venerdì 15 novembre 2024

Recensione: "Le ricette perdute del ristorante Kamogawa" - Kashiwai Hisashi

 

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Titolo: Le ricette perdute del ristorante Kamogawa

Autore: Kashiwai Hisashi

Editore: Einaudi



Esistono degli oggetti, dei profumi e dei luoghi che hanno la capacità di risvegliare in noi momenti importanti del nostro passato. Facendoci ricordare e rivivere emozioni e sensazioni assopite da tempo, che avevamo nascosto e dimenticato in qualche cassetto della nostra memoria. Per una frazione di secondo tutto sembra tornare alla mente, i bei ricordi e, purtroppo, anche quelli spiacevoli. Riemergono e spesso ci aiutano non solo a ricordare ma, cosa più importante. a comprendere cosa ci era sfuggito e chiudere finalmente, un capitolo della nostra vita che avevamo lasciato aperto e incompiuto.

Se, invece di un luogo o un oggetto, fosse un cibo a risvegliare determinate emozioni? Se volessimo ricordare il sapore di un alimento che si è perso nei cunicoli della nostra memoria e delle nostre papille gustative? Un cibo che spesso abbiamo legato a una persona o a un evento che custodiamo gelosamente nella nostra anima. Un alimento che abbiamo tentato di riprodurre cercando gli ingredienti giusti oppure che abbiamo provato a mangiare in un ristorante, sperando di rivivere quelle sensazioni, ritrovandoci, invece, amareggiati perché il risultato, non solo è stato deludente, ma non ha riacceso in noi nulla se non la tristezza di aver fallito.

“I ricordi sono come le spezie, cambiano i sapori”

(citazione tratta dal libro)

Non avviliamoci perché in Giappone, esiste un ristorante in grado di riprodurre quei cibi e quei sapori perduti nella nostra memoria, aiutandoci a risvegliare i nostri ricordi. Non mi credete? Allora preparatevi a fare un piccolo viaggio letterario. Fermatevi, respirate a fondo e prendete in mano il libro, apritelo e lasciatevi avvolgere dalla sua storia. In poco tempo vi ritroverete tra le stradine di Kyoto in cerca di un locale situato alle spalle del tempio Higashi Hongan. È difficile da individuare perché non ha insegne ed esteticamente è anonimo e impersonale. Ma non scoraggiatevi, entrate e lasciatevi avvolgere dal clima accogliente e familiare perché è ciò che vi serve per questa ricerca nel passato. Il proprietario è Kamogawa Nagare che insieme alla figlia Koishi accolgono i clienti con cordialità e rispetto, offrendo piatti gustosi e un servizio di investigazione gastronomica.

Nagare, ex poliziotto, ha il compito di investigare e riprodurre i piatti, mentre la figlia raccoglie le informazioni che serviranno poi per le ricerche del padre. A lei il compito di porre le domande ai clienti, anche se poi le risposte non sono mai così esaustive, spesso sono ricordi sporadici, frammentari che a noi lettori non dicono nulla e spesso ci chiediamo come possa Nagare riuscire a risolvere l'enigma.

Beh che ci crediate o meno, dopo due settimane il cliente può tornare al ristorante e prepararsi a un viaggio tra i ricordi.

Tra questi troviamo chi vorrebbe riassaporare gli udon preparati dalla moglie defunta, o una ragazza che vorrebbe assaggiare di nuovo gli spaghetti mangiati con il nonno quando era una bambina, oppure una signora che vorrebbe mangiare lo stesso piatto assaggiato al suo primo appuntamento con il suo primo amore. Piatti diversi e storie diverse. Tutti accomunati dalla voglia di ricordare un momento particolare del proprio passato.

“Mai scordare le proprie radici”

(citazione tratta dal libro)

Ciò che i clienti non sanno e non si aspettano è che in realtà quell'esperienza li aiuterà a cambiare, aiutandoli a fare pace con il passato e con se stessi, alleviando la nostalgia, ridonando fiducia e comprensione.

Nagare è bravo nel suo lavoro e ricetta dopo ricetta, ci conduce all'interno delle storie con delicatezza e rispetto, senza dare giudizi.

“Certi piatti cambiano a seconda di chi li mangia”

(citazione tratta dal libro)

Le ricette perdute del ristorante Kamogawa” è un romanzo particolare, delicato ma che non è riuscito a darmi quelle emozioni che mi aspettavo. Apprezzo la letteratura giapponese e questa tipologia di filo narrativo, ma questo libro mi ha lasciato indifferente. La trama scorre lenta e senza particolari eventi o colpi di scena e il linguaggio è facile e comprensibile, ma il filo narrativo è ripetitivo. C'è sempre lo stesso modus operandi per ogni storia presente nel libro, ad es. arriva il cliente, mangia, risponde alle domande e dopo due settimane arriva la risposta con conseguente assaggio del piatto. Tutto uguale e ripetitivo, anche le domande e le frasi utilizzate da Koishi verso i clienti. Non si va oltre, non si entra nella psicologia dei personaggi, non si conosce nulla di loro, cosa pensano, come si sentono, quali emozioni percepiscono. Tutto rimane in superficie. Sappiamo solo cosa cercano. Tutto è distante e distaccato. I personaggi si susseguono uno dopo l'altro senza lasciare un impronta profonda con la loro storia. Sono delle immagini fugaci che si perdono dopo due secondi vengono lette. È come se ci fosse un muro tra il lettore e la storia.

Mi dispiace perché mi aspettavo molto da questo testo; pensavo di trovare più profondità narrativa ed emotiva invece tutti rimane piatto e superficiale.

Peccato.



Marianna Di Bella


martedì 12 novembre 2024

Recensione: "La Libreria delle Illusioni" - So Seo-rim

 

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Titolo: La Libreria delle Illusioni

Titolo Originale: The Booktstore of Illusions

Autrice: So Seo-rim

Editore: Newton Compoton Editori




Tra le montagne è situata una libreria speciale. Una di quelle apparentemente normali, ma una volta entrati si percepisce qualcosa di diverso. L'atmosfera è familiare, tranquilla e accogliente, al punto che si avverte la necessità di rilassare il proprio corpo e la propria anima, dimenticando per un po' i problemi della vita quotidiana. Un luogo speciale e raro di questi tempi, caratterizzati da ritmi veloci, esistenze stressanti e poca felicità.

Un posto difficile da visitare perché nessuno sa dove si trova e non tutti possono accedervi. No, tranquilli, non sto vaneggiando inventando luoghi inesplorati o esclusivi. La libreria esiste ma si presenta solo a coloro che si sentono persi nella vita. Ci sono momenti, nella nostra esistenza, in cui ci sentiamo sopraffatti dai problemi, dalla solitudine, dalla stanchezza; non riusciamo più a trovare gioia in quello che facciamo e perdiamo di vista gli obiettivi, noi stessi e la strada che stiamo percorrendo. È proprio in questi momenti che lei appare, come per magia. Come una risposta a una richiesta non formulata.

Si guardò rapidamente intorno. C'erano così tanti scaffali che non si vedevano i muri. Le mensole, disposte ovunque, erano affollate di volumi. Sì, era senza dubbio una libreria.”

(citazione tratta dal libro)

L'ampio tappeto verde scuro conferiva all'ambiente una certa atmosfera, era come il muschio ai piedi di un vecchio albero, e donava al locale un'aria cupa, indecifrabile, di certo unica.”

(citazione tratta dal libro)

Lei è lì davanti a noi e, se siamo veramente stanchi e determinati a rilassarci, allora possiamo entrare. Non c'è obbligo di acquisto, possiamo sbirciare tra i vari volumi, osservare l'ambiente e ascoltare il proprietario leggere delle storie particolari, come quella racchiusa in questo volume.

Devo avvertirvi, però, che le storie raccontate non sono tutte a lieto fine, dolci e carine, al contrario, potrebbero essere un pochino inquietanti, ma tutte nascondono un significato comprensibile solo a chi le sa ascoltare con attenzione. Ne sa qualcosa Yeo-seo, una giovane donna che si perde a causa dell'infelicità che avvolge la sua esistenza. Si sente soffocare dai molteplici problemi che si accavallano e peggiorano sempre di più. È sola, infelice e sul ciglio di un dirupo quando incontra Seo-ju, il proprietario della libreria. Un uomo dall'aria eterea, che la invita ad entrare, guardarsi intorno e ascoltare una storia. Inizia così la conoscenza tra i due protagonisti, segnata da storie, divergenze e da qualcosa che li lega nel profondo. Qualcosa che Yeo-seo non riesce a comprendere, si sente attratta dall'uomo e improvvisamente sente come se gli ricordasse qualcosa. 

Cosa? Non lo sa, perché quella sensazione dura un attimo e la sua vita riprende a scorrere in una serie infinita di eventi negativi.

Ogni volta che si perde, inevitabilmente si ritrova davanti alla libreria, in compagnia di Seo-ju e delle sue storie che l'avvicinano sempre di più alla comprensione...di cosa lo scoprirete continuando la lettura di questo romanzo. Posso solo dirvi che i due protagonisti si conoscono da molto tempo, ma Yeo-seo non ricorda nulla dell'uomo e della sua vita passata, o meglio delle sue precedenti vite, perché ogni rinascita azzera i ricordi della ragazza e ogni volta Seo-ju cerca di farle ricordare la loro storia. 

Questa nuova vita permetterà ai due innamorati di vivere finalmente il loro amore?

Dicono che per un solo incontro sia necessario possedere un legame per ripercorrere epoche passate. Se ha avuto una sensazione di déja-vu...bè, forse è perché mi ha riconosciuto da una vita passata.”

(citazione tratta dal libro)

Preparatevi perché la lettura di questo romanzo non sarà semplice, c'è molto da scoprire, immaginare e comprendere. Occorre una buona dose di pazienza e una grande capacità di ascolto per entrare in empatia con la trama, con i personaggi e con una cultura diversa dalla nostra. Proprio come avviene nel romanzo, occorre raccogliersi ed essere disposti a rilassarsi e ascoltare la storia, i racconti e il vero messaggio che ognuno di essi nasconde.

La struttura del romanzo non è semplice e lineare, ogni capitolo racconta una parte della trama, come se fosse un pezzo di puzzle da incastrare l'uno all'altro, per poi giungere al quadro completo di una storia intensa, particolare ed emozionante.

Inizialmente, si ha la sensazione di non riuscire a comprendere dove l'autrice voglia condurci con i misteri, le tradizioni, i racconti ancestrali, un presente soffocante e la presenza di dei, creature mostruose, animali sacri, esseri umani etc. Tutto sembra confusionario, come la mente di Yeo-seo quando alcune immagini del passato riemergono inaspettatamente. Poi piano piano, la trama si fa più chiara e coinvolgente, e la lettura diventa più fluida e magica.

Le descrizioni sono dettagliate e accattivanti e la tradizione si mescola con il presente in maniera particolare e interessante, creando una storia magica e misteriosa dove l'amore eterno è il protagonista assoluto.

Devo essere sincera, inizialmente non mi è stato facile entrare nella storia, trovavo difficoltà a comprendere la connessione tra i vari racconti, però qualcosa mi spingeva a continuare la lettura, probabilmente la curiosità e quell'atmosfera magica che si respira nel romanzo. Non mi sono arresa e ho continuato, scoprendo una storia particolare, intensa con protagonista un amore che si rincorre in epoche e vite diverse.

Il romanzo regala molte tematiche su cui riflettere, in particolare, il senso della vita, il karma, l'amore, la reincarnazione, l'identità, il dolore etc.

“La libreria delle illusioni” è un libro che si fa amare piano piano. Non ha fretta di farsi apprezzare, al contrario aspetta con calma che il lettore sia pronto ad entrare in empatia con l'amore eterno e tormentato di Yeo-seo e Seo-ju. Un amore che si rincorre in epoche e vite diverse, portandosi dietro le stesse ansie e paure.

Un amore che aspetta di essere scoperto.

Se vi sentite persi, non spaventatevi, anzi, guardatevi intorno perché potreste trovare “La Libreria delle Illusioni” e conoscere Seo-ju.

Buona lettura.




Marianna Di Bella



(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia dell'ebook.

venerdì 8 novembre 2024

Recensione: "Amori e Segreti al Pumpkin Spice Cafè" - Laurie Gilmore

 

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Titolo: Amori e segreti al Pumpkin Spice Cafè

Titolo Originale: The Pumpkin Spice Cafè

Autrice: Laurie Gilmore

Editore: Newton Compton Editori




Dream Harbor è una pittoresca e suggestiva cittadina balneare del New England. Una piccola località accogliente, gradevole dove trascorrere qualche giorno in serenità, perdendosi tra le attività locali situate prevalentemente su Main Street.

Lungo questa via principale troviamo il locale “The Pumpkin Spice Cafè”, un luogo dove trascorreremo buona parte della nostra lettura, perché proprio qui è ambientata questa piacevole storia d'amore.

Jeanie Ellis è ufficialmente la nuova proprietaria del locale, lasciatole dalla zia desiderosa di andare in pensione per godere pienamente della sua vita. Jeanie non sa nulla della gestione di una caffetteria, ma è desiderosa di cambiare vita.

Jeanie stava ricominciando da capo. Jeanie era una donna nuova.”

(citazione tratta dal testo)

La nostra protagonista ha lasciato Boston e il suo lavoro di assistente in una grande azienda finanziaria, perché i ritmi frenetici e pesanti stavano diventando stressanti. Vorrebbe rallentare i suoi ritmi di vita e, se possibile, cambiare se stessa. Perché lei è piena di contraddizioni, chiacchierona, solare, confusionaria, non sta mai ferma, difficilmente riesce a rilassarsi e i suoi pensieri volano più alti della fantasia, immaginando catastrofi o ipotizzando teorie strampalate, ma al tempo stesso ha timore di non soddisfare le aspettative degli altri e per questo si blocca in alcune occasioni.

Niente teorie su chi o cosa stesse cercando di ucciderla, o aggiornamenti sullo scioglimento dei ghiacci della calotta polare, nessun elenco delle diciotto cose che avrebbe dovuto fare nell'arco di una sola giornata.”

(citazione tratta dal testo)


Jeanie è persa. In bilico tra chi è e chi vorrebbe essere.

Meno chiacchiere. Meno pensieri. Meno problemi.”

(citazione tratta dal testo)

Una cosa, però, è certa, vuole far parte della comunità locale, instaurare amicizie durevoli e profonde e vuole conoscere meglio Logan Anders, il nostro protagonista maschile.

Logan, al contrario di Jeanie, è taciturno, riservato, non ama stare al centro dell'attenzione, e rifugge dai convenevoli ma, se proviamo a superare questa apparenza burbera e distaccata scopriremo un uomo ironico, protettivo, sempre pronto a correre in aiuto e con una profonda ferita emotiva. Una ferita che influenza le sue relazioni e la sua paura di fidarsi e lasciarsi andare a un nuovo amore.

Jeanie non vuole essere responsabile del cuore di un'altra persona se prima non mette in ordine se stessa. 

Logan non vuole affidare di nuovo il suo cuore a qualcuno che andrà via. Non vogliono...hanno paura...ma l'attrazione tra di loro è fortissima. 

Riusciranno a trovare un punto di equilibrio? Supereranno le loro paure?

Non c'è bisogno che aggiunga altro nella descrizione se non un invito a continuare a leggere questa storia d'amore che, personalmente, ho trovato gradevole.

Ho letto molti pareri negativi riguardo a questo romanzo. Alcune obiezioni le comprendo e mi trovano concorde, come ad esempio la storia non originale, in alcuni punti un po' banale, la velocità con cui i due protagonisti si innamorano, in particolare Logan, la staticità degli eventi etc. Però, nonostante questo, l'ho apprezzato tantissimo.

Leggerlo ha rappresentato per me un momento di serenità e delicatezza. Immergermi tra le sue pagine mi ha fatta sentire accolta e coccolata. Per tutto il tempo della lettura ho dimenticato i problemi della vita quotidiana e per un po' mi sono lasciata avvolgere dall'atmosfera calorosa e amicale della comunità di Dream Harbor. È impossibile non sentirsi parte della vita cittadina, con abitanti simpatici, fuori dal comune, impiccioni ma sempre pronti a sostenersi e aiutarsi l'uno con l'altro. Li ho amati tutti, anche nelle loro stravaganze come ad esempio i membri del club del libro con le loro letture piccanti, il sindaco Kelly con i suoi sogni premonitori, Hazel, Annie, Noah etc.

Le assemblee cittadine sono i momenti comunitari che ho preferito, perché emergono le stramberie di alcuni cittadini e quella sottile ironia che rende Logan divertente e meno burbero. Mi hanno ricordato, seppur vagamente, le assemblee presenti nella serie Gilmore Girls (“Una mamma per amica).

“Amori e segreti al Pumpkin Cafè” è una storia d'amore piacevole, dolce, romantica e avvolgente come una calda coperta in una fredda serata autunnale. Una lettura leggera senza grandi pretese letterarie. Una storia in cui i due protagonisti sono impauriti dalle loro nuove emozioni, ma la speranza di vivere un nuovo amore è più forte. Jamie e Logan sono due personaggi gradevoli, insicuri, amichevoli e ironici; nonostante il continuo rimuginare sulle loro paure non mi hanno annoiata o infastidita, al contrario, ho trascorso, in loro compagnia delle piacevoli ore di lettura.

Una lettura, per me, scorrevole, con quel pizzico di ironia che apprezzo nei romanzi, un piccolo mistero da risolvere, una storia d'amore delicata e un'atmosfera comunitaria calda e avvolgente. Un senso di comunità che amo ritrovare nei libri, probabilmente, perché nella società odierna si sta definitivamente perdendo dietro egoismi e indifferenza.

Un romanzo che, personalmente, rileggerò più in là per rivivere la storia tra Jeanie e Logan, ritrovare gli abitanti di Dream Harbor e respirare quell'atmosfera calda e avvolgente che ho vissuto in questa prima lettura.

L'autunno era uno strano momento per reinventarsi, era più adatto per le...coccole e il cibo grondante di salsa.”

(citazione tratta dal testo)


Buona Lettura!



Marianna Di Bella