Titolo: Il cadavere si è mosso due volte
Autrice: Gemina
Editore: PubMe
Buongiorno lettori,
oggi vorrei portarvi con me tra le pagine di un giallo coinvolgente e dalle sfumature ironiche. Per immergerci meglio nell'atmosfera del romanzo, dobbiamo immaginare di trovarci nel Galles, in epoca vittoriana.
Un piccolo viaggio indietro nel tempo.
Siamo a Morganstown, davanti alla dimora di campagna di Lord Launchbury. C'è grande fermento nella casa, perché al suo interno si sta svolgendo un grande ballo i cui ospiti d'onore sono: Sir Beauden Moriarty e suo cugino Patrick Carbery.
Due giovani uomini particolari e stravaganti.
Patrick Carbery è un medico con doti straordinarie ma, ahimè, è stato radiato dall'ordine dei medici un mese dopo la laurea conseguita a Oxford. Perché? Beh è uno dei tanti misteri che aleggiano intorno a queste due figure e che dovrete scoprire da soli. Ciò che posso dire è che Patrick ha una passione per gli esperimenti, le autopsie etc.
Beauden Moriarty, invece, è proprietario e direttore di banca. È un uomo dalla forte personalità con atteggiamenti spesso snob e arroganti ed è ricco. Talmente ricco da attirare le attenzioni delle fanciulle in cerca di marito e si vocifera, secondo fonti indiscrete, che l'organizzazione del ballo sia un sotterfugio per far conoscere e fidanzare una delle figlie di Lord Launchbury con Sir Moriarty.
Sarà vero? In effetti, osservando bene, i comportamenti dei diversi membri della famiglia, sembrerebbero confermare queste voci, ma prima di pronunciarci aspettiamo il corso degli eventi. Intanto, soffermiamoci su un cameriere in particolare: Rhys Foley. Protagonista e voce narrante della storia.
Il ragazzo ha 17 anni e ama molto disegnare. Attraverso il disegno riesce ad esprimere meglio se stesso, comunicando i suoi sentimenti e le sue sensazioni. Disegnare lo fa sentire libero e felice.
“Volevo che la mia anima dilagasse sui fogli spandendo acqua e colore. Volevo passare il tempo con qualcosa che piaceva a me...”
(citazione tratta dal testo)
Orfano di madre con un padre fuggitivo, Rhys è cresciuto con il nonno, il reverendo Foley, nella canonica del paese. Un uomo che non ha mai apprezzato la passione di Rhys per l'arte e il disegno, ritenendola inutile.
Ora, però Rhys è libero di fare ciò che vuole, perché il nonno è morto e non c'è più nessuno a impedirgli di perseguire i suoi sogni e vivere della sua arte, Prima però, deve mettere da parte del denaro e per questo lavora temporaneamente nella dimora di Lord Launchbury, ed è lì che lo troviamo durante la serata del ballo. Una serata che si rivelerà piena di sorprese e con un morto in cucina.
Di chi è il cadavere? E chi l'ha ucciso?
Ciò che sappiamo con certezza è che la persona ad essere assassinata è il padrone di casa, Lord Launchbury e ad essere incolpato dell'omicidio è il nostro protagonista, Rhys. A prendere le difese del ragazzo si schiereranno Sir Moriarty, suo cugino Patrick e l'ispettore Bastareaud, casualmente presente alla festa. I tre uomini inizieranno a investigare regalandoci momenti di tensione, indagini particolari e fuori dalle righe, autopsie clandestine e scene, a volte, esilaranti.
Vi consiglio di seguire le indagini e le vicende dei personaggi perché, non solo vi appassioneranno, ma vi faranno divertire.
Personalmente ho amato moltissimo la storia e i suoi personaggi. Ognuno ha una sua spiccata personalità, e l'autrice è riuscita a dar loro il giusto spessore, una profondità psicologica e quel pizzico di sarcasmo che li rende divertenti, senza cadere nel ridicolo.
La lettura è scorrevole e coinvolgente, accompagnata da descrizioni e spiegazioni dettagliate da cui si evince un grande studio da parte dell'autrice per rendere, alcune situazioni, convincenti e aderenti alla realtà. Non posso entrare troppo nei dettagli, spiegandovi in quali situazioni, perché altrimenti rischierei di svelare troppo delle indagini, vi basti pensare che nulla viene lasciato al caso senza una spiegazione logica e ben studiata. Non ho mai avvertito, durante la lettura, la sensazione di qualcosa di artefatto e poco credibile.
Ho apprezzato, inoltre, l'utilizzo del sarcasmo nei dialoghi, nei gesti e nelle espressioni dei protagonisti. Alcuni episodi li ho trovati divertenti, come ad esempio le conversazioni e i battibecchi tra Moriarty, le sorellastre e il cugino; la mia scena preferita, quella in cui ho riso molto, è con il procione Percy. Questi episodi li ho trovati dei divertenti intermezzi che aiutano a stemperare le vicende e la trama.
“Il cadavere si è mosso due volte” è un giallo che non ha la sola e unica funzione di svelarci un mistero, ma ci aiuta a riflettere su alcune tematiche importanti. Ad esempio il difficile e complicato rapporto tra genitori e figli. Un rapporto che a distanza di anni e secoli, vede quasi sempre l'incapacità, da parte di alcuni genitori di comprendere, accettare e appoggiare pienamente le passioni dei propri figli, facendoli sentire un peso e delle nullità.
Altre tematiche importanti, su cui l'autrice si sofferma, sono: la precarietà economica, la sensazione di incertezza tra il “chi siamo e chi vorremmo essere” e la paura nel compiere quel passo in più per migliorare, cambiare e realizzare i propri sogni.
Leggere questo libro è come ritrovarsi avvolti in un caldo abbraccio, compresi e accettati.
“Amavo l'autunno, era il momento in cui sbocciavo, preso da un istintivo desiderio di volare. Era aria di libertà in una prigione forzata.”
(citazione tratta dal testo)
Un libro e un mistero che vi invito a leggere e scoprire.
Buona lettura...ops...buona indagine.
Marianna Di Bella
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