Autrice: Elvira Delmonaco Roll
Editore: Casa Editrice Kimerik
Oggi vi porterò a visitare
il Molise. Precisamente, visiteremo un piccolo borgo nato nelle
grotte della Morgia, una rupe cenezoica che sporge dal fianco della
valle. Le case sono state costruite a ridosso della rupe, come se
cercassero protezione dal quella enorme pietra. Il suo nome è
Pietracupa, sarà lo scenario e per certi versi il protagonista del
romanzo che andremo a scoprire.
La storia è ambientata tra
il 1852 e il 1866, quindi dovremmo fare un piccolo salto indietro nel
tempo e tornare in un periodo storico importante per la nostra
nazione, gli anni dell'unificazione d'Italia. Il paese viveva
prevalentemente di agricoltura e pastorizia, la vita era scandita dal
trascorrere delle stagioni, che influenzavano e incidevano sulla
semina dei campi e il loro raccolto.
Il romanzo inizia prendendo
vita in una calda giornata, la sera si sta avvicinando portando con
sé un po' di fresco e ristoro, dopo l'afa che non ha dato tregua per
tutto il giorno. Gli uomini stanno tornando dai campi, mentre le
donne preparano la cena e in un terrazzino di un'antica casa, è
seduto un uomo. Lui è Don Nicola, il parroco di Pietracupa, un uomo
molto severo ma sempre pronto e disponibile ad aiutare tutti. Questo
per lui è il momento migliore della giornata, quello in cui si
concede un bicchiere di vino e si lascia andare a riflessioni e
pensieri. Ma non questa sera, perché purtroppo si sentirà male e
dopo una lunga agonia, la morte lo accoglierà tra le sue braccia.
La causa sembrerebbe morte
naturale, ma tra i paesani e in particolar modo tra le donne,
alleggia il sospetto dell'avvelenamento. È proprio così? Se così
fosse, chi è stato a ucciderlo?
I paesani iniziano a
guardarsi sospettosi e il dito viene puntato contro Don Ippolito, uno
dei due giovani preti che aiutavano il parroco, il quale li riteneva
troppo ambiziosi e arroganti.
È stato realmente Don
Ippolito? Non si hanno prove certe a suo carico, ma ormai la quiete e
la serenità del borgo è stata sconvolta. Così come sconvolta è la
vita di Annibale, nipote di Don Nicola, figlio dell'amata sorella
Erminia.
Don Nicola vedeva per il
nipote un futuro da prete, ma il ragazzo non ha la vocazione, lui ama
intagliare il legno e vorrebbe imparare tutti i segreti del mestiere,
per riuscire a dare forma alle immagini che aleggiano nella sua
testa. Così decide di lasciare il seminario e tornare a casa, ma la
sua vita cambierà profondamente con la morte dell'amato zio. Da quel
momento dovrà provvedere al mantenimento della madre e diventare
presto un uomo.
Annibale è un ragazzo che
preferisce starsene per conto suo, scontroso e di cattivo umore e non
trasmette molta simpatia ai paesani. Il suo sogno è intagliare il
legno e andare via da quel paese che non sente suo e in cui non si
riconosce. Ma prima di tutto deve provvedere a sua madre e durante il
periodo in cui sarà costretto a vivere a Pietracupa conoscerà
Susanna. Una ragazzina sordomuta, dallo sguardo attento, profondo e
intenso. Vivace, solare, intelligente, in grado di leggere le labbra
e che diventerà in poco tempo una figura importante per Annibale, ma
lei è figlia di Clorinda, la strega del paese e...mi fermo qui
perché vorrei foste voi a continuare la lettura e scoprire una
storia affascinante e misteriosa. Tranquilli perché tutte le
risposte alle vostre domande e ai vostri dubbi verrano svelate piano
piano. Scoprirete come è morto Don Nicola, saprete cosa accadrà ad
Annibale e Susanna, ma soprattutto scoprirete la vita di molte altre
persone che popolano non solo il paese ma le pagine e l'anima di
questo libro.
Persone a cui vi
affezionerete e sentirete parte della vostra vita, persone che vi
aiuteranno a scoprire un mondo di tradizioni scomparso e che andrebbe
recuperato, perché farlo vorrebbe dire recuperare le proprie radici.
E per questo ringrazio la scrittrice, perché ha saputo coniugare una
storia misteriosa con la tradizione di un popolo poco conosciuto, ma
dalla tempra forte e da una grande testardaggine e, tradizioni che
ci fanno riscoprire un'Italia che la generazione di oggi non conosce.
Ho apprezzato molto la
figura di Annibale, un giovane alla ricerca di sé, il cui desiderio
più grande è andare via pensando così di ritrovarsi, non sapendo
che la vera ricerca deve avvenire dentro di sé e non spostandosi o
allontanandosi dal luogo natio. Imparerà che solo accettando le sue
orgini, le sue tradizioni e le sue radici, può finalmente trovare se
stesso.
L'autrice è riuscita
inoltre ad affrontare temi interessanti e profondi, come la difficile
condizione delle donne, legate alla tradizione e alla morale
dell'epoca, oppure descrivendo la vita contadina e gli usi e costumi
di quegli anni. Attraverso il romanzo, ci ha regalato uno spaccato
storico importante.
Volete scoprire una storia
dove il mistero aleggia tra le pagine del libro? Volete scoprire un
popolo forte e testardo? Volete conoscere gli abitanti di Pietracupa?
Sì? Bene, non dovete fare altro che prendere il libro, trovare un
posto comodo e tranquillo dove leggere e poi lasciatevi trascinare
dalla parole e dalle descrizioni dell'autrice. Il vostro viaggio sarà
unico e irripetibile.
Buon viaggio e buona
lettura!!!
(Marianna Di Bella)
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