Titolo: "Agnese, una Visconti"
Autrice: Adriana Assini
Editore: Scrittura & Scritture
Anno 1380.
Anno bisestile foriero di
cambiamenti politici, sventure, intrighi e nuove minacce.
I due papi in carica, sono
in continuo litigio, provocando guai e scompiglio.
La Francia è in lutto,
perché ha da poco perso il suo re più saggio.
Carlo Durazzo vuole
impadronirsi del Regno di Napoli.
Gli ottomani sono riusciti
a conquistare la città di Sofia e Tamerlano, il mongolo, si avvicina
sempre di più alle porte dell’Occidente.
In questo momento storico
delicato, caratterizzato da invasioni e cambiamenti negli assetti
politici, una giovane donna si sta dirigendo a Mantova per convolare
a nozze con Francesco Gonzaga, figlio unico ed erede del capitano del
popolo che governa la città: Ludovico Gonzaga.
La ragazza è Agnese
Visconti, figlia del Signore di Milano: Bernabò Visconti. Un uomo
impetuoso, autorevole, battagliero, orgoglioso, con un’intelligenza
frizzante e vivace come la figlia, che del padre ha preso tutto,
compresa la testardaggine. La ragazza vorrebbe decidere da sola chi
sposare e amare, impensabile in quegli anni dove il matrimonio
combinato era simbolo di alleanze e patti politici e la donna non
aveva diritti ma solo doveri. Il suo compito era compiacere il
marito, gestire la dimora e procreare, permettendo al nome e titolo
di famiglia di andare avanti.
Agnese ha provato ad
opporsi a questo matrimonio, ma l’autorità ferrea del padre e la
società di allora non le permettono di rifiutarsi e ribellarsi a un
destino scritto da altri. Così a soli 18 anni, si ritrova sposata ad
un ragazzino, più giovane di lei, con poche qualità e molti
difetti.
La ragazza è diversa
dalle altre donne, è orgogliosa, testarda, fiera delle sue origini e
delle capacità politiche e governative del padre. È una donna
intelligente e ama leggere, i libri sono un rifugio per la sua anima
romantica e sensibile.
Agnese non si sente amata,
appoggiata e compresa nella nuova dimora, al contrario è osteggiata,
isolata e derisa. Del resto il suo matrimonio con Francesco Gonzaga
non va bene, i due ragazzi non fanno altro che litigare e accusarsi a
vicenda di torti reciproci.
La donna è triste ma,
nonostante tutto, continua a camminare fiera di se stessa, del
proprio lignaggio e segretamente spera nel grande amore.
La sua vita non sarà
facile, ma per scoprirlo dovrete seguirla tra i corridoi angusti del
suo palazzo, cercando di comprendere gli intrighi di corte, i
tradimenti e il difficile e violento rapporto con il marito.
“Che
mi uccidano cento, mille volte. Cento o mille volte mi rialzerò in
piedi”
(citazione tratta dal testo)
Questo sarà un viaggio,
non solo tra le pagine del libro, ma nell’anima di una donna
battagliera che non smetterà mai di esprimere il proprio parere,
osteggiando apertamente il marito e non sottomettendosi mai del tutto
al suo volere.
Una donna che si batterà
per le sue idee, fedele a se stessa e alla sua famiglia d’origine.
Una donna tratteggiata e
descritta molto bene da Adriana Assini, che ha saputo regalarci la
storia di una protagonista combattiva, testarda, sensibile e moderna.
L’autrice ha creato,
anche questa volta, un romanzo storico intrigante, bello, emozionante
e attuale nei contenuti. Tenendo fede al periodo storico e ai suoi
avvenimenti politici, ha creato una storia la cui protagonista, poco
si discosta dalle donne di oggi. Perché passano gli anni e i secoli,
ma alcune cose non cambiano. Ancora oggi la donna continua a lottare
per difendere i suoi diritti e le sue idee. In alcuni paesi, ancora
persiste il matrimonio combinato e la donna è considerata proprietà
dell’uomo. Epoche diverse, mentalità e problematiche ancora
attuali.
Romanzo ben costruito,
fluido nella narrazione e ammaliante nelle descrizioni. L’autrice
ha descritto gli avvenimenti in maniera perfetta, donandoci quadri
belli, spaziosi, ricchi di descrizioni e paesaggi dell’epoca. La
sua capacità narrativa, ci fa letteralmente vivere e muovere in un
romanzo storico intrigante e con una protagonista che saprà toccare
le corde della nostra anima.
Il linguaggio è
ricercato, attento, preciso così come le descrizioni che lo
compongono. Un linguaggio che non allontana il lettore, al contrario,
lo avvolge e lo culla, narrandogli una storia bella e intrigante,
trasportandolo in un’altra epoca.
Preparatevi, perché da
questo viaggio nel passato, tornerete diversi, con un bagaglio
culturale e umano arricchito e intenso. Un viaggio che vi consiglio
di intraprendere, lasciandovi ammaliare dalla bravura di Adriana
Assini e dalla forza di Agnese.
Buona lettura!!!
(Marianna Di Bella)
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