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venerdì 3 maggio 2019

Cover Reveal: "Il mio posto nel mondo" - Luana Papa

Buongiorno!
Oggi vi svelerò la cover
del nuovo romanzo di
Luana Papa.
Il libro sarà in vendita presso tutte le librerie
dal 3 giugno 2019.
Pronti?
Buona lettura!!




Biografia
 
Luana Papa nasce a Palermo nell’ottobre del 1996.
Studentessa universitaria, nel 2016 consegue l’attestato di Esperta in criminologia e Scienze Forensi. La scrittura è sempre stata la sua più grande passione e nel 2016 pubblica il suo romanzo “Il migliore amico di mio fratello”, il primo di una trilogia che ad oggi conta più di 12 milioni di letture. Nel 2016 il romanzo esce in libreria seguito da “Il migliore amico di mio fratello 2” (2017) e “Il migliore amico di mio fratello 3” (2018). Il suo profilo Wattpad segna 30 mila iscritti.

giovedì 31 gennaio 2019

Recensione: "La figlia del mercante di fiori" - Kayte Nunn

libro, romanzo, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, botanica, fiori
Titolo: "La figlia del mercante di fiori"
Autrice: Kayte Nunn
Editore: Newton Compton Editori



La vita ha uno strano modo di comunicare con noi e di impartirci lezioni importanti. Mentre noi siamo impegnati a vivere, lei rimane seduta in disparte a osservare mentre commettiamo sbagli, ridiamo, soffriamo, piangiamo o ci innamoriamo.
Ci lascia liberi di provare e capire noi stessi e il mondo che ci circonda. Ci lascia liberi di sperimentare, come una mamma attenta a lasciare il giusto spazio di indipendenza ai propri figli, ma quando meno ce l'aspettiamo, quando pensiamo che non ci sia più nulla che possa sorprenderci e impressionarci ecco che, dispettosamente, lascia segnali e messaggi importanti che in pochi secondi stravolgono la tranquillità della nostra esistenza. Messaggi in grado di far riaffiorare un passato che abbiamo volutamente dimenticato in un angolo della nostra anima o più semplicemente non conoscevamo. Lettere, foto, cassette ecc. piccoli oggetti che accendono la curiosità e richiamano voci lontane del passato. Voci che aspettano di essere trovate per acquisire forza e iniziare, così, a raccontare...cosa? Dipende dalla persona che le trova, Anna Jenkins, ad esempio, non sa che la sua vita sta per cambiare profondamente.
Anna vive in Australia, è laureata in botanica e ama prendersi cura delle piante e dei giardini degli altri. Da qualche mese, ha perso la nonna materna ed è convinta che la vita non le possa regalare ulteriori gioie e sorprese.
A causa di un evento traumatico del suo passato che l'ha segnata profondamente, la ragazza si è chiusa in se stessa, lasciando al dolore il potere di influenzare il suo rapporto con gli altri e con il mondo. Ha preferito rimanere ferma e immobile, piuttosto che affrontarlo e superarlo definitivamente.

“Non puoi tagliarti completamente fuori dal mondo, altrimenti ti dimenticherai di vivere.”
(citazione tratta dal libro)

Anna non dimenticherà di tornare a vivere, perché qualcosa l'aiuterà a ritrovare la forza per uscire dal suo guscio e a vivere pienamente la sua esistenza. Cosa? Presto detto, durante i lavori di restauro della casa della nonna, in un'intercapedine del muro, vengono trovati alcuni oggetti che l'aiuteranno a ritrovare se stessa e la sua famiglia. Un diario e una scatola finemente incisa accenderanno la sua curiosità, portandola a scoprire un album da disegno prezioso che raccoglie immagini di piante esotiche realizzati con grande maestria.
Chi ha realizzato quei disegni? A chi appartiene il diario?

“Era forse possibile che anche quel diario rappresentasse un legame col suo passato, che fosse una voce che aveva un messaggio per lei...”
(citazione tratta dal libro)

Appena inizia a sfogliare l'album e il diario, la ragazza viene investita dalle voci del passato che iniziano a raccontare qualcosa di magico ed emozionante. Una storia misteriosa legata a una giovane donna vissuta in Inghilterra alla fine dell'Ottocento, che intraprese un lunghissimo viaggio in nave per raggiungere l'America Latina per trovare una pianta rara e pericolosa: la tromba del diavolo.
Lei è Elizabeth Trebithick, figlia del noto cercatore di piante John Trebithick. La ragazza è forte, determinata, coraggiosa e intrepida. Ha voglia di viaggiare, vedere il mondo e non vuole sposarsi per diventare la schiava di un uomo che non rispetta le sue attitudini e la sua indipendenza. Ha una particolare predisposizione nel disegnare e raffigurare le piante nei minimi particolari, attitudine acquisita negli anni aiutando il padre nel catalogare e conoscere le piante.
Il viaggio in America Latina rappresenta per lei la svolta per realizzare il suo sogno, viaggiare ed esaudire l'ultimo desiderio del padre.
Riuscirà Elizabeth a trovare la tromba del diavolo? A chi appartiene il diario? A voi scoprirlo, continuando la lettura e il viaggio tra le pagine del libro.
Kayte Nunn ha creato una storia non propriamente originale, ma la bellezza del romanzo è tutta nelle descrizioni di paesaggi e piante che rendono vivide e reali le immagini. Sembra quasi di vedere i meravigliosi panorami, respirando i profumi di terre lontane e fiori di rara bellezza. La ricerca di piante e fiori rari ci permette di conoscere e approfondire le minime conoscenze botaniche che abbiamo, immergendoci in un mondo sconosciuto ed estremamente affascinante.
La narrazione è fluida e scorrevole, costruita su due piani temporali che si alternano durante la lettura, creando curiosità per il continuo degli avvenimenti.
Le due protagoniste sono descritte bene, ognuna con un carattere ben definito. Diverse ma unite dall'amore per le piante e la natura che le circonda.
Il romanzo perde un po' di carattere quando ci addentriamo nella storia di Elizabeth, una donna che ha tutte le caratteristiche per essere un personaggio forte e determinato ad essere indipendente, ma che alla fine si trasforma in un personaggio banale che cede al fascino dell'uomo esotico, trasformando la sua storia in una semplice e scontata storia d'amore.
Il personaggio di Anna, al contrario, parte in maniera lenta, crescendo pagina dopo pagina. Da piccolo uccellino spaventato e ferito, spesso apatico nei confronti della vita, acquisterà forza e determinazione e quel briciolo di coraggio per riprendere in mano la sua vita.
Un romanzo leggero e carino che però non è riuscito a conquistare pienamente il mio cuore. Ad eccezione delle descrizioni, la trama mi ha lasciata spesso confusa e disorientata da alcuni passaggi superficiali che fanno perdere incisività alla narrazione. Il personaggio di Elizabeth è quello che più mi ha deluso, mi sarei aspettata da lei grandi avventure e scoperte, considerato i presupposti di voler diventare una donna indipendente, decisa a viaggiare e scoprire il mondo, ma così non è stato. Peccato.

“...il cuore non sceglie la sua strada e ignora ferocemente tutto il resto. L'amore non rispetta le intenzioni, né i confini, né in continenti, né i desideri...”
(citazione tratta dal libro)


Come sempre lascio a voi la scelta e il piacere di scoprire la storia.
Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

lunedì 10 dicembre 2018

Recensione: "La ragazza con la Leica" - Helena Janeczek

libro, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, gerda taro, fotografia, romanzo
Titolo: "La ragazza con la Leica"
Autrice: Helena Janeckzek
Editore: Guanda




Sono i primi giorni del mese di agosto, il caldo è una presenza costante e il sole scalda la pelle. I ragazzi sono pronti per andare in vacanza e godere di giorni liberi, allegri e indimenticabili. Giorni spensierati, pieni di vita...giorni da custodire nel diario dei ricordi. Ma non questa volta, in quest'anno e periodo storico che ha cambiato la storia mondiale. Un anno in cui i ragazzi non pensano al divertimento, all'allegria ma a liberare il proprio paese dal potere fascista. Siamo in Spagna, nel 1936, e il popolo sta lottando in una cruenta guerra civile per spodestare il fascismo dalle file politiche e governative. I giovani di tutte le nazioni, arrivano orgogliosi nel voler sostenere il popolo spagnolo, l'unico che per primo si è armato per lottare contro il fascismo.
Tra tutti questi giovani, si aggirano due fotografi intenti a scattare foto ai miliziani durante l'addestramento, prima di raggiungere le zone di guerra. I due fotografi sono André Friedmann e Gerda Pohorylle, noti in tutto il mondo come Robert Capa e Gerda Taro. Anche loro sono accorsi per sostenere il popolo spagnolo, raccontando gli avvenimenti attraverso le immagini, perché Gerda crede molto nell'importanza delle foto e del loro messaggio, per sostenere la causa spagnola.

Capite anche voi quanto la mia Leica sia utile alla causa, vero?”
(cit. tratta dal libro) 

Gerda Taro è la protagonista di questo splendido romanzo. Un romanzo che ci aiuterà a conoscere non solo una grande fotografa, ma anche una donna che ha avuto il coraggio di vivere intensamente la sua vita, consapevole di se stessa e delle sue idee politiche.
Nata a Stoccarda, fugge dalla Germania dopo essere stata arrestata per appartenenza a un'associazione sindacale fuorilegge. Raggiunge la Francia e qui la sua vita cambia radicalmente perché, non solo conosce e s'innamora di Robert Capa, ma scopre la passione per la fotografia.
Grazie a Capa impara ad usare la macchina fotografica Leica e crea con lui un sodalizio artistico e personale fino alla fine dei suoi brevi giorni di vita. La sua voglia di raccontare la guerra civile spagnola, affiancando i miliziani nella battaglia, l'ha portata a morire giovanissima, schiacciata da un carro armato, ponendo fine non solo alla sua vita, ma a quella luce che l'abbracciava sempre e alla sua visione della vita e del mondo.

“...soltanto Gerda, l'unica che se n'era infischiata dei pericoli, delle considerazioni e di ogni cosa, tranne che di arrivare nel posto giusto al momento giusto, alla fine laggiù c'era andata e ci era rimasta.”
(cit. tratta dal libro) 

Helena Janeczek non ha scritto la solita e classica biografia, ma ha creato un romanzo in cui la vita di Gerda Taro, prende anima e corpo attraverso le voci e i ricordi di tre amici: Willy Chardack, Ruth Cerf e Georg Kuritzkes. Amici che hanno conosciuto la vera Gerda, una donna allegra, ostinata, agile, tenace, intrepida, volubile, ambiziosa, smaliziata, emancipata, realistica fino al cinismo, libera sotto ogni aspetto che non si è sottomessa neanche a Hitler.
Attraverso le voci di Ruth, Willy e Georg, la figura di Gerda prende vita, uscendo prepotentemente dalle pagine del libro, avvolgendo il lettore nella sua aura e forza.
Il testo non è di semplice lettura, la scrittura è raffinata, intensa e ci porta a scoprire non solo la vita di una donna dimenticata e poco conosciuta, ma anche la situazione politica ed economica dell'Europa in quei tragici anni che hanno visto cambiare il mondo.
Le correnti politiche, le lotte civili ci permettono di entrare nel cuore della realtà politica di quegli anni e nei pensieri dei personaggi, aiutandoci a comprendere la complessa figura di Gerda, delle motivazioni dietro le sue scelte, le sue rinunce, della sua fuga, della sua determinazione nel seguire i miliziani, ritraendo il tutto con immagini che raccontano la verità di quella guerra civile.

“...avevano assorbito le idee estetiche del tempo insieme a quelle politiche e sociali, ed erano consapevoli che proprio lì, nell'arte, si era già realizzata una rivoluzione.”
(cit. tratta dal libro)

Ho apprezzato moltissimo il libro e mi ha dato modo di riflettere non solo sulla caducità del tempo, ma anche su una donna che ha influenzato e creato il personaggio di Robert Capa, credendo nel potere delle immagini e nel racconto degli eventi attraverso di esse.
Volete scoprire una donna dimenticata e per nulla scontata? Una donna che ha sempre seguito il suo istinto e le sue idee politiche? Allora armatevi di tempo, pazienza e qualche fotografia di Gerda Taro, perché solo così potrete comprendere la sua visione del mondo e la sua anima.

“Gerda la temeraria, l'imprevedibile, la volpe rubia, che non rinuncerebbe a qualsiasi morso di felicità si possa rubare al presente.”
(cit. tratta dal libro)

Buona lettura!!



(Marianna Di Bella)

lunedì 29 ottobre 2018

Recensione: "I gemelli Gheddafi" - Marco Ubezio

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Titolo: I gemelli Gheddafi
Autore: Marco Ubezio
Editore: Bookabook





Tra le strade di Milano, i destini di alcune persone stanno per scontrarsi e intrecciarsi in maniera imprevedibile e inconsueta.
Verità celate dietro maschere di finto perbenismo stanno per essere sollevate, svelando segreti e piccoli intrighi.
Due morti sospette e un misterioso legame che unisce i due cadaveri, stanno per dare vita a un'indagine singolare tra personaggi strani e misteriosi.
Cosa sta accadendo? È ciò che proverà a capire Matteo Riflessi, il protagonista del romanzo.
Matteo è avvocato e una mattina viene chiamato dal suo amico Marco, “un prete di prestigio della Curia milanese”, per chiedergli aiuto. Don Renzo Rossi, fermato alla frontiera con dei libri antichi rubati, viene accusato di ricettazione e Matteo dovrà assumere l'incarico di difenderlo insieme all'avvocato penalista Galli. Ma Don Renzo muore misteriosamente, chi è stato? Cosa nascondeva il prelato? Matteo vorrebbe indagare ma Marco cerca di fermarlo e dissuaderlo, perché?
Matteo e Marco si conoscono sin dai tempi della scuola materna. La loro amicizia è sempre stata forte, solida al punto che spesso venivano chiamati “I gemelli Gheddafi”; piccoli bulletti che tra scorribande e ragazzate hanno vissuto insieme ogni attimo della loro infanzia e adolescenza, fino a quando le loro strade non si sono divise. Marco decide di prendere i voti e con gli anni Matteo diventa avvocato. Dopo 30 anni sono ancora amici pur con carriere diverse, ma questa volta un'indagine porterà Matteo ad andare oltre e a non seguire il suggerimento dell'amico d'infanzia.
Tra intrighi, sospetti, personaggi strani e spesso surreali, porteranno Matteo a cercare una verità ben nascosta dietro maschere di falsità e ipocrisia. Maschere che una volta tolte mostreranno la vera essenza delle persone, celate dietro il finto perbenismo. Identità fittizie. Identità create per mostrare chi si vuole, interpretando un personaggio che prima o poi inghiottirà il vero “Io” o lo costringerà a prendere atto di chi si è realmente.

“Non sempre la luce svela, più spesso occulta. È più facile intuire i contorni di un'ombra nel buio che ciò che si cela dietro una maschera indossata alla luce del giorno. Giorno dopo giorno.”
(citazione tratta dal testo)

Marco Ubezio ha creato un romanzo dove verità e bugia si rincorrono tra le strade di Milano, scontrandosi e nascondendosi dietro vicoli, volti e maschere che il lettore si ritroverà a inseguire e svelare per poter capire la storia e il personaggio di Matteo. L'autore ha creato un personaggio ben caratterizzato e non il solito protagonista perfetto, buono, educato, un eroe senza macchia e paura. Al contrario, è un uomo pieno di dubbi, non attento alla propria salute, schietto e con una buona dose di sarcasmo e ironia che l'aiuteranno a tirarsi fuori da situazioni particolari ma allo stesso tempo a crearne altre surreali, spesso comiche. Un uomo che pur non volendo si ritroverà a capire meglio se stesso e a tirare fuori un segreto che non pensava di avere.
A dispetto del titolo, Matteo è il vero protagonista, mentre Marco ha un ruolo marginale, messo totalmente in disparte, se non per alcune situazioni, così come l'indagine sembra non avere quel peso che invece ci si aspetterebbe dal testo. Un'indagine che prenderà forma verso la metà del libro, che non sarà mai la protagonista del romanzo, destabilizzando il lettore che letta la sinossi, si aspetterà un'indagine degna dei più grandi libri investigativi ma che a conti fatti occuperà ben poche pagine all'interno del romanzo. Ed è un peccato, perché il testo è intrigante, profondamente introspettivo, le descrizioni sono belle e incisive, inoltre, l'autore ha saputo utilizzare bene sarcasmo e ironia, per rappresentare il protagonista e per affrontare alcune tematiche, sdrammatizzando alcune situazioni con arguzia e sagacia.
Rimango sempre perplessa e delusa quando leggo un libro la cui sinossi mi prepara a una particolare storia e invece trovo altro, e questo testo mi ha lasciata così: dubbiosa, amareggiata e insoddisfatta.
Buona lettura.


(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.


lunedì 1 ottobre 2018

Recensione: "Il club delle ossessioni" - Elisa Mura

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Titolo: Il club delle ossessioni
Autrice: Elisa Mura
Editore: Il Trampolino





Ciao,
sono Marianna e ho un'ossessione per i libri. Non posso vivere senza di loro, ho sempre un libro con me e in ogni momento di pausa leggo, leggo, leggo.
Cosa? No tranquilli, non sono impazzita, ma non si fa così nei gruppi di sostegno? Ci si presenta, parlando di sé e del proprio problema e se non ve ne siete accorti, ora siamo proprio in un gruppo di aiuto.
Questo gruppo si chiama “Club delle ossessioni”, creato dal dottor Roy Anderson. Lo psicologo non segue i metodi tradizionali di cura psicologica, è convinto che un metodo più diretto, intimista e conviviale possa aiutare i ragazzi a liberarsi e guarire dalle loro ossessioni. Così ha intrepreso questa nuova avventura, condividendo la sua casa con i ragazzi, seguendoli passo dopo passo, senza mai lasciarli soli durante la terapia. I ragazzi dovranno convivere e condividere gli spazi, i momenti della giornata, oltre che i propri problemi.
Vi va di conoscerli? Fidatevi, sono molto simpatici. Alla nostra destra abbiamo Fanny, una ragazza indiana. È intraprendente, romantica, ha un debole per le storie d'amore e una vera e propria ossessione per una telenovela spagnola: “Constitucion”, che vede e rivede in tutte le ore del giorno e della notte.
Accanto a lei siede Kimberly, ma preferisce farsi chiamare Kim. Sta per diventare avvocato e la sua ossessione? Be' la sua eccessiva gelosia, le sue disavventure amorose, le fanno odiare qualsiasi uomo in circolazione e infatti litiga continuamente con il suo vicino di sedia, Ian. Faccia paffuta con lentiggini, figlio di genitori separati. Non ha un buon rapporto con il padre, famoso calciatore che vedeva in lui il suo erede. Ma Ian è negato per qualsiasi tipo di sport ed è ossessionato da tutti gli eventi calcistici esistenti, non ama tanto vederli, quanto ascoltare le radiocronache.
Vicino a Ian, c'è il nostro quarto paziente Damien. Negato per la tecnologia, spericolato, incosciente, ama la vita, la libertà e non riesce a stare fermo in un posto, deve spostarsi continuamente. Ama praticare gli sport estremi, ossessionato dall'adrenalina che solo con il rischio riesce a sentire. E infine c'è Leila, la ragazza più sensibile, timida, introversa e delicata del gruppo. La ragazza ha subito atti di bullismo alle scuole superiori e per questo si è sempre più chiusa in se stessa, timorosa degli altri e del mondo intero. Ha sofferto di anoressia, ma grazie a cure adeguate e alla zia Debbie, che l'ha presa a vivere con lei, si sta riprendendo anche se non riesce ad affrontare il mondo esterno, così si rifugia nei social, dove riesce a essere una ragazza socievole e aperta. Questo suo rifugio è diventato una vera e propria ossessione.
Questi sono i ragazzi che compongono il Club delle ossessioni, siete curiosi di sapere come procederà la loro terapia? Bene, vi basterà accomodarvi tra le pagine di questo testo e scoprirlo da soli.
Sono sicura che vi affezionerete ad ognuno di loro e tra battute ironiche e avvenimenti divertenti, passerete un po' di tempo in allegria, perché questo testo è tutt'altro che noioso o pesante. La storia è interessante, divertente, frizzante e tutto questo grazie alla fantasia e capacità narrativa di Elisa Mura.
Sarcasmo, ironia, scene divertenti, storie d'amore ed emozioni, vi sorprenderanno, lasciandovi durante la lettura, con il sorriso sulle labbra. Vi sentirete parte della storia, degli avvenimenti e del gruppo e non vi annoierete mai.
L'autrice è riuscita a creare un bel romanzo, dove la voglia di guarire, di affrontare i problemi, essere coraggiosi e prendere la vita con la giusta dose di spensieratezza, si amalgamano alla perfezione, con l'aggiunta di quel pizzico di ironia e sarcasmo che non guastano la lettura, al contrario la rendono ancora più gradevole e frizzante.
Quindi sedetevi qui con noi e non perdetevi neanche una virgola di questa storia...buona seduta ops, buona lettura!!



(Marianna Di Bella)




(Gifted by) Ringrazio l'autrice per la copia del libro.

lunedì 24 settembre 2018

Recensione: "Il condominio degli amori segreti" - Livia Ottomani

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Titolo: "Il condominio degli amori segreti"
Autrice: Livia Ottomani
Editore: Newton Compton Editori



Visitare Roma, vuol dire perdersi tra strade, vicoli, monumenti, chiese e opere d'arte sparsi per la città. Ci vogliono giorni, mesi, anni per conoscerla profondamente e in tutta la sua complessità, eppure ci sarà sempre qualcosa che ci sfuggirà di lei, qualche angolo ancora sconosciuto da visitare e amare.
Questa volta, il nostro viaggio letterario sarà in uno dei suoi tanti quartieri popolari: la Garbatella. Un quartiere ricco di vita, storie, persone che vivono in condomìni e lotti ad alta densità demografica. Dove tutti si conoscono e si respira un'aria familiare, fatta di calore, unione e aiuto reciproco. In uno di questi condomìni, abitano i nostri protagonisti: Anita, Giovanna, Matteo, Diego, Paolo, Rodolfo, Pina, Carlo e la piccola Francesca.
Paolo e Rodolfo convivono nell'attico della palazzina, luogo di ritrovo, per pranzi e cene, tra chiacchiere e confidenze in un'atmosfera familiare e rilassata.
Diego è un fotografo ed è partito per lavoro, lasciando il suo appartamento in affitto.
Carlo e Pina sono sposati e vivono, insieme alla figlia Francesca, sullo stesso pianerottolo di Diego.
Matteo è il tuttologo del gruppo ed è lui che coordina e si prende cura dell'orto condominiale.
Giovanna è vedova e lavora come sarta e vive insieme alla figlia Anita. Una giovane ragazza che lavora come guida turistica ed ha una relazione con Mizuki Murakami.
Questo folto e allegro gruppo rallegrerà la nostra lettura, ma attenzione perché alcuni di loro nascondono dei piccoli segreti che custodiscono gelosamente all'insaputa di altri, e poi c'è Anita colei che inevitabilmente si ritroverà nel mezzo del romanzo e di cui seguiremo la storia in maniera più approfondita. Anita ama il suo quartiere, il condominio in cui vive, e la convivenza con la madre la sente sempre più stretta e soffocante. Vorrebbe essere più libera, ma soprattutto tiene nascosta la sua relazione con Mizuki. Non è ancora pronta per confidarsi con la madre, svelandole i suoi sentimenti, il suo amore per quest'uomo che frequenta da più di un anno. A complicarle le cose, ci penserà Daniele Bracci, il musicista che occuperà per un po' di tempo l'appartamento di Diego. Perché? Chi è Daniele? A voi scoprirlo, lasciandovi catturare dalla avventure e disavventure di Anita e del suo allegro e conviviale gruppo di condòmini.
Il romanzo non è originale e per alcune situazioni anche banale, ma ciò che rende questo libro gradevole e divertente, sono i suoi personaggi e il clima caldo, amichevole e confortevole che sa infondere al lettore.
I protagonisti sono simpatici, veri, spontanei e alcuni anche strampalati, senza per questo cadere nel ridicolo, al contrario la loro stravaganza li rende più veri e più vicini al lettore. La loro costruzione non risulta artificiosa o incastrata in uno stereotipo, è fluida, reale e ognuno di loro è caratterizzato da un particolare che lo rende, unico e familiare.
La trama è semplice, scorrevole e in alcuni punti prevedibile, ma ciò che lo rende piacevole e rilassante è il clima che si respira, fatto di amicizia, aiuto reciproco, familiarità, amore e passione per ciò che si fa.
Ho apprezzato moltissimo le nozioni culturali che si incastrano perfettamente nella trama del romanzo, senza risultare pedante o noioso e quei spunti musicali che si alternano, a volte, tra un avvenimento e l'altro, rendendo la lettura e la storia più armonica e leggera.
Ci sono alcuni libri che nella loro semplicità riescono a regalarci ore e momenti di allegria, piacevolezza e quel senso di calore e abbraccio familiare che in pochi riescono a far provare e questo testo è in grado di far vivere tutte queste emozioni e sensazioni.
Sfogliare e leggere il libro è come fare una passeggiata con gli amici, chiacchierando, ridendo, a volte fermandosi ad aspettare i più lenti o ad asciugare una lacrima, consolando l'amico in difficoltà. Altre volte si rallenta il passo, perché la compagnia è talmente piacevole che si vorrebbe prolungare a lungo quel momento di pace e tranquillità.
Qualunque sia la vostra andatura, incamminatevi con il collettivo di autori che ha dato vita a questo romanzo, lasciatevi avvolgere dalla loro allegria, respirate a pieni polmoni l'amicizia che trapela da ogni pagina e seguite quel vento fresco e birichino che scompiglierà le vite di alcuni dei nostri protagonisti.
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

Cover Reveal: "Amami più di domani" - Federica Fasolini

 
Buongiorno!!
Oggi vi svelerò la cover del nuovo romanzo di
Federica Fasolini.
Pronti?
Buona lettura!!!






 





Titolo: Amami più di domani
Data di uscita: 12 Ottobre 2018
Genere: Contemporary Romance
Serie: Much More Series
Prezzo: 2,99 € (eBook)
Formato: eBook e Cartaceo









 Trama: 
 
Savannah, dopo aver abbandonato Tucson a causa del suo ex fidanzato, si trasferisce a New York ripromettendosi di essere nuovamente se stessa e di darsi un’altra possibilità. Quello che ancora non sa è che questa grande metropoli le sconvolgerà la vita, letteralmente. West O’Chase, architetto di successo con l’aria del bad boy nonché lo scapolo newyorkese più ambito, spesso il soggetto più bramato dalle riviste di gossip, si ritrova come nuova vicina una sfacciata e divertente ragazza della East Coast. Savannah, grazie alla spontaneità di un sorriso, alla sua sincerità e schiettezza, gli apparirà sotto un’altra luce. Una luce del tutto nuova e inaspettata. Due sconosciuti, due amanti della città frenetica e sorprendente che non dorme mai, la stessa che poi ha voluto unirli: sarà forse un segno del destino? O, più semplicemente, la Grande Mela ha deciso di fare loro uno dei regali più grandi: l’amore. Complici l’atmosfera suggestiva di New York sotto la neve e una coppia di adorabili vecchietti impiccioni, i due riusciranno finalmente a trovare il vero significato dell’amore?



Ricordate: amare è una cosa bellissima, ma sentirsi amati lo è ancora di più.”

sabato 11 agosto 2018

Recensione: "Un principe per Agla" - Diletta Nicastro


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Titolo: Un principo per Agla
Autrice: Diletta Nicastro
Editore: Il mondo di Mauro & Lisi




Nella vita ci sono momenti che vorremmo ricordare per sempre. A volte basta chiudere gli occhi, per ritrovare quegli attimi e rivivere le sensazioni che abbiamo provato e che ci hanno profondamente emozionati. Ricordi che custodiamo gelosamente nel nostro cuore per farli riaffiorare quando la nostalgia e la malinconia si fanno più forti.
Altre volte, invece, ci sono momenti che vorremmo dimenticare per sempre, cancellarli definitivamente dalla nostra memoria e dalla nostra anima, perché il dolore che ci hanno procurato è talmente atroce da piegarci in due e immobilizzarci. Dimenticare diventa il nostro obiettivo primario e così tentiamo qualsiasi cosa per distrarci e non pensare. Agla Zanin, ha deciso che allontanarsi da Roma, per capodanno, sia un modo per non pensare alla scomparsa della sua migliore amica Lisi. Si rifugia così, nella casa di Cortina, in un posto accogliente, tranquillo e familiare, dove i ricordi legati alla sua amica sono meno forti e intensi. Durante il suo breve soggiorno, Agla conoscerà Stelvio Airoldi e tra i due inizierà un legame intenso. Un legame che li porterà a conoscersi fin nel profondo di se stessi, in un periodo non proprio positivo per i due ragazzi.


«Non è facile, vero?»
(…)
(…)
«Non capisco…»
«Dimostrare allegria, gioia, divertimento.
Quando, invece, si ha il cuore a pezzi.»”
(citazione tratta dal libro)


Agla ha 23 anni, gioca come opposto nella Roma Nord Volley e questo potrebbe essere l’anno decisivo per la promozione nella serie B1. Un sogno che potrebbe realizzarsi, perché la squadra ha tutte le carte in regola per potercela fare…lottando insieme e compatte.
Stelvio, invece, ha 28 anni ed è vice presidente della ditta di famiglia, ma alcuni gravi problemi economici rischiano di portare alla bancarotta la famiglia, perdendo definitivamente l’azienda.
Ma il destino ha in serbo alcune sorprese per i nostri due protagonisti e per tutti gli altri personaggi che animeranno e daranno vita a questo lungo e delicato romanzo, ma non aggiungerò altro perché lascerò a voi scoprire la trama.
Diletta Nicastro ha costruito una trama avvincente con molti colpi di scena che terranno i lettori incollati alle pagine del libro. Il ritmo di lettura si adegua agli avvenimenti che si succedono nella storia, pacati e tranquilli nei momenti di relax a Cortina o con gli amici, avvincenti ed emozionanti durante le partite di pallavolo, intensi e dolorosi quando la trama si accosta a momenti delicati della vita di alcuni personaggi.
La trama è ben costruita e al suo interno si alternano moltissime storie legate ai vari personaggi che si susseguono nella storia. La lettura è avvincente e mai noiosa, spesso ci sono passaggi narrativi veloci e sincopati, come se fossero degli scambi di battute, schiacciate e difesa a muro, in una partita di pallavolo.
L’autrice ha affrontato, nel romanzo, molteplici aspetti della vita dei diversi personaggi, come ad es. l’amore, l’amicizia, le critiche, il sacrificio, la sconfitta, le problematiche economiche ecc. ma soprattutto ci ricorda quanto sia importante il lavoro di squadra, perché da soli non serviamo e non arriviamo a nulla. Ci vuole spirito di condivisione, unione, sacrificio, passione per arrivare ad un obiettivo comune che renda tutti felici e aiuti a realizzare i propri sogni. E la pallavolo è lo sport che meglio di tutto spiega e dimostra quanto tutti siano importanti e nessuno è migliore dell’altro.
Pallavolo come metafora di vita.
Nella vita ci saranno momenti di sconforto e di crisi, ma ciò che dobbiamo ricordare è di guardarci intorno e fare affidamento agli amici e alle persone che abbiamo accanto per risollevarci e ritrovare la grinta e la voglia di lottare uniti e compatti.

(…)hai dovuto farti umile con chi umile non è. Anzi, che fa dell’arroganza e della strafottenza la sua arma e che potrebbe anche rivoltare contro di te le tue stesse parole. Ma tu non devi concentrarti su questo. Devi solo ricordarti di essere stato un punto di riferimento per la squadra…”
(citazione tratta dal libro)


Giocate al meglio la vostra partita e buona lettura!!



(Marianna Di Bella)


 

 

 (Gifted by) Ringrazio la Casa Editrice per la copia del libro.

mercoledì 1 agosto 2018

Recensione: "La casa dei meravigliosi tramonti" - Heidi Swain


romanzo, libro, mdb, recensione, libri il nostro angolo di paradiso, sogni, cambiamenti
Titolo: "La casa dei meravigliosi tramonti"
Autrice: Heidi Swain
Editore: Newton Compton Editori




Wynbridge è una piccola città del Regno Unito, caotica ma accogliente. Ricca di negozi caratteristici e un mercato pieno di bancarelle con merci varie e interessanti. La vita scorre tranquilla tra lavoro, incontri al pub e pettegolezzi che animano le discussioni degli abitanti. Niente rimane nascosto e celato a occhi e orecchie indiscrete; i segreti hanno vita breve, anzi brevissima.
Fuori dal centro abitato, troviamo Cuckoo Cottage, una graziosa e confortevole abitazione circondata da un bellissimo giardino, alberi da frutto e terreni incolti. Il cottage apparteneva a Gwen, una donna che ha passato la sua intera esistenza assaporando ogni minuto, vivendo al massimo ogni esperienza che le si presentava, divertendosi e viaggiando insieme alla sua migliore amica Flora, la nonna della nostra protagonista Charlotte.
Le due donne sono state determinanti per la crescita della ragazza, abbandonata dalla madre e cresciuta con i nonni materni. Charlotte è una ragazza riservata con una grande passione per il restauro e il reciclo. È ancora alla ricerca di se stessa, è insicura, ha paura di affrontare il suo destino, le manca il coraggio per afferrare i suoi sogni e viverli appieno. Ha paura di legarsi troppo alle persone, è diffidente verso il prossimo, tende a chiudersi a riccio e a non svelare troppo di sé.
Quando Gwen muore, la ragazza eredita il cottage e i terreni circostanti, un ultimo regalo che forse le permetterà di trovare finalmente la strada per capire cosa volere dalla vita e costruire, così, il suo futuro.

«Pensa in grande, Lottie!» (…) «coltiva la tua passione fino ai limiti delle tue possibilità!»”
(citazione tratta dal testo)

Riuscirà Charlotte a capire quale sarà la sua strada? Riuscirà a fidarsi del prossimo e a fare nuove amicizie? Riuscirà a riconoscere i disonesti?
A voi scoprirlo, lasciandovi avvolgere dalle parole e dalle descrizioni di Heidi Swain. Leggere il suo libro è come trovarsi all’interno di un paesaggio rurale, dove la calma e la tranquillità regnano incontrastate. L’atmosfera è calda, avvolgente, familiare e le descrizioni dei personaggi e dei paesaggi sono semplici e reali, regalando al lettore la sensazione di far parte della scena e del romanzo stesso.
Il ritmo narrativo è tranquillo e pacato, tutto scorre in maniera lenta con alcuni colpi di scena e imprevisti che tengono desta l’attenzione del lettore.
I personaggi sono tutti interessanti e amichevoli, alcuni con dei punti oscuri da svelare ma non vi dirò di più. L’unica cosa che posso dirvi è la mia preferenza per uno dei personaggi: Edward. Un bambino di 10 anni che ama profondamente la natura e gli animali, si prende cura di ogni essere vivente ed è sempre disponibile ad aiutare gli altri con suggerimenti e indicazioni. Un ragazzino intelligente, estroverso, sempre attento agli altri; un personaggio che, pur non avendo un ruolo principale, riesce a catturare l’attenzione, l’affetto e l’ammirazione dei lettori.
Unico appunto: la discordanza di un lato del carattere di Charlotte. L’autrice la descrive come una persona che non si fida di nessuno e continua a farlo ripetere alla protagonista come una litania, solo che…be’ la ragazza ha la tendenza a svelare i suoi progetti e pensieri ai vicini di casa, al tuttofare ambiguo che per lei sono degli emeriti sconosciuti. Chi è diffidente non racconta tutto e subito a chi conosce da poco, aspetta sempre quel po’ di tempo che l’aiuti a capire chi ha davanti per poi con calma e pazienza affidare i suoi pensieri. Sinceramente è una discordanza che non ho apprezzato, ma questo non toglie nulla alla piacevolezza del romanzo e al clima caldo e familiare che riesce a regalare al lettore.

Nella vita, qualsiasi cambiamento si debba affrontare, è sempre bene imparare a camminare prima di cominciare a correre…”
(citazione tratta dal testo)


Non abbiate paura di afferrare i vostri sogni, inseguiteli fino allo stremo delle vostre forze. Regalatevi la possibilità di essere felici e sereni…abbiate il coraggio di tentare e rischiare. Vivete!
Buona lettura!!


(Marianna Di Bella)

lunedì 30 luglio 2018

Recensione: "Brucia" - Salvatore Improta

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Titolo: "Brucia"
Autore: Salvatore Improta
Editore: Geeko Editor



Ogni giorno centinaia di studenti si muovono tra i portici di Bologna per andare all’Università, seguendo lezioni, corsi ed esami. Studenti che si muovono a piedi parlando tra di loro dei professori e della loro vita. Studenti che pedalano velocemente per non arrivare in ritardo alle lezioni, inseguendo i minuti e la loro stessa vita.
Tra di loro troviamo due dei nostri protagonisti: Andrea e Gioia. Andrea, è uno studente universitario, impegnato e sempre di corsa, che si divide tra diverse occupazioni lavorative: consegnare pizze il fine settimana, dare ripetizioni di matematica e disegnare planimetrie in due e tre dimensioni per un’agenzia immobiliare. Ma la sua vera passione è scrivere. Riversa su carta i suoi pensieri, le sue emozioni e sensazioni.
Gioia è, invece, una ragazza che guarda con occhio attento e arguto tutto ciò che la circonda. Anche lei ama scrivere, per lei è come respirare. Quando ha l’ispirazione, non importa dove si trova, apre il suo quaderno e si lascia trasportare dalle sue parole e dalla storia, perdendo la cognizione del tempo e del luogo in cui si trova. Si estranea completamente dal mondo e da ciò che la circonda, la storia la risucchia in un mondo tutto suo fatto di parole e significati profondi e intensi.

Scrivere è fantastico. Mi piacerebbe farlo per mestiere, ma fino a che punto riuscirei a scrivere quello che voglio e che sento? Fino a che punto non mi farei prendere dalla frenesia di piacere a tutti i costi? Si scrive affinché altri possano leggere, ma lo faccio anche per me. Per ricordare, per non lasciare niente al tempo. Il tempo vuole portarmi via i ricordi? Io invento le mie storie innanzitutto per me. E dentro ci metto un po’ di quella realtà che vivo, di quel quotidiano in cui sono immerso.”
(citazione tratta dal testo)

Altri due personaggi avranno un’importanza rilevante nella trama del libro, ma non vi dirò nulla su di loro, perché sarete voi a scoprire chi sono e cosa stanno cercando dalla loro vita. Vi lascerò, così, alle abili mani di Salvatore Improta che con le sue parole vi condurrà all’interno di una trama complicata, misteriosa e profondamente toccante. Ciò che scoprirete, seguendo le storie dei diversi personaggi, è il mistero degli incontri, delle coincidenze che legano destini diversi e improbabili. All’inizio vi ritroverete spaesati perché sarà difficile comprendere l'alternarsi delle voci narranti, ma piano piano, senza sapere come, vi ritroverete completamente risucchiati dalla trama e dalle parole ammaliatrici dell’autore. Parole che vi lasceranno spossati, confusi, impauriti ma anche felici, sorpresi, innamorati.
Pagina dopo pagina il mistero si svelerà ai vostri occhi, grazie alla capacità narrativa dell’autore di svelare le informazioni al momento opportuno, regalandovi quei pezzetti di puzzle che vi aiuteranno a completare la storia e a comprendere il significato profondo celato tra le vite dei protagonisti e tra le pagine del libro.
L’autore ci ha regalato una storia particolare dove l’amore è il vero protagonista. L’amore per la scrittura, l’amore in ogni sua forma e sfaccettatura, l’amore per se stessi, per la vita…semplicemente amore.

Sei il mio opposto, colui che mi completa. Sei fragile e allo stesso tempo la roccia sicura su cui voglio posare questi ultimi passi.”
(citazione tratta dal testo)

Seguite le parole di Salvatore Improta e perdetevi tra le pagine del libro.
Buona lettura! 



(Marianna Di Bella) 

martedì 24 luglio 2018

Recensione: "Alla ricerca dell'isola perduta" - Stefano Giannotti

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 Titolo: "Alla ricerca dell'isola perduta"

Autore: Stefano Giannotti

Editore: Altromondo Editore




Andrea Neri è sposato, lavora e la sua vita scorre tranquilla tra alti e bassi. Un uomo come tanti che, giunto alla soglia dei quasi sessant’anni, si pone molte domande sulla vita e il suo ruolo nel mondo.
È un uomo che guardando indietro negli anni passati, vede solo routine e sogni infranti. Nulla per cui valga la pensa essere ricordato, salvato e custodito.
Dopo l’ennesimo sogno spezzato, si ritrova a ricostruire la sua vita, avvalendosi di alcuni malintesi, piccoli incidenti e di uno scambio di identità in cui viene dichiarato morto.
Andrea Neri vuole viaggiare, conoscere posti nuovi, vuole provare tutto, ritrovando serenità e scacciando la paura. Così tra viaggi, incontri e peripezie varie, si ritrova a Marsiglia pronto per essere imbarcato su una nave. Destinazione: l’isola perduta.
Dove si trova quest'isola? Nessuno lo sa con precisione, alcuni dicono a occidente della Sardegna, ma in pochi l’hanno avvistata.
Esiste veramente l’isola perduta? Riuscirà il nostro protagonista a trovarla? È questa l’occasione giusta che aspettava per poter finalmente realizzare tutti i suoi sogni?
A voi il piacere di scoprirlo, ma attenzione perché questa lettura sarà un viaggio importante e intenso, da cui ritornerete profondamente cambiati. Quindi, se siete assolutamente certi di essere in grado di affrontare imprevisti, ma soprattutto la vostra anima, allora non esitate e imbarcatevi insieme ad Andrea Neri.
Devo essere sincera con voi, avevo iniziato a leggere questo libro mesi e mesi fa per poi lasciarlo, non perché non mi piacesse, al contrario, non ero pronta per affrontare questa lettura. Non ero predisposta al viaggio, a lasciare gli ormeggi per tuffarmi nella profondità della mia anima. Così ho lasciato il libro in un angolino della mia camera e della mia mente, in attesa di momenti più propizi. Fino a quando l’altro giorno, il mio pensiero non mi ha ricollegata a lui e così ho ripreso la lettura ed è stato subito amore. Nel libro ho trovato la mappa e il viaggio che avevo già intrapreso mesi prima per vicissitudini personali, trovando la riposta alle mie perplessità e legandomi in maniera indissolubile al testo e alla sua trama.
Stefano Giannotti ha scritto un libro intenso e profondo. Un testo che vi farà viaggiare tra i sentieri della vostra anima, riflettendo su voi stessi, sulla vita e su questioni importanti. L’autore ha costruito la trama intorno al tema del viaggio e dell’isola perduta come simboli dell’inseguimento della felicità, dei sogni, della fuga dalla routine per approdare nel misterioso e irrazionale, cercando di afferrare e comprendere il senso della vita. Ma lo ha fatto in modo semplice e profondo al tempo stesso, utilizzando gli incontri con personaggi letterari, scrittori, studiosi per affrontare e spiegare alcune tematiche importanti, per comprendere la nostra esistenza, come ad es: la concezione del tempo, della società, dell’amicizia, della vita, delle antiche credenze ecc.
L’autore ha dedicato ad ogni capitolo un tema su cui il protagonista rifletterà grazie all’aiuto di incontri con personaggi reali e non, che lo aiuteranno a comprendere alcune cose, rischiarando la sua mente da dubbi e incertezze. Aiutandolo, passo dopo passo, a ritrovare se stesso, perso tra paure e perplessità; facendolo riemergere dal senso di insoddisfazione, ma soprattutto facendo riemergere i suoi ricordi, dimenticati in qualche angolo buio e sperduto della sua anima.


Si parte per entrare in contatto con altre identità umane, per riempire una mappa vuota. Si parte perché si è ancora giovani e si desidera ardentemente essere pervasi dall’eccitazione, sentire lo scricchiolio degli stivali nella polvere, si va perché si sente il bisogno di capire qualcosa prima che sia troppo tardi. Si parte per vedere quello che succederà.”
(citazione tratta dal testo)

Siete pronti a partire? Sì? Bene, non mi rimane che augurarvi buon viaggio e buona lettura!


(Marianna Di Bella)

martedì 10 luglio 2018

Recensione: "Una questione di cuore" - Karen Swan


libro, recensione, mdb, libri il nostro angolo di paradiso, romanzo, amore, roma
Titolo: Una questione di cuore
Autrice: Karen Swan
Editore: Newton Compton Editori



Tra i vicoli e le strade della città di Roma, si incrociano e rincorrono verità e bugie, luci e ombre, in un lungo e interminabile gioco fatto di equilibri sottili e instabili. Si rincorrono incessantemente, prevalendo l’uno sull’altro, alternandosi reciprocamente: verità e bugie...bugie e verità. Un circolo vizioso che coinvolge tutti, indistintamente e di cui non si conosce l’inizio o la fine.
Verità e bugie che ci condurranno in una piccola piazzetta del centro storico della città eterna. Qui il destino giocherà le sue carte, facendo incontrare e scontrare personaggi apparentemente diversi.
La piazza, ubicata tra Piazza Navona e Campo de’ Fiori, è animata dai turisti e dai suoi abitanti che donano vivacità e allegria al luogo. In un piccolo appartamento vive la nostra protagonista, Francesca Hackett, per gli amici Cesca.
Cesca è una ragazza inglese, vive da pochi mesi a Roma, lavora come guida turistica, scrive per il suo blog, che conta migliaia di followers, e il tempo libero lo trascorre con i suoi tre amici. Una sera, ritrova in un bidone dell’immondizia una borsa firmata, probabilmente rubata e abbandonata dal ladro che l’ha gettata dopo essersi appropriato dei soldi. La borsa custodisce al suo interno una lettera chiusa, indirizzata a una donna di nome Elena. Cesca scopre che la borsa appartiene alla viscontessa Elena Damiani, la proprietaria del prestigioso palazzo azzurro che domina la piazza.
La nobildonna è una figura di spicco nell’alta società romana e il suo passato turbolento e misterioso è sempre stato fonte di pettegolezzi e curiosità. I giornali hanno sempre raccontato la loro versione dei fatti, ma nessuno si è mai avvicinato alla verità. Un velo di mistero avvolge la donna, ma finora nessuno è riuscito a saperne di più. Nessuno è riuscito a conoscere la sua vera anima. Nessuno è riuscito a vedere oltre la superficie, superando le apparenze. Nessuno, prima dell’arrivo di Cesca.
La viscontessa è affascinata dalla ragazza e le offre un lavoro remunerativo e importante: scrivere la sua biografia. Cesca dovrà riuscire a dare un ritratto il più possibile veritiero e aderente alla figura della donna, ma non sarà un’impresa facile perché spesso la verità si nasconde dietro la bugia e viceversa.
Riuscirà Cesca a comprendere la complessa figura della nobildonna? Riuscirà a scoprire cosa si nasconde dietro il suo passato? Chi è questa enigmatica donna? Cosa ha vissuto?
Tranquilli, scoprirete tutto ma solo continuando a leggere il libro. Un romanzo coinvolgente, intrigante e spesso complesso per le innumerevoli informazioni da ricordare e per le vicende che si snodano durante la narrazione.
Karen Swan è riuscita, ancora una volta, a stupirci con un romanzo completamente diverso per trama e personaggi. L’autrice ha ambientato il libro a Roma, regalandoci una storia fresca, coinvolgente, senza cadere nei classici stereotipi con cui veniamo a volte ritratti nei libri o nei film. Al contrario, ha costruito la trama intorno a dei punti cardini importanti, come ad esempio la complessa situazione urbanistica della città, la situazione del sottosuolo e i suoi innumerevoli tesori sepolti da strati e strati di cemento, il confine labile tra verità e bugia, i complessi rapporti familiari e affettivi e molto altro che vi lascerò scoprire, perché questi saranno solo alcuni dei muri portanti che sorreggeranno lo scheletro di questo romanzo affascinante.
Karen Swan ha costruito la trama in un alternarsi di piani temporali, ogni capitolo è un salto tra presente e passato, presentandoci in questo modo il rapporto tra Elena e Cesca, ma soprattutto, il vero passato di Elena, permettendoci di scoprire le innumerevoli problematiche familiari, affettive e personali che la donna ha dovuto affrontare e subire. Nonostante il salto temporale, i capitoli sono legati l’uno all’altro nel continuo della storia, decisivi risultano essere quelli dedicati al passato, perché ci aiutano a comprendere la donna che si cela dietro vestiti e gioielli, permettendoci di sollevare il velo dell’apparenza e della superficialità. L’autrice, inoltre, ha saputo creare momenti di suspense e curiosità, interrompendo alcuni capitoli, proprio nel momento in cui il lettore si sta avvicinando a comprendere alcune punti importanti, accendendo in questo modo, la curiosità e la vena investigativa che si nasconde in ognuno di noi.
I personaggi sono ben costruiti, ognuno con una complessa struttura psicologica, in modo particolare le due protagoniste. Caratteri diversi, storie diverse, età diverse, unite da uno stretto rapporto, non solo lavorativo, e da un passato scomodo e ingombrante.

“…non avevano mai saputo nulla di lei. Per tutti era semplicemente un’immagine, null’altro che un’idea. Nessuno sapeva che dentro di sé si sentiva di ghiaccio, né la cosa importava granché. Era rimasta intrappolata in un mondo che traeva godimento dal punirla di continuo: si sentiva sempre sola, anche in mezzo alla folla, aveva freddo quando si stendeva al sole, sempre all’erta durante il sonno, e affamata ma costantemente in preda alla nausea…”
(citazione tratta dal testo)


Siete pronti ad immergervi in un romanzo intrigante ed enigmatico? Siete pronti a scoprire il passato della viscontessa Elena Damiani? Non vi resta che iniziare a leggere…buona lettura!!!


(Marianna Di Bella)