tipologie di caffè ed ha molto successo grazie alla capacità e affabilità della dolce proprietaria.
Reneè è una ragazza cordiale, disponibile, ama il suo lavoro e lo fa con passione. È una ragazza che pensa sempre prima agli altri e poi a se stessa, non parla molto di sé e sorride sempre. Il suo sorriso trasmette serenità ma se la si osserva con più attenzione ci si rende conto che quel sorriso è fragile come una lastra di ghiaccio. È la sua arma per allontanare il dolore.
Quando le due ragazze s'incontrano per la prima volta, capiscono subito che il loro legame sarà importante. Il dolore chiama dolore e forse insieme riusciranno a trovare la forza per superare le proprie sofferenze.
Cosa fa star male Reneè? Riusciranno le due ragazze a superare le loro sofferenze? Ellie capirà che essere felici e continuare a vivere, non vuol dire dimenticare la figlia?
Le parole di Valentina Bindi vi aiuteranno a trovare tutte le risposte e vi accompagneranno durante tutta la lettura di questo dolcissimo romanzo.
I profumi della lavanda e del caffè, vi avvolgeranno in un caldo e profumato abbraccio, guidandovi tra le pagine e la storia di Ellie e Reneé.
Una trama avvincente, un testo intenso, narrato in maniera delicata e mai invadente affrontando temi importanti su cui riflettere profondamente.
Questo è il terzo libro che leggo di Valentina Bindi, ogni volta riesce a sorprendermi per le trame diverse e la profondità dei sentimenti. Questo testo è in assoluto il mio preferito
Preparate i fazzoletti perché credetemi vi serviranno e ricordate, non si può scappare dal dolore così come non si può smettere di amare o di voler essere felici.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)




venerdì 9 giugno 2017

Recensione: "Un matrimonio (di troppo) a Myrtle Beach" - Federica Fasolini

un matrimonio (di troppo) a myrtle beach, recensione, romanzo. libro


Titolo: Un matrimonio (di troppo) 
a Myrtle Beach
Autrice: Federica Fasolini




Molte storie d'amore finiscono. Diverse sono le cause, diversi i modi di reagire ad una fine. C'è chi piange per mesi, chi si dispera, chi si chiude in sé stesso per lenire il dolore, ma tutti prima o poi si riprendono.
Ma se a lasciarci è un tipo arrogante, tronfio, superficiale e ubriacone, che preferisce la compagnia degli amici alla nostra, trattandoci male, o che poco carinamente ci fa presente che lui ha una certa reputazione da salvaguardare e noi lo facciamo sfigurare e non può uscire con una poveraccia... be' amiche e lettrici, la fine di questa storia non può che farci fare i salti di gioia, per essere scampate a un fidanzamento e matrimonio disastroso e orribile. Ne sa qualcosa la nostra protagonista Haley Foster. La ragazza viene lasciata per gli stessi identici motivi, da un essere identico a quello appena presentato solo che in più le ha preferito la sua pseudo amica Jenna, conoscente dai tempi delle scuole medie. Una tipa superficiale, bella, ricca, provocante, viziata, abituata ad avere tutto ciò che vuole, compreso il fidanzato di Haley. Dio li fa e poi li accoppia, due essere vuoti, superficiali e senza sentimenti, non potevano non stare insieme.
Fortunatamente, Haley non soffre troppo, si riprende e a distanza di anni si laurea in giornalismo e inizia a lavorare nella casa editrice creata dal padre. Il compito di Haley consiste nel leggere, revisionare e correggere libri. Un lavoro che ama molto.
Haley è una ragazza onesta, buona, semplice, il suo sogno è di sposarsi e avere una famiglia come la sua. Due genitori che ama e un fratello e una sorella, Aiden e Freya, che adora. L'unica difficoltà è trovare un uomo con cui poter realizzare tutto questo. Passa le giornate con il suo cucciolo di dalmata Sky e i suoi amici: Aiden, Freya, la sua migliore amica Gwen, Clay e Dustin amici del fratello.
Un giorno la villetta accanto alla sua viene affittata dall'affascinante Jude Coleman. Avvocato penalista, appena trasferitosi a Florence da Orlando. Tra i due c'è subito simpatia e attrazione. Jude entra subito a far parte del gruppo e tra i due scatta finalmente qualcosa.
Ma cosa succede se nella vita di Jude riappare Alex l'ex fidanzata psicopatica? Riuscirà Haley a superare quel senso di non accettazione che ogni tanto prova, a causa della fine della storia con Drew? Si fiderà di Jude?
Vi ho abbastanza incuriositi? Perché potete stare pur certi che non vi racconterò altro e lascerò spazio al libro. Saranno i protagonisti del romanzo a parlare di sé e delle loro storie, attraverso la scrittura di Federica Fasolini.
Un romanzo dai buoni sentimenti, dove è forte l'amore e la protezione verso i membri della propria famiglia. Pronti a sostenersi e difendersi in qualsiasi momento, a fare da scudo protettivo nei confronti del membro in quel momento più debole. Ho apprezzato il gruppo e il loro stare bene insieme.
Devo essere sincera, questa volta il protagonista maschile mi ha lasciata perplessa. In alcune situazioni con la sua ex psicopatica, che non racconterò per non anticiparvi nulla, ho trovato il suo atteggiamento troppo superficiale e credulone. Un avvocato penalista che dimostra di essere protettivo e incisivo in situazioni riguardanti Haley, si trasforma in credulone di fronte a Alex. Ma questa è la mia opinione personale...a voi lascio la possibilità di approfondire la sua conoscenza, quello che posso dirvi è che al protagonista maschile ho preferito Aiden, il fratello di Haley. Se volete saperne di più su di lui, dovete leggere il libro perché io non vi dirò più nulla...se non...se cercate un libro dolce, fresco, romantico questa storia fa per voi.
Buona lettura!!


Marianna Di Bella

mercoledì 7 giugno 2017

Recensione: "Scegli me" - Marianna Coccorese

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Titolo: Scegli me
Autrice: Marianna Coccorese
Editore: Eden Editori


 

Quando facciamo delle scelte o prendiamo decisioni riguardanti la nostra vita, siamo completamente concentrati sugli effetti positivi o negativi che ne potrebbero conseguire. La nostra attenzione è rivolta principalmente su noi stessi. Spesso dimenticando l'influenza e il peso che queste decisioni possono provocare sugli altri. Una specie di effetto domino, che coinvolge tutti coloro che ci sono intorno. Basterebbe un pochino più di attenzione e riflessione sui nostri comportamenti o sulle nostre decisioni, per non far pagare agli altri le conseguenze delle nostre azioni.
Paola riflette mai sulle decisioni che prende e su quanto queste possano influenzare gli altri? Purtroppo no, un po' per la giovane età, un po' perché spesso si lascia guidare dalla rabbia, sua valvola di sfogo.
Paola Fado, ha sedici anni, vive nella provincia di Milano con la mamma, il fratello maggiore Marco, maresciallo dei carabinieri e l'altro fratello Remo. La ragazza non ha mai conosciuto il padre. Marco negli anni ha assunto il ruolo della figura genitoriale mancante, cercando di darle delle regole anche se spesso risulta essere troppo intransigente, ostacolando qualsiasi rapporto e dialogo con la ragazza.
Paola ama la musica rock/metal e suona in un gruppo musicale: i Perfectly Imperfect. È una ragazza forte, testarda ma reprime le sue emozioni e i suoi sentimenti. L'unica emozione che riesce a esternare è la rabbia, che la porta a litigare spesso con gli altri. Il suo atteggiamento fa allontanare tutti e quando è arrabbiata non permette agli altri di spiegare o giustificarsi, preferendo non ascoltare e andare via. Dovrebbe imparare ad avere più pazienza e non permettere alla rabbia di gestire i suoi sentimenti e le sue azioni. Capirlo non è facile e in aiuto arriva Gabriele, un bravo ragazzo, dolce, paziente che con molta calma cercherà di aiutarla a ritrovare la sua strada, ad avere pazienza, a riflettere prima di prendere una decisione e non essere impulsiva.
Riuscirà Paola a gestire la rabbia? Si fiderà di Gabriele? Come evolverà il rapporto tra Gabriele e Paola? O si innamorerà di Fabio, il collega del fratello Marco? Ma cosa più importante, chi è in realtà Gabriele?
Queste e molte altre domande faranno capolino durante la lettura di questo romanzo. Una storia ricca di avvenimenti, processi di crescita e cambiamento della ragazza. Perché quando sembra essere sulla strada giusta, ecco che la rabbia esce fuori facendole deviare il sentiero.
La trama è costruita bene e affronta temi importanti quali la fiducia, il dolore, il bene e il male. Temi su cui riflettere e Marianna Coccorese ci permette di farlo in modo semplice e delicato con questo piacevole libro, il cui finale è aperto. Pur sapendo del finale aperto, al termine della lettura sono rimasta male, non per la storia che ho apprezzato molto, ma perché ero talmente assorta nella lettura da non rendermi conto dell'avvicinarsi della fine del libro, avrei continuato a leggere ancora per ore. Quindi dovrò imparare anch'io, come Paola, ad avere pazienza e aspettare fiduciosa il continuo di questa appassionante storia.
Ricordate: riflettete sempre sulle vostre scelte, su quanto possano far bene alla vostra vita e su quanto incidano su quella degli altri.
Buona lettura!!


Marianna Di Bella



lunedì 5 giugno 2017

Recensione: "La cattiva reputazione" - Francesca Bonafini


Titolo: "La cattiva reputazione"
Autrice: Francesca Bonafini
Editore: Avagliano Editore



Tra le strade del Centro e Nord Italia, una Citroën viaggia con quattro donne a bordo. Ogni fine settimana, la macchina e le ragazze sono in viaggio, percorrendo chilometri su chilometri.
Stanno scappando? Sì? No? Forse. Riflettendoci bene, si allontanano da un paese e da persone che amano criticare le loro vite non completamente conformi al vivere comune e alla morale, che le vuole serie, posate, fidanzate, con un lavoro, fine settimana trascorsi in compagnia delle famiglie, seguendo un copione fisso e prestabilito. Fidanzarsi, sposarsi, fare figli ecc.
Chi dice che la vita deve seguire questo corso? Ognuno non dovrebbe seguire sé stessi, ciò che ritiene più adatto alla propria persona e soprattutto essere felici? Sì, perchè queste persone che amano tanto criticare gli altri, in realtà si adagiano sul quieto vivere e su un percorso di vita già stabilito. Hanno bisogno di sentirsi approvati e accettati dagli altri. Per paura della solitudine, prefereriscono stare con una persona che non amano, perché per loro stare soli è sinonimo di vergogna. Criticare gli altri, appaga la loro insoddisfazione e infelicità. Ciò che non sanno e non comprendono è che sono già morti dentro.
Chi sono le quattro ragazze e dove stanno andando? Conosciamole meglio. Sono Nina, Pillo, Vale e Chiara. Ogni fine settimana, seguono i concerti del loro gruppo musicale preferito. Nina e Pillo sono invaghite di due musicisti e la loro presenza è più costante.
Pillo, il cui vero nome è Paola, ha da poco lasciato il fidanzato, abbandonandolo sull'altare. Potete immaginare le voci e le critiche che si sono scatenate dietro il gesto della ragazza. Paola si è invaghita di Pierluca, il chitarrista del gruppo, amante delle donne e delle birre. Tutto il contrario dell'ex fidanzato e ex futuro marito, Nuccio. Un tipo noioso così come noiosa era la loro vita di coppia, scandita da pranzi in famiglia, domeniche ad ascoltare la radio seguendo le partite e controllando i risultati, serate davanti alla tv, mai un teatro, gite o viaggi. Così la presenza di Pierluca riaccende e rivitalizza, quello che Paola aveva perso, l'allegria, la voglia di ridere e divertirsi.
Nina invece si è invaghita di Luigi, il pianista del gruppo. Dopo tanto tempo, la ragazza si fa prendere di nuovo dalla “fregola amorosa”. Perché il suo cuore è stato ferito e soffre ancora per Silvano, il suo ex professore. Nina era pazzamente innamorata, ma lui si è lasciato influenzare dai pettegolezzi sulla loro relazione. Ha preferito scappare piuttosto che aspettare e pazientare per vivere appieno la loro storia.
Le malelingue sono state più forti del loro amore? O questo sentimento non era poi così forte? Le ragazze si innamoreranno? Riusciranno a seguire la propria strada senza badare alle norme convenzionali, lasciando sparlare gli altri, cercando solamente la felicità?
Le domande rimarranno senza risposta fino a quando non leggerete il libro. Dovete leggerlo, non ve ne pentirete. Un testo che vi saprà catturare senza neanche rendervene conto.
Prendete il libro, apritelo e iniziate la lettura, ad un certo punto senza sapere come, vi ritroverete all'interno di quella macchina a sentire le chiacchiere allegre delle ragazze. Accompagnerete Nina nelle sue profonde riflessioni, sulla felicità, l'amore e l'importanza di seguire sempre sé stessi e il proprio cuore, anche se a volte potrebbe far male.
Tranquilli non è un romanzo noiso, perché la capacità di Francesca Bonafini è di farci vivere questo viaggio in modo spensierato, ma al tempo stesso profondo, con battute e frasi ironiche, dietro cui riesce a celare verità importanti.
Ogni frase, parola e pagina rappresentano i chilomentri percorsi lungo il sentiero della vita. Chilometri lungo i quali impareremo quanto è importante seguire sé stessi. Certo non sarà un viaggio tranquillo, spesso troveremo ostacoli lungo il percorso, ma l'importante è seguire sempre il proprio cuore e se vi capiterà di smarrirvi, o di cercare parole di conforto e momenti di ilarità, ricordatevi di Nina, della sua ironia e voglia di vivere.
Buon viaggio e buona lettura.


(Marianna Di Bella)

venerdì 2 giugno 2017

Recensione: "Molto più di una bugia" - Chiara Messina

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Titolo: Molto più di una bugia
Autrice: Chiara Messina





Quante cose nascondiamo agli altri per paura di essere feriti o perché il passato e le esperienze che abbiamo vissuto sono talmente dolorose da non volerle condividere con nessuno. Le sotterriamo per non doverle ricordare, rivivere, celandole a noi e soprattutto agli altri. Molti cambiano caratterialmente, diventando scostanti, diffidenti, aggressivi. Alcuni si allontanano cambiando città e amicizie; altri per motivi più gravi, cambiano identità.
Le bugie e i segreti diventano muri dietro cui nascondersi per difendere se stessi e tenere lontani gli altri, così come avviene ai personaggi di questo romanzo.
La protagonista è Sidney Stevens, giornalista del San Francisco News, un settimanale nato da poco più di due anni. È una donna determinata, organizzata, programma tutto per non avere sorprese. È cinica, fredda, calcolatrice sul lavoro, nella vita privata tiene tutti o quasi distanti senza svelare troppo di sé. Non è fidanzata o sposata e non è in cerca dell'anima gemella, le sue priorità sono tutte riversate sul lavoro. Ha le idee ben chiare sui suoi obiettivi e sa cosa vuole, ad esempio occupare il posto vacante di capo redattore del settimanale per cui lavora. Sidney non è stata sempre così, il suo passato e le sue esperienze personali e familiari l'hanno cambiata profondamente.
Un giorno, il capo del settimanale Max Allan, le affida l'incarico di scoprire qualcosa su David Radcliffe, il nuovo proprietario del ristorante “Rubino”. Il locale e il proprietario sono diventati famosi e richiesti in pochi mesi e si vocifera che l'acquisizione del ristorante sia avvenuto in modo strano e poco chiaro. Compito di Sidney è scoprire la verità, così inizia a indagare sotto falso nome, ma le cose non andranno come la donna aveva previsto, perché l'incontro con David le farà rimettere in discussione tutti ciò a cui era legata. L'attrazione tra i due è fortissima ma la verità cercherà di farsi spazio nella vita dei due ragazzi, scombinando non solo la vita di Sidney e David ma di tutti o quasi i personaggi del romanzo.
Il passato di David si ripresenterà in maniera violenta insieme alla figura di Milen Petrov, uomo affascinante dagli occhi di ghiaccio. Cosa nasconde David? Chi è Milen e quanto la sua presenza influenzerà la vita di Sidney?
Difficile rispondere in poche frasi, quindi vi lascerò leggere il libro e scoprire da soli la verità, perché credetemi se per alcuni il finale può sembrare scontato, per me non lo è stato. Fino a quasi la metà del libro ero convinta della probabile decisione di Sidney, invece mi sono dovuta ricredere su questo punto e su alcuni personaggi.
La lettura è piacevole e veloce. La storia è interessante, particolare e costruita bene, insieme ai suoi personaggi, in modo particolare Milen. La sua presenza, riesce a catturare completamente l'attenzione del lettore, il suo carattere e la sua forza vengono fuori in modo prorompente, oscurando tutti sulla scena.
Il libro ci ricorda soprattutto che non possiamo allontanarci e negare l'amore, perché quando arriva non ci saranno ostacoli a fermarlo. Travolgendo tutto quello che incontra, soprattutto le bugie dietro cui ci siamo nascosti per difenderci dal passato e dalle esperienze negative.
Attenti alle bugie e ricordate, l'amore è proprio dietro l'angolo. Buona lettura!!



Marianna Di Bella