lunedì 11 febbraio 2019

Percorso Fotografico: "Identità" - Annalisa Marino


Ogni giorno migliaia di sguardi si sfiorano, leggeri, impercettibili, spesso vuoti e inconsistenti.
Sguardi superficiali, assenti. Si guarda senza vedere. Se solo ci fermassimo e posassimo i nostri occhi in quelli di chi abbiamo di fronte, ci renderemo conto della battaglia interiore che quella persona sta affrontando. Riconosceremo in quegli occhi, le ferite invisibili dell’anima in continua lotta con se stessa. Una battaglia silenziosa che ogni uomo sta affrontando in solitudine, cercando di ristabilire quell’equilibrio interiore tra la parte femminile e quella maschile, tra razionale ed emozionale, tra forza e sensibilità. Perché accettare la parte più delicata di se stessi vorrebbe dire ammettere di essere fragili e insicuri, mentre la società li vorrebbe forti, insensibili, sordi al proprio dolore e a quello altrui. Così reprimono le loro emozioni per un’identità fittizia, apparentemente più forte ma incline a malesseri, incertezze e paure.
Costruire e affrontare la propria identità è un processo lungo e faticoso che non tutti sono pronti ad accettare e sostenere, perché mostrare la fragilità della propria anima è un passo importante. Un passo che Annalisa Marino ha cercato di raccontare con il suo ultimo progetto fotografico: “Identità”.

Le sue foto sono le voci narranti di un percorso interiore lungo e faticoso, in cui l’uomo cerca di conciliare e unire il suo stato emozionale con quello razionale. I suoi scatti fotografici sono tocchi delicati, carezze impercettibili in grado di toccare l’anima dei soggetti fotografati e dei visitatori che si accostano alle sue foto incuriositi e inconsapevoli dell’effetto dirompente ed emozionante che quelle immagini possono provocare.
La fotografa, cammina in punta di piedi nell’anima dei soggetti fotografati, con delicatezza e sensibilità li prende per mano e li aiuta a leggersi dentro, tirando fuori quelle piccole vocine interiori indifese e inascoltate, nascoste negli angoli più bui dell’anima. Non tutti sono in grado di farlo, solo un’anima altrettanto sensibile, può riuscire a leggere così in profondità e Annalisa Marino è, non solo una fotografa, ma una persona che ha viaggiato a lungo nella sua anima, affrontando la luce e il buio, le contraddizioni del suo Io e ha saputo leggere ogni piccola riga del suo essere donna, mamma, amica ma soprattutto essere umano. Attraverso le sue foto, la sua voce interiore viene fuori in maniera dirompente, affrontando e raccontando temi importanti con forza e delicatezza e in questo nuovo percorso fotografico è riuscita a raccontare una battaglia interiore in cui tutti possono riconoscersi.

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Avvicinatevi alle sue foto, chiudete gli occhi e lasciate il mondo fuori. Estraniatevi da ogni suono o rumore che possa distrarvi, e concentratevi solo su voi stessi, sul battito del vostro cuore e delle vostre emozioni. Respirate a fondo e quando siete pronti, alzate il viso e posate i vostri occhi sulle foto. Fate scorrere il vostro sguardo su ogni singola immagine, seguite il vostro ritmo interiore e danzate tra una foto e l’altra. Scrutate ogni singolo pixel e leggete, no mi correggo, ascoltate il messaggio di Annalisa Marino, fatevi catturare dalla forza del soggetto e allora capirete, nel profondo di voi stessi, quale sia il reale significato, quello che tutti dovremmo imparare ad affrontare.
Ogni foto è uno schiaffo alla nostra anima, uno di quelli in grado di svegliarci dal torpore emotivo in cui spesso ci ritroviamo a vivere.
Ogni foto è un messaggio, un’emozione, un grido lancinante.
Ogni foto è una lettera intima e delicata, scritta con l’inchiostro della sofferenza, dell’insicurezza e sensibilità.
Ogni foto è un dialogo silenzioso e discreto tra Annalisa Marino, il soggetto fotografato e noi osservatori. Un dialogo composto da mille parole inespresse, il cui significato profondo è assopito dentro di noi. Un dialogo che vi invito a scoprire e affrontare perché credetemi, guardare quelle immagini vuol dire regalare consapevolezza a noi stessi e al mondo che ci circonda.
Buon dialogo e buona visione!!



(Marianna Di Bella)


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