Titolo: "L'egoismo del respiro"
Autrice: Giada Strapparava
Editore: SensoInverso Edizioni
Cosa accade nella mente di un serial
killer?
Perché uccide?
Come sceglie le sue vittime?
Cosa prova durante l'omicidio?
Perché predilige uccidere in un modo
piuttosto che in un altro?
Cosa succede quando l'amore irrompe
nella sua vita? L'istinto omicida si affievolisce o la voglia di uccidere aumenta ancora di
più?
La mente umana è un gran mistero,
per comprenderla bisognerebbe studiarla approfonditamente. Per noi
lettori che vogliamo capire almeno un pochino cosa avviene nella
mente di un serial killer e non siamo esperti criminologi, possiamo
intanto leggere il libro di Giada Strapparava. Con questo testo,
parte delle nostre domande riescono ad avere una risposta.
La particolarità del libro è
nell'io narrante, in questo caso è l'assassino stesso che racconta
la sua storia e i suoi omicidi.
Colton Miller è il protagonista,
sappiamo poco del suo passato se non che ha 34 anni e vive nei
dintorni di Sacramento, California. Lavora come cuoco, presso la
tavola calda “Hall Bar” e fino ad un anno prima era un tipo senza
fissa dimora. È ben voluto dai clienti, dai colleghi e dal
proprietario del locale e naturalmente non sanno nulla della sua
anima nera.
Vive chiuso nel suo odio, ritenendo
gli altri dei lobotomizzati che vivono seguendo le regole della
società. Si conforma, apparentemente, agli altri per non destare
sospetti e la sera o notte va a caccia per sfogare i suoi istinti
omicidi, dando in questo modo sfogo ai suoi desideri più intimi e
indiscreti.
Perché uccide? Perché secondo lui
uccidere è un'arte e perché disprezza le persone che non sono in
grado di apprezzare e godere le meraviglie che la vita offre,
assumendo comportamenti sbagliati e cercando inconsciamente la morte,
ritenendoli impuri.
Tranquilli non vi sto svelando nulla
della trama, c'è ancora molto da leggere, capire e svelare, quindi
mettetevi comodi e immergetevi in questa storia e nella mente del
serial killer. Vivrete con lui, dentro di lui, conoscendo i suoi
pensieri, i suoi omicidi, le sue ossessioni e la scelta delle sue
prede.
È un thriller scritto in maniera
eccelsa, da una ragazza emergente. Giada Strapparava ha un'ottima
capacità narrativa, scrive in modo coinvolgente al punto da essere
letteralmente trasportati tra le strade di Rosemont, facendoci
sentire con tutto il corpo, la mente malata di Colton e i suoi
omicidi. Le descrizioni sono estremamente reali, riescono a farci
percepire il sangue che scorre e pulsa tra le mani, il rumore delle
ossa che si rompono sotto gli effetti delle bastonate, il sentore
della lama che affonda nella pelle, la pressione delle mani che
strangolano le vittime e le vene compresse esplodere sotto le sue e
le nostre mani.
Giada è riuscita a descrivere molto
bene la complessa mentalità del serial killer con un'analisi
psicologica profonda e precisa. Si sente e respira, nello stesso
momento, la sensazione di terrore delle vittime e l'euforia omicida
di Colton. Solo una persona con una grande capacità narrativa poteva
riuscirci.
Bellissimo libro che consiglio
vivamente...buona lettura!!
(Marianna Di Bella)
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