Titolo: "La cattiva reputazione"
Autrice: Francesca Bonafini
Editore: Avagliano Editore
Tra le strade del Centro e Nord
Italia, una Citroën
viaggia con quattro donne a bordo. Ogni fine settimana, la macchina e
le ragazze sono in viaggio, percorrendo chilometri su chilometri.
Stanno scappando? Sì? No? Forse.
Riflettendoci bene, si allontanano da un paese e da persone che amano
criticare le loro vite non completamente conformi al vivere comune e
alla morale, che le vuole serie, posate, fidanzate, con un lavoro,
fine settimana trascorsi in compagnia delle famiglie, seguendo un
copione fisso e prestabilito. Fidanzarsi, sposarsi, fare figli ecc.
Chi dice che la vita deve seguire
questo corso? Ognuno non dovrebbe seguire sé stessi, ciò che
ritiene più adatto alla propria persona e soprattutto essere felici?
Sì, perchè queste persone che amano tanto criticare gli altri, in
realtà si adagiano sul quieto vivere e su un percorso di vita già
stabilito. Hanno bisogno di sentirsi approvati e accettati dagli
altri. Per paura della solitudine, prefereriscono stare con una
persona che non amano, perché per loro stare soli è sinonimo di
vergogna. Criticare gli altri, appaga la loro insoddisfazione e
infelicità. Ciò che non sanno e non comprendono è che sono già
morti dentro.
Chi sono le quattro ragazze e dove
stanno andando? Conosciamole meglio. Sono Nina, Pillo, Vale e Chiara.
Ogni fine settimana, seguono i concerti del loro gruppo musicale
preferito. Nina e Pillo sono invaghite di due musicisti e la loro
presenza è più costante.
Pillo, il cui vero nome è Paola, ha
da poco lasciato il fidanzato, abbandonandolo sull'altare. Potete
immaginare le voci e le critiche che si sono scatenate dietro il
gesto della ragazza. Paola si è invaghita di Pierluca, il
chitarrista del gruppo, amante delle donne e delle birre. Tutto il
contrario dell'ex fidanzato e ex futuro marito, Nuccio. Un tipo
noioso così come noiosa era la loro vita di coppia, scandita da
pranzi in famiglia, domeniche ad ascoltare la radio seguendo le
partite e controllando i risultati, serate davanti alla tv, mai un
teatro, gite o viaggi. Così la presenza di Pierluca riaccende e
rivitalizza, quello che Paola aveva perso, l'allegria, la voglia di
ridere e divertirsi.
Nina invece si è invaghita di Luigi,
il pianista del gruppo. Dopo tanto tempo, la ragazza si fa prendere
di nuovo dalla “fregola amorosa”. Perché
il suo cuore è stato ferito e soffre ancora per Silvano, il suo ex
professore. Nina era pazzamente innamorata, ma lui si è lasciato
influenzare dai pettegolezzi sulla loro relazione. Ha preferito
scappare piuttosto che aspettare e pazientare per vivere appieno la
loro storia.
Le malelingue
sono state più forti del loro amore? O questo sentimento non era poi
così forte? Le ragazze si innamoreranno? Riusciranno a seguire la
propria strada senza badare alle norme convenzionali, lasciando
sparlare gli altri, cercando solamente la felicità?
Le domande
rimarranno senza risposta fino a quando non leggerete il libro.
Dovete leggerlo, non ve ne pentirete. Un testo che vi saprà
catturare senza neanche rendervene conto.
Prendete il libro, apritelo e iniziate la lettura, ad un certo punto senza
sapere come, vi ritroverete all'interno di quella macchina a sentire
le chiacchiere allegre delle ragazze. Accompagnerete Nina nelle sue
profonde riflessioni, sulla felicità, l'amore e l'importanza di
seguire sempre sé stessi e il proprio cuore, anche se a volte
potrebbe far male.
Tranquilli non è
un romanzo noiso, perché la capacità di Francesca Bonafini è di
farci vivere questo viaggio in modo spensierato, ma al tempo stesso
profondo, con battute e frasi ironiche, dietro cui riesce a celare
verità importanti.
Ogni frase,
parola e pagina rappresentano i chilomentri percorsi lungo il
sentiero della vita. Chilometri lungo i quali impareremo quanto è
importante seguire sé stessi. Certo non sarà un viaggio tranquillo,
spesso troveremo ostacoli lungo il percorso, ma l'importante è
seguire sempre il proprio cuore e se vi capiterà di smarrirvi, o di
cercare parole di conforto e momenti di ilarità, ricordatevi di
Nina, della sua ironia e voglia di vivere.
Buon viaggio e
buona lettura.
(Marianna Di Bella)
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