giovedì 15 novembre 2018

Recensione: "La collezionista di storie perdute" - Ann Hood

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Titolo: "La collezionista di storie perdute"
Autrice: Ann Hood
Editore: Newton Compton Editori





Buongiorno!!
Oggi visiteremo un posto speciale, meraviglioso e magico per noi lettori. Viaggeremo fino a Providence, ridente cittadina degli Stati Uniti e ci dirigeremo verso Benefit Street, perché la nostra meta sarà la Biblioteca Athenaum.
Pronti?
Eccoci arrivati!
Entriamo in questo maestoso edificio e senza far troppo rumore, sediamoci tra le varie sedie poste in circolo che sembrano aspettare solo noi. Oggi si terrà il consueto incontro del gruppo di lettura, composto da dieci membri, legati dall'amore per i libri e dalla voglia di far parte di un progetto. La giornata è particolare, perché verranno presentati i nuovi membri, tra cui la nostra protagonista: Ava North
Ava è docente di francese presso l'università cittadina, è un tipo poco socievole, ruvida, sarcastica e sta attraversando un periodo difficile e doloroso. Dopo 25 anni di matrimonio, il marito Jim l'ha lasciata per un'altra donna. La nostra protagonista si sente umiliata, spossata, infelice, senza energie e il gruppo di lettura sembra rappresentare l'unico modo per superare il trauma, distraendola dal dolore e da se stessa. In effetti, il gruppo l'aiuterà a riflettere sulla sua famiglia e su un passato caratterizzato da due tragiche morti che l'hanno segnata profondamente, la morte della sorellina Lily e il suicidio della madre.
Nel mentre, la figlia minore di Ava, Maggie, è scappata a Parigi, abbandonando il corso che frequentava a Firenze, per inseguire un ragazzo di cui si è invaghita. La ragazza ha un passato turbolento alle spalle, segnato da un'adolescenza fatta di eccessi e alcool. A Parigi, purtroppo, si lascerà travolgere da droga e sesso, pensando di riempire, così, quel vuoto che sente dentro da troppo tempo.
Due donne profondamente sole e sofferenti che cercano se stesse e la forza per tornare a guardare il mondo con occhi diversi.
Leggere il romanzo ci permetterà di entrare nelle loro vite e nei loro pensieri aiutandoci, in questo modo, a comprendere la complessità dei loro caratteri. I capitoli del libro si alternano tra la storia di Ava e quella di Maggie, intervallati a volte da alcuni dedicati a personaggi che scoprirete durante la lettura e di cui non vi anticiperò nulla. I capitoli dedicati a Ava li ho trovati più introspettivi, interessanti e analizzano a fondo il suo dolore di donna tradita e figlia abbandonata.
Belle le parti riguardanti il gruppo di lettura, i libri letti e analizzati ogni mese. I libri diventano una terapia per la protagonista che si ritroverà a prendere coscienza di alcune problematiche mai affrontate o non prese in considerazione, come ad esempio rendersi conto che la sua famiglia non è così perfetta come lei ha sempre creduto.
Ciò che non ho apprezzato della sua storia è il poco interesse verso la figlia, perché con il passato turbolento della ragazza, mi sarei aspettata un'attenzione maggiore verso di lei. A volte, sembra concentrata troppo su stessa , il proprio dolore e la fine del matrimonio, per rendersi conto che almeno uno dei suoi figli ha bisogno di aiuto.
Dall'altra parte dell'Oceano, invece, c'è Maggie che si perde completamente e la cui storia non mi ha coinvolta per niente. Spesso, durante la lettura, ho avuto la tentazione di saltare i capitoli a lei dedicati. Le due storie sembrano scollegate per unirsi solo alla fine, con un finale che ho trovato troppo precipitoso e poco sviluppato.
Ciò che ho apprezzato, invece, è il percorso di crescita e consapevolezza di sé che avviene attraverso la lettura. Analizzando tematiche importanti e riflettendo seriamente sul passato, il presente, ponendo le basi per un futuro più sereno.
Ann Hood, ha creato un romanzo dove, non solo, pone le protagoniste in costante bilico tra andare avanti o arrendersi, ma darà loro, tutti gli elementi per intraprendere un intenso e doloroso percorso conoscitivo e di vita, conducendole a un finale che vi lascerò scoprire. La storia lascerà dubbi, perplessita e un sapore dolce e amaro, ma starà a voi leggere e giudicare.
Andare avanti o arrendersi?
Non smettete mai di camminare. Andate avanti, nonostante le ferite e le sofferenze. Affrontate i problemi, imparate a chiedere aiuto e vivete ogni attimo, perché la vita che avete a disposizione è unica e irripetibile.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

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