venerdì 15 giugno 2018

Recensione: "Cercando Goran" - Grazia Gironella

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Titolo: "Cercando Goran"
Autrice: Grazia Gironella






Perdere la memoria.
Non ricordare nulla del proprio passato.
Non ricordare gli amici, la famiglia.
Non ricordare se stessi.
Sentirsi soli con un nuovo io, degli sconosciuti accanto e un vuoto enorme che spaventa e disorienta. Un vuoto che si cerca di colmare a tutti i costi, sforzandosi di riportare a galla quei ricordi che sembrano voler rimanere ancorati in qualche angolo buio e sperduto della nostra memoria. Si lotta strenuamente, perché è difficile accettare l'estrema conseguenza: la cancellazione definitiva dei ricordi, senza alcuna possibilità di ritrovare se stessi e la vita precedente.
Cosa fare? Come reagire?
Goran Milan si pone le stesse domande, cercando di mantere la calma e aspettando che i suoi ricordi riaffiorino, per ridargli la sua vita e una parvenza di normalità. Sono trascorsi otto mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria; i medici sono cauti nella diagnosi: potrebbe recuperare gradualmente la memoria o perderla per sempre.
Durante questi lunghi mesi, sua moglie, il socio in affari e gli amici, hanno cercato di aiutarlo inondandolo di informazioni, accrescendo il suo disorientamento, impotenza, paura e una rabbia che si acutizza ogni giorno di più.
Goran non è più l'uomo di prima, egoista, freddo e cinico, ora è più gentile, attento ai particolari, un acuto osservatore, amante della natura. Ma ciò non lo aiuta, al contrario si sente sempre più spaesato e legato a una vita che non sente più sua. Così la rabbia, diventa piano piano una valvola di sfogo, solo che ultimamente sta prendendo il sopravvento sulla sua personalità, trasformandolo in una terza persona. Come se non bastasse ha continue visioni di posti e persone che non conosce.
Cosa gli sta accadendo? Da dove proviene tutta questa rabbia? Solo dalla paura di non ricordare? Cosa rappresentano le visioni? Il suo passato?
Difficile rispondere ora con poche frasi, perché il romanzo è lungo e complesso.
Questo libro è un viaggio, non solo fisico e tra le pagine del testo, ma soprattutto mentale. Un viaggio che diviene una ricerca estenuante di se stessi, non solo da parte del protagonista ma anche degli altri personaggi che gli ruotano intorno, perché nel tentativo di aiutarlo, scopriranno molto di se stessi e della loro forza e caparbietà.
Grazia Gironella ha creato un testo interessante e complesso nella struttura e nella narrazione. I capitoli sono dedicati ai diversi personaggi, che ne diventano le voci narranti, permettendoci di comprendere il loro pensiero e le loro modalità di ragionamento, entrando in profondità nel loro essere.
Il romanzo non si presenta subito di facile comprensione, ha bisogno di tempo e lettura per riuscire a capire meglio la storia e i fatti antecedenti. All'inizio si ha l'impressione di non capire il fine ultimo della trama ma, piano piano, le nubi dell'incertezza si diradano e i pezzi sembrano occupare ognuno il proprio posto. Alcune parti sono più lente di altre, ma le descrizioni dei paesaggi, del viaggio, delle emozioni e paure di Goran ci permettono di vivere appieno il testo, immergendoci nella storia.

Ma quale me stesso? Cassandra, ognuno è il frutto di quei miliardi di mattoncini che hanno costruito la sua vita. Chi non ha un passato, è come se non esistesse.”
(citazione tratta dal testo)


...se anche non risolvo i miei problemi, ci sarà pure un posto per me da qualche parte, così come sono.”
(citazione tratta dal testo)


Una storia misteriosa, intrigante, soprannaturale...una storia tutta da leggere e scoprire.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

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