martedì 12 novembre 2024

Recensione: "La Libreria delle Illusioni" - So Seo-rim

 

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Titolo: La Libreria delle Illusioni

Titolo Originale: The Booktstore of Illusions

Autrice: So Seo-rim

Editore: Newton Compoton Editori




Tra le montagne è situata una libreria speciale. Una di quelle apparentemente normali, ma una volta entrati si percepisce qualcosa di diverso. L'atmosfera è familiare, tranquilla e accogliente, al punto che si avverte la necessità di rilassare il proprio corpo e la propria anima, dimenticando per un po' i problemi della vita quotidiana. Un luogo speciale e raro di questi tempi, caratterizzati da ritmi veloci, esistenze stressanti e poca felicità.

Un posto difficile da visitare perché nessuno sa dove si trova e non tutti possono accedervi. No, tranquilli, non sto vaneggiando inventando luoghi inesplorati o esclusivi. La libreria esiste ma si presenta solo a coloro che si sentono persi nella vita. Ci sono momenti, nella nostra esistenza, in cui ci sentiamo sopraffatti dai problemi, dalla solitudine, dalla stanchezza; non riusciamo più a trovare gioia in quello che facciamo e perdiamo di vista gli obiettivi, noi stessi e la strada che stiamo percorrendo. È proprio in questi momenti che lei appare, come per magia. Come una risposta a una richiesta non formulata.

Si guardò rapidamente intorno. C'erano così tanti scaffali che non si vedevano i muri. Le mensole, disposte ovunque, erano affollate di volumi. Sì, era senza dubbio una libreria.”

(citazione tratta dal libro)

L'ampio tappeto verde scuro conferiva all'ambiente una certa atmosfera, era come il muschio ai piedi di un vecchio albero, e donava al locale un'aria cupa, indecifrabile, di certo unica.”

(citazione tratta dal libro)

Lei è lì davanti a noi e, se siamo veramente stanchi e determinati a rilassarci, allora possiamo entrare. Non c'è obbligo di acquisto, possiamo sbirciare tra i vari volumi, osservare l'ambiente e ascoltare il proprietario leggere delle storie particolari, come quella racchiusa in questo volume.

Devo avvertirvi, però, che le storie raccontate non sono tutte a lieto fine, dolci e carine, al contrario, potrebbero essere un pochino inquietanti, ma tutte nascondono un significato comprensibile solo a chi le sa ascoltare con attenzione. Ne sa qualcosa Yeo-seo, una giovane donna che si perde a causa dell'infelicità che avvolge la sua esistenza. Si sente soffocare dai molteplici problemi che si accavallano e peggiorano sempre di più. È sola, infelice e sul ciglio di un dirupo quando incontra Seo-ju, il proprietario della libreria. Un uomo dall'aria eterea, che la invita ad entrare, guardarsi intorno e ascoltare una storia. Inizia così la conoscenza tra i due protagonisti, segnata da storie, divergenze e da qualcosa che li lega nel profondo. Qualcosa che Yeo-seo non riesce a comprendere, si sente attratta dall'uomo e improvvisamente sente come se gli ricordasse qualcosa. 

Cosa? Non lo sa, perché quella sensazione dura un attimo e la sua vita riprende a scorrere in una serie infinita di eventi negativi.

Ogni volta che si perde, inevitabilmente si ritrova davanti alla libreria, in compagnia di Seo-ju e delle sue storie che l'avvicinano sempre di più alla comprensione...di cosa lo scoprirete continuando la lettura di questo romanzo. Posso solo dirvi che i due protagonisti si conoscono da molto tempo, ma Yeo-seo non ricorda nulla dell'uomo e della sua vita passata, o meglio delle sue precedenti vite, perché ogni rinascita azzera i ricordi della ragazza e ogni volta Seo-ju cerca di farle ricordare la loro storia. 

Questa nuova vita permetterà ai due innamorati di vivere finalmente il loro amore?

Dicono che per un solo incontro sia necessario possedere un legame per ripercorrere epoche passate. Se ha avuto una sensazione di déja-vu...bè, forse è perché mi ha riconosciuto da una vita passata.”

(citazione tratta dal libro)

Preparatevi perché la lettura di questo romanzo non sarà semplice, c'è molto da scoprire, immaginare e comprendere. Occorre una buona dose di pazienza e una grande capacità di ascolto per entrare in empatia con la trama, con i personaggi e con una cultura diversa dalla nostra. Proprio come avviene nel romanzo, occorre raccogliersi ed essere disposti a rilassarsi e ascoltare la storia, i racconti e il vero messaggio che ognuno di essi nasconde.

La struttura del romanzo non è semplice e lineare, ogni capitolo racconta una parte della trama, come se fosse un pezzo di puzzle da incastrare l'uno all'altro, per poi giungere al quadro completo di una storia intensa, particolare ed emozionante.

Inizialmente, si ha la sensazione di non riuscire a comprendere dove l'autrice voglia condurci con i misteri, le tradizioni, i racconti ancestrali, un presente soffocante e la presenza di dei, creature mostruose, animali sacri, esseri umani etc. Tutto sembra confusionario, come la mente di Yeo-seo quando alcune immagini del passato riemergono inaspettatamente. Poi piano piano, la trama si fa più chiara e coinvolgente, e la lettura diventa più fluida e magica.

Le descrizioni sono dettagliate e accattivanti e la tradizione si mescola con il presente in maniera particolare e interessante, creando una storia magica e misteriosa dove l'amore eterno è il protagonista assoluto.

Devo essere sincera, inizialmente non mi è stato facile entrare nella storia, trovavo difficoltà a comprendere la connessione tra i vari racconti, però qualcosa mi spingeva a continuare la lettura, probabilmente la curiosità e quell'atmosfera magica che si respira nel romanzo. Non mi sono arresa e ho continuato, scoprendo una storia particolare, intensa con protagonista un amore che si rincorre in epoche e vite diverse.

Il romanzo regala molte tematiche su cui riflettere, in particolare, il senso della vita, il karma, l'amore, la reincarnazione, l'identità, il dolore etc.

“La libreria delle illusioni” è un libro che si fa amare piano piano. Non ha fretta di farsi apprezzare, al contrario aspetta con calma che il lettore sia pronto ad entrare in empatia con l'amore eterno e tormentato di Yeo-seo e Seo-ju. Un amore che si rincorre in epoche e vite diverse, portandosi dietro le stesse ansie e paure.

Un amore che aspetta di essere scoperto.

Se vi sentite persi, non spaventatevi, anzi, guardatevi intorno perché potreste trovare “La Libreria delle Illusioni” e conoscere Seo-ju.

Buona lettura.




Marianna Di Bella



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia dell'ebook.

venerdì 8 novembre 2024

Recensione: "Amori e Segreti al Pumpkin Spice Cafè" - Laurie Gilmore

 

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Titolo: Amori e segreti al Pumpkin Spice Cafè

Titolo Originale: The Pumpkin Spice Cafè

Autrice: Laurie Gilmore

Editore: Newton Compton Editori




Dream Harbor è una pittoresca e suggestiva cittadina balneare del New England. Una piccola località accogliente, gradevole dove trascorrere qualche giorno in serenità, perdendosi tra le attività locali situate prevalentemente su Main Street.

Lungo questa via principale troviamo il locale “The Pumpkin Spice Cafè”, un luogo dove trascorreremo buona parte della nostra lettura, perché proprio qui è ambientata questa piacevole storia d'amore.

Jeanie Ellis è ufficialmente la nuova proprietaria del locale, lasciatole dalla zia desiderosa di andare in pensione per godere pienamente della sua vita. Jeanie non sa nulla della gestione di una caffetteria, ma è desiderosa di cambiare vita.

Jeanie stava ricominciando da capo. Jeanie era una donna nuova.”

(citazione tratta dal testo)

La nostra protagonista ha lasciato Boston e il suo lavoro di assistente in una grande azienda finanziaria, perché i ritmi frenetici e pesanti stavano diventando stressanti. Vorrebbe rallentare i suoi ritmi di vita e, se possibile, cambiare se stessa. Perché lei è piena di contraddizioni, chiacchierona, solare, confusionaria, non sta mai ferma, difficilmente riesce a rilassarsi e i suoi pensieri volano più alti della fantasia, immaginando catastrofi o ipotizzando teorie strampalate, ma al tempo stesso ha timore di non soddisfare le aspettative degli altri e per questo si blocca in alcune occasioni.

Niente teorie su chi o cosa stesse cercando di ucciderla, o aggiornamenti sullo scioglimento dei ghiacci della calotta polare, nessun elenco delle diciotto cose che avrebbe dovuto fare nell'arco di una sola giornata.”

(citazione tratta dal testo)


Jeanie è persa. In bilico tra chi è e chi vorrebbe essere.

Meno chiacchiere. Meno pensieri. Meno problemi.”

(citazione tratta dal testo)

Una cosa, però, è certa, vuole far parte della comunità locale, instaurare amicizie durevoli e profonde e vuole conoscere meglio Logan Anders, il nostro protagonista maschile.

Logan, al contrario di Jeanie, è taciturno, riservato, non ama stare al centro dell'attenzione, e rifugge dai convenevoli ma, se proviamo a superare questa apparenza burbera e distaccata scopriremo un uomo ironico, protettivo, sempre pronto a correre in aiuto e con una profonda ferita emotiva. Una ferita che influenza le sue relazioni e la sua paura di fidarsi e lasciarsi andare a un nuovo amore.

Jeanie non vuole essere responsabile del cuore di un'altra persona se prima non mette in ordine se stessa. 

Logan non vuole affidare di nuovo il suo cuore a qualcuno che andrà via. Non vogliono...hanno paura...ma l'attrazione tra di loro è fortissima. 

Riusciranno a trovare un punto di equilibrio? Supereranno le loro paure?

Non c'è bisogno che aggiunga altro nella descrizione se non un invito a continuare a leggere questa storia d'amore che, personalmente, ho trovato gradevole.

Ho letto molti pareri negativi riguardo a questo romanzo. Alcune obiezioni le comprendo e mi trovano concorde, come ad esempio la storia non originale, in alcuni punti un po' banale, la velocità con cui i due protagonisti si innamorano, in particolare Logan, la staticità degli eventi etc. Però, nonostante questo, l'ho apprezzato tantissimo.

Leggerlo ha rappresentato per me un momento di serenità e delicatezza. Immergermi tra le sue pagine mi ha fatta sentire accolta e coccolata. Per tutto il tempo della lettura ho dimenticato i problemi della vita quotidiana e per un po' mi sono lasciata avvolgere dall'atmosfera calorosa e amicale della comunità di Dream Harbor. È impossibile non sentirsi parte della vita cittadina, con abitanti simpatici, fuori dal comune, impiccioni ma sempre pronti a sostenersi e aiutarsi l'uno con l'altro. Li ho amati tutti, anche nelle loro stravaganze come ad esempio i membri del club del libro con le loro letture piccanti, il sindaco Kelly con i suoi sogni premonitori, Hazel, Annie, Noah etc.

Le assemblee cittadine sono i momenti comunitari che ho preferito, perché emergono le stramberie di alcuni cittadini e quella sottile ironia che rende Logan divertente e meno burbero. Mi hanno ricordato, seppur vagamente, le assemblee presenti nella serie Gilmore Girls (“Una mamma per amica).

“Amori e segreti al Pumpkin Cafè” è una storia d'amore piacevole, dolce, romantica e avvolgente come una calda coperta in una fredda serata autunnale. Una lettura leggera senza grandi pretese letterarie. Una storia in cui i due protagonisti sono impauriti dalle loro nuove emozioni, ma la speranza di vivere un nuovo amore è più forte. Jamie e Logan sono due personaggi gradevoli, insicuri, amichevoli e ironici; nonostante il continuo rimuginare sulle loro paure non mi hanno annoiata o infastidita, al contrario, ho trascorso, in loro compagnia delle piacevoli ore di lettura.

Una lettura, per me, scorrevole, con quel pizzico di ironia che apprezzo nei romanzi, un piccolo mistero da risolvere, una storia d'amore delicata e un'atmosfera comunitaria calda e avvolgente. Un senso di comunità che amo ritrovare nei libri, probabilmente, perché nella società odierna si sta definitivamente perdendo dietro egoismi e indifferenza.

Un romanzo che, personalmente, rileggerò più in là per rivivere la storia tra Jeanie e Logan, ritrovare gli abitanti di Dream Harbor e respirare quell'atmosfera calda e avvolgente che ho vissuto in questa prima lettura.

L'autunno era uno strano momento per reinventarsi, era più adatto per le...coccole e il cibo grondante di salsa.”

(citazione tratta dal testo)


Buona Lettura!



Marianna Di Bella

martedì 5 novembre 2024

Recensione: "Il giardino dei segreti" - Kate Morton

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Titolo: Il giardino dei segreti

Titolo Originale: The Forgotten Garden

Autrice: Kate Morton

Editore: Sperling & Kupfer





Buongiorno lettori,


Prima di parlarvi di questo libro, che presenziava da anni nella mia libreria in attesa di essere scelto e letto, devo premettere una cosa fondamentale: non amo particolarmente questa autrice. Mi spiego meglio per non correre in fraintendimenti. Quando ho deciso di leggere questo testo, sapevo che stavo dando una seconda possibilità ai romanzi scritti da Kate Morton. Il primo libro letto “La donna del ritratto”, mi aveva delusa a causa della scelta, presa dall'autrice, di strutturare la storia su diversi piani temporali, snodando la trama su diversi anni e con diversi personaggi. Una scelta che, personalmente, non ho gradito, rendendo la mia lettura faticosa e noiosa. Però, avendo apprezzato le descrizioni e la scrittura, avevo deciso che volevo provare a darle una seconda possibilità, leggendo un altro libro. La mia scelta cade inevitabilmente su “Il giardino dei segreti” e....prima dirvi la mia opinione, mi sembra corretto svelarvi parte della trama.

Australia, 1913.

Sulla banchina del porto c'è una bambina di quattro anni con una valigetta bianca che aspetta tutta sola. Chi è? Perché è sola? Dove sono i suoi genitori?

Non sappiamo nulla di lei, poverina. Non ricorda nulla se non che “l'Autrice” le ha detto di aspettarla e di non svelare a nessuno il suo nome.

Il mistero si infittisce e anche la nostra preoccupazione per lei.

Fortunatamente viene ritrovata da Hugh, un uomo che lavora al porto, che si prende cura di lei adottandola. La bambina prende il nome di Nell e cresce felice, con due genitori che la amano profondamente, ma inconsapevole del suo passato.

I segreti trovano sempre il modo di rivelarsi”

(citazione tratta dal testo)

Un passato che torna in maniera travolgente quando Hugh decide di raccontarle la verità. Nell è grande, ma questo la fa sprofondare nel dolore e nell'incertezza della sua identità, sentendosi sola e smarrita.

Chi è realmente? Chi sono i suoi genitori? Da quale paese o nazione proviene?

Inizia, così, la ricerca delle origini di Nell e il mistero che circonda la sua vita. Tra continui salti temporali in anni diversi con protagoniste diverse, il mistero si dipana e la storia prende vita. Ogni donna ha molto da raccontare di sé, ma anche molto da regalare per comprendere l'intricata trama. Abbiamo Nell, Cassandra sua nipote, Rosa ed Eliza Makepeace la scrittrice del libro di favole “Racconti magici per fanciulli e fanciulle”, che Nell aveva con sé nella sua piccola valigia bianca.

Eliza è una ragazza orfana cresciuta in estrema povertà tra le strade malfamate di Londra, fino a quando lo zio non la trova e l'accoglie in casa. La sua vita cambia radicalmente. Non è più sola al mondo. Ora ha una cugina, Rosa, con cui instaura un legame importante e per lei indissolubile. Siamo nel 1900, prima della nascita di Nell e del suo abbandono ma...la storia vira inevitabilmente verso un altro capitolo e un altro anno, catapultandoci nel 1975, quando una Nell più adulta inizia la ricerca sulle sue origini, arrivando in Gran Bretagna. Ma quando sembra che stiamo per comprendere qualcosa, ecco che il capitolo cambia e con esso anche l'anno, ritrovandoci nel 2005 e qui conosciamo Cassandra, sua nipote, che eredita dalla nonna un cottage a Tregenna, in Cornovaglia, comprato negli anni Settanta.

Il mistero si infittisce sempre di più e la storia si complica.

Quale legame unisce queste donne? Cosa nasconde il loro passato?

A voi il piacere di scoprirlo, io posso affermare, molto sinceramente che ho continuato la lettura solo perché volevo scoprire il mistero del passato di Nell, altrimenti avrei abbandonato il libro. Questa scelta narrativa non fa per me, non è nelle mie corde. Ho fatto fatica a leggere, più volte mi sono fermata lasciando per giorni il libro sul comodino. Ripeto, ho continuato solo per curiosità.

Devo essere sincera fino alla fine e dire che, come per “La donna del ritratto” anche qui la scrittura e le descrizioni di Kate Morton sono affascinanti. Le sue descrizioni sono meravigliose e minuziose, tanto da far percepire al lettore le emozioni provate dalle protagoniste, ma anche la bellezza delle ambientazioni, della natura e quell'aria malsana che si respirava nella Londra nei primi anni del Novecento.

Ogni personaggio è ben costruito, in particolare la parte psicologica che ho trovato complessa e profonda. Il personaggio che, secondo me, emerge e affascina, rispetto agli altri, è quello di Eliza. Una donna forte, carismatica, temeraria, uno spirito libero che sogna di viaggiare e spiegare le ali per vivere la sua vita e realizzare i suoi sogni.

E' lei la chiave per aprire la porta del mio passato, sono sicura. Se trovo lei, troverò me stessa.”

(citazione tratta dal testo)

Le protagoniste femminili hanno tutte in comune un forte senso di solitudine, la ricerca di se stesse, la perdita di un figlio e la ricerca della maternità a tutti i costi. Tematiche importanti e delicate che, l'autrice, affronta con rispetto, delicatezza e sensibilità.

Tutto il romanzo ruota intorno alla ricerca di sé attraverso il passato, perché affrontarlo e conoscerlo sono elementi essenziali per andare avanti senza rimorsi o rimpianti. Conoscere il passato per ritrovare le proprie radici...la propria famiglia.

La memoria è una dama crudele con cui tutti dobbiamo imparare a danzare”

(citazione tratta dal testo)

Tutto questo, però, non è riuscito a superare quella parte, per me negativa, riguardante la costruzione narrativa, rendendo il tutto noioso e faticoso.

No, il mio rapporto con i libri di Kate Morton, purtroppo, termina qui. Mi dispiace, ma non riesco a legare con loro. Tutto questo, naturalmente, riguarda me e il mio gusto personale. Non lasciatevi condizionare e leggeteli, perché molto probabilmente li apprezzerete più di me.

Buona lettura.



Marianna Di Bella