giovedì 30 ottobre 2025

Recensione: "Tipi non comuni" - Tom Hanks

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 Titolo: Tipi non comuni

Titolo Originale: Uncommon Type

Autore: Tom Hanks

Editore: Bompiani



17 racconti.

17 storie diverse che tratteggiano gli Stati Uniti tra passato, presente e futuro. Storie che conducono il lettore in un altalenante passaggio tra realtà e finzione, ponendolo di fronte ad alcune tematiche interessanti e ad eventi attuali e fantasiosi. Storie diverse con un unico elemento in comune: la macchina da scrivere.

Questo immenso ed affascinante macchinario che, con il suo costante e a volte martellante ticchettio, ha scandito le vite di milioni di persone. Un strumento rivoluzionario che ha velocizzato la corrispondenza mondiale e dalla cui tastiera hanno preso vita e forma libri, racconti, lettere, documenti, contratti, trattati etc. che hanno segnato la cultura, l'economia e la politica mondiale. Uno strumento che è entrato di diritto nella storia e, soprattutto, nei nostri ricordi.

In questi racconti, la macchina da scrivere è sempre presente, ma è marginale ai fini della storia. Non ha un ruolo centrale o rilevante, viene semplicemente inserita come elemento narrativo senza lasciare nessuna impronta nella memoria del lettore.

Un semplice elemento di arredo inserito dall'autore che ama e colleziona macchine da scrivere.

17 racconti ognuno con un protagonista diverso. Un bambino che attende con trepidazione di trascorrere un fine settimana con la mamma; una donna disillusa; un immigrato bulgaro che cerca una nuova vita al di là dell'oceano, sognando di ritagliarsi il suo posto nel mondo e in una terra che seduce con il suo famoso “sogno americano”, ritrovandosi nella cacofonia e nelle luci di una città caotica e dispersiva. Oppure la storia di un ricco magnate americano che si innamora di una donna del passato mettendo a rischio la sua vita e, molti altri personaggi che popolano questo libro e prendono vita dalla penna di Tom Hanks.

Non posso raccontarvi molto altro riguardante le diverse storie, perché rischierei di anticiparvi troppo, svelandovi le trame e togliendovi il piacere della scoperta e della lettura. Ciò che posso fare è dirvi la mia modesta opinione, sinceramente mi aspettavo molto di più da questo libro.

I racconti non mi hanno entusiasmata o emozionata. Mi aspettavo una scrittura più incisiva, emozionante e con un'attenzione più specifica su alcune tematiche, invece, ho trovato le storie emotivamente asettiche e narrativamente poco interessanti. Per tutto il periodo della lettura ho sempre percepito la sensazione di stare leggendo dei riassunti di film americani già visti e rivisti. Ad esempio il racconto “Vigilia di Natale 1953” è basato sui ricordi traumatici di un soldato, reduce della Seconda Guerra Mondiale, durante lo sbarco in Normandia o la battaglia a Bastogne.

Cosa vi ricorda? 

La mia mente è andata subito al film “Salvate il Soldato Ryan” e la miniserie “Band of Brothers – Banda di fratelli”, solo che in questo caso l'autore ha fatto una sorta di riassunto, anzi direi un bignami di questi due meravigliosi prodotti cinematografici. Regalandoci un racconto striminzito, poco incisivo ed emotivamente freddo e asettico, Per me una profonda delusione.

Personalmente non ho apprezzato questo testo, ma questo non vuol dire che a voi non possa piacere, quindi vi auguro buona lettura e al prossimo libro.




Marianna Di Bella

giovedì 23 ottobre 2025

Recensione: "Delitto al ballo" - Julia Seales

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Titolo: Delitto al Ballo

Titolo Originale: A Most Agreeable Murder

Autrice: Julia Seales

Editore: Piemme



Nel cuore della campagna inglese, precisamente nel piccolo borgo di Swampshire, la vita scorre lenta, serena e senza grandi colpi di scena.

La vita delle giovani donne, ad esempio, è scandita da un insieme di regole ed etichette raccolte in un manuale creato dal fondatore del paese. Molte di queste regole sono assurde ed esagerate, ma è importante che le ragazze le rispettino, perché solo così possono essere considerate delle donne rispettabili, al contrario, contravvenire ad una di queste norme può provocare delle serie ripercussioni: essere bandite e costrette ad abbandonare il borgo.

Esagerati? Probabilmente.

Rispettano tutti le regole? Non proprio, perché Beatrice Steele, la nostra protagonista, è diversa da tutte le altre ragazze.

Beatrice osservava troppo, si scaldava troppo e si interrogava troppo sull'esistenza al di fuori del paesello.”

(citazione tratta dal libro)

È curiosa, impulsiva, esprime sempre la sua opinione anche se a volte esagera, pensa con la propria testa ed è un'attenta osservatrice. È negata nel disegno, nel ricamo, nel cucito e in tutte quelle arti necessarie per trovare un marito. Inoltre, nasconde un segreto che non si addice a una ragazza rispettabile e alle ferree regole della società.

Quale? Adora risolvere misteri e omicidi. L'affascina indagare, riflettere e capire il movente che spinge l'omicida a commettere un crimine. Non essendoci casi del genere nel paese in cui vive, si diletta a leggere il giornale con le notizie di Londra per seguire le indagini del famoso detective Huxley che ammira e che segue con molta attenzione. Spesso scrive all'uomo, sotto falso nome, per dargli indicazioni sui casi. Un passatempo e una passione che sono in netto contrasto con i canoni e le regole della piccola società in cui vive.

Qualcosa, però, sta per turbare la tranquillità della nostra giovane protagonista e della sua famiglia. Un cugino, un uomo meschino e avaro reclama i suoi possedimenti, vale a dire la casa e l'eredità di Beatrice e delle sue sorelle.

Può farlo? Certo, perché secondo le leggi dell'epoca in mancanza di un figlio maschio, l'eredità passa di diritto al primo erede maschio. Una sfortuna per la famiglia Steele che ha avuto solamente figlie femmine.

Cosa fare? Sposare il cugino? Far sposare le ragazze Steele? Un dilemma che viene temporaneamente messo da parte perché fervono i preparativi per il consueto ballo autunnale nella dimora della famiglia Ashbrook.

Un evento molto atteso da tutta la comunità e dalle ragazze in età da marito che sognano di sposarsi, quindi, immaginate la reazione quando si viene a sapere che l'ospite d'onore della serata è Edmund Croaksworth, un ricco scapolo.

La serata procede bene, le coppie volteggiano in sala, le madri delle fanciulle si scambiano complimenti e pettegolezzi e...qualcosa rovina la serata. Edmund muore avvelenato durante il ballo del minuetto davanti a tutti i presenti.

Chi è stato? Nessuno sembra aver visto nulla e tutti sono troppo sconvolti per reagire e fare qualcosa di sensato, così, Beatrice, che aveva cercato in tutti i modi di celare al paese intero, la sua passione, per tutelare la sua famiglia, si vede costretta a intervenire per riportare la calma e scoprire l'assassino. Fortunatamente non sarà sola in questa avventura, perché ad aiutarla ci sarà l'ispettore Drake, ospite della serata e accompagnatore del defunto.

Riusciranno a trovare il o la colpevole? Una cosa è sicura, tutti i presenti sono sospettati e nascondono un segreto che potrebbe essere considerato un movente.

“Delitto al ballo” di Julia Seales è un romanzo carinissimo, divertente e ironico. Una volta aperto il libro e sfogliate le prime pagine si viene risucchiati dalla trama e difficilmente si riesce a smettere di leggere, perché Beatrice e gli altri personaggi sono carismatici, coinvolgenti e tengono viva l'attenzione del lettore con scene divertenti.

Beatrice è la protagonista ma anche il personaggio più interessante. Da sola riesce a conquistare il cuore dei lettori, grazie alla sua caparbietà, alla sua sete di conoscenza e indipendenza, alla sua voglia di cambiare il mondo e, soprattutto, al fatto che è una ragazza consapevole dei propri difetti e pregi e non ha timore di mostrarsi per come è realmente. Ha piena fiducia in se stessa anche se, per il bene della sua famiglia, tenta di nascondere la sua passione, ma con pochi risultati. Io l'ho adorata per il suo essere una semplice ragazza desiderosa di essere indipendente e di poter realizzare i suoi sogni.

Dimentica quello che ognuno dovrebbe essere e vedrai cosa è davvero. Lascia che le persone siano loro stesse e daranno il proprio meglio.”

(citazione tratta dal libro)

I dialoghi sono frizzanti, irriverenti e alcune scene sono comiche. Io ho riso tanto, soprattutto nelle prime pagine, perché ci sono delle scene che si ispirano al romanzo di Jane Austen “Orgoglio e Pregiudizio” ma sono narrate e sviluppate con un'ironia a cui difficilmente si riesce a trattenere la risata.

Le scene e gli avvenimenti che si susseguono all'interno del romanzo sembrano non avere un filo logico, come se fossero eventi distanti l'uno dall'altro e che non hanno nulla a che fare con il defunto. Eventi che si intrecciano creando confusione e distrazione durante l'indagine e nel lettore, ma fidatevi, aspettate che Beatrice e Drake dipanino la matassa, perché solo così riuscirete a vedere cosa si cela dietro il caos creato dall'autrice.

Era sempre stata sola, si rese conto prima di incontrare Drake. Solo lui conosceva la vera Beatrice. Solo lui vedeva la verità. Aveva bisogno di lui. E lui di lei. Nessuno dei due sarebbe riuscito a catturare l'assassino da solo.”

(citazione tratta dal libro)

Per questa storia, Julia Seales si è ispirata ai romanzi di Agatha Christie e Jane Austen, regalando il lieto fine alla protagonista e consegnando il o la responsabile alla giustizia, però il come, il quando, il perché e il dove starà a voi scoprirlo seguendo le indagini di Beatrice e scoprendo la verità che si cela tra le mura della dimora della famiglia Ashbrook.

Preparate il vestito per il ballo, prendete il libro, seguite Beatrice e Drake e, mi raccomando, fate molta attenzione.

Buona lettura.



Marianna Di Bella