Titolo: "Alice tra le bancarelle della Vucciria"
Autore: Ludovico Benigno
Editore: Edizioni La Zisa
Palermo. La notte del 7
febbraio, Alice esce con gli amici per festeggiare l'esito del primo
esame universitario. Un bel 30 e lode in Letteratura inglese a
ripagare una vita non facile e avara di soddisfazioni. Durante la
notte, però, accade qualcosa, la povera Alice si ritrova in un
vicolo puzzolente. Cosa è accaduto? Come è arrivata fin lì? Non lo
sa neanche lei, la sua prima reazione al luogo e all'avvenimento, la
fanno correre allontandandosi da quel vicolo, cercando un posto più
tranquillo dove far riposare i suoi pensieri e cercare di comprendere
la situazione. La sua corsa, sembra più una fuga lontano dai guai e
dalla sua giovane vita. Durante la sua fuga, si imbatte in un topo
bianchissimo un po' particolare: indossa un gilet, ha uno smartphone
e invece di squittire parla in dialetto palermitano. Lui è
Rattomatto, soprannominato così dalla stessa Alice. Con questi
presupposti voi non lo inseguireste? Io sì e anche Alice. La
curiosità vince e da qui inizieranno e prenderanno vita le avventure
e disavventure della ragazza nella Vucciria, il mercato storico di
Palermo
Chi incontrerà? Cosa le
accadrà? E soprattutto come è arrivata in quel posto?
Scopritelo lasciandovi
affascinare e catturare dal libro, come Alice lo è del Rattomatto.
Seguite le parole di Ludovico Benigno, perché da moderno cantastorie
vi condurrà tra i vicoli di Palermo, osservando affascinati le
avventure di questa Alice contemporanea.
In questo viaggio avrete la
fortuna di scoprire un luogo storico come il mercato della Vucciria
ma soprattutto vi perderete in avventure che vi insegneranno molto,
dal rispetto per gli animali, all'importanza della conoscenza e
difesa delle proprie radici culturali. Tutto questo lo capirete
solamente alla fine della letura, quando vi ritroverete a chiudere il
libro, salutare Alice e il Rattomatto, comprendere il motivo della
presenza della ragazza in quel luogo, riflettendo con calma su tutto
quello che avete vissuto con la storia.
Ludovico Benigno riesce a
farci viaggiare in questa continua corsa in bilico tra realtà e
fantasia, confondendole e sovrapponendole continuamente. La sua
scrittura ci fa sentire parte della trama, sembra di essere
fisicamente in quei luoghi, a volte sentendosi Alice soprattutto nei
momenti di confusione e spaesamento che la ragazza vive e prova. A
volte si ha l'impressione di confondere la dimensione onirica con
quella terrena.
Ho apprezzato molto la
sensazione di desolazione delle case abbandonate, facendoci vivere lo
stato di abbandono e il fantasma delle voci di coloro che hanno
vissuto, gioito, sofferto tra quelle mura. Scheletri vuoti pieni di
ricordi ed emozioni.
Ludovico Beningo, ci ricorda
che come Alice acquisisce padronanza e consapevolezza di sé per ogni
avventura e passaggio che affronta superando ogni timore, anche noi
possiamo farcela, l'importante e non perdersi davanti a scarafaggi,
venditori ambulanti, venditori/profeti, ragni dalle domande strane o
il locale gestito dai cani dove l'uomo è bandito.
Vi ho incuriosito? Spero di
sì perché questo libro è bello. Un personale grazie all'autore
per avermi permesso di conoscere il suo testo e io non posso far
altro che consigliarvelo. Se come Alice vi trovate in situazioni
strane e incomprensibili andate avanti, superate le avventure, non
fermatevi. Buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
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