Titolo: "La ragazza nell'acqua"
Autore: Robert Bryndza
Editore: Newton Compton Editori
Hayes è una piccola
località situata nella periferia di Londra. È una zona ricca e
prospera, e il basso tasso di criminalità la rendono un'ottima
scelta per chi cerca una vita agiata, comoda e tranquilla. Inoltre è
fiancheggiata da novanta ettari di bosco e brughiera che rendono la
zona accogliente e interessante. Ma se ci soffermiamo a osservare
meglio le cose, se scostiamo i veli di un'apparente normalità, ci
renderemo conto che i problemi, i segreti e i misteri esistono anche
qui, perché il male è sempre presente, anche dietro la patina della
ricchezza e del finto perbenismo.
Non ci credete? Allora
venite con me. Prima, però, indossate un paio di scarpe comode,
perché andremo in un posto particolare e scomodo. Un luogo
abbandonato da anni e rifugio di drogati e alcolizzati. Un luogo che
custodisce un segreto celato per anni e anni. Sto parlando della cava
dismessa che si trova al centro di Hayes Common.
Oggi non saremo gli unici a
visitare la cava, perché la polizia ci ha preceduti e sta
perlustrando la zona in cerca di un container impermeabile gettato
nelle acque dell'Hayes Quarry, contenente 10 chili di eroina del
valore di 4 milioni di sterline. I gommoni della polizia perlustrano
il posto centimetro dopo centimetro, e i sommozzatori si immergono in
cerca del container.
L'ispettore capo Erika
Foster sta controllando le ricerche perché il ritrovamento dei chili
di eroina sono importanti per la riuscita di un'indagine. Ma ciò che
l'ispettore capo e gli altri poliziotti non sanno è che di lì a
poco, non solo riusciranno a recuperare il container, ma anche
qualcosa che è rimasto in quelle acque per ben 26 anni. Un piccolo
involucro contenente i resti del corpo di una bambina scomparsa anni
prima e di cui si erano perse le tracce: Jessica Collins.
Il ritrovamento del piccolo
corpo riaprirà non solo vecchie ferite, ma anche un'indagine fallita
e condotta malissimo ai tempi della scomparsa. Un'indagine che ha
portato a un solo sospettato e che ha lascito innumerevoli
interrogativi a cui nessuno è riuscito a dare una risposta.
Riuscirà Erika a trovare le
risposte?
Riuscirà a scoprire la
verità e a trovare l'assassino?
A voi scoprirlo seguendo le
indagini dell'ispettore capo. Armatevi di grande spirito di
osservazione, capacità intuitive e indossate le vesti
dell'investigatore provetto e immergetevi in questa indagine per
certi versi particolare.
Perché particolare? Perché
se vi aspettate fiumi di sangue e omicidi, inseguimenti al
cardiopalma allora questa non è l'indagine per voi.
Il fiuto investigativo e la
capacità di osservare e analizzare le cose vi aiuteranno in questa
indagine complessa e intricata. Robert Bryndza ha dato risalto,
sopratutto, ai misteri, ai segreti e alle bugie che si celano dietro
un'indagine condotta malissimo. L'autore lascia trapelare gli indizi
piano piano, regalando al lettore pezzetti di puzzle da inserire nel
quadro investigativo e nella trama del libro. Purtroppo non sempre è
riuscito a gestire la narrazione in maniera eccelsa, ci sono delle
imprecisioni e una scarsa cura e attenzione ai dettagli che possono
influire sulla lettura, ad esempio il cambio di sesso di un
personaggio durante la lettura, indicazioni sbagliate sulla reale
posizione geografica della cittadina di Hayes o la mancanza di
concentrazione, in certi passaggi, da parte della protagonista.
Disattenzione che non ci si può aspettare da un ispettore capo,
soprattutto se sta seguendo un'indagine che è fallita proprio per la
scarsa cura e concentrazione dei suoi predecessori.
La trama rimane comunque
carina e interessante; la lettura è scorrevole e piacevole.
Ho apprezzato il personaggio
di Amanda Baker, colei che condusse le indagini quando scomparve la
piccola Jessica. Un donna forte e fragile al tempo stesso, un
personaggio che personalmente ho trovato più coinvolgente e
interessante. Gli altri personaggi rimangono un po' ai margini della
storia, ad eccezione della protagonista, Erika Foster, che ha un
ruolo principale e predominante nella scena. Una donna che custodisce
un grande dolore. Una donna testarda, difficile, che non si fida di
nessuno e diretta al punto da essere brutale.
Personalmente avrei dato più
rilievo alla famiglia della piccola Jessica, evidenziando la parte
psicologica dei componenti della famiglia per darne un quadro
completo ed esaustivo, e capire meglio le molteplici sfaccettature
psicologiche e i rapporti tra i diversi membri familiari.
“Ora che avete trovato
il corpo di Jessica, c'è una sola persona che è davvero scomparsa
nel nulla...Quella che l'ha presa.”
(citazione tratta dal testo)
Seguite le indagini,
godetevi la compagnia di questo thriller interessante e scoprite chi
ha fatto del male alla bambina.
Ricordate: niente è come
sembra.
Tutti custodiamo segreti
dietro impalpabili bugie.
Buona lettura.
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
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