Titolo: Doppio Stradivari
Autrice: Antonella Iuliano
Editore: Pubme
C'era una volta...
Potremmo iniziare così, a parlare di questa misteriosa quanto affascinante storia scritta da Antonella Iuliano. Una storia che ci rimanda alle fiabe di una volta, dove il bene e il male si scontrano e la paura dell'ignoto e del mistero attirano e spaventano al tempo stesso.
Un romanzo che ci porta con la fantasia in un castello situato alle porte di Vienna.
L'atmosfera intorno a questo vecchio maniero è austera e rigida, come la sua padrona: la contessa Zsofia Von Grath. Una donna che incute timore negli altri e non si preoccupa del benessere degli abitanti del villaggio.
Vive nel castello con la contessina Katharina Von Grath, circondata da uno stuolo di domestici che non considera minimamente.
Nel villaggio però, circolano diverse storie e leggende riguardanti il maniero e la torre.
Non si sa bene cosa dicono, però possiamo seguire una figura incappucciata che in una fredda notte di inizio febbraio sale, con passo esitante, le scale della torre.
La misteriosa figura è Lena Reiter, una domestica del castello. Ha un incarico importante e segreto datole dalla contessa stessa. Nessuno deve sapere di cosa si tratta.
Fortunatamente noi non viviamo nel castello e non siamo alle dipendenze della contessa, quindi possiamo continuare a seguire la ragazza, per scoprire che il suo compito consiste nel portare, ogni sera, il pasto alla persona imprigionata nella torre.
Di chi si tratta?
Di una giovanissima fanciulla dai capelli corvini, dall'aria spaurita e con uno sguardo limpido e innocuo. Un'anima buona e indifesa. Lei è Larissa, la nostra protagonista e vittima della storia
Cosa le è accaduto? Perché la contessa la tiene prigioniera nella torre?
Quello che per ora posso dirvi, senza svelarvi tutta la trama, è che le due ragazze legheranno immediatamente e l'unico desiderio di Larissa è di poter riabbracciare il violino nero appartenuto al padre.
“Trova il violino nero e portamelo. Lascia che lo veda un'ultima volta.”
(citazione tratta dal libro)
Il violino nero veniva suonato in coppia con un meraviglioso violoncello bianco, costruiti entrambi dal famoso Stradivari.
“...comunicavamo tra noi a colpo di archetto. La musica era come una lingua comune, che soltanto io e mia sorella potevamo comprendere e al contempo un balsamo sulla grande ferita nel cuore di nostro padre. Suonare riempiva il vuoto lasciato dalla mamma: in quei momenti era come se lei fosse presente.”
(citazione tratta da libro)
Notte dopo notte Lena scoprirà la storia di Larissa e dei due strumenti musicali, mentre noi lettori non possiamo fare altro che continuare a sfogliare il libro e scoprire il mistero che si cela nel castello.
Lasciatevi guidare dalla scrittura di Antonella Iuliano e dalla melodia dolce e malinconica dei due strumenti, perché vi condurranno all'interno di una storia fiabesca, dolce, intrigante e misteriosa.
“Si amarono le note feconde, si accarezzarono le corde tese, gli archetti veloci s'infiammarono...il bianco, il nero, le loro labbra.”
(citazione tratta dal libro)
È sempre piacevole farsi avvolgere dalla scrittura dell'autrice perché le sue descrizioni accurate e coinvolgenti fanno sentire il lettore come parte della storia. Si partecipa con emozione alla disavventura di Larissa entrando in empatia con lei e con Lena, una ragazza che, grazie alla sua sensibilità e al suo coraggio, aiuterà e sosterrà Larissa nei momenti di sconforto e timore.
“La melodia era per Lara evasione dall'opprimente realtà in cui era confinata.”
(citazione tratta dal libro)
Leggere il romanzo è stato per me come ritrovarmi all'interno di una favola, dove il bene e il male entrano in conflitto e i personaggi cattivi si scontrano con quelli buoni. Tutto accompagnato da una melodia avvolgente e rassicurante.
Una lettura che vi consiglio se amate il mistero, le favole, un segreto da scoprire e qualcuno da salvare. Una lettura perfetta anche per questo periodo dell'anno.
Seguite la melodia e...buona lettura.
Marianna Di Bella
(Gifted by) Ringrazio l'Autrice per la copia dell'ebook
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