lunedì 16 settembre 2019

Recensione: "Solo una vita" - Mariuccia La Manna

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Titolo: "Solo una vita"
Autrice: Mariuccia La Manna
Editore: Bonfirraro Editore




Due mondi, completamente diversi, si incontrano in un tranquillo pomeriggio di metà maggio.
Due sguardi che si incrociano e si incatenano in un rapporto più grande di loro.
Due ragazzi che si innnamorano come qualsiasi coppia. Scoprendo l'amore, la passione, il desiderio di stare insieme e vivendo insieme ogni attimo della loro relazione.
Due ragazzi che, purtroppo, non vivranno una relazione sana e tranquilla come ogni giovane coppia, ma si scontreranno con la realtà che irromperà come una tempesta nella loro vita. Svelando crepe e problemi più grandi di loro. Perché l'amore che Marta e Paolo vivranno, sarà doloroso, violento, minaccioso.
Un amore sbagliato.
Un amore...no, non è amore.

Marta conosce Paolo a soli sedici anni e si innamora perdutamente di lui, o forse si innamora più dell'idea dell'amore, è troppo giovane per capirne la differenza.
La ragazza è innamorata e mette il ragazzo al centro della sua esistenza, dimenticando se stessa, spegnendo la sua carica vitale, la sua forza e la sua determinazione nell'affrontare la vita. Si allontana dalla famiglia, dagli amici e dai quei valori che hanno sempre guidato la sua giovane vita. Paolo, invece, ha un passato burrascoso alle spalle, fatto di violenza e sopraffazione da parte di un padre ignorante e meschino. I suoi valori si sono persi per strada, insieme alla famiglia, e il suo unico desiderio è amare, no mi correggo, è possedere quella ragazza, plasmandola a seconda delle sue idee, condizionandola in tutte le sue scelte.

Aveva vissuto nel tempo la sua esperienza amorosa, divenendo cieca di quella realtà che la circondava. Si era come creata un mondo a sé:il mondo che Paolo aveva vouto per lei e con lei.”
(citazione tratta dal testo)

Lei lo ama follemente. Farebbe di tutto per lui, anche accettare quel primo schiaffo, a cui negli anni ne seguiranno altri, ma mi fermo qui, perché il romanzo è breve e continuare a raccontarvi ulteriori particolari vorrebbe dire rovinarvi la lettura e la voglia di scoprire la storia.
Il romanzo, scritto da Mariuccia La Manna, è una sorta di diario intimo e personale, dove Marta descrivere la sua storia, svelando piano piano, le sofferenze, violenze e sopraffazioni vissute e inflitte da un uomo che credeva di amare e a cui aveva affidato la sua vita, ricevendo in cambio solo dolore e denigrazione.
Marta si guarda allo specchio e inizia a leggere per noi ogni cicatrice del suo passato, svelandoci la sua storia e compiendo un attento e profondo esame di coscienza su se stessa e il suo rapporto con Paolo. Un'analisi attenta, vera e sincera. Un'analisi dove non si nasconde, al contrario, prende atto dei propri sbagli e della voglia di riprendere in mano la sua vita, rovinata in maniera indelebile da un uomo violento.
Mariuccia La Manna ha affrontato un tema estremamente delicato, e lo ha fatto in maniera semplice e senza eccessivi fronzoli, evitando di cadere nella trappola delle frasi fatte o intrise di retorica. Ha messo a nudo l'anima della ragazza, facendo emergere una storia dolorosa e triste, raccontandola in maniera da risultare veritiera, evidenziando i passaggi violenti e psicologici del rapporto. Regalando, comunque, a Marta e a noi lettori un filo di speranza a cui aggrapparsi: la voglia di vivere, lottare e amare.

"Non possiamo vivere dimenticando, cancellando le immagini della nostra memoria, possiamo piuttosto far sì che da una fine possa nascere un inizio.”
(citazione tratta dal testo)

L'autrice evidenzia nel romanzo il male di alcune persone, il tormento, le strade sbagliate che intraprendono, l'insensata violenza e lo fa narrando una storia semplice e vera. Ricordandoci che il mostro è quasi sempre dentro casa e che perdonare il primo schiaffo ricevuto, non vuol dire porre fine alla cosa, ma permette all'altro di continuare a farlo, dando vita a violenza e sopraffazione.

Lo aveva scelto lei quel destino in quel momento. Non si rendeva ancora conto di essere in prigione tra le sue stesse mura domestiche: non era la sicuro, il male lo aveva dentro casa.”
(citazione tratta dal testo)

“Solo una vita” è un romanzo che fa riflettere e pur non essendo perfetto, infatti, alcune parti funzionano meglio di altre, riesce comununque a regalarci speranza anche dove sembra non esistere più.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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