mercoledì 21 febbraio 2018

Recensione: "Al servizio di Adolf Hitler" - V. S. Alexander

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Titolo: Al servizio di Adolf Hitler"
Autore: V. S. Alexander
Editore: Newton Compton Editori



Segreti. Ognuno di noi ne custodisce qualcuno.
Segreti che vorremmo dimenticare, perché farli riemergere dalla nostra coscienza, vorrebbe dire ricordare il dolore provato, tornando a soffrire di nuovo.
Segreti che potrebbero svelare parti di noi che non vorremmo mai far conoscere agli altri, per paura di essere giudicati, colpevolizzati per un unico errore commesso nella vita.
Segreti che non possiamo celare a lungo, perché logorano la nostra anima e la nostra serenità, così ci facciamo forza e li affidiamo a persone fidate, o li trascriviamo su diari o libri dando ampio respiro al passato e al dolore.

“...Ma i segreti che avevo serbato così a lungo dovevano essere liberati dalla loro prigione interiore...”
(citazione tratta dal testo)

Così aprire questo libro e sfogliarne le pagine, vuol dire respirare e vivere un segreto nascosto per più di settant'anni.
Magda Ritter è la custode e la protagonista di questo romanzo storico. Un'anziana signora tedesca che nel 1943, viveva a Berlino con i suoi genitori. In quel periodo, la città era sotto attacco delle forze alleate. I raid aerei si susseguivano e l'odore di bruciato, distruzione e morte aleggiava nell'aria e nella vita dei cittadini che cercavano di sopravvivere ai bombardamenti e alla fame.
Magda e la sua famiglia non erano simpatizzanti di Hitler, anzi, il padre aveva una profonda avversione per il nazionalsocialismo.
I continui attacchi aerei e la pericolosità della situazione, costrinsero il signor Ritter a mandare Magda dagli zii a Berchtesgaden, nella Germania del Sud. La cittadina famosa per aver ospitato una delle dimore di Hitler: il castello di Berghof, un immenso edificio, costruito sulla montagna di Obersalzberg.
Grazie alle raccomandazioni dello zio, agente di polizia e attivo membro del partito, Magda viene assunta per un lavoro segreto. Di quale lavoro si tratta? La ragazza lo scoprirà una volta arrivata al castello, dopo due settimane di addestramento fisico.
Magda sarà una delle 15 assaggiatrici alle dipendenze del Führer.
Hitler, ossessionato dall'idea che le forze alleate vogliano avvelenarlo, decide di far assumere delle ragazze che dovranno assaggiare le pietanze preparate per lui. Il compito delle assaggiatrici è di mangiare un'ora prima del Führer, assaggiare tutti i piatti e aspettare...aspettare per scoprire se i piatti sono avvelenati e se gli effetti saranno letali.

“Fissai i piatti e pensai che quello poteva essere il mio ultimo pasto. Una fitta di paura mi paralizzò mentre portavo alla bocca il cucchiaio...”
(citazione tratta dal testo)

Un lavoro pericoloso che le costringe a vivere a stretto contatto con la morte, ma per alcune si tratta di un'occasione profondamente importante e un immenso privilegio poter sacrificare la propria vita per salvare Hitler e le sorti della propria nazione.
Magda vivrà con la consapevolezza che ogni pasto potrebbe essere l'ultimo della sua vita, troverà l'amore e vivrà situazioni di estremo pericolo, scoprendo intrighi politici. Quali? Starà a voi scoprirli, perché saranno tanti e tutti legati tra loro.
Questo è un romanzo storico che ci permette di conoscere una parte di storia poco nota. Ad eccezione di alcuni personaggi, realmente esistiti, la maggior parte sono di pura invenzione, ma reale rimane il lavoro di queste ragazze convinte di donare la propria vita per salvare Hitler e la propria nazione.
L'autore è riuscito a creare un romanzo interessante e intrigante che tiene legato il lettore, pagina dopo pagina. Il racconto è fluido e accattivante, non ci sono momenti di pausa o noia, al contrario l'attenzione del lettore è sempre vigile e stimolata da avvenimenti e intrighi che coinvolgono la protagonista, ma anche una parte di storia a cui siamo tutti profondamente legati.
Ha evidenziato bene l'indifferenza di alcuni tedeschi, riguardo alla realtà dei fatti, a ciò che accadeva intorno a loro o all'interno dei campi di concentramento.
Sinceramente mi aspettavo una maggior analisi introspettiva riguardante le sensazioni, le emozioni e le paure di queste giovani donne di fronte a cibi che potevano segnare il protrarsi delle loro esistenze o stroncarle definitivamente. Magda, ad esempio, affronta molte situazioni emotivamente destabilizzanti e profondamente dolorose ma spesso l'autore le racconta in modo distaccato e freddo, invece sarebbe stato interessante conoscere in modo più approfondito l'anima di questa donna.
Con questo romanzo, l'autore ci pone di fronte a molte perplessità, facendoci riflettere sul labile confine tra bene e male, tra verità e bugia, tra sopravvivere davanti a un piatto, probabilmente avvelenato, o davanti a un piatto vuoto, ai bombardamenti, alle fucilazioni ecc.
Avete capito il segreto di Magda? Probabilmente no, perché in realtà i segreti sono più di uno e ognuno di loro vi porterà a conoscere e comprendere la sua vita, le sue sofferenze e forse a non giudicare...buona lettura!!




Marianna Di Bella

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