Titolo: A cosa servono le ragazze
Autore: David Blixt
Editore: La Corte Editore
Pittsburgh, 14 gennaio 1885.
È una normale e tranquilla
giornata in casa Cochrane. La mamma prepara la colazione, mentre i
figli, seduti intorno al tavolo, si preparano per iniziare una nuova
giornata lavorativa. Mentre mangiano, ascoltano la voce di Elizabeth
intenta a leggere un nuovo articolo pubblicato sul “Dispatch”, il
giornale locale. Le piace leggere la rubrica del Quieto Osservatore,
la trova ben scritta con commenti ed osservazioni divertenti, ma non
questa volta, non l'ultimo articolo che considera un insulto alle
donne.
È infuriata, non accetta i
commenti offensivi e la poca considerazione che gli uomini hanno
sulle donne, considerando le loro vite solo in base ai pettegolezzi,
al loro interesse per i bei vestiti e le serate a teatro. E le altre
donne? Quelle che sono costrette a lavorare? Perché non si parla di
loro?
Elizabeth è una ragazza
schietta, impulsiva, ostinata, grintosa che non si arrende di fronte
a un piccolo ostacolo e questo suo carattere, considerato all'epoca
un pregio per gli uomini ma negativo per le donne, la porta a seguire
il suo istinto e scrivere una lettera di risposta al Quieto
Osservatore.
“Non scrivo tutto ciò
per avere la vostra compassione, ma per correggere le vostre idee
sbagliate secondo le quali l'unico mondo della donna sarebbe la
casa. Se la mia casa fosse il mio mondo, smetterei presto di orbitare
intorno al sole, e preferirei piuttosto caderci dentro fino a
incenerirmi.
Sono determinata a
voler lavorare finché non avrò scoperto il mio mondo e diventare
economicamente indipendente così come lo sono nell'anima.”
(citazione tratta dal testo)
Una lettera dallo stile
semplice, forse con alcuni errori grammaticali, ma la schiettezza e
la passione di Elizabeth vengono fuori in maniera prorompente. Le sue
idee e il suo diverso punto di vista attirano l'attenzione del
direttore del giornale che vuole incontrarla e conoscerla.
Cosa farà Elizabeth?
Accetterà di incontrarlo?
“Sì, avevo il
coraggio di rischiare”
(citazione tratta dal testo)
Lo
stesso coraggio che la porterà a cambiare totalmente la sua vita.
Sì, perché l'incontro con il direttore Madden, segnerà la nascita
di una grande giornalista: Nellie Bly. La prima donna a cambiare le
regole del giornalismo, seguendo inchieste importanti, infiltrandosi
nei luoghi inaccessibili e lavorando sotto copertura.
“Dovevo trovare i
fatti per confermare ciò che avevo detto. Dovevo vedere le cose con
i miei occhi. Provarle sulla mia pelle. Così nessuno avrebbe potuto
accusarmi di mentire o trascrivere semplicemente emozioni.”
(citazione tratta dal testo)
Una
giovane donna apparentemente gracile, ma sorprendentemente forte.
Determinata a seguire le sue idee e i suoi obiettivi: essere
economicamente indipendente e diventare una brava giornalista. La
strada è lunga e spesso piena di ostacoli, soprattutto morali perché
non è facile per l'epoca accettare la presenza di donne nelle
redazioni, ma Nellie è caparbia, intelligente, intraprendente,
impulsiva e pur avendo momenti di crisi, ritroverà sempre la forza
per inseguire tenacemente i suoi sogni. Affronterà tematiche
importanti, come ad esempio la questione lavorativa femminile, le
leggi sul divorzio, la situazione delle donne nei manicomi e delle
operaie nelle fabbriche, diventando la voce di tutte quelle donne
senza diritti. Donne oppresse e umiliate. Donne senza nome.
“Nella mia vita, mi è
stato detto anche troppe volte che sono pazza. Pazza perché non
voglio sposarmi. Perché non voglio dei figli. Perché voglio
lavorare. Perché non voglio ciò che ci si aspetterebbe che io
voglia, e perché voglio le cose che mi vengono negate. Sono stata
chiamata pazza perché sono difficile, rumorosa, curiosa...scomoda. È
questo che hanno in comune tutte queste donne. Sono scomode. Per i
loro mariti, per i loro figli, per le loro relazioni sociali, per la
loro comunità. Per la società. Sono scomode, e troppo povere per
poterselo permettere.”
(citazione tratta dal testo)
Una voce
che ha costretto i lettori dell'epoca a non distogliere lo sguardo
dalla dura realtà sociale e dalle categorie oppresse.
Una voce
che a distanza di anni continua ad essere forte e incisiva.
Una voce
che prende vita tra le pagine di questo romanzo biografico, scritto
da David Blixt.
L'autore
americano ha fatto un grande studio di ricerca storica, leggendo
testi a lei dedicati, reperendo materiali e articoli di giornali
scritti dalla stessa giornalista. Articoli che permettono di
comprendere meglio il suo carattere, la sua forza e la sua
determinazione.
“Quasi 150 anni dopo,
la sua indignazione è ancora palpabile. La sua energia, la sua
grinta, la sua vanità, la sua vitalità, la sua vulnerabilità. Sta
tutto lì, allo scoperto nelle pagine delle sue storie.”
(citazione tratta dal testo)
David
Blixt ha analizzato soprattutto gli inizi della sua carriera, evidenziandoli nel romanzo, narrando il momento e le ragioni che condussero Nellie
Bly a muovere i primi passi nel giornalismo. Accompagnando, in questo
modo, il lettore alla piena comprensione della complessa figura della
protagonista.
L'autore
ha saputo creare un'ottima cornice sociale e storica intorno alla
sua figura, coniugando perfettamente le prime inchieste
giornalistiche, il passato violento e il periodo storico, risaltando
le origini del femminismo e le idee della giovane donna. Idee che la
spingeranno a seguire i suoi obiettivi, lottando per ciò in cui
crede.
Lo stile
narrativo è semplice e diretto, nonostante sia un romanzo biografico
di notevoli dimensioni, la lettura è fluida e scorrevole, e il
lettore non avrà mai modo di annoiarsi, perché la storia di questa
giovane donna è interessante e avvincente. Il suo carisma esce in
ogni pagina del testo, ammaliando il lettore che si ritroverà
completamente avvinto dalla trama e dalla sua figura.
Un testo
che ho amato profondamente. Un romanzo biografico che mi ha permesso
di conoscere meglio la figura di Nellie Bly e la situazione femminile
dell'epoca, dandomi molti punti su cui riflettere. Un testo che
custodirò gelosamente e che rileggerò più avanti con calma per
cogliere quelle sfumature e quei passaggi che spesso sfuggono a una
prima lettura.
Un libro
che consiglio a tutti, in modo particolare alle donne, perché
nonostante Nellie Bly sia vissuta più di 150 anni fa, ha ancora
molto da insegnare.
Ogni sua
parola è un grido all'indipendenza, alla giustizia e alla parità di
genere. Un grido che non accetta l'indifferenza o di passare sotto
silenzio. No. È un grido che colpisce dritto al cuore di tutti quei
lettori che credono nei propri ideali e che non si arrendono di
fronte alle avversità della vita.
La
storia di Nellie Bly ci ricorda quanto lavoro c'è ancora da fare,
quanta forza dobbiamo mettere nel perseguire i nostri obiettivi e
quanto è importante dare voce a tutti, soprattutto, a coloro che non
hanno più la forza di farsi sentire o che sono costretti al
silenzio.
“Lo dite solo perché
voi vi considerate alla pari di tutti gli altri. Mentre io, come
donna, non lo sono. Per la leggere, io valgo meno di voi. È giusto?
È equo? Vi piacerebbe se la vostra vita fosse determinata da
qualcosa che non dipende dal vostro controllo, come il vostro sesso o
il colore della pelle?”
(citazione tratta dal testo)
Lasciatevi
ammaliare dalle parole, dai pensieri e dalla vita di una donna
tenace, forte e coraggiosa. Una donna che saprà conquistarvi sin
dalla prima pagina di questo splendido romanzo.
Buona
lettura!!
(Marianna Di Bella)
(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.
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