Titolo: "Emma Braccani. Perché io non posso"
Autrice: Giulia Bacchetta
Quante persone ci passano accanto
durante l'arco della nostra vita?
Ci siamo mai fermati a riflettere
sulle loro esistenze?
Ammettiamolo, pochissime volte così
come poche volte ci soffermiamo a guardarle negli occhi. Purtroppo
siamo troppo presi dalla nostra vita per soffermarci su quella degli
altri. Se solo ci impegnassimo a guardare con più attenzione,
scopriremo un mondo dietro quegli occhi e non sempre sarà piacevole
scoprire dolore, sofferenza e infelicità. Ad esempio, vedete quella
ragazzina che è scesa proprio ora dall'autobus insieme ad altri
ragazzi? Osservatela bene, perché dentro di lei si nasconde molto
più di quello che credete; un dolore e una sofferenza talmente
grandi che nessuna ragazzina di 14 anni dovrebbe passare.
Lei è Emma Braccani, vive in un
paesino vicino Milano ed è la più piccola della famiglia. Ha una
sorella più grande, Marta una ragazza estroversa, autorevole,
dall'aria spavalda e ama giocare a calcio. La mamma Rosa è casalinga
e il papà Roberto è fabbro ferraio come il padre.
Emma è di costituzione piccola,
studiosa, riservata, sensibile, acuta, puntigliosa, è uno spirito
curioso, indagatore, cerca sempre una spiegazione a tutto e non ama
le imposizioni, per questo viene scartata dal suo gruppo di amici,
perché le vorrebbero imporre come comportarsi e vestirsi.
Emma cerca di non avvicinarsi troppo
alle persone, mantiene le distanze per non entrare troppo in
confidenza e per non vedere invadere la sua sfera personale.
So già cosa state pensando: “E
allora? Cosa c'è da vedere e da capire? È solo una ragazzina chiusa
che non ama socializzare con gli altri ragazzi”. Ecco l'errore!
Giudicare senza conoscere, fermandosi alla superficialità delle
cose.
Tornate a guardare attentamente, i
suoi occhi sono tristi, spenti. Sollevate la maschera del finto
perbenismo dietro cui si celano alcuni personaggi e sollevando il
velo della verità vi renderete conto che quella famiglia ha molto da
nascondere.
Il padre è un uomo violento,
prevaricatore che tratta la moglie con brutalità e prepotenza,
umiliandola in continuazione. Picchia la moglie e la figlia Marta,
mentre Emma cerca di passare inosservata per non scatenare l'ira e la
rabbia del padre, purtroppo non sempre le riesce. Ma la sua
intelligenza e il suo spirito indagatore la faranno divenire la vera
protagonista della storia, cercando di lottare contro il padre,
convincendo la madre e la sorella a ribellarsi, ma quello che
intraprenderà sarà un percorso difficile e doloroso. Ci vorrà
coraggio, determinazione, forza di volontà per affrontare tutte le
prove che avverrano durante la storia...vorrei raccontarvi tutto, ma
non posso, sarebbe sleale e poco professionale.
È una storia che tutti dovrebbero
leggere e conoscere, perché purtroppo, è la realtà di molti
giovani. Non tutti hanno la forza e il carattere per affrontare tutto
questo, molti soccombono con effetti deleteri.
Giulia Bacchetta, scrivendo questo
libro, si è confrontata con un tema profondo, difficile, importante
e interessante. Ha avuto coraggio, perché poteva rischiare di
rendere la storia stereotipata, caricaturando alcuni passaggi, invece
ha saputo gestire bene la trama e le forti caratterialità dei
personaggi.
I protagonisti hanno una forte
presenza scenica e sono costruiti e descritti molto bene.
L'autrice ci pemette di entrare nella
vita di Emma, in punta di piedi, muovendoci lentamente facendoci
scoprire il passato del padre, fatto anch'esso di violenza.
Il libro copre l'arco temporale di un
anno di vita della ragazza, dodici mesi segnati da violenza,
soprusi, sofferenza e dolore; un anno in cui Emma scoprirà di
essere coraggiosa nonostante la totale sfiducia verso gli adulti e
scoprirà l'amore.
Cosa più importante imparerà quanto
sia importante mantenere e difendere le proprie idee.
Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
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