giovedì 23 maggio 2019

Recensione: "E la chiamano estate" - Jillian Tamaki; Mariko Tamaki

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Titolo: "E la chiamano estate"
Autrici: Jillian Tamaki  - Mariko Tamaki
Editore: Bao Publishing




L'estate è finalmente arrivata a riscaldare e rallegrare le giornate. Le località di mare si riempiono di turisti e degli amanti del relax e del sole. Anche Awago Beach si sta popolando di vacanzieri, i cottage vengono riaperti e le spiagge pullulano di persone e risate.
Rose Abigail Wallace, la nostra protagonista, è appena arrivata insieme ai suoi genitori. Come ogni anno, trascorrerà le vacanze estive nel piccolo cottage che l'ha vista crescere, custode di ricordi ed emozioni. A farle compagnia, durante le lunghe giornate, ci sarà Windy, l'amica estiva che conosce da quando aveva cinque anni. Negli anni, le due ragazzine, hanno condiviso giochi, confidenze, risate in totale armonia; ma questa vacanza sarà diversa, perché segnerà non solo la loro amicizia ma, soprattutto, il passaggio naturale tra infanzia e adolescenza. In bilico tra la bambina di ieri e l'adolescente di oggi in cerca di se stessa.
Rose e Willy si confronteranno su paure, ansie e perplessità. Tra dubbi e risate cercheranno il giusto equilibrio tra infanzia e adolescenza, cercando di capire chi sono e dove stanno andando, consapevoli che il passaggio non sarà indolore e che ognuna di loro vivrà in maniera diversa i primi batticuori e le prime delusioni.
Questa graphic novel, scritta e illustrata da Jillian Tamaki e Mariko Tamaki, è poetica e malinconica. Con la giusta dose di delicatezza e sensibilità affronta le perplessità di Rose e Willy, descrivendone i pensieri e i gesti quotidiani. Le due ragazzine sono ben descritte e tratteggiate, e risultano essere psicologicamente più adulte di tutti quelli presenti nel testo. Gli altri personaggi non raggiungono il loro livello di intensità, ma fanno solo da sfondo alla storia, risultando superficiali e spesso noiosi, non aggiungendo nulla di rilevante alla trama.
I dialoghi sono sintetici e vanno dritti al punto senza perdersi in divagazioni. I disegni, invece, sono delicati, chiari, espressivi e con una particolare tonalità tendente al blu, che ricorda la profondità del mare, la vastità del cielo e l'intensità delle emozioni.
L'atmosfera che aleggia in tutto il testo, ci dona quel senso di leggerezza e sospensione che si vive durante i periodi estivi, dove tutto sembra possibile e facilmente realizzabile. Un periodo che tutti abbiamo vissuto durante la nostra adolescenza e che ritroviamo in questa graphic novel, perfettamente descritti e disegnati. Un periodo che tutti abbiamo vissuto e affrontato con paura e incertezza e che qui ricordiamo con dolcezza e quel pizzico di nostalgia, rivivendo ricordi intesi e indimenticabili.
Una lettura piacevole, in cui il silenzio dei disegni è più incisiva ed eloquente di qualsiasi altro discorso, arrivando direttamente al cuore delle emozioni e dei lettori. Il silenzio delle immagini è ciò che ho maggiormente apprezzato in questo testo. Il non detto che diventa un messaggio intenso ed emozionante.
Lasciatevi avvolgere dai ricordi delle estati passate e dal senso di malinconia che si respira tavola dopo tavola.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


1 commento:

  1. Anche a me è piaciuta molto, forse però mi aspettavo qualcosa di più verso la fine, una specie di scioglimento che invece non ci è stato. Sarò io che non ci ho capito niente ahah, ma mi aspettavo leggermente di più.

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