Autrice: Monika M.
Editore: PubMe
Londra
1813. Nel prestigioso salone di Lady Heathcote, sono riuniti nobili e
persone di alto rango. Le donne si muovono nella sala con i loro
vestiti ingombranti, ostentando la loro posizione sociale e
spettegolando. In disparte c'è una giovane ragazza che osserva tutto
ciò che accade nella sala, lei è Miss Cécile Juliette Lefebvre,
nipote di Lady Heathcote. La ragazza è appena arrivata dalla Francia
e il suo intento è di passare inosservata, vestendo abiti semplici
ed emanando modestia e semplicità. Non lasciatevi ingannare, la
ragazza non è una sprovveduta, al contrario è molto intelligente e
brillante.
Il
protagonista del salone è il dandy inglese, raffinato e tenebroso
Lord Byron. Tra le dame c'è grande fermento di chiacchiere, perché
la sua amante Lady Carolina Lamb è tornata in città. Il marito
l'aveva allontanata, dopo aver scoperto la loro relazione. La
lontananza ha accentuato e riacceso la passione della donna per
l'uomo, mentre il dandy è freddo e distaccato, stanco di questa
relazione.
Durante
il ricevimento non presta minimamente attenzione alla donna, che
invece sente divampare dentro di sé la passione e il desiderio per
quest'uomo e come ultimo atto estremo per attirare la sua attenzione,
minaccia di tagliarsi i polsi, interrompendo così il ballo di Lord
Byron con Cécile Juliette.
Cécile
Juliette? Sì, proprio colei che voleva passare inosservata, è
riuscita ad attirare l'attenzione dell'uomo, ma lui sa come farsi
desiderare. La ragazza, infatti, si sente attratta dal modo di fare
di Lord Byron e vuole conquistarlo. Sa bene che riuscire a farlo non
è semplice, capirà che non è con la virtù che riuscirà a farsi
notare. La conquista dell'uomo diventerà presto una gara, una
partita dove l'avversario è più scaltro di lei e deve essere
preparata più o meno a tutto, per non rischiare di cadere in un
abisso da cui difficilmente riuscirebbe a venirne fuori.
Inizia
così un gioco in cui lei cerca di studiare il suo avversario e le
sue probabili mosse, mantenendo quello stato di virtù che tutte le
donne dovevano avere per non destare sospetti e pettegolezzi. Quello
che non sa è che il gioco è più grande e pericoloso di quello che
pensa e molte sue mosse avranno risultati deludenti e pericolosi. La
strada virtuosa si trasforma molto presto in un bosco oscuro e
pericoloso, il timore di venire sbranata dal lupo è molto più
reale di quello che pensa.
Accadrà
qualcosa per cui Cécile Juliette cambierà completamente, diventando
fredda, calcolatrice, vendicatrice, insensibile, piena di odio e
prenderà pienamente la strada del vizio.
La
ragazza brama il potere, il dominio, non ha più alcuno scrupolo
morale e religioso e si lascia completamente andare al bisogno del
vizio e...molte altre cose accadranno ma vi ho raccontato anche
troppo. Quello che posso dirvi è di leggere il testo e scoprire da
soli cosa è accaduto a Cécile Juliette e cos'altro accadrà in
seguito.
È
un libro dove il vizio e la virtù sono i protagonisti indiscussi del
romanzo e l'autrice ci darà molte chiavi per riflettere a fondo su
di loro, sull'ipocrisia e su cosa si cela dietro la maschera del
finto perbenismo dell'epoca. Ma è anche la storia di un amore
malato, dissoluto, complicato, instabile.
Monika
M. scrive benissimo, regalandoci attraverso la sua scrittura e le
descrizioni, la sensazione di essere realmente nel 1813. Il
linguaggio è accurato e contestualizzato al periodo storico, la
trama è accattivante e mai scontata, il tutto descritto e narrato in
maniera elegante.
Ciò
che ho apprezzato maggiormente è la complessa struttura psicologica
dei protagonisti. Non è semplice riuscire a dare caratterialità,
profondità, fragilità e spessore psicologico a dei personaggi così
ambivalenti e forti e Monika M. ci è riuscita veramente bene.
Buona
lettura!!
(Marianna Di Bella)
Bellissima trama mi ricorda i libri che leggevo da ragazzina ambientato nell'800😍😍😍😍 dev'essere in bel libro sono molto curiosa di leggerlo!!!
RispondiElimina...non aggiungo altro, ho detto anche troppo nella recensione :D
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